Il libro che spiega a bimbi e bimbe come proteggere le api

É stato da poco pubblicato un nuovo libro per bambini, scritto dalla nostra collega Valentina D’Amora e illustrato da Licia Baldini. Il libro, intitolato “Chi è l’ape? Io”, vuole spiegare ai più piccoli l’importanza degli insetti impollinatori, insegnando alcune semplici azioni per proteggerli. Oggi vi parlo di un libro per bambin* molto speciale, appena pubblicato, che racconta il mondo prezioso che si nasconde dietro agli insetti impollinatori. “Chi è l’ape? Io” è il secondo di una collana curata da Valentina D’Amora insieme a Licia Baldini, che approfondiscono la vita e l’importanza per l’ecosistema di alcuni animali. Il primo, dedicato ai lupi, aveva tra i suoi obiettivi anche cambiare l’immagine stereotipata impressa dentro ognuno di noi, in particolare nei bambini attraverso alcune favole, in cui il lupo è un animale cattivo, di cui avere paura. 

PERCHÉ L’APE

Quando chiedo a Valentina perché ha scelto proprio l’ape come protagonista di questo loro secondo libro, mi spiega che «si parla tanto di questi esseri così unici, ma si fa ancora poco per proteggerli. E poi perché dovrebbe essere, anche egoisticamente parlando, tra le nostre priorità: un terzo del cibo che mettiamo in tavola cresce grazie agli insetti impollinatori e, tra questi, le api rivestono un ruolo centrale. Dunque cosa potrebbe accadere se le api sparissero?».

IL LIBRO

Mentre la gran parte dei mass media sceglie di non mostrare i meravigliosi cambiamenti in atto del nostro paese, noi abbiamo scelto di farlo con un’informazione diversa, autentica, che sia d’ispirazione per chi vuole veramente attivarsi per cambiare le cose. Per farlo abbiamo bisogno del tuo contributo. Attivati anche tu per cambiare l’immaginario!

Il testo, rivolto ai bambini e alle bambine dai quattro anni in su, accompagna i giovani lettori in un viaggio alla scoperta delle api: dalle diverse tipologie e ruoli alle motivazioni della loro morte, dall’età media alla spiegazione delle parti del loro corpo. Attraverso una carta d’identità, è possibile anche comprendere tutte le caratteristiche per distinguere le api dagli altri insetti. Tra le spiegazioni utili e interessanti, troviamo anche la differenza delle diverse “case”, a seconda che siano allevate da umani o libere in natura. Ma anche come fanno le api a comunicare tra loro, il loro processo di trasformazione da larve a insetti adulti… insomma, tante informazioni che permetteranno al bambino o bambina non solo di conoscere più da vicino questi insetti speciali, ma anche di empatizzare con loro, dopo aver scoperto quanto complesso e affascinante è il mondo visto con gli occhi di un’ape.

TUTTI POSSONO AIUTARLE

Ma sapere tutto ciò non basterà ad aiutare le nostre amiche api a sopravvivere. Ed è per questo che una parte nel libro spiega anche quali sono i pericoli che stanno minacciando la loro sopravvivenza, che cosa possiamo fare noi umani per aiutarli, come seminare bombe di semi. All’interno delle pagina un barcode rimanda ad alcuni video tutorial che insegnano a grandi e piccoli a come mettere in pratica le azioni proposte delle pagine per renderle ancora più realizzabili e semplici.

«Dopo aver capito chi sono e cosa fanno – spiega l’autrice –, possiamo essere parte attiva anche noi nell’aiutarle, creando ad esempio un giardino con le “piante salva api” o le bombe di semi o ancora costruendo una casetta in legno come albergo per gli amici insetti che vogliamo aiutare». 

LA SCELTA DELLE ILLUSTRAZIONI

Le illustrazioni del libro sono state curate dall’artista Licia Baldini, che da anni si occupa di realizzare immagini attraverso l’utilizzo esclusivamente di materiale di riciclo. Valentina mi racconta il loro primo incontro così: «Io e Licia ci siamo conosciute un anno e mezzo fa circa. Avevo visto alcune sue illustrazioni e le avevo trovate davvero speciali. Sono quindi andata a trovarla in Casentino, Toscana, dove vive, per capire come lavorare insieme. Da quel giorno sono nati parecchi progetti insieme e altrettanti ne seguiranno!». Licia per le sue creazioni utilizza i più svariati materiali: cartapesta, spago, semi, spezie, cartoncini e tutto ciò che la natura, a seconda del periodo dell’anno, può offrire.

