Condominio, la riforma in vigore da martedì 18 giugno 2013

Via libera ai cambi di destinazione d’uso delle parti comuni e ad interventi di innovazione, risparmio energetico e recupero edilizio. Entra in vigore il 18 giugno la riforma del condominio. Tra meno di una settimana diventeranno operative le nuove procedure per il cambio di destinazione d’uso delle parti comuni degli edifici condominiali, la realizzazione di interventi per l’innovazione ed il risparmio energetico e la partecipazione a programmi territoriali di recupero urbano. 20130624

Risparmio energetico
I condomini possono deliberare la realizzazione di interventi per la riduzione dei consumi energetici dell’edificio e la produzione di energia attraverso impianti di cogenerazione e fonti rinnovabili. Con questa finalità è quindi consentita l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, destinati al servizio di singole unità del condominio, sul lastrico solare, su altre superfici comuni idonee e sulle parti di proprietà individuale dell’interessato.

Cambi di destinazione d’uso
L’assemblea può modificare la destinazione d’uso delle parti comuni per soddisfare esigenze di interesse condominiale. La decisione deve essere presa con un numero di voti che rappresenti i quattro quinti dei partecipanti al condominio e i quattro quinti del valore dell’edificio.

Innovazione e manutenzione straordinaria
Con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti all’assemblea e almeno la metà del valore dell’edificio, l’assemblea può deliberare interventi per la rimozione delle barriere architettoniche e la realizzazione di parcheggi.

Distacco da impianti centralizzati
Il singolo condomino può decidere di staccarsi dall’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento a patto che dal suo distacco non derivino notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso dovrà continuare a contribuire al pagamento delle spese per la manutenzione straordinaria dell’impianto, per la sua conservazione e messa a norma.

Sito web
Su proposta dell’assemblea, l’amministratore è tenuto ad attivare un sito web del condominio, le cui spese sono a carico dei condomini, su cui sia possibile consultare i documenti previsti dalla delibera assembleare.

Fonte: edilportale.com