Fiera del Levante gratis per chi ci arriva in bicicletta

Nella manifestazione fieristica di scena a Bari dal 20 al 22 febbraio ingresso gratuito per chi arriva in bicicletta. Bici in Puglia è l’appuntamento pensato per favorire e diffondere la cultura della bicicletta nella regione del Mezzogiorno che verrà ospitato, dal 20 al 22 febbraio alla Fiera del Levante di Bari. All’interno della manifestazione fieristica si svolgerà anche la Borsa del Ciclo che avrà il compito di promuovere l’incontro fra i vari operatori professionali. Proprio in virtù di questi eventi bike friendly , la BIP EXPO 2015 ha ottenuto, tra gli altri, il patrocinio della FIAB-onlus (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che sarà anche presente con un suo stand (padiglione 20) per illustrare le iniziative che da circa 30 anni promuove in favore della mobilità sostenibile e ciclabile in particolare. Nello9 stand di Fiab sarà disponibile materiale illustrativo delle attività svolte sia a livello nazionale dalla FIAB che a livello locale dalle 145 associazioni aderenti in tutta Italia, delle quali già 15 in Puglia. La BIP EXPO sarà visitabile ininterrottamente dalle 10 alla 19 di tutti i giorni e prevede un biglietto d’ingresso di € 5, ma non per chi arriverà in bici. Per chi arriverà in sella alla propria bicicletta l’ingresso sarà gratuito, un atto concreto per dimostrare lo spirito bike friendly della manifestazione. Fiab Bari, per promuovere il ciclo-escursionismo ed evidenziare le grandi possibilità offerte dalla sinergia con il trasporto ferroviario (in Puglia la bicicletta viaggia gratis) ha in programma un’escursione treno+bici con meta Mola di Bari per la giornata di domenica 22 febbraio.114573349-586x289

Fonte:  Fiab

© Foto Getty Images

Rifiuti. Cosa fa la grande distribuzione italiana per ridurre a monte i rifiuti?

Dondi della Coop Estense di Ferrara: “Non si capisce perché in questo paese il dentifricio si vende in un contenitore di carta?”. Focus alla Fiera del Levante per spiegare cosa può fare la grande distribuzione italiana per ridurre a monte i rifiuti. Dalle attività di studio per ridurre gli imballaggi e alla donazione dei prodotti in scadenza. La creazione del “prodotto marchio”

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Cosa può fare la grande distribuzione italiana insieme al settore della produzione e della trasformazione, per ridurre a monte i rifiuti? Lo ha spiegato Mirco Dondi, vicepresidente della Coop Estense intervenuto alla 78° Fiera del Levante a un convegno organizzato dall’assessorato della Regione Puglia in qualità di relatore.  «Il sistema coop Estense rappresenta una delle più importanti catene nazionali nel nostro territorio e da questo punto di vista proprio la politica aziendale per noi è una realtà che si sviluppa sia a livello nazionale, con grandi direttrici (e il marketing è una delle leve che fa sì che aumenti la sensibilità ambientale), sia a livello territoriale per quanto riguarda le singole cooperative.
La prima riflessione è legata alle politiche di sensibilizzazione. Non è possibile soltanto affidarsi a tecnologie e ai sistemi contabili, se non conquistiamo i cittadini questa battaglia avrà sempre risultati assolutamente deludenti.
La seconda è quella relativa invece alla nostra azione del “non spreco” e quindi un’azione che di fatto sottrae prodotti che sono destinati al compattatore. Alcuni prodotti vengono ritirati prima della scadenza e devoluti con azione di donazione. Sono 2500 le famiglie che ricevono