Allarme per la barriera corallina in Florida

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Secondo quanto riporta Askanews la barriera corallina della Florida sarebbe in pericolo a causa di un progetto miliardario di allargamento di un canale marittimo nel sud dello stato americano, che potrebbe devastare la barriera nel continente nord-americano già piuttosto in condizioni delicate.

L’allarme è stato lanciato da Philippe Cousteau, filmaker e attento osservatore ambientale, che ha realizzato un documentario per verificare l’attuale stato della barriera corallina di Port Everglades, vicino Fort Lauderdale:

“Capisco che un allargamento dei porti permetterà a navi più grandi di approdare qua, e questo potrebbe creare maggiori opportunità economiche, ma non possiamo affondare una cosa per favorirne un’altra”.

ha dichiarato Cousteau.

Fonte: ecoblog.it

Cambiamenti climatici, in Florida parole vietate per i dipendenti pubblici

Gli impiegati dell’amministrazione dello Stato della Florida non possono utilizzare alcune delle principali espressioni tecnico-scientifiche legate ai cambiamenti climatici. Lo Stato della Florida ha proibito sistematicamente l’utilizzo di alcuni termini legati ai cambiamenti climatici ai dipendenti del Ministero per la Protezione dell’Ambiente, una politica della comunicazione negazionista che è giunta sino al licenziamento dei trasgressori. Ebbene sì nel terzo millennio, in quella che si reputa essere la più grande democrazia del mondo, ci sono parole proibite, scomode verità che non si possono nemmeno pronunciare. Il FCIR, il Florida Center for Investigative Reporting, ha scoperto che alcune migliaia di impiegati dell’amministrazione dello Stato della Florida sono stati obbligati a eliminare dalle loro e-mail e dai rapporti ufficiali termini come “riscaldamento globale”“cambiamento climatico” e“innalzamento del livello delle acque”. Pare che la direttiva contenete il divieto sia arrivata direttamente dall’ufficio di Rick Scott, governatore della Florida dal novembre 2010 che si è sempre rifiutato di riconoscere un rapporto di causalità fra l’attività umana e i cambiamenti climatici. Un ex impiegato, Christopher Boyd, ha raccontato che, a partire dal 2011, lui e i suoi colleghi sono stati “consigliati” a non utilizzare le definizioni reputate “proibite” dal fronte negazionista dominante. Boyd ha rifiutato questo orientamento e nel 2013 ha ricevuto una lettera nella quale lo Stato della Florida lo ringraziava per i servizi prestati, ma gli spiegava che gli obiettivi del “bureau” sarebbero stati raggiunti più efficacemente dopo il suo allontanamento. Harold Wanless, uno studioso dell’Università di Miami sentito dai relatori dell’inchiesta ha definito “criminale” l’attitudine dell’amministrazione guidata da Scott. La Florida, infatti, è uno degli Stati maggiormente interessati dalle conseguenze dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale.

Sarà difficile proporre soluzioni ai cambiamenti climatici se non si può nemmeno evocarli,

conclude Wanless. Come dargli torto?Haboob-tempesta-di-sabbia-586x390

Fonte: Fcir

© Foto Getty Images

Zanzare, scoperte le molecole che le rendono innocue

Alcune molecole presenti sull’epidermide sono in grado di indurre l’ipsomia che disorienta gli insetti che “vedono” attraverso gli odori150159696-586x421

La scoperta che potrebbe rendere più tranquille le notti estive e lasciare intonsa la nostra epidermide arriva dalla Florida, più precisamente dal Dipartimento di Agricoltura di Gainesville che sembra aver trovato il modo per depistare le zanzare nelle loro sessioni notturne di “caccia”. Nella ricerca presentata al congresso dell’American Chemical Society è stato spiegato che nella pelle umana sarebbero presenti sostanze in grado di bloccare la capacità delle zanzare di scovare, grazie all’odore, le proprie vittime. Una sorta di vera e propria schermatura nei confronti di questi insetti che “vedono” con l’olfatto. Negli ultimi anni le zanzare – veicoli di malattie come la malaria o un raro tipo di encefalite – sono state “dissuase” con repellenti chimici come il Deet (Dietiltoluamide). La recente ricerca ha scoperto come alcune molecole sarebbero in grado di stordire l’olfatto delle zanzare, depistarle e, di fatto renderle innocue. Una di queste, la 1-methylpiperazine, è presente in medicinali e cosmetici e potrebbe essere utilizzata largamente in futuro. La Mosquito and Fly Unit di Gainesville conduce ricerche sulle zanzare dal 1940 Dopo aver dimostrato l’effetto esca dell’acido lattico presente nel sudore, i ricercatori hanno notato come, con altre sostanze, l’effetto fosse nullo e le zanzare non si alzassero nemmeno in volo oppure manifestassero evidenti segni di uno stato confusionale. E queste sostanze che provocano l’anosmia o ipsomia, vale a dire l’incapacità di riconoscere gli odori, saranno le componenti con le quali vincere la guerra chimica contro le punture di zanzara.

Fonte: Science 2.0