Il caldo record stressa mucche, galline e api

PHNOM PENH, CAMBODIA - AUGUST 26:  Chickens in holding pens at an egg farm south of Phnom Penh on August 26, 2013 in Preak Palap, Kandal Province, Cambodia. Cambodia has seen the worst out break of Avian influenza H5N1 since the disease was first identified, so far this year 17 cases have been report, 10 of which have been fatal. (Photo by Nicolas Axelrod/Getty Images)

Piglets stand in their enclosure at a pig farm of Label Rouge ("red label") standard in Marigne-Laille in western France on September 7, 2014. The "Label Rouge" is an official certification in France of the superior quality of a food or farmed product. AFP PHOTO/ JEAN-FRANCOIS MONIER        (Photo credit should read JEAN-FRANCOIS MONIER/AFP/Getty Images)

A honey beens sucks nectar out of a flower in a mustard field in full bloom on the outskirts of Srinagar on April 5, 2015. According to the Directorate of Agriculture of the state government of Jammu and Kashmir, the Kashmir valley comprising six districts has an estimated area of 65 thousand hectares of paddy land under mustard cultivation, which is about 40 per cent of the total area under paddy. AFP PHOTO /Rouf BHAT        (Photo credit should read ROUF BHAT/AFP/Getty Images)

A cow is milked with a milker on March 11, 2015 in Caserta, southern Italy. Thirty years after introducing quotas to combat the butter mountain caused by overproduction, the EU is on the cusp of freeing up the dairy sector amid growing global demand for milk products. The milk production quotas will ending on March 31, 2015 in the EU.  AFP PHOTO/MARIO LAPORTA        (Photo credit should read MARIO LAPORTA/AFP/Getty Images)

Le temperature record delle ultime settimane non rappresentano solamente uno stress per gli esseri umani, ma stanno alterando gli equilibri, i bioritmi e le attività anche della fauna. Con il termometro costantemente fra i 30° e i 40° C nelle ore più calde del giorno, le api volano molto meno e tendono a rimanere a terra senza più riuscire a prendere il polline. Anche galline e mucche sono stressate dal caldo: le prime producono fino al 15% di latte in meno, le seconde riducono la produzione di uova del 10%. È quanto emerge da un’indagine condotta da Coldiretti sull’estate più calda di sempre. Le mucche, stressate dal caldo, mangiano meno e gli allevatori per far fronte all’emergenza e per portare un po’ di refrigerio si sono attrezzati di doccette, ventole, condizionatori e addirittura di integratori a base di sali di potassio. Anche per i maiali sono stati accesi i condizionatori per evitare che, superato lo “spartiacque” dei 28°, i suini mangino fino al 40% della razione giornaliera. Insomma, per gli allevatori il caldo rappresenta un costo aggiuntivo che, molto probabilmente, andrà a ripercuotersi sui prezzi dei prodotti che ne derivano, dalla carne al latte, dalle uova al miele.

Fonte: ecoblog.it

Galline, in Belgio e in Toscana si adottano in coppia per riciclare 300 kg di umido all’anno

Vecchi rimedi anche per esigenze contemporanee: in Belgio, ma anche in Toscana diversi comuni propongono l’adozione di una gallina per smaltire 150 kg di rifiuti umidi all’anno. La gallina è un animale prezioso nell’ecosistema di una fattoria: chi ha un pollaio lo sa bene. Mangiano non solo granaglie, erbe e vermetti che catturano nel terreno, ma anche gli avanzi della cucina chiudendo così il ciclo del riuso e evitando lo spreco alimentare. Ebbene, una singola gallina in un anno è in grado di smaltire fin a 150 Kg di umido e per questa ragione molti comuni in Belgio hanno deciso di offrire ai cittadini una coppia di galline ovaiole, che recupera 300 kg di umido, al posto del classico bidone per la raccolta differenziata. Etterbeek, è stato il primo comune a sperimentare questa soluzione e gli abitanti in cambio riceveranno tante uova fresche, circa 300 all’anno.galline-620x350

Per questa fase iniziale saranno selezionate 20 famiglie a cui saranno affidate 2 galline con un pollaio a patto che abbiano disponibilità di un terreno di almeno 10 mq dove le galline possano razzolare liberamente e l’impegno a ospitarle per due anni. Il Comune seguirà le galline e le famiglie adottanti fornendo il proprio supporto tecnico. Anche in Italia abbiamo comuni che si sono impegnati in un progetto analogo, come Valdarno e Valdisieve che hanno lanciato il format Adotta du’ galline. L’iniziativa del Mugello ha riscosso un successo inaspettato: circa 300 famiglie hanno adottato 600 galline e ciò ha permesso agli amministratori di candidarsi per le Best Practices di Expo Milano 2015.

Fonte: The BulletinLa Libre

© Foto Getty Images

Troppe uova in Francia, crollano i prezzi e 100 mila vanno al macero ogni giorno

Troppe uova in Francia, almeno il 10% in più delle necessità dei consumatori e i prezzi crollano.175747746-594x350

Dall’inizio di agosto ogni giorno sono andate distrutte 100 mila uova a notte ma l’Europa ha deciso di non intervenire. Il punto è che lo scorso anno i produttori della Bretagna vivevano una situazione inversa, ossia le uova ebbero un impennata dei prezzi a causa della siccità del 2012. Ma i consumatori non ebbero modo di accorgersene essendo i prezzi fissati per contratto di anno in anno. Dopo la siccità i pollicoltori francesi hanno affrontato l’adeguamento delle gabbie e degli allevamenti a terra sostenendo investimenti. L’allargamento delle gabbie e delle aree di produzione e l’abbassamento della mortalità delle galline ovaiole ha portato a una superproduzione di uova ma il mercato non le ha assorbite e ecco fatta, letteralmente, la frittata con 100 mila uova mandate al macero ogni giorno. Proprio ieri a Rennes si è tenuto l’incontro tra Le Foll ministro per l’Agricoltura e i rappresentanti dei pollicoltori che hanno però dato un ultimatum al Governo di 15 giorni affinché trovi una soluzione per far rialzare i prezzi delle uova o per trovare fondi per eventuali indennizzi,altrimenti riprenderanno a distruggere le uova. Il ministro ha comunque proposto di portare le uova in eccedenza al Banco alimentare e a fare donazioni piuttosto che distruggerle o di usarle per mangimi animali.

I sindacati dicono:

Dobbiamo affrontare il problema alla radice e affrontare la vera causa: la sovrapproduzione dovuta alla deregolamentazione Per questa produzione, come quella di altri prodotti agricoli, la necessità di una regolamentazione è fondamentale per mantenere una agricoltura affidabile e produttiva ancorché gratificante.La riforma della Politica Agricola Comune 2015 fornisce una soluzione di questo tipo, e questo è ciò che il Ministro dell’agricoltura deve affrontare se vuole veramente fare una risposta la disperazione dei produttori di uova.

Fonte: Europe1, Le Figaro

Aviaria 128 mila galline abbattute a Ferrara

E’ stato disposto l’abbattimento di oltre 128 mila galline ovaiole di un allevamento di Ostellato in provincia di Ferrara positive al virus dell’aviaria ceppo H7170118241-594x350

Le analisi effettuate dal Centro nazionale di referenza di Padova hanno confermato che 128 mila galline ovaiole di un allevamento di Ostellato in provincia di Ferrara nel Mezzano hanno contratto il virus dell’aviaria H7; è stato dunque disposto dal sindaco Andrea Marchi l’abbattimento da oggi. Le analisi sono giunte a seguito dell’ordinanza per attuare misure straordinarie per in contenimento dell’infezione da aviaria. La normativa di riferimento è nazionale e europea e contempla anche zone di protezione e sorveglianza, nonché il censimento di aziende e animali e tutti i test e analisi ritenuti idonei. Nel merito ha precisato il sindaco Marchi:

Stiamo monitorando insieme all’azienda Usl, alla Regione Emilia Romagna e alle competenti autorità sanitarie la situazione che, tengo a precisare, è assolutamente sotto la costante valutazione delle autorità veterinari. Da quanto le autorità veterinarie riferiscono, la trasmissione da animale a uomo dell’infezione è assolutamente remota. Trattandosi però di salute, abbiamo scelto la strada della massima precauzione, quindi misure importanti per eliminare il focolaio

Fonte: Estense