La stazione di stoccaggio di Tesla da 80 MWh è la più grande del mondo

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Tesla e Southern California Edison hanno completato la stazione di stoccaggio di energia elettrica più grande del mondo: si trova in California, a Mira Loma ad est di Los Angeles, e grazie al nuovo sistema di Tesla Powerpack 2 – agli ioni di litio – la stazione potrà immagazzinare fino a 80 MWh di energia. Il progetto era stato annunciato nel settembre scorso ed è il più imponente al mondo, di questo tipo: la stazione di stoccaggio è pronta dalla fine di dicembre ed è ora operativa per soddisfare la domanda di approvvigionamento delle varie colonnine nei picchi di richiesta ed è in grado di garantire energia elettrica per 2500 famiglie al giorno. È composta da 400 Tesla Powerpack 2, accumulatori di ultima generazione ad alte prestazioni che vengono prodotti alla Gigafactory, che da quando sono stati immessi sul mercato sono stati venduti per un totale di 300 MWh, riscuotendo un successo notevole. Il sistema accumula energia nelle ore con meno richiesta, garantendo così anche l’affidabilità dei vari punti di ricarica nei picchi di richiesta, e se il progetto avrà successo potrà diventare il cavallo di Troia per la conversione energetica della California meridionale

Fonte: ecoblog.it

La Gigafactory di TESLA, dove nascono le batterie più potenti del mondo

Tesla ha aperto la sua Gigafactory nel giugno 2014 poco lontano da Sparks, in Nevada negli Stati Uniti, e in attesa di partire con la produzione delle vetture (500.000 veicoli l’anno entro il 2020) ha iniziato a produrre le celle delle batterie al litio per i prodotti Powerwall 2 e Powerpack 2, come già anticipato dai nostri colleghi di Blogo Motori. gigafactory-tesla

Si tratta di un ulteriore salto nel buio per Tesla, che fino ad oggi le scommesse fatte le ha vinte tutte: secondo alcune stime diffuse da Bloomberg nel 2016 i prezzi delle batterie sono calati a livello mondiale del 22% e nel 2017 dovrebbe scendere di un ulteriore 17% e pensare, oggi, di mettersi a far concorrenza ai leader del settore (Cina, Giappone e Corea del Sud) è davvero un’ambizione importante. Attualmente alla Gigafactory, non ancora completata, lavorano 2.900 dipendenti fissi mentre altri 4.000 sono i lavoratori complementari, inclusi i temporanei, distribuiti nei 4,5 milioni di metri quadrati del complesso: qui si producono le batterie (per uso domestico) Powerwall 2 e Powerpack 2 ma questi due prodotti presto saranno accompagnati dalla produzione dell’intera gamma di prodotti Tesla, dalle auto alle componenti. Una volta completata la Gigafactory verrà alimentata da fonti di energia rinnovabili, allo scopo di raggiungere un’energia netta pari a zero: in totale, per l’impianto del Nevada è stato previsto un investimento da 5 miliardi di dollari, per 1,3 miliardi di incentivi in 20 anni. Grazie anche ad una collaborazione già attiva con Panasonic e con altri partner strategici, la Gigafactory, promette Tesla, “produrrà batterie a costi molto inferiori grazie all’economia di scala, alla produzione innovativa, alla riduzione degli sprechi e alla semplice ottimizzazione costituita dall’ubicare la maggior parte del processo di produzione sotto un unico tetto”.

Fonte: ecoblog.it