Milano Food policy, un concorso per premiare buone pratiche sul cibo sostenibile

Iscrizioni aperte fino al 30 agosto e riservate a orti urbani, catering e attività anti spreco già esistenti. In palio premi da 2.500 euro. Il concorso si inserisce nel progetto “Food Smart Cities for Development”, cofinanziato dalla UEImmagine

Il Comune di Milano e Equo Garantito, l’associazione italiana che raggruppa più di 80 organizzazioni del Commercio Equo e Solidale in Italia, hanno indetto un concorso per premiare le buone pratiche locali sul cibo sostenibile, che rispondano alle priorità della Food Policy di Milano. Tra le possibili attività finanziabili ci sono gli orti urbani, i micro giardini, i micro catering, i mercati di contadini o gruppi di acquisto locale, attività di recupero delle eccedenze alimentari e molte altre azioni già in essere. Le iscrizioni per la partecipazione al bando si chiuderanno il 30 agosto 2016. Le migliori pratiche verranno selezionate da una giuria e votate dal pubblico online e le tre vincitrici riceveranno un premio di 2.500 euro. Il bando “Micro-azioni per la creazione di un sistema alimentare locale più equo e sostenibile” e il modulo di presentazione della domanda sono scaricabili dal sito di Equo Garantito a questo link.
Il concorso si inserisce nell’ambito delle azioni del progetto europeo “Food Smart Cities for Development”, cofinanziato dall’Unione Europea e coordinato dal Comune di Milano, che vede la partecipazione di altre 11 città a livello internazionale e di molte organizzazioni della società civile, tra cui Equo Garantito, che nel 2015 ha promosso la “World Fair Trade Week”,  la più grande fiera del Commercio Equo e Solidale realizzata in Italia.
“Food Smart Cities for Development” ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini europei sui temi del cibo e della cooperazione allo sviluppo, creando occasioni per promuovere pratiche che rendano i sistemi alimentari più equi e sostenibili. Il progetto europeo, attraverso il coinvolgimento della società civile milanese, vuole promuovere azioni che rispondano agli obiettivi della Food Policy, la strategia del cibo approvata lo scorso ottobre dal Consiglio comunale, dopo un lungo percorso partecipato. La Food Policy di Milano ha stabilito 5 priorità: 1) Garantire accesso al cibo sano e acqua potabile; 2) Promuovere la sostenibilità del sistema alimentare; 3) Educare al cibo; 4) Lottare contro gli sprechi; 5) Sostenere e promuovere la ricerca scientifica in campo agroalimentare.

Fonte: ecodallecitta.it

Dall’Orto alla tavola: l’esperienza della scuola di via Mattei

Le Formichine Salvacibo* riprendono contatto con la natura coltivando presso l’orto didattico presente nei giardini del loro istituto

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Chi ha il compito di insegnare e di educare deve lasciare che i bambini escano dall’aula per sperimentare, toccare, guardare, annusare e manipolare, per poter scoprire i fenomeni naturali. Per parlare di cibo e di non spreco, l’unica strada percorribile è proprio quella di tornare ad un contatto diretto con la natura.Inutile parlare in classe delle piramidi alimentari, dei nutrienti, o degli alimenti salutari; mettere le mani nella terra, seminare, prendersi cura e raccogliere i prodotti dell’orto puo’ essere mille volte più produttivo di qualsiasi lezione teorica. Dobbiamo fare in modo che i bambini riprendano il contatto con la natura e per farlo non c’è bisogno di andare chissà dove, basta il prato dei giardini delle nostre scuole o dei parchetti.L’Istituto Italo Calvino ha la fortuna di avere a disposizione addirittura un bellissimo e modernissimo orto didattico. Noi delle prime di Mattei abbiamo avuto un primo contatto con questo posto un po’ magico che è l’orto, i bambini hanno conosciuto anche l’ortista e dopo aver ripulito i cassoni dalle erbacce e dalle piante vecchie e malandate, hanno seminato e piantumato.

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Il giorno dopo la semina i bambini erano impazienti di tornare all’orto per vedere se durante la notte qualche seme fosse germinato. Ecco, il contatto diretto con la natura insegna ai bambini in maniera molto naturale i tempi di attesa, il ciclo della vita, l’alternanza delle stagioni, la dipendenza dai fenomeni atmosferici, tutte cose che ogni bambino dovrebbe vivere piuttosto che leggere sui libri di testo. Non dimentichero’ mai un bimbo della scuola dell’infanzia che non potendo cominciare la semina nell’orto a causa della pioggia incessante, disse “Io mi sono stufato di aspettare, l’orto me lo faccio comprare da mio papà“. L’osservazione mi fece molto ridere ma anche molto riflettere sulla percezione che i bimbi hanno del mondo che li circonda. I bambini hanno bisogno di vivere la natura sulla propria pelle, bisogna uscire di più dalle aule.Solo quando tutti si renderanno conto del grande lavoro che c’è dietro alla maturazione del nostro frutto o della nostra verdura, solo allora forse si starà attenti a non sprecare nulla.Noi abbiamo cominciato il nostro importante percorso di scoperta e di riflessione.

*Formichine Salvacibo è un progetto cittadinanza attiva contro lo spreco con il contributo di Fondazione Cariplo

Fonte: ecodallecitta.it

Prevenzione rifiuti e spreco di cibo: due bandi del Ministero dell’Ambiente

Stanziati oltre 1 milione di euro per contributi a progetti già avviati o finanziati dalla UE contro lo spreco alimentare e prevenzione rifiuti. Lotta allo spreco di cibo e riduzione dei rifiuti al centro dell’attenzione italiana e europea381635

Due bandi per due “cause madre”. Il Ministero dell’Ambiente ha stanziato oltre un milione di euro per due bandi (513.475, 22 euro ciascuno) per combattere lo spreco di cibo e mettere in atto azioni concrete per la prevenzione e riduzione dei rifiuti. Il bando pubblico Rifiuti seleziona “progetti di riduzione e prevenzione della produzione e nocività dei rifiuti” e si rivolge a soggetti pubblici e privati (senza scopo di lucro) per azioni aggiuntive e funzionali a progetti e programmi “già finanziati in quota parte dall’Unione Europea (…) con priorità alle azioni di innovazione e di informazione, sensibilizzazione e comunicazione”; i progetti che si collocheranno ai primi posti della graduatoria potranno ricevere contributi, per un importo massimo di 171.158 euro, fino all’esaurimento dei fondi stanziati.
Il bando pubblico Prevenzione e Spreco Alimentare – che prevede un solo vincitore- seleziona “progetti di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti” e si rivolge, nello specifico, a Università Statali nazionali che hanno già avviato “progetti e programmi inerenti la prevenzione dello spreco alimentare, con priorità alle azioni di ricerca, innovazione, applicazione e di informazione, sensibilizzazione, educazione, formazione e comunicazione”. Si ha tempo fino al il 14 febbraio 2015 per inoltrare le domande al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Le graduatorie dei progetti ammessi saranno pubblicate sul sito del Ministero entro 45 giorni dalla scadenza del bando. Di spreco di cibo e riduzione dei rifiuti se ne parla, in Italia e a livello europeo, più spesso come temi strettamente correlati l’uno all’altro e non solo grazie al “megafono” Expo 2015. Lo spreco alimentare, infatti, così come aveva dichiarato il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti “ è una delle forme eticamente più odiose della produzione di rifiuti perché innesca un consumo di risorse inutile, dannoso e riprovevole a fronte della carenza di cibo di cui soffrono ampie aree del mondo” ed è al centro delle politiche europee con un programma a lungo termine al fine di istituire un’azione congiunta di tutti i paesi europei per raggiungere alcuni traguardi “possibili”: è del gennaio 2012 la Risoluzione approvata dal Parlamento europeo “Come evitare lo spreco di alimenti: strategie per migliorare l’efficienza della catena alimentare” rimasta però a tutt’oggi ancora senza risposta e rilanciata, lo scorso aprile 2014, da un documento – a firma diPaolo De Castropresidente della Commissione Agricoltura e Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market e coordinatore del PINPAS, il Piano nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare di cui l’Italia si è recentemente dotata – per l’istituzione nel 2016 dell’Anno Europeo contro lo spreco alimentare (dando seguito agli input di Expo) con l’obiettivo di dimezzare lo spreco alimentare in Europa entro il 2025.  Anche la SERR, settimana europea per la riduzione dei rifiuti (di cui Eco dalle Città è promotrice insieme a Ministero dell’Ambiente, Federambiente, Provincia di Torino, Provincia di Roma, Legambiente, AICA, ANCI, E.R.I.C.A. Soc. Coop. ) ha scelto lo spreco alimentare come tema per l’ultima edizione di novembre 2014 . Attraverso il coinvolgimento delle Pubbliche Amministrazioni, Associazioni e Organizzazioni no profit, Scuole e Università, Imprese, Associazioni di categoria e Cittadini, vengono proposte azioni locali e nazionali per la riduzione dei rifiuti con lo scopo di sensibilizzare le Istituzioni e i consumatori circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea che gli Stati membri devono perseguire. Sul tema spreco di cibo e infanziaEco dalle Città ha recentemente avviato il concorso “Formichine salvacibo” rivolto alle scuole primarie di Milano coinvolte in una gara a premio per la migliore scuola che si distinguerà per azioni pratiche e riflessioni sul tema dello spreco alimentare in generale e soprattutto nelle mense scolastiche.

Fonte: ecodallecitta.it

Formichine Salvacibo, il premio di Eco dalle Città alla scuola più virtuosa contro lo spreco alimentare

L’Associazione Eco dalle Città lancia “Formichine Salvacibo. Diario scolastico contro lo spreco alimentare”. Un premio di 1000 euro alla Primaria di Milano più attiva contro lo spreco di cibo. Con il sostegno di Fondazione Cariplo. Cercasi insegnanti appassionati al tema per raccontare le buone pratiche380491

L’Associazione Eco dalle Città ha lanciato “Formichine Salvacibo. Diario scolastico contro lo spreco alimentare”, un concorso aperto a tutte le scuole Primarie pubbliche di Milano, con un premio finale di 1000 euro alla Scuola/Classe che avrà promosso e raccontato le iniziative più interessanti, utili e creative con gli scolari contro lo spreco di cibo. Un tema, quella dell’impegno contro lo spreco alimentare, che Eco dalle Città segue da tempo e quest’anno potrà promuovere in modo speciale, grazie al sostegno al progetto di Fondazione Cariplo. 1000 euro sarà infatti la somma che verrà riconosciuta alla Scuola vincitrice, su valutazione di un’apposita Giuria.
Per il titolo dell’iniziativa erano in ballottaggio AVANZI TUTTA, SIGNORA MINESTRA, e FORMICHINE. Quest’ultimo è stato trasformato in Formichine Salvacibo su suggerimento di Loconsolo, coordinatrice Educazione CdZ 9. Avanzi tutta e Signora Minestra si sono spartite i maggiori consensi tra gli adulti, ma tra i pochi bambini interpellati netta è stata la scelta per Formichine Salvacibo. L’invito a partecipare al concorso è già stato inviato a tutte le Autonomie Scolastiche (gli Istituti Comprensivi), all’attenzione dei rispettivi Dirigenti. L’appello riguarda soprattutto scuole con insegnanti appassionati al tema della lotta allo spreco alimentare. Il concorso prevede infatti che ogni Scuola Elementare (Primaria)partecipante, con una o più classi, nomini un adulto Referente del progetto, che dovrà “raccontare” le iniziative contro lo spreco di cibo che gli alunni riusciranno a realizzare nei prossimi mesi.
Il Premio “Formichine Salvacibo” è nato anche per promuovere le altre iniziative contro lo spreco alimentare, che il Comune di Milano e Milano Ristorazione stanno ultimamente proponendo agli scolari e alle loro famiglie, per sensibilizzare Milano su un tema che sarà cruciale nei mesi di EXPO. Già da mesi è attivo in alcune scuole il progetto “Io Non Spreco”, rivolto alle Primarie cittadine, che consente agli alunni di portare a casa alcuni alimenti non consumati in mensa (con il sacchetto Salvacibo) e alle Scuole la possibilità di “adottare un nonno a pranzo”.

Alleghiamo la lettera del Concorso inviata alle Scuole. Il termine per aderire è il 20 ottobre.

 

Formichine Salvacibo, il Concorso per le Scuole Primarie indetto da Eco dalle Città [0,22 MB]

 

Fonte: ecodallecitta.it