Il 40% della spazzatura nel mondo bruciata in modo irregolare

Lo dice uno studio appena pubblicato del National Center for Atmospheric Research. “Gas e particelle così prodotti influenzano la salute umana e il clima”380087

Oltre il 40% dei rifiuti prodotti in tutto il mondo, circa 1,1 miliardi di tonnellate di spazzatura, vengono smaltiti in roghi non regolamentati, che producono emissioni dannose per la salute umana e i cambiamenti climatici. Un nuovo studio condotto dal National Center for Atmospheric Research e pubblicato sulla rivista Environmental Science and Technology, mostra che l’inquinamento da gas e particelle immesse in questo modo nell’atmosfera sia maggiore rispetto a quanto mostrato da documenti ufficiali. In base ai risultati emersi, dai roghi di rifiuti irregolari derivano il 29% delle emissioni globali umane legate delle piccole particelle(inferiori a 2,5 micron di diametro), così come il 10% di mercurio e il 40% di gas idrocarburi policiclici aromatici, inquinanti da cui derivano significative conseguenze per la salute dell’uomo, come funzione polmonare ridotta, disturbi neurologici, cancro e attacchi di cuore. L’impatto sulle emissioni di gas a effetto serra è invece pari al 5% della Co2 prodotta dall’uomo. Per arrivare a questi risultati gli studiosi hanno confrontato i dati di popolazione e la produzione pro capite di rifiuti con i conteggi ufficiali di smaltimento rifiuti per ogni paese del mondo. I responsabili delle maggiori emissioni da incendi di spazzatura sono paesi popolosi in via di sviluppo: Cina, India, Brasile, Messico, Pakistan e Turchia. In particolare, è in aumento la quantità di rifiuti bruciati in villaggi remoti e megalopoli affollate, poiché sempre più persone consumano più beni e nella spazzatura finiscono insieme plastica ed elementi di elettronica così come avanzi di cibo e legno. A differenza delle emissioni da inceneritori commerciali, spesso queste combustioni non vengono denunciate alle agenzie ambientali. “L’inquinamento atmosferico in gran parte del globo è notevolmente sottostimato perché nessuno sta rintracciando la combustione a cielo aperto degli incendi di spazzatura”, spiega Christine Wiedinmyer, autrice dello studio.
(fonte ansa.it)

tratto: ecodallecitta.it

Sicurezza alimentare: nel Sud Italia scoperte 390 imprese irregolari

Maxi-operazione dei carabinieri del Gruppo Nas di Napoli in Campania, Calabria e Puglia. Sequestri per un ammontare di 630mila euro107759449-586x389

Si è concluso nel week end un ciclo di 1.300 ispezioni ad esercizi commerciali e attività produttive del Sud Italia, coordinate dai carabinieri del Gruppo Nas di Napoli, che hanno riscontrato irregolarità in 390 casi, vale a dire nel 31% dei casi. Sono state inoltre accertate 634 violazioni alle leggi del settore per un ammontare di 630 mila euro di sanzioni amministrative e 280 tonnellate di alimenti. Gli alimenti sequestrati erano in cattivo stato di conservazione, in strutture sprovviste dei requisiti igienico-sanitari  necessari e prove della documentazione utile per la loro rintracciabilità. La maxi-operazione ha portato alla chiusura di 48 strutture e alla segnalazione all’autorità di ben 400 persone. I Nas di Reggio Calabria hanno posto sotto sequestro due celle frigorifere invase da muffe e una tonnellata di alimenti scaduti da 3-5 anni fra cui insaccati, formaggi, panna e pasta “fresca”. Accertate le gravi carenze  igienico-sanitarie di tutti i locali di un supermercato è stata chiusa l’attività e denunciato il proprietario. Il nucleo Nas di Bari ha sequestrato 28mila bottiglie di vino Doc prove di capsule di imbottigliamento e della documentazione certificante Doc e Igt, immagazzinati in pessime condizioni igieniche. I Nas di Taranto, Lecce e Bari, in collaborazione con i militari del Comando provinciale tarantino hanno proceduto alla chiusura di ben sei attività, fra cui depositi di prodotti ittici e alimentari, caseifici, aziende produttrici di conserve e ristoranti e anche di uno stabilimenti vinicolo privo delle autorizzazioni per lo scarico dei reflui. I Nas di Palermo hanno posto sotto sequestro una tonnellata circa di materiale di lavorazione (cioccolato, glasse, cacao e pan di spagna) scaduto da diversi mesi. Sono stati inoltre denunciati un pregiudicato 43enne e un 24enne che vendevano abusivamente alimenti utilizzando come deposito un locale all’interno del quale venivano rinvenuti e sequestrati oltre 6 quintali di interiora di bovino congelate abusivamente in alcuni congelatori allacciati abusivamente alla rete elettrica pubblica. Circa 600 kg di merci sono state sequestrate perché prive di  documentazione attestante la rintracciabilità oppure perché in cattivo stato di conservazione.

Fonte: TgCom