Un nuovo modo per insegnare e praticare la botanica, abbinando la ricerca all’intrattenimento e all’innovazione: è il progetto presentato oggi da Giuseppe Zaccaria, rettore dell’Università di Padova, che consiste nell’ampliamento dell’Orto Botanico dell’ateneo, il primo giardino botanico universitario al mondo. Nato nel 1545 per coltivare e studiare le piante medicinali e per secoli rimasto un modello di riferimento per gli Orti botanici Europei, oggi l’Orto patavino annette all’area storica una nuova superficie di 15 mila mq, il cosiddetto Giardino della Biodiversità. L’ampliamento dà vita a un percorso fitogeografico dei 5 continenti e a un viaggio attraverso i biomi del pianeta, ossia le porzioni di biosfera che riuniscono ecosistemi caratterizzati dalle stesse condizioni ambientali. Il nuovo ampliamento si propone di catturare appassionati e curiosi offrendo un luogo urbano ricco di spazi espositivi, di intrattenimento e di relazione; in particolare, l’area si articola in tre percorsi diversi: “La pianta e l’ambiente”, dove sono raccolte oltre 1300 specie che simulano le condizioni climatiche dei diversi biomi, “La pianta e l’uomo”, in cui tramite filmati, pannelli ed exhibit si spiega come l’intelligenza vegetale e quella umana abbiano svolto nei millenni un percorso di evoluzione comune, e “La pianta nello spazio”, un approfondimento sui temi legati alle possibili condizioni di vita extra-terrestre e sugli effetti che l’inquinamento estremo produce sulle specie vegetali. “L’influenza che l’Orto della nostra Università ha manifestato nel corso dei secoli è innegabile” ha dichiarato Zaccaria. “Proprio quest’anno, non a caso, il New York Botanical Garden ha dedicato all’Orto di Padova una fortunatissima mostra dal titolo ‘Wild Medicine’. Sulla scia di questo recente successo la sfida a proseguire sulla strada dell’eccellenza si è fatta sempre più alta e il progetto di ampliamento non poteva essere da meno. Siamo estremamente orgogliosi di questa iniziativa destinata a segnare una nuova stagione per l’Orto e che rende Padova – oggi come cinquecento anni fa – precursore dei tempi“. I lavori saranno completati entro l’estate 2014.
Fonte: galileonet.it