SPAZIO AI LABORATORI E ALLE RICETTE

Essendo un libro rivolto anche ai più piccoli, all’interno sono state inserite anche idee per laboratori manuali da fare insieme con materiali di riciclo e qualche ricetta adatta a tutte le età, per preparare colazioni e merende super nutrienti utilizzando il miele.

LA BIOFILIA

Nel raccontarmi dei loro prossimi progetti, Valentina mi parla dei futuri protagonisti dei racconti e mi sorge una domanda banale, ma forse proprio per questo importante: perché parlare di animali? E lei, che si era posta la stessa domanda all’inizio del percorso editoriale con Licia, mi risponde senza esitare: «Perché sono questi i temi che più interessano ai bambini/e. Tutti noi abbiamo una biofilia innata e prova ne è che tutti i bimbi sono sin dalla nascita attratti da ciò che si muove. Abbiamo una normale tendenza e interesse verso la vita e la natura è di per sé un’infinita fonte di diversissime forme di vita».

Valentina mi racconta di come spesso, come educatrice ambientale e mamma, si è trovata, dopo aver spiegato come sono fatti alcuni animali, ad assistere al confronto da parte di bambini/e sulle differenze tra loro e gli animali in questione: zampe, occhi, ali, bocca. 

COLLABORAZIONI

«Ci teniamo a ringraziare ancora l’Università di Pisa, Gennaro Acampora, che oltre a essere apicoltore gestisce il The Honey Bar e ci ha suggerito le ricette inserite nel libro». Questa pubblicazione ha ricevuto anche il patrocinio da parte del Parco delle Foreste Casentinesi.

Siamo tutti parte dello stessa pianeta e l’uno dipendente dall’altro, e come insegnano le api vince chi coopera. Fonte: https://www.italiachecambia.org/2021/04/libro-spiega-bimbi-bimbe-proteggere-api/?utm_source=newsletter&utm_medium=email

Vaccini: arriva il manuale per una scelta informata

In inglese si intitola “Vaccine safety manual for concerned families and health practitioners”, presto uscirà nell’edizione italiana che verrà pubblicata dalla casa editrice Terra Nuova Edizioni: un manuale completo e approfondito sulle pratiche di vaccinazioni di massa con documentazione scientifica anche sugli effetti collaterali dei vaccini in uso. Per sostenere il progetto si può già prenotarne una copia.9663-10438

«Questo è il miglior libro mai scritto sull’argomento. Diverrà un classico. Non riesco nemmeno a immaginare quante ore siano state spese nel ricercare tutte le informazioni»: sono le parole con cui il neurochirurgo americano Russell Blaylock si riferisce al libro che il giornalista scientifico Neil Z. Miller ha dedicato al tema delle vaccinazioni, di cui ha scritto anche la prefazione, e che Terra Nuova si accinge a tradurre e a pubblicare in italiano. Il titolo è già di per sé significativo: “Vaccine safety manual for concerned families and health practitioners” (New Atlantean Press), ossia un manuale che fornisce a genitori e operatori sanitari gli strumenti e le informazioni per approfondire l’argomento esercitando anche il proprio senso critico, per poi prendere una decisione consapevole e assumere una posizione in merito. Trentasette i capitoli che prendono in esame tutte le vaccinazioni previste dai protocolli per l’infanzia e anche nell’età adulta, un lavoro monumentale, documentato e completo che analizza il rapporto costo-beneficio delle politiche di vaccinazione di massa e presenta i rischi legati ai vaccini.

