Madrid raddoppia il centro pedonale: altri due quartieri chiusi al traffico dal 1° gennaio

Ventidue telecamere di sicurezza e 90 euro di multa per tutti i non residenti che varcheranno i confini della ZTL di Madrid, che raggiungerà così i 3,5 km quadrati di area pedonale (escluse le arterie di scorrimento). L’accesso sarà consentito solo a residenti e ciclomotori, mentre i veicoli commerciali potranno circolare solo dalle 10 alle 13380351

Dal 1° gennaio 2015 il centro di Madrid raddoppierà l’area pedonale: due nuovi quartieri (Barrio de Sol e Palacio) si aggiungono all’attuale pedonalizzazione, portando con sé altri 190 ettari, per un totale di 3,5 km quadrati chiusi al traffico dei non residenti. Una pedonalizzazione che resta consistente, nonostante l’esclusione delle grandi arterie di scorrimento (vedi mappa). La nuova misura fa parte del Piano di Mobilità messo in campo dalla sindaca Ana Botella, che punta ad estendere la pedonalizzazione di un’ulteriore 25% prima della fine del suo mandato: “Dobbiamo mettere in pratica una sorta di discriminazione positiva – ha dichiarato alla stampa locale – privilegiando biciclette, mezzi pubblici e pedoni”. Categorie che a Madrid raggiungono appena il 20% del modal share, contro un 80% di traffico veicolare privato, caratterizzato oltretutto da un parco circolante decisamente vecchio: nel 2008 l’età media dei veicoli era di 5,7 anni; oggi, come conseguenza evidente della crisi economica, è di 9,3La pedonalizzazione non prevede pedaggi di alcun tipo, e non si fa distinzioni tra veicoli più o meno inquinanti, come invece accade per i parcheggi, dove il prezzo della sosta è regolato sulla base delle emissioni di biossido d’azoto.  Dal divieto di circolazione sono esclusi i motocicli, che potranno muoversi liberamente nell’area fra le sette del mattino e le dieci di sera, e i veicoli commerciali, con accesso limitato dalle 10 alle 13 dei giorni feriali.  A sorvegliare i veicoli in entrata, 22 nuove telecamere, che si sommano a quelle già esistenti, con un costo di gestione annuo dell’intero sistema di 500.000 euro. Le infrazioni invece costeranno 90 euro ai trasgressori.

Fonte: ecodallecitta.it

Bike sharing: Parigi apre ai bimbi, Madrid si dà all’elettrico

Nella capitale francese inaugurato il servizio per bambini dai 2 ai 10 anni, in quella spagnola 1560 biciclette elettriche piazzate in 123 stazioni

Grandi novità nel mondo del bike sharing nelle capitali di Francia e Spagna. Dopo avere superato i 250mila abbonati, il servizio di biciclette in condivisione Vélib’ ha deciso di lanciare un nuovo servizio dedicato ai più piccoli con biciclette di taglia small, con tanto di caschetto e rotelline. Oltre alle 14mila biciclette situate nelle 1230 stazioni di Parigi, dalla scorsa settimana la flotta è arricchita da P’tit Vélib’, una novità assoluta a livello mondiale. Per il momento il servizio mette a disposizione 300 biciclette riservate ai piccoli ciclisti di età compresa fra i 2 e i 10 anni. L’idea è nata quando l’amministrazione della capitale francese si è resa conto del fatto che la metà dei giovani parigini imparava ad andare in bicicletta in periferia. Da qui l’idea di sensibilizzare i bambini a una mobilità dolce e più sicura. I modelli sonno quattro e i prezzi variano da 4 a 6 euro all’ora, 12 euro se si pedala per l’intera giornata. Se Parigi si conferma all’avanguardia, Madrid non sta a guardare. BiciMad è il nuovo servizio di bike sharing elettrico che è stato scelto per contribuire al decongestionamento del traffico della capitale iberica. Le batterie in dotazione alle bici hanno un’autonomia di 18 ore e con un pieno di energia riescono a percorrere sino a 70 chilometri. Le bici pesano 22 kg e raggiungono una velocità massima di 22 km/h. Distribuite in 123 stazioni sparse sul territorio urbano le bici elettriche sono 1560. Il costo del servizio è diverso da quello dei tradizionali servizi di bike sharing: l’abbonamento annuale è di 25 euro (15 euro per chi è abbonato ai mezzi pubblici) ma la prima mezz’ora costa 50 centesimi e le successive mezze ore 60 centesime, mentre dopo le due ore il costo lievita a 4 euro l’ora.

 

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Fonte: Vélib’ | BiciMad

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