L’iniziativa contro lo spreco alimentare di Last Minute Market per il 2013 è ‘Carta spreco zero’

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Lo spreco alimentare che si verifica quotidianamente è uno dei più grandi paradossi di un mondo nel quale una buona parte della popolazione muore di fame o è a rischio di morte e malnutrizione a causa di sufficiente cibo disponibile, mentre un’altra parte della popolazione, più ridotta ma in aumento, combatte contro l’obesità. Tali estremi si riscontrano non solo tra diversi Continenti, ma anche all’interno dello stesso Stato o della stessa città. Contro queste differenze, ma anche contro un uso scorretto e una mancata valorizzazione delle risorse ambientali, si schiera la nuova campagna 2013 di Last Minute Marketspin off dell’Università di Bologna-Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari nato nel 1998 e divenuto nel corso degli anni una realtà d’eccellenza internazionale nel recupero delle eccedenze alimentari. Dal 2010, l’associazione è impegnata in campagne annuali europee per sensibilizzare contro gli sprechi alimentari. Tema centrale, quest’anno è la carta. Con la campagna “Carta Spreco Zero“, già sottoscritta da 231 Comuni italiani. In una situazione economica e sociale difficile, nella quale il 6% delle famiglie italiane ammette le proprie difficoltà nel garantirsi i pasti quotidiani, le amministrazioni firmatarie si impegnano ad attivare il decalogo di buone pratiche contro lo spreco alimentare che rende subito operative le indicazioni della Risoluzione del Parlamento europeo contro lo spreco. Non solo il cibo è al centro del prezioso decalogo, ma tutte le energie e le materie prime che vengono coinvolte nei processi produttivi di alimenti che finiscono poi per venire sprecati. Il fine ultimo è quello di ottimizzare l’intera catena alimentare europea, dai piccoli produttori e consumatori sino ai più complessi sistemi della grande distribuzione e della ristorazione, dove si registrano le maggiori quantità di sprechi. Firmando la carta, i Comuni si impegnano a rendere immediatamente attive le proposte contenute nel decalogo, in vista del raggiungimento dell’obiettivo UE, concordato proprio grazie all’azione internazionale di Last Minute Market, di ridurre gli sprechi alimentari del 50% entro il 2025. In particolare, il catalogo prevede il sostegno al recupero dei prodotti scartati dall’industria agroalimentare per la ridistribuzione alle persone al di sotto del reddito minimo, l’incentivazione della vendita a prezzo scontato di prodotti prossimi alla scadenza, attivazione di progetti di educazione alimentare, la semplificazione delle etichette per gli alimenti e l’istituzione di un osservatorio per gli sprechi alimentari.

Fonte: tuttogreen

Puliamo il Mondo: dal 27 al 29 settembre sarà caccia al pneumatico e all’elettrodomestico abbandonati

Anche quest’anno la campagna ambientale di volontariato internazionale, Clean Up the World, organizzata in Italia da Legambiente coinvolgerà migliaia di cittadini per liberare i parchi, le rive dei fiumi, i boschi, le spiagge e le città dal degrado e per la ‘bellezza’ del paesaggio del Bel Paese. Ecco le novità di quest’anno375848

Sostieni ciò che ami” è lo slogan scelto da Puliamo il Mondo 2013 che tornerà nei week end dal 27 al 29 settembre in tutta la penisola. Anche quest’anno, per la XXI edizione, la campagna ambientale di volontariato internazionale, Clean Up the World, organizzata in Italia da Legambiente coinvolgerà migliaia di cittadini per liberare i parchi, le rive dei fiumi, i boschi, le spiagge e le città dal degrado e per la ‘bellezza’ del paesaggio del Bel Paese. I volontari muniti di guanti, rastrelli e ramazze scenderanno in campo contro l’inquinamento da rifiuti. Ecco le novità di quest’anno… Diventa protagonista! E’ l’invito di questa XXI edizione ad attivarsi da subito e diventare il custode del tuo territorio, prima e dopo il week end di Puliamo il Mondo. In tanti l’hanno già fatto: a Saonara-Vigonovo (PD) dal 2008 i volontari organizzano la pulizia di un tratto dell’argine dell’Idrovia Padova-Venezia, storica opera incompiuta. Cinque anni fa hanno piantumato l’area e oggi un boschetto di piante autoctone è cresciuto e contribuisce a rendere ancora più verde l’area. Durante l’anno sempre più persone si fermano per la strada a chiedere “quand’è che si organizza Puliamo il mondo?”. Oppure come a Bergamo sulla Morla “il fiume di Bergamo”. Da alcuni anni un gruppo di volontari di Legambiente ha adottato, insieme al comitato di quartiere della Malpensata un pezzo di torrente e fatto pressione sull’amministrazione per rendere fruibili le rive, facendo in modo che venisse creata un pezzetto di pista ciclabile sugli argini. I protagonisti di “Puliamo il mondo” hanno pian piano coinvolto cittadini, associazioni e l’amministrazione pubblica nel desiderio di un quartiere più vivibile. E ci sono riusciti! E c’è chi da 20 anni si è preso a cuore un pezzo d’Italia: nel 1992, più di 100 persone son partire in bicicletta da San Benedetto del Tronto (AP) per raggiungere la Sentina. Una grande mobilitazione per l’ambiente, un giorno indimenticabile dove tutti i volontari muniti di guanti e sacchi si sono riuniti per ripulire la spiaggia di quella che dopo alcuni anni è diventata riserva naturale. Dopo 20 anni i volontari sono tornati ancora in Sentina, insieme a tante classi della scuola primaria “Marchigiani” e illustrato ai ragazzi l’importanza dell’oasi naturalistica e della sua ricca biodiversità. Partecipare a Puliamo il Mondo è facile. Alla campagna possono prender parte amministrazioni comunali, associazioni, aziende, comitati di quartiere oltre a singoli cittadini. In questi ultimi anni, nonostante la crisi, la partecipazione dei Comuni si è consolidata e anche la scorsa edizione ha raggiunto notevoli risultati: oltre 1.600 Amministrazioni Locali e più di 600.000 volontari. Il consorzio Ecodom (Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici) ha voluto aiutare quest’anno 77 scuole in tutta Italia, circa 3800 alunni, potranno ricevere i kit per poter organizzare Puliamo il Mondo nel loro territorio: guanti, cappellini, pettorine. E a proposito di frigoriferi e lavatrici lasciati per strada, si rinnova l’operazione RAEEporter, azione di denuncia fotografica e ritiro degli elettrodomestici abbandonati www.raeeporter.it

Facciamoli sgommare” è l’altra iniziativa che Puliamo il Mondo ha in serbo, questa volta per il ritiro di pneumatici abbandonati. Grazie ad EcoTyre (Consorzio di raccolta e gestione degli pneumatici fuori uso) e al partner tecnico Hankook in occasione delle giornate di volontariato, verranno ritirati gratuitamente gli pneumatici raccolti in 50 luoghi evento. Ad accompagnare la grande festa dei volontari di Puliamo il Mondo scenderanno in campo anche i personaggi di “Epic” della 20th Century Fox Home Entertainment, in occasione dell’uscita del film il 5 settembre. Nata a Sidney in Australia nel 1989, Clean Up the World è la più importante campagna di volontariato ambientale del mondo cui partecipano centinaia di paesi e più di 35 milioni di persone dimostrando, con un gesto concreto, come sia forte la consapevolezza che la salute dell’ambiente riguarda i popoli di tutto il pianeta. Grazie a Legambiente dal 1993 l’iniziativa opera in Italia su tutto il territorio nazionale e all’instancabile lavoro di oltre 1.500 gruppi di “volontari dell’ambiente”, che organizzano l’iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, comitati e amministrazioni cittadine. Puliamo il mondo è diventato anche un evento di volontariato aziendale: sono moltissimi i dipendenti di aziende che prendono parte alle giornate di pulizia.
Per info: www.puliamoilmondo.it

Fonte: eco dalle città

 

Inquinamento, fuori legge la metà dei laghi italiani

La Goletta dei Laghi di Legambiente presenta il bilancio finale della campagna 2013 frutto di 100 campionamenti effettuati in 16 bacini lacustri italiani: nel 51% dei casi i valori sono fuori norma  57115775-586x366

Anche la Goletta dei Laghi ha portato a termine la sua ottava edizione. La campagna nazionale di Legambiente per la salvaguardia e la valorizzazione dei bacini lacustri, realizzata con il contributo di Coou e Novamont, ha monitorato la salute delle acque di 16 laghi situati in dieci regioni italiane, per un totale di 100 campionamenti, di cui il 51% è risultato con una carica batterica al di sopra dei limiti previsti dalla legge. Durante un mese ricco di iniziative e dibattiti di approfondimento, la Goletta dei Laghi ha posto l’accento sulle situazioni critiche per rilevare la presenza di scarichi non depurati che ancora si riversano negli specchi lacustri e, naturalmente, i problemi che riguardano le coste e la gestione dei laghi, dall’abusivismo edilizio al consumo di suolo, dall’eccessiva captazione di acqua agli scempi ambientali. Sul problema degli scarichi non depurati negli specchi d’acqua la Goletta dei Laghi mantiene alta l’attenzione da anni: l’obiettivo è quello di individuare le criticità̀ dei laghi con particolare attenzione alle situazioni a rischio più̀ elevato di inquinamento, così come viene indicato dal decreto legislativo 116/2008, scegliendo i punti anche in base alle segnalazioni di cittadini, turisti, bagnanti raccolte con il servizio SOS Goletta. Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente, lancia l’allarme per

un sistema depurativo carente, che nel nostro Paese coinvolge ancora un quarto della popolazione e che rischia, oltre che gravi ripercussioni ambientali, di farci pagare pesanti sanzioni per le procedure d’infrazione dovute al mancato rispetto delle direttive europee. Più in generale, interventi mirati alla tutela delle acque e degli ecosistemi lacustri sono urgenti anche per rispettare la scadenza europea per il raggiungimento del buono stato ecologico dei laghi previsto dalla direttiva 2000/60 per il 2015. Attualmente, solo il 37% delle acque lacustri a livello nazionale, stando agli ultimi dati ufficiali, lo ha raggiunto. Un dato che ribadisce l’urgenza di una politica integrata di gestione della risorsa idrica e degli ecosistemi lacustri per non trovarci impreparati alla scadenza.

Tra i laghi del nord, sono stati sette i bacini monitorati dai tecnici di Legambiente tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige: Garda(Vr, Bs, Tn), Iseo (Bg, Bs), Como (Co, Lc), Lugano (Va), Maggiore (Va, No, Vb), Varese (Va) e Viverone (To).  Un totale di 73 punti monitorati, di cui ben 44 sono risultati inquinati o fortemente inquinati. Nel Lazio sono passati all’esame dei tecnici di Legambiente 7 bacini lacustri tra le provincie di Roma (Bracciano e Albano), Viterbo (Bolsena e Vico), Rieti (Salto e Turano) e Latina (Posta Fibreno). Su un totale di 23 punti campionati, il 34%, sono risultati contaminati dalla presenza di scarichi fognari non depurati. Infine in Umbria, dove sono stati monitorati il Trasimeno (Pg) e Piediluco (Tr), su 8 prelievi solo 1 ha superato i limiti previsti dalla normativa. Nel suo viaggio la Goletta dei Laghi ha incontrato gravi alterazioni ambientali come nel caso dei pantani di Lentini e Gelsari, a Catania, o nel Lazio dove, presso il lago di Vico rimane aperta la spinosa questione delle bonifiche del territorio. La situazione resta difficile anche in Calabria, in provincia di Vibo Valentia, dove la campagna ambientalista si è battuta per il risanamento del Bacino Alaco, che presenta carenze igieniche tali da provocare l’emanazione di 26 avvisi di garanzia, con le accuse, tra le altre,  di avvelenamento colposo di acqua e frode in pubblica fornitura. Non è immune il lago Pertusillo in provincia di Potenza dove l’aggressione antropica, insieme ad una gestione del territorio assente hanno messo a dura prova il delicato equilibrio dell’ecosistema. Naturalmente ci sono anche gli esempi virtuosi da seguire: delle 76 località lacustri inserite nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club sei hanno ottenuto le cinque vele: Tuoro sul Trasimeno (Pg), Appiano sulla strada del vino (Tn), Fiè allo Sciliar (Tn), Molveno (Tn) e Bellagio (Co).

Fonte: Comunicato stampa