Case dell’acqua a Milano: 2 milioni i litri di naturale e gasata prelevati nei 6 distributori gratuiti

Salgono a 2 milioni i litri dell'”acqua del Sindaco”, prelevati da marzo 2013 a luglio 2004, nelle 6 Case dell’acqua di Milano. Continua la preferenza per la “gasata”. Il distributore più utilizzato nel parco Savarino di via Livigno, in Zona 9. Metropolitana Milanese (MM) garantisce la qualità dell’acqua in città con oltre 190mila controlli annui380099

Sempre più milanesi utilizzano le 6 case dell’acqua installate dal Comune di
Milano, grazie alle quali è possibile portare a casa gratuitamente acqua naturale e gasata. Sono stati quasi 2 milioni i litri prelevati da marzo 2013 fino a fine luglio: un numero che fotografa il successo degli impianti in città. Nello specifico sono 797.224 i litri di naturale e 1.136.165 quelli di gasata. “L’acqua della nostra città, sottoposta a costanti controlli da parte di MM, è tra le migliori in Italia ed è l’unica con un marchio, MilanoBlu, che ne garantisce la qualità. Per questo le case dell’acqua sono un grande successo, perché permettono a tutti i milanesi di avere accesso gratuito a questo bene comune prezioso”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran.
La casa dell’acqua più utilizzata è stata quella del parco Savarino-ex Bassi (Zona 9, 158.036 litri), seguita da quella di Zona 2 (giardino Cassina de’ Pomm) con 133.843 litri. Al terzo posto si posiziona la casa dell’acqua di via Lessona con 130.190 litri prelevati: qui il vecchio impianto installato nel 2011 è stato sostituito a fine giugno 2013 con un modello di ultima generazione, uguale agli altri 5. Chiudono la classifica gli impianti di via Morgagni (Zona 3, 129.960 litri), del parco Chiesa Rossa (Zona 5, 127.591 litri) e dilargo Marinai d’Italia (Zona 4, 117.570 litri).
Grazie ai cittadini che utilizzano quotidianamente il servizio gratuito delle case dell’acqua, gestito da Metropolitana Milanese che garantisce la qualità dell’acqua in città con oltre190mila controlli annui, secondo il Comune è stato possibile risparmiare 59.935 chilogrammi di CO2 e 52.202 di Pet (la plastica con cui sono fabbricati bottiglie e bicchieri). Inoltre, considerando una spesa media di 50 centesimi per 1,5 litri di acqua minerale di marca, si stima che i milanesi abbiano risparmiato da marzo 2013 circa 650mila euro.
Dove sono le 6 Case dell’acqua di Milano:

parco Formentano – largo Marinai d’Italia,
parco Chiesa Rossa – via Chiesa Rossa,
via Giovanni Battista Morgagni,
parco Nicolò Savarino – via Livigno,
giardino Cassina de’ Pomm – via Zuretti,
giardino di via Lessona.

Fonte: ecodallecitta.it

Case dell’acqua pubblica, i milanesi sono proprio dei “gasati”

71.385 litri di acqua gasata contro i 42.082 di “naturale”, nei primi 2 mesi di prelievi di acqua pubblica gratuita ai nuovi distributori del Comune ed MM. Stillati 110mila litri in totale. Il Comune calcola un risparmio di circa 3.000 kg di plastica e di 40mila euro rispetto all’acquisto di acqua in bottiglia. 6 litri il prelievo massimo. Dove sono i distributori a Milano374944

Le “Case dell’acqua” milanesi sono state accolte con successo dai cittadini che hanno prelevato 113.467 litri di acqua pubblica e gratuita nei primi 52 giorni(2 marzo-22 aprile) dalla loro installazione. Una media di quasi 2.200 litri ogni giorno e, calcolando il tetto di 6 litri a prelievo, di quasi 19.000 utilizzi. Si conferma la preferenza dei milanesi per l’acqua gasata, di cui sono stati prelevati 71.385 litri, rispetto a quella naturale (42.082 litri). Grazie alle case dell’acqua gestite da MM – Metropolitana Milanese – il Comune ha stimato inoltre 3.500 i chilogrammi di CO2 non immessi in atmosfera e in più di 3.000 i chilogrammi risparmiati di Pet (la plastica con cui sono fabbricati bottiglie e bicchieri). Le cinque Case dell’acqua milanesi sono al Parco Formentano, in largo Marinai d’Italia, al parco Chiesa Rossa, in via San Domenico Savio (Metro 2, Abbiategrasso), presso il Parco Bassi, in via Livigno, al Giardino Cassina de’ Pomm, in via Zuretti (ang. Cassoni) e ai giardinetti di via Morgagni. Il Comune ha stimato anche il risparmio sui costi, che può portare l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto pubblico al posto di quella minerale che si compra in bottiglia: è di oltre 40mila euro. Per calcolarlo si è tenuto conto del costo medio dell’acqua in bottiglia nei supermercati, circa 0,36 centesimi di euro al litro (media tra naturale e gasata), e lo si è confrontato con il costo dell’acqua pubblica, che a Milano è di 0,60 centesimi di euro per 1.000 litri.

Le informazioni sulla qualità dell’acqua di Milano consultabili sul sito www.milanoblu.com

Fonte: eco dalle città