A Detroit le case si costruiscono con gli scarti dell’industria automobilistica. Nel disperato tentativo di recuperare le aree urbane abbandonate della zona, è stato avviato un piano per la costruzione di case a partire da materiali di scarto.
Il progetto sarà avviato grazie al contributo della General Motors e dell’associazione no profit Michigan Urban Farming Initiative (MUFI) . L’azienda offrirà container dismessi da 40 piedi di lunghezza e altri materiali di recupero provenienti dallo stabilimento di Detroit Hamtramck, come, ad esempio: i contenitori delle batterie delle Chevrolet Volt, i pannelli insonorizzanti di alcuni tipi di auto, gli armadietti dismessi degli spogliatori, compensato di legno proveniente dalle casse di spedizione e pallet inutilizzati. I container saranno successivamente trasformati in abitazioni da 30 metri quadrati circa di superficie, con zona living, due camere da letto, cucina e bagno. I monolocali saranno poi allestiti con pannelli fonoassorbenti, scaffali, mensole e arredamenti ricavati dagli scarti.
Il progetto ha il fine di risollevare dal degrado le numerose aree di Detroit, la capitale americana dell’automotive, abbandonate a causa della crisi del settore e di riportarle a condizioni di vivibilità e di sfruttamento sostenibile.
Il primo progetto pilota prenderà il via nei prossimi giorni. Il primo monolocale completato sarà installato su un terreno agricolo di Detroit e gestito per due anni, senza scopo di lucro, dall’associazione no profit Michigan Urban Farming Initiative (MUFI). All’interno troverà alloggio uno studente universitario, coinvolto nel progetto, che avrà il compito di vivere tutto l’anno nel prototipo della casa, fungere da custode e gestire un piccolo terreno per le attività di ricerca agricola. Questo gli permetterà di verificare sul campo la correttezza delle soluzioni progettate e mettere a punto i programmi di realizzazione delle coltivazioni agricole che potrebbero diventare una prospettiva di lavoro per i futuri abitanti di questa particolare città. Darin McLeskey, co-fondatore e vicepresidente di MUFI ha dichiarato: “Il progetto di questa abitazione è iniziato in realtà come una visione a lungo termine e con l’aiuto della General Motors attraverso lo stabilimento di Detroit Hamtramck e della GM Foundation la concretizzazione di una casa costruita con materiali di riciclaggio su terreni abbandonati non solo è sostenibile per Detroit ma anche per una qualsiasi città che si trovi in una fase di rimonta. Speriamo che questo progetto sia fonte d’ispirazione e di dimostrazione per altre abitazioni di questo genere in tutta la città”.
Il progetto prevede inoltre di riutilizzare le fondamenta delle struttura che sono già state demolite o che lo saranno in futuro.
(Foto in evidenza: cbsdetroit; foto interna: thedetroitbureau)
Fonte: ambientebio.it