
DESCRIZIONE
Dimostrazione dell’idoneità di sedimenti dragati bonificati per una produzione vivaistica e frutticola sicura e sostenibile ha permesso di dimostrare l’idoneità dei sedimenti portuali dragati e bonificati ad essere utilizzati come alternativa nella preparazione di substrati di coltivazione nel vivaismo ed in frutticoltura. I sedimenti dragati fitorimediati del porto di Livorno sono stati utilizzati per la coltivazione di fragole, melograno e lattuga, scelte come piante modello e rappresentative per l’ambiente mediterraneo. L’utilizzo di questi substrati decontaminati potrebbe essere esteso anche ad altre specie orto-frutticole. Le piante e i frutti ottenuti, sono stati analizzati seguendo un campionamento accurato e una metodologia analitica idonea ad individuare una vasta gamma di contaminanti e ottenere risultati certi e affidabili per garantire la sicurezza alimentare. Le stesse specie, come controllo, sono state coltivate anche sui tradizionali substrati di crescita a base di torba o simile per permettere una valutazione di questi substrati di coltivazione innovativi.

ATTIVITA’
HORTISED è nato per rispondere alla necessità di ricercare valide e più sostenibili alternative all’utilizzo della torba come substrato per la coltivazione in contenitore di specie alimentari. Lo sfruttamento della torba negli ultimi 25 anni ha causato gravi problemi nelle aree di approvvigionamento. Diversi Paesi hanno stabilito piani ambiziosi per ridurne l’uso in orticoltura fino al 90%,nel periodo2010-2020. Tuttavia i materiali alternativi oggi disponibili (es. corteccia di albero, fibre di legno, fanghi compostati e scarti verdi), non sono sempre soddisfacenti. L’idea alla base del progetto permette inoltre di risolvere il problema dell’accumulo di sedimenti dragati che,se non inseriti in un processo di economia circolare attraverso il fitorimedio, rappresentano un rifiuto con un elevato impatto ambientale. HORTISED ha utilizzatola tecnologia sviluppata nei progetti AGRIPORT (Agricultural Reuse of Polluted dredged Sediments)e CLEANSED(Innovative integrated methodology for the use of decontaminated river sediments in plant nursing and roadbuilding)per la produzione di piante da frutto. Nella tecnica di fitorimediazione AGRIPORT, l’applicazione di piante (specie arbustive ed erbacee) insieme al compost, in due anni ha permesso di ridurre i contaminanti e migliorare le proprietà chimico-nutrizionali e biologiche dei sedimenti marini; inoltre nel progetto CLEANSED si è ottenuto un miglioramento delle caratteristiche dei sedimenti mediante due mesi di landfarming, che ha reso i sedimenti adatti all’attività vivaistica. Sulla base di queste esperienze precedenti, nel progetto HORTISED i sedimenti marini decontaminati mediante tecnologia “AGRIPORT”, sono stati sottoposti a tre mesi di landfarming al fine di omogeneizzare e ottenere caratteristiche migliori (struttura, capacità di ritenzione idrica, aerazione e attività biologica).Durante il processo di landfarming i sedimenti sono stati rimescolati con un escavatore fino a una profondità di 60 cm e aerati settimanalmente per 3 mesi. Il sedimento è stato coperto in caso di pioggia con film plastico onde evitare condizioni di eccessiva anossia e difficoltà nella sua lavorazione. La riduzione della contaminazione organica è stata possibile grazie all’arieggiamento indotto dal processo di landfarming, che ha reso possibile raggiungere una condizione di ossidazione favorevole per la biodegradazione dei contaminanti ad opera dei microrganismi.I sedimenti bonificati sono stati usati come substratonel vivaismo frutticolo (talee di melograno) e come substrato per la coltivazione di piante da frutto e produzione di frutta (fragole e melograno). Le piantine di entrambe le specie sono state piantate in contenitori da 35 litri pieni di tre diversi substrati (sedimento al 100%, sedimento miscelato al 50% con torba tradizionale e torba al 100%)

Successivamente è stata fatta una valutazione delle performances di crescita delle piante allevate sui diversi substrati e una misurazione della eventuale presenza di contaminanti organici e inorganici sulle piante e sulle foglie.
RISULTATI/IMPATTI
I risultati ad oggi raccolti dal progetto confermano l’idoneità del sedimento bonificato miscelato con substrati commerciali tradizionali (dal 50 al 75 % in volume) sia per la produzione vivaistica di talee radicate di melograno che per la produzione di fragole e melagrane, per le quali sono state anche campionate parti di piante (foglie e frutti) per valutare il potenziale livello di contaminazione e il contenuto nutraceutico. Prove analoghe condotte su lattuga hanno messo in luce la difficoltà di utilizzare il sedimento rimediato al 100 % sia per la produzione di semenzali che per l’ottenimento di cespi ai fini alimentari, la miscelazione al 50% in volume ha dato invece risultati molto soddisfacenti. Nell’ambito del progetto sono stati compilati più di 500 questionari e l’82% degli intervistati ha dichiarato che i prodotti “HORTISED sarebbero stati consumati. La compilazione dei questionari ha riguardato anche la valutazione delle piantine di melograno ottenuti dalla coltivazione con substrati a base di sedimenti e il 40% dei clienti intervistati li ha considerati simili al prodotto tradizionale. Tutti i risultati del progetto hanno rappresentato uno strumento utile per fornire le linee guida per l’uso dei sedimenti corretti nella coltivazione e nella propagazione delle colture alimentari. HORTISED ha quindi contribuito, attraverso le sue azioni finalizzate al riutilizzo di uno scarto in orto-frutticoltura,a sviluppare conoscenze mirate all’impiego di sedimenti rimediati per lattuga, fragola e melograno.

Il riuso di sedimenti rimediati porterà ad una riduzione dell’impronta di CO2nel vivaismo e nella produzione orto-frutticola. Il progetto, inoltre,potrebbe contribuire alla revisione delle politiche regionali, nazionali ed europee sull’ambiente (degradazione del suolo ed emissioni di CO2) sull’agricoltura e sulla salute umana (sicurezza alimentare, qualità dei prodotti).
Fonte: www.sinanet.isprambiente.it