Terra Nuova Edizioni ha iniziato il lavoro di traduzione del libro, che avrà anche aggiornamenti e integrazioni con dati relativi all’Italia. Fortissima è infatti l’esigenza, espressa da un numero crescente di genitori, di avere informazioni complete, trasparenti, non unilaterali, soprattutto dopo la conversione in legge del decreto Lorenzin che ha inserito l’obbligo per dieci vaccini nella fascia di età 0-16 anni. L’uscita del volume nella versione italiana è prevista per l’inizio della primavera 2018. Per coprire gli alti costi di produzione del libro, Terra Nuova HA AVVIATO UN PROGETTO DI CROWDFUNDING dando la possibilità a cittadini, famiglie e lettori di assicurarsi in anticipo il volume acquistandolo a un prezzo di favore e fornendo nel contempo un sostegno economico alla lavorazione del libro. ASSICURATI DA SUBITO UNA COPIA DEL LIBRO . A illustrare il suo lavoro è lo stesso autore, Neil Miller: laurea in psicologia, è giornalista scientifico americano, direttore del Thinktwice Global Vaccine Institute e già consulente scientifico per la Foundation for Health Choice.

Per questo libro ha svolto un lavoro di ricerca e di approfondimento estremamente scrupoloso e completo. Quanto tempo e impegno le ha richiesto?

Studio, faccio ricerca e indago sui vaccini da trent’anni. Quando mia moglie aspettava il nostro primo figlio, mi sono sentito in dovere di approfondire questo argomento così importante. Sia io che mia moglie sentivamo intuitivamente che non sarebbe stato saggio vaccinare a occhi chiusi, quindi è maturata in noi l’esigenza di leggere e conoscere le evidenze scientifiche in merito alla sicurezza ed efficacia dei vaccini; è stato così che ho scoperto come non siano sempre sicuri ed efficaci. Ho scritto dapprima un breve opuscolo su quanto era emerso dalle nostre ricerche, poi di recente mi sono cimentato nel manuale Vaccine safety manual for concerned families and health practitioners, volume completo, con ampie e approfondite informazioni su tutti i vaccini raccomandati o obbligatori e sulle malattie dalle quali dovrebbero proteggere. Volume che ora Terra Nuova si accinge a tradurre in italiano. In questo libro affronto l’argomento esaminando innumerevoli aspetti. Per esempio: quali sono prevalenza e incidenza reali delle malattie per la quale si vaccina? Chi è più suscettibile alla malattia? Quanto è effettivamente pericolosa? Poi analizzo il profilo di sicurezza ed efficacia di ogni vaccino. Cosa ci dicono gli studi? Le vaccinazioni hanno effetti collaterali gravi? Sono efficaci o si può comunque contrarre la malattia anche se si è vaccinati? Mi sono occorsi tre anni per raccogliere dati e informazioni e scrivere il libro. Spero possa essere di aiuto a molte persone per prendere decisioni consapevoli.

Quali sono le risultanze di questa lunga e accurata ricerca che lei ha condensato nel volume?

Emerge dalla letteratura scientifica che ogni vaccino può causare eventi avversi anche gravi. I rischi non sono rari. Per esempio, il vaccino per morbillo, parotite e rosolia può provocare convulsioni, alterazione dei valori ematici, deficit sensoriali, danni al sistema immunitario e al cervello, persino la morte. Si tratta di eventi avversi documentati in letteratura e presenti nei foglietti illustrativi e schede tecniche dei prodotti redatti dalle case farmaceutiche produttrici. Ci sono malattie che raramente sono pericolose nei paesi sviluppati, dove le persone hanno a disposizione acqua pulita e un’alimentazione adeguata. Poi ci sono molte informazioni che faticano a circolare. Per esempio, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una integrazione di vitamina A risulta protettiva nei confronti delle complicanze del morbillo. Oppure ancora, la vaccinazione antinfluenzale non risulta particolarmente efficace e può causare la sindrome di Guillain-Barré, una paralisi neuromuscolare. Spesso poi viene perseguita la strada dell’imposizione e dell’informazione unilaterale per aumentare la copertura vaccinale. Ci sono numerosi fattori da considerare quando si analizzano i costi e i benefici di ogni vaccino ed è anche importante comprendere come la somministrazione di vaccini multipli possa rivelarsi una pratica rischiosa.

Quanto ritiene importante la libertà di scelta in materia vaccinale? 

Il diritto al consenso informato risale al Codice di Norimberga; ciò significa che ciascuno di noi deve avere accesso a tutte le informazioni disponibili sui vaccini e mantenere la libertà di accettarli e rifiutarli. Mi spiace sapere che l’Italia ha introdotto dieci vaccini obbligatori ignorando princìpi etici che rientrano nei diritti umani. Stiamo entrando in un’epoca di tirannia medica e farmaceutica e l’auspicio è che si trovi la volontà di confrontarsi su questo e di fermarsi prima che sia troppo tardi. Oggi si assiste a una forte accelerazione a livello mondiale nelle politiche che riguardano le vaccinazioni obbligatorie e il timore è che dietro a tutto ciò possano esserci le pressioni delle industrie farmaceutiche. Le autorità sanitarie stanno anche pianificando di aumentare la pressione riguardo le vaccinazioni degli adulti, tanto che presto il rifiuto potrebbe tradursi nella perdita del lavoro o nell’impossibilità di frequentare spazi pubblici o addirittura di prendere l’aereo. Tutto ciò sta già accadendo negli Stati Uniti, molte persone stanno perdendo il lavoro per avere rifiutato le vaccinazioni richieste.

La finalità del suo libro è dunque quella di fornire un’informazioni il più possibile completa?

Governi e industrie farmaceutiche promuovono la vaccinazione, la maggior parte dei dottori illustra ai propri pazienti solo i benefici dei vaccini e afferma che gli effetti collaterali sono rari. Genitori e cittadini preoccupati sono travolti da dichiarazioni unilaterali che insistono sulla sicurezza dei prodotti a disposizione. Ecco perché ho scritto Vaccine safety manual, per controbilanciare i dogmi convenzionali e fornire a tutti l’opportunità di prendere decisioni informate. Credo fermamente che i genitori abbiano il diritto di ottenere informazioni senza censura sui vaccini, dati che spesso sono oscurati o non divulgati.

Secondo lei, perché l’obbligo di legge non è la strada giusta?

Come si può essere obbligati a ricevere quattro, otto o dieci vaccinazioni? Perché mai i nostri diritti devono essere compressi e sacrificati? Chi si può arrogare il diritto di sacrificare l’inviolabilità del nostro corpo iniettandovi tutto ciò che ritiene necessario? Per esempio, molti vaccini contengono alluminio, neurotossina che può causare disturbi neurologici e malattie autoimmuni. Insomma, ritengo che anche i legislatori dovrebbero essere molto meglio informati sui vaccini prima di propendere per certe scelte che sanno di propaganda. Dovrebbero sapere che l’immunità di gregge non è garantita da vaccini che consentono la replicazione e circolazione dei ceppi e che virus e batteri mutano e si adattano a seguito delle vaccinazioni di massa, dando origine a ceppi che possono risultare più virulenti per l’essere umano. Tutto questo è documentato in letteratura scientifica e dovrebbe essere motivo di cautela e di grande equilibrio.

LE RECENSIONI NEGLI STATI UNITI

“Il libro di Neil Miller è completo e scientificamente documentato, è un must per tutte le famiglie, gli operatori della salute e i decisori politici che si trovano ad affrontare la questione delle vaccinazioni obbligatorie. Questo esauriente manuale cita oltre mille studi scientifici e contiene capitoli specifici dedicati a oltre trenta dei più diffusi vaccini utilizzati oggi. Ho utilizzato e consigliato per anni tutti i libri di Neil  Miller e penso che questo sia un pilastro essenziale per coloro che vogliono approfondire la loro conoscenza dei vaccini. A fronte di una crescente mole di evidenze scientifiche sui possibili eventi avversi da vaccino, diviene indispensabile che i genitori si informino al meglio prima di prendere qualsiasi decisioni. Questo manuale rappresenta un passo importante in questa direzione. Come padre di sei figli e nonno di nove nipoti, la decisione su questo fronte è stata, per me, personale e anche professionale. Sono direttore medico degli Homefirst Health Services e mi sono trovato di fronte a molte famiglie che hanno fatto scelte tra le più diverse. Nel mio ruolo professionale, questo manuale ha rappresentato un riferimento e una guida”.

—Dottor Mayer Eisenstein, direttore medico Homefirst Health Services

“ Questo è il miglior libro mai scritto sull’argomento. Diverrà un classico. Non riesco nemmeno a immaginare quante ore siano state spese nel ricercare tutte le informazioni. Il capitolo sul vaccino HPV è uno degli esempi di giornalismo scientifico più incisivo, documentato e meglio scritto che abbia mai letto. Assolutamente fantastico! Questo libro potrà fare molto per aiutare le persone a prendere decisioni sui vaccini basate sul senso critico”.

Russell Blaylock, MD, neurochirurgo ora in pensione

“Ho lavorato per otto anni come analista di ricerca per un progetto sui vaccini portato avanti dal Department of Health Services della contea di Los Angeles e finanziato dai CDC. Ho verificato personalmente come tutti i dati e risultati positivi sui vaccini vengano pubblicati, mentre gli effetti avversi spesso no. Inoltre il VAERS (il programma nazionale di sorveglianza sulla sicurezza dei vaccini) è un sistema di segnalazione passivo. Di conseguenza, malgrado ogni anno vengano segnalate al database migliaia di reazioni avverse, esse rappresentano solo una piccola percentuale dei veri numeri sugli eventi avversi da vaccino. Il libro di Neil Miller rivela l’altra metà della storia. È una fonte erudita che presenta informazioni in termini comprensibili a tutti per aiutare sia i genitori che gli operatori sanitari a comprendere come ogni vaccino non sia sicuro al 100%”.

Gary S. Goldman, caporedattore di Medical Veritas

“Un lavoro monumentale! Il libro più onesto, meglio documentato, completo e aggiornato che abbia mai letto sull’argomento. Lo raccomando assolutamente”

—Dottor Alan Cantwell, ricercatore su Aids e cancro

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Fonte: ilcambiamento.it

“Nel mondo poroso” di Gary Snyder, il poeta dell’ecologia profonda

Guido Dalla Casa ci accompagna “Nel mondo poroso”, un testo curato da Giuseppe Moretti che racchiude molti scritti di Gary Snyder, filosofo ed ecologista definito il “poeta dell’ecologia profonda”.gary_snyder1

Questa terra viva che scorre
È tutto quel c’è, per sempre.
Noi siamo lei
Lei canta attraverso noi…

Questi versi si trovano all’inizio del libro, diviso in tre parti, anche se luogo, mente e wilderness si respirano lungo tutto il testo, sono inseparabili, come si addice ad un mondo “poroso”. La mente è ovunque, ed è propria del luogo, spesso una wilderness. Gary Snyder (San Francisco, 8 maggio 1930) è un filosofo, un ecologista, ma anche un grande poeta: viene descritto come il “poeta dell’ecologia profonda”. Il libro è prezioso, perché raccoglie molti suoi scritti: gran parte degli articoli riportati sono inediti in Italia. Questo è solo uno dei tanti pregi del libro, magistralmente curato da Giuseppe Moretti, redattore di “Lato Selvatico” e fondatore in Italia del movimento bioregionale: il Bioregionalismo è l’applicazione pratica dell’Ecologia Profonda. Il mondo non è schematizzabile, non è fatto di dualismi contrapposti, ma è “poroso”, in perenne movimento, mai uguale a sé stesso, ma con i suoi tempi: non è in una crescita continua, che è solo una pericolosa manìa di una cultura umana. Qualunque cosa “sfuma” in un’altra. Snyder alterna descrizioni, visioni filosofiche e poesie, secondo il suo stile, in un quadro di continua presenza della Natura, del Tutto, con qualche accenno a filosofie di derivazione orientale, che Snyder conosce bene. Ma aleggia anche nel testo la presenza del pensiero di quei nativi americani del Nord-Ovest con i quali l’Autore era stato in contatto fin dall’infanzia. Si tratta di un pensiero ben diverso da quell’assolutismo visto come “specialità della fede Giudeo/Cristiana/Islamica. La religione asiatica, e l’intero mondo della religione popolare, animismo e sciamanesimo, apprezza o se non altro tollera la diversità.” (pag. 51). C’è poi nel libro una simpatica “Assemblea di villaggio di tutti gli esseri” (articolo inedito in Italia), che fa venire in mente “Il parlamento della Natura”, cioè le prime pagine di un recente libro di Enzo Parisi (“Guardare il mondo con gli occhi della Natura”, Ed. Liberodiscrivere, 2013): gli esseri senzienti in Assemblea, preoccupati dei terribili guasti provocati da uno di loro, l’Homo sapiens. Nel libro di Snyder si legge (pag. 78): “gli esseri umani, ci dicono la biologia e l’ecologia, si collocano totalmente all’interno della sfera naturale”. In seguito: “La scienza dell’ecologia ci mostra che la natura non è semplicemente un insieme di specie separate tutte in competizione tra di loro per la sopravvivenza (interpretazione urbana del mondo?) ma che il mondo organico è composto da tante comunità di esseri differenti, in cui tutte le specie giocano un ruolo diverso ma essenziale. Si potrebbe considerare un modello di villaggio del mondo”. Queste importanti digressioni, oltre ai riferimenti ad alcune tradizioni orientali, rendono il discorso fluido e variato, e la lettura piacevole.gary___snyder

A pag. 129: “Il dibattito cruciale nel mondo ambientalista contrappone chi parte da una mentalità antropocentrica di gestione delle risorse e chi propone valori che riflettono la consapevolezza dell’integrità della Natura nella sua interezza. Quest’ultima posizione, quella dell’Ecologia Profonda, è più vivace, coraggiosa, conviviale, rischiosa e scientifica”. Snyder usa principalmente il linguaggio delle parole, anche se adatta il suo stile anche a poesie di forma diversa: ogni tanto nel libro ne vengono riportate alcune. Il rispetto per i popoli nativi, l’amore per la Terra, la fuga dalla città e dall’industria, la contemplazione, la comunità si trovano spesso nelle sue parole. Una parte del lavoro del poeta è quella di un testimone che forse può cambiare le cose, fornire un modello diverso, oltre a far conoscere ciò che succede, evidenziando il comportamento distruttivo del modello attuale e della terribile alleanza fra tecnologia e avidità materiale. Poi c’è la voce dei popoli nativi, che ci dice di andare oltre l’essere soltanto testimoni, per metterci in contatto con le altre forme viventi. La selvaticità è l’essenziale qualità della natura: esserne consapevoli ci aiuta a vivere meglio. Ma l’Autore non sarebbe stato realista se avesse espresso ottimismo sulla situazione generale. Tuttavia ci sono alcuni segnali positivi anche nel mondo occidentalizzato, come dimostra la prospettiva bioregionale, che si può manifestare anche osservando come la gente si esprime, in termini di “bacino fluviale” piuttosto che di provincia o di stato, solo come esempio. Il modello bioregionale è essenziale per chi vuole sviluppare uno stile di vita sostenibile. Inoltre, come ci dice Snyder, abbiamo ancora la possibilità di imparare dalle culture tradizionali del posto. C’è un tipo di sforzo che si deve compiere per superare tutto ciò che è “confine artificiale” e ritornare al mondo naturale, con i bacini fluviali e le connessioni ecologiche, come sottofondo principale per l’abitare umano. Si deve imparare di nuovo a vivere nel proprio luogo.

Fonte: il cambiamento

“Le Mani nel Petrolio”, tra inquinamento ed estrazioni nella terra di Basilicata

Il libro di Maurizio Bolognetti, giornalista e segretario di Radicali Lucani, “Le Mani nel Petrolio – Basilicata Coast to Coast, ovvero da Zanardelli a Papaleo passando per Sanremo e Tempa Rossa” racconta come la ricerca e l’estrazione del petrolio lucano sia quanto di più dannoso, per l’ambiente, lo stato di diritto e la legalità, nel panorama economico dello sviluppo italiano.

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Il libro “Le Mani nel Petrolio” di Maurizio Bolognetti è una testimonianza puntuale e profondamente analitica di come le estrazioni petrolifere lucane, nel giacimento in-shore di oro nero più vasto dell’Europa continentale, si collochino in un contesto in cui lo stato di diritto è assente, così come assenti sono le misure di sicurezza, i monitoraggi, l’informazione. Un libro (qui la presentazione a Latronico, Potenza) che si legge d’un fiato, che può essere ripreso a pezzo, stirato e riletto, analizzato nei numeri, nei commenti, nelle idee e nella protesta, ponderata e nonviolenta; un libro che in ogni sua pagina macchia di nero le riflessioni del lettore, mostrando uno scenario fondato sulle clientele e sul potere che deriva dall’oro nero e dal denaro. Se è vero che la Basilicata è il più ricco giacimento petrolifero europeo altrettanto vero è che questa Regione rappresenta un laboratorio a cielo aperto, in cui il 65% del suo territorio è oggetto di estrazioni petrolifere (già in atto o prossime venture), compromesso da logiche e prospettive energetiche ed industriali che mirano al profitto, all’omertà, all’avvelenamento del territorio. Una Regione, quella descritta da Bolognetti, che viene raccontata nei suoi aspetti più tetri e misteriosi, scoperchiandone letteralmente il vaso di Pandora fatto da corruzione imprenditoriale, malapolitica, malagiustizia: un quadro che mostra, a tinte fosche, una grande tavola imbandita in cui tutti, nessuno escluso, si siedono compiacenti per rimpinzarsi nel grande “sacco” petrolifero lucano. Se è vero che le royalties petrolifere ammontano al 3% (1 miliardo di euro in cinque anni, secondo il Sole24ore) altrettanto vero è che tutto il resto è profitto, spesso investito in specchietti per allodole per ingraziarsi una popolazione asservita, nel totale silenzio mediatico e politico, nella totale opacità, al potere dell’oro nero. E allora eccola la vera avventura lucana, la vera “Basilicata coast to coast”: la polemica con Rocco Papaleo, non sterile come si potrebbe pensare ma ben ponderata, nella pelosità di una multinazionale (la Total) che finanzia un film apologetico sulla Basilicata (chiaramente non mostrandone i pozzi, le trivelle, i veleni) ma anche tornei di calcio, sagre, fiere (specchi, perline e brillantini). Ecco messe a nudo le realtà di Eni e Shell. Il petrolio, in Basilicata, è un affare che va tutelato: corrompendo, con la manipolazione costante dell’informazione, plagiando le coscienze con promesse vuote come gusci di noce. Maurizio Bolognetti racconta ogni giorno, pagando un prezzo altissimo in termini professionali, politici, personali, il dolore di una Regione stremata dalle estrazioni e dal saccheggio di colossi come Eni, Total, Mitsui, Shell, messa in ginocchio dalla giustizia che processa chi denuncia e non chi inquina, resa cieca dagli enti di controllo (come l’Arpab) aventi i cassetti più profondi e irraggiungibili d’Italia, diventata impotente a causa di una classe politica inefficiente, asservita al potere petrolifero più che a quello dello stato di diritto. I 25 milioni di barili estratti nel 2012 non bastano, il petrolio, quello, non basta mai: e così ai giacimenti attivi della Val D’Agri si aggiungeranno quelli della Valle del Sauro, nel tentativo già avviato di mettere mano anche al petrolio off-shore della Basilicata, quello di fronte la costa ionica. Nel frattempo le maledizioni dell’oro nero si sono abbattute sull’intero territorio: i fanghi di Corleto Perticara, l’inquinamento da bario del “lago di pietra”, il Pertusillo, lo specchio per allodole della card-carburante (che vorrebbe risolvere il paradosso dei prezzi più alti d’Italia alla pompa di benzina). Bolognetti, traspare pagina dopo pagina, riga dopo riga, non si risparmia; denuncia, invoca, protesta, ragiona e fa ragionare, mostra in modo inequivocabile e documentato come la corsa all’oro nero lucano non porta occupazione, prezzi bassi, economia e sviluppo, ma povertà, inquinamento, illeciti:

“Quale sarà l’impronta per niente ecologica e poco sostenibile che lasceranno su un territorio di struggente bellezza le trivelle delle multinazionali del petrolio?”

si chiede Bolognetti. Certamente, di fronte a tutto ciò che potrete leggere in questo libro, resterete sgomenti, con una precisa domanda nella testa: “cosa si può fare?”. Sicuramente andare a vedere la Basilicata, scenderne le statali, attraversarne le provinciali, respirarne l’aria chiedendo, pretendendo, di poterlo fare ancora e ancora. La bulimia politica, che si mostra isterica fuori e compattamente corporativistica nelle sue viscere, ha partorito nuove autorizzazioni e moratorie elettorali: potere e pecunia. Nella totale assenza di stato di diritto.

 

Fonte: ecoblog