Dimezzare i consumi di carne e latte per salvare il pianeta

Poichè mangiamo molte più proteine del necessario, sarebbe anche una buona scelta per la salute. Le sole emissioni di N2O della carne bovina sono pari a 25 volte quelle del grano, per cui si tratta di un impatto davvero pesante.

Il clima del pianeta sa cambiando non solo per le emissioni industriali, ma anche per le nostre abitudini alimentari. Secondo uno studio sostenuto dalla Commissione Europea, diventare demitariani, cioè dimezzare il consumo di carne e latticini (1)ridurrebbe del 40% le emissioni di N2O, un gas serra 300 volte più dannoso della CO2, oltre a giovare notevolmente alla nostra salute. I motivi? Sono semplici.

1. L’assunzione di proteine nell’Unione Europea è del 70% più alta rispetto ai valori raccomandati dall’OMS, quindi una buona parte delle proteine che mangiamo è superflua e dannosa.

2. L’inquinamento da azoto per kg di cibo consumato è 25 volte più alto per la carne di manzo che per il grano; per maiale, pollame, uova e latticini è da 3,5 a 8 volte più alto.

3. La terra non più usata per coltivare mangime potrebbe essere riforestata o riallocata per produzione locale di grano, mais, riso e legumi.

4. Le corrispondenti emissioni di N2O calerebbero tra il 25% (riallocazione) e il 40%(riforestazione). Le emissioni legate all’importazione della soia calerebbero del 75%.

Diventare demitariani è soprattutto una sfida culturale per chi consuma; dal punto di vista dei produttori, significherebbe puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità, ovvero, detto in forte sintesi, dimezzare la produzione raddoppiando i prezzi. Se volete conoscere la vostra impronta di azoto, potete provare a calcolarla qui.N-footprint

(1) La media italiana di consumo apparente (che include quindi anche lo spreco) è pari a 1,7 kg di carne  e 4,8 kg di latticini a settimana, ovvero rispettivamente circa 250 e 700 grammi al giorno.  Dimezzare i consumi non è probabilmente sufficiente per vivere in modo sostenibile, ma è comunque un buon modo per incominciare.

Fonte: ecoblog.it

Dieta vegana e dieta mediterranea consigliate per controllare il diabete di tipo 2

Una svolta alimentare basata sulla dieta vegana per chi ha il diabete di tipo 2 viene proposta della Asl di Milano come protocollo rivolto a 1100 medici che dovranno poi estenderlo ai loro pazienti. ovviamente diventa importante anche sostenere l’alimentazione con il corretto e costante esercizio fisico.

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Il documento si chiama p-PDTA ovvero Percorso Preventivo Diagnostico Terapeutico Assistenziale del paziente affetto da diabete mellito di tipo 2 ed è un protocollo che viene aggiornato da un gruppo di medici di medicina generale, rappresentanti dell’Asl di Milano e diabetologi di vari ospedali e importanti istituti milanesi come il Niguarda, Istituto Auxologico, Casa di cura San Pio X, Policlinico, San Paolo e serve a fornire ai medici prima e ai pazienti poi le linee guida per una corretta gestione del diabete di tipo 2. Ebbene in questa recente versione messa a punto alla fine del 2012 si riscontra il consiglio di rivolgere i pazienti con diabete di tipo 2 verso la dieta vegana attraverso il volume di ricette Scacco al diabete con un pizzico di fantasia in cui sono suggerite preparazioni con soli ingredienti vegetali, soia e legumi. Il primo passo riguarda la perdita di peso ponderale, fondamentale per normalizzare glicemia, emoglobina glicata e steatosi epatica che in taluni casi porta anche alla regressione del diabete. La dieta mediterranea anche è considerata valida a patto che sia come originariamente proposta, ovvero:

ricca di verdura, frutta fresca e secca oleosa, cereali integrali, legumi e semi, olio di oliva; moderatamente ricca di pesce e con latticini consumati soprattutto in forma di yogurt; ma povera di carne, soprattutto rossa e trasformata, e di grassi saturi e trans (acidi grassi industrialmente idrogenati presenti in prodotti da forno e fritture industriali e dei fast-food); e ancora povera di zuccheri e bevande zuccherate.

La dieta vegana dunque viene contemplata poiché:

In studi specificatamente disegnati per testare queste ipotesi, un’alternativa che si è dimostrata mediamente più efficace e gradita, non richiedendo imposizioni di restrizioni caloriche, è rappresentata da una dieta vegana basata unicamente su cibi vegetali, o da una dieta vegetariana a basso indice glicemico. Le diete vegetariane- hanno prevenuto o migliorato il diabete.

Il confronto tra una dieta tradizionale per diabetici e la dieta vegana è stato scientificamente misurato e ha vinto la dieta vegana:

Le due diete hanno dato miglioramenti ma quella vegana maggiori risultati clinici e accettabilità e dovrebbe costituire la prima scelta. La buona accettazione rispetto alle diete classiche, legata al consumo a volontà, dovrebbe incoraggiare a proporre attivamente questo modello alimentare, a partire dai circa 70 pazienti diabetici, in gran parte sovrappeso e obesi, che un medico di medicina generale ha ogni mille assistiti.

Fonte: Sindacato medici italiani

 

Il futuro della PAC è meno ecologico del previsto

I ministri europei per l’Agricoltura alla fine hanno raggiunto un accordo per la PAC Politica agricola comunitaria che entrerà in vigore dal 2015. Ma le scelte fatte non sono poi così sostenibili come preventivato.

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In Italia la PAC è stata presentata come ecologica e equa, ma secondo Le Figaro in realtà i ministri seppur hanno approvato il principio di collegare il pagamento del 30% delle fatture dirette agli agricoltori in materia di misure ambientali, hanno fornito una maggiore flessibilità e deroghe a questo “greening”.

Ad esempio, se prima era a essere riservato il 7% della superficie di una azienda agricola a aree di interesse ecologico”, come stagni o siepi, questo è stato ridotto al 5%. Questa revisione spiega Michel Dantin deputato UMP:

permette alla PAC si essere più concreta e di corrispondere meglio alla realtà delle aziende agricole.

Peraltro c’è da sottolineare che circa l’ 80% degli aiuti in Europa sono attualmente destinati a grandi aziende e perciò i ministri hanno convenuto di mantenere i pagamenti accoppiati per alcune produzioni per sostenere industrie in difficoltà, come per latticini, frutta e verdura.

In proposito il ministro per l’Agricoltura Mario Catania ha dichiarato:

Nelle ultime settimane abbiamo fatto progressi importanti, ma ci sono questioni che richiedono ancora una discussione, come ad esempio il tema degli aiuti diretti. Ritengo che sul sistema di sostegno accoppiato dovremo avere una disposizione che si applichi a tutti i prodotti agricoli e non solo ad una short list. L’Italia, inoltre, sostiene la posizione di coloro che richiedono un livello più alto del 10% per erogare aiuti accoppiati.

La Germania è stata ferocemente contraria a tale misura, difesa dalla Francia, il principale beneficiario della PAC, che colpisce quasi il 17% del bilancio totale mentre si è espresso in maniera contraria il portoghese Luis Manuel Capoulas Santos (S & D, PT):

Il doppio finanziamento è assolutamente inaccettabile. Distrugge il potenziale del greening annacquando le esigenze ambientali concedendo un doppio pagamento per lo stesso scopo.

La forma finale della nuova politica agricola dell’UE sarà decisa dal Parlamento europeo, dai ministri europei dell’Agricoltura e dalla Commissione europea, durante i negoziati che inizieranno il prossimo 11 aprile.

Fonte: Le Figaro, Europarlament

 

Dal 15 al 17 marzo, FA’ la cosa giusta!!

Dal 15 al 17 marzo, FA’ la cosa giusta!

Dal 15 al 17 marzo riapre a Milano Fa’ la cosa giusta!, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, che quest’anno festeggia la sua decima edizione: una tre giorni per tornare a parlare di cambiamento nei nostri stili di vita, per renderli più sostenibili per l’ambiente e per il budget familiare

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Nata nel 2004 a Milano da un progetto della casa editrice Terre di mezzo, Fa’ la cosa giusta!, fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, si prepara a vivere la sua decima edizione dal 15 al 17 marzo 2013 e si svolgerà come di consueto presso i padiglioni 2 e 4 di Fieramilanocity, storico quartiere fieristico di Milano.
Fa’ la cosa giusta!, fin dalla sua prima edizione, ha come obiettivo quello di diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di consumo e produzione e di valorizzare le specificità e le eccellenze, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale.

L’esperienza del marzo scorso si è conclusa con la presenza di 67.000 visitatori, 700 realtà espositive, 2.500 studenti e 700 giornalisti accreditati. Un mondo dell’economia solidale rappresentato in vari contesti e in costante crescita.

In questi anni è infatti cresciuto notevolmente l’interesse per il mondo che si riconosce nella definizione di “Economia Solidale”: un sistema di relazioni economiche e sociali che pone l’uomo e l’ambiente al centro, cercando di coniugare sviluppo con equità, occupazione con solidarietà e risparmio con qualità. Sempre più realtà produttive, infatti, intraprendono un percorso di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale e, al contempo, cresce il numero di cittadini consapevoli dell’importanza e della forza che risiede nella loro capacità di partecipazione diretta e nelle loro scelte di acquisto.

Le due anime di Fa’ la cosa giusta!, quella culturale e quella espositiva si evidenziano nel susseguirsi di oltre 270 appuntamenti, tra tavole rotonde, convegni, laboratori e spettacoli e nei 700 espositori che danno vita alla mostra/mercato costituita da 11 sezioni tematiche:

MOBILITA’ SOSTENIBILE – Sezione Speciale 2013
Associazioni, enti pubblici e imprese profit e non profit impegnate nella diffusione di strumenti di mobilità sostenibile: bicicletta, trasporto pubblico, car sharing, car pooling, apparecchi elettrici e a idrogeno.

ABITARE GREEN
Arredamento eco-compatibile, equo e solidale; design per la sostenibilità e l’accessibilità; studi di progettazione sostenibile, autocostruzione, complementi d’arredo con materiali naturali o di riciclo, detersivi eco compatibili, aziende di raccolta dei rifiuti e di macchine e sistemi per la raccolta e il riciclo, bio-edilizia e bio-architettura, risparmio energetico, agevolazioni fiscali e finanziamenti etici, energia prodotta da fonti rinnovabili. Spazio Orti e giardini.

COMMERCIO EQUO e SOLIDALE 
Empori e botteghe del mondo, produttori del Sud del mondo, associazioni di rappresentanza del commercio equo e solidale.

COSMESI NATURALE E BIOLOGICA
Prodotti per la bellezza, la cura del corpo e l’igiene personale.

CRITICAL FASHION
“Consumare moda critica” significa dedicare attenzione non solo allo stile e alle tendenze, ma anche e soprattutto alle caratteristiche etiche dei capi che si indossano; il vestire acquista sempre più un valore simbolico, diventa il tramite per un messaggio relativo ai nostri valori, alla nostra identità, al nostro stile di vita.

EDITORIA E PRODOTTI CULTURALI
Siti, periodici, case editrici, case di produzione cinematografica e discografica, gruppi, associazioni, cooperative, imprese impegnate nella produzione e/o distribuzione di progetti e prodotti culturali.

IL PIANETA DEI PICCOLI
Abbigliamento, arredamento, giochi, prodotti per l’igiene personale e per la cura del bambino.

MANGIA COME PARLI
Aziende agricole (produttori e trasformatori) e distributori biologici e biodinamici; realtà che difendono la biodiversità; produttori locali a “Km 0”; associazioni e istituzioni impegnate in progetti di educazione all’alimentazione e in difesa della sovranità alimentare, consorzi di tutela dei prodotti tipici.

PACE E PARTECIPAZIONE
Associazioni locali e nazionali, distretti e reti, campagne, gruppi informali, gruppi d’acquisto, associazioni per la pace e la nonviolenza, Ong, volontariato, banche del tempo, comunità di vita, associazioni di tutela dei consumatori (Salone dei Consumatori), sindacati

SERVIZI PER LA SOSTENIBILITA’
Servizi vantaggiosi e sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale.

TURISMO CONSAPEVOLE
Associazioni, enti pubblici, imprese profit o non profit e altre realtà impegnate nell’organizzazione e nella promozione di un turismo rispettoso dell’ambiente, dei diritti dei popoli e dei lavoratori.

Per maggiori informazioni:
falacosagiusta.terre.it

Fonte: eco dalle città