Estate, i consigli ‘salva-api’ di Greenpeace

Dall’alveare fai-da-te al giardinaggio. La campagna di Greenpeace per salvare le api ha dato vita ad una community che, da ogni parte d’Italia, ha deciso di fare rete per proteggere gli insetti più preziosi per l’agricoltura e per il nostro cibo. L’associazione fornisce anche le istruzioni per un’estate ‘Salva-api’.api_fiore3

70 mila firme su www.SalviamoLeApi.org, 1140 retweet con l’hashtag #SOSapi, tantissime foto da balconi, orti e giardini con il cartello “Qui api al sicuro” e milioni di persone raggiunte su Facebook. In meno di due mesi, la campagna di Greenpeace per salvare le api ha dato vita a una community che, da ogni parte d’Italia, ha deciso di fare rete su Internet e nelle proprie città per proteggere gli insetti più preziosi per l’agricoltura e per il nostro cibo: gli impollinatori. Un progetto che integra Web e mobilitazione al di fuori della rete. Così http://www.SalviamoLeApi.org parte dalla petizione on-line rivolta al ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Nunzia De Girolamo, per poi passare a una lista di azioni che il singolo utente può mettere in atto a casa sua per salvare le api. Per un’estate Salva-api, quindi, basterà un computer e un po’ di ingegno, le istruzioni le fornisce Greenpeace. Di seguito la lista delle azioni Salva-api:

1. La petizione

Firma la petizione su http://www.SalviamoLeApi.org e manda al ministro Nunzia De Girolamo l’e-mail con le richieste di Greenpeace: vietare l’uso di tutti i pesticidi dannosi per api e impollinatori, investire nella ricerca e nello sviluppo di pratiche agricole sostenibili e non nell’agricoltura industriale dipendente dalla chimica. Dal lancio della campagna, sono già quattro i pesticidi killer delle api parzialmente banditi dall’Unione europea: imidacloprid, thiametoxam, clothianidin e fipronil.alveare3

2. La foto-community “Qui api al sicuro”

Se non utilizzi pesticidi chimici nel tuo giardino, orto o balcone allora puoi entrare in azione scaricando il cartello Salva-api. Stampa il cartello con il messaggio “Qui api al sicuro” e mettilo nel tuo spazio verde. Scatta una foto e diffondila su Facebook e Twitter utilizzando #SOSapi. Inviando la foto all’indirizzo e-mail salviamoleapi.it@greenpeace.org, l’immagine entrerà a far parte dell’album di Greenpeace su Facebook. Con questa iniziativa farai parte della community e ci aiuterai a diffondere il messaggio.

3. Raccolta firme e volantino

Entra in azione scaricando il modulo di raccolta firme e il volantino informativo della campagna. Potrai coinvolgere i tuoi amici, parenti e vicini facendogli firmare la petizione e grazie al volantino porterai il messaggio di Greenpeace nei bar, nelle scuole e fra i tuoi contatti. Per scaricare il modulo e il volantino

4. Giardinaggio salva-api.

Fai scelte sostenibili con i fiori amici delle api. Perché piantare il solito geranio quando puoi aiutare le api con Calendula, Lupinella e Facelia? Su http://www.SalviamoLeApi.org > Fai scelte sostenibili > Voglio sapere quali semi piantare Greenpeace fornisce l’elenco dei fiori dove le api e gli altri insetti impollinatori possono trovare polline e nettare per nutrirsi. Più di 1500 utenti hanno già scaricato l’elenco di Greenpeace.greenpeace_api_sicuro

5. L’alveare per le api selvatiche

Se hai una buona praticità e hai voglia di rimboccarti le maniche, le api in fuga dai pesticidi killer hanno bisogno di un rifugio. Per costruire con le tue mani un rifugio per api selvatiche, vai su http://www.SalviamoLeApi.org > Fai scelte sostenibili > Come costruire un alveare per api selvatiche. Per prima cosa trova un posto tranquillo e riparato. Scegli aree vicine a campi con fiori come papaveri, fiordaliso o bocche di leone, il miglior nutrimento per far crescere le piccole api sane e forti. Infine costruisci una cornice esterna in legno, all’interno posiziona dei ceppi di quercia o faggio (dove avrai già praticato dei piccoli fori) oppure un mattone cavo. In aggiunta utilizza canne di bambù e piccoli ramoscelli.

Fonte: il cambiamento

Fipronil il quarto insetticida letale per le api nel parere dell’EFSA

Mentre l’Europa senza il voto dell’Italia pone il bando su tre insetticidi valutati come letali per le api, ecco che un nuovo parere dell’EFSA mette in guardia su una quarta molecola, il fipronil.

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L’EFSA ha reso pubblico lunedì 27 maggio l’opinione sui rischi per le api del fipronil, pesticida della BASF in commercio come Régent.

Il giudizio è duro:

L’insetticida Fipronil, utilizzato per trattare le sementi di mais, rappresenta un elevato rischio acuto per le api mellifere.

I precedenti pareri resi da EFSA dall’inizio del 2013 sul thiamethoxam, clothianidin e imidacloprid hanno portato la Commissione europea a proporre agli Stati membri il ritiro per due anni delle tre molecole in questione. Dopo il voto degli Stati membri (l’Italia si è espressa contraria), Bruxelles ha confermato il 24 maggio l’entrata in vigore della moratoria dal 1 ° dicembre.

In ogni caso ecco le conclusioni di EFSA che riguardano i punti di esposizione:

·                                 rischio da deriva di polveri: è stato individuato un elevato rischio acuto derivante dal mais. Quanto ad altre colture, tra cui il girasole, non è stato possibile eseguire valutazioni complete del rischio né, quindi, stabilire il livello di rischio derivante dall’esposizione alle polveri rilasciate dalla semina a file;

·                                 nettare e polline: gli studi disponibili (di campo e semi-campo) presentavano punti deboli ed erano perciò insufficienti per stabilire il livello del rischio per le api mellifere associato all’utilizzo del Fipronil come trattamento dei semi di girasole e di mais. Tuttavia il rischio per le api da miele connesso all’uso autorizzato del Fipronil sugli ortaggi è stato ritenuto basso, poiché questi non sono appetibili quanto a contenuto di polline e nettare;

·                                 sono state individuate diverse lacune nei dati disponibili in relazione ad altre potenziali vie di esposizione.

Fonte:  Le monde