Rinnovabili, nei primi due mesi del 2018 installazioni in aumento

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Secondo i dati di Anie Rinnovabile le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico sono cresciute del 3% rispetto al 2017. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna e Umbria. Nei primi due mesi del 2018 secondo i dati di Anie Rinnovabile le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico raggiungono complessivamente circa 107 MW (+3% rispetto al 2017). Si conferma il trend mensile del fotovoltaico che con i 27,9 MW connessi a febbraio 2018 raggiunge quota 60,1 MW complessivi (+17% rispetto allo stesso periodo del 2017). In calo invece il numero di unità di produzione connesse (-12%). Gli impianti di tipo residenziale (fino a 20 kW) costituiscono il 60% della nuova potenza installata nel 2018. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna e Umbria, mentre quelle con il maggior decremento sono Basilicata, Campania e Valle d’Aosta. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di unità di produzione sono Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto, mentre quelle con il maggior decremento sono Basilicata e Valle d’Aosta. Da segnalare l’attivazione a gennaio di un impianto fotovoltaico da 2,5 MW in Emilia Romagna in provincia di Modena. Risulta complessivamente in calo l’eolico che nei primi due mesi del 2018 raggiunge quota 23,1 MW (-45% rispetto allo stesso periodo del 2017). Per quanto riguarda la diffusione territoriale, la maggior parte della potenza connessa (99%) e’ localizzata nelle regioni del Sud Italia. Da segnalare l’attivazione a febbraio di un impianto eolico da 22 MW in Basilicata in provincia di Potenza. Positivo l’inizio dell’anno per l’idroelettrico che con i 21,7 MW di gennaio e soli 1,8 MW di febbraio si raggiunge quota 23,4 MW complessivi (+133% rispetto ai valori registrati nei primi due mesi del 2017). Si registra invece un decremento per le unita’ di produzione (-74%). Le regioni che hanno registrato il maggior  incremento di potenza nei primi mesi del 2018 rispetto all’anno precedente sono Lombardia e Trentino Alto Adige. Da segnalare  l’attivazione a gennaio di un impianto idroelettrico da 21,4 MW in Lombardia in provincia di Milano.

Fonte: ecodallecitta.it

Con 5 GW gli USA sono primi nelle nuove installazioni di fotovoltaico del 2013

Per la prima volta supereranno le installazioni della Germania e della Cina. Tra il 2011 e il 2013 i costi di un impianto sono calati da 4 a 3 $/W.Fotovoltaico-USA

Gli USA si stanno finalmente avviando ad un serio sviluppo del fotovoltaico: alla fine del 2013 verranno installati circa  5 GW, portando il totale a 12,3 GW. Per la prima volta, la crescita americana del 2013 supererà quella della Germania (3,6 GW), della Cina (4,3 GW), dell’Italia(1,1 GW) e sarà seconda solo al Giappone che nel post Fukushima potrebbe arrivare a installare impianti per 7 GW. L’America resterà comunque terza nella classifica della potenza complessiva (più o meno a pari merito con Giappone e CIna), dal momento che la Germania è saldamente al primo posto con 36 GW, seguita dall’Italia con 17 GW. Gli Stati più attivi nel campo del solare sono la California e l’Arizona, mentre sono ancora poco sfruttate le potenzialità di altri stati con ampia insolazione e territorio desertico come il Nevada, il New Mexico e il Texas. La rivoluzione energetica americana non avverrà senza lotta e senza fatica. La lobby di estrema destra American Legislative Exchange Council sta spingendo per ridurre gli incentivi alla vendita di energia in rete dei privati che penalizzerebbe i cittadini che hanno installato pannelli sulle proprie abitazioni. Anche se la lobby ha perso molta della sua influenza rispetto al passato, potrebbe ancora ottenere successo in alcuni degli stati del sud. Secondo David Crane, amministratore di una azienda fotovoltaica, la riduzione degli incentivi non fermerà la corsa del solare, ma spingerà i cittadini a soluzioni stand alone, staccate dalla rete.

Fonte: ecoblog

Eolico off-shore, brusco aumento installazioni nel 2013

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Con 400 MW connessi alla rete elettrica tra gennaio e giugno, London Array ha contribuito in massima parte al boom dell’eolico offshore nel primo semestre 2013. Come evidenzia l’ultimo rapporto dell’EWEA (European wind energy association, la lobby continentale delle fattorie del vento), la parte iniziale dell’anno ha visto complessivamente1.045 MW di nuova potenza installata negli impianti marini. È quasi il doppio dei 523 MW registrati nello stesso periodo del 2012, grazie soprattutto a due progetti. C’è London Array, la centrale offshore più grande del mondo, realizzata nell’estuario del Tamigi e appena inaugurata (175 turbine per 630 MW cumulativi, in parte già collegati alle linee di trasmissione lo scorso anno); poi c’è l’impianto danese di Anholt, con i suoi 350 MW. In totale sono 277 gli aerogeneratori finora entrati in funzione nel 2013; 254, invece, quelli costruiti ma non ancora attivi. Quindi è bastato un semestre per quasi raggiungere la capacità installata nell’intero 2012; all’appello mancano, infatti, appena 121 MW, che con tutta probabilità saranno ampiamente superati nei prossimi mesi. È chiaro, però, che l’eolico offshore continua a dipendere da pochi, complessi e costosi progetti di vastissime dimensioni. Così potrebbe presto esaurirsi la spinta impressa da alcuni maxi investimenti: tanto che nel primo semestre 2013 si è chiusa soltanto un’operazione di copertura finanziaria in questo settore delle fonti rinnovabili, per i 288 MW della centrale di Butendiek in Germania. Con meno capitali all’orizzonte, l’incertezza su regole e incentivi e un rallentamento degli ordini per nuove turbine,l’eolico marino non può assolutamente adagiarsi sugli allori, nemmeno nei mercati più maturi di Gran Bretagna e Germania. Eppure i lavori stanno proseguendo in 18 centrali, che quando saranno terminate sommeranno altri 5.000 MW alla potenza totale installata in Europa, pari attualmente a circa 6.000 MW. Dal rapporto EWEA emerge la crescente concentrazione dell’eolico offshore: non solo a livello geografico, con la Gran Bretagna sempre in testa alla maggior parte delle classifiche (numero di turbine installate e connesse), ma anche per quanto riguarda le aziende coinvolte. Dong Energy è lo “sviluppatore” che ha collegato la quota più consistente di MW nel primo semestre 2013, poco più di 400, assorbendo il 39% del totale. Siemens, invece, ha fornito quasi il 90% delle turbine definitivamente installate nel medesimo periodo, ben 244 aerogeneratori per 866 MW complessivi.

Fonte: Energia24Club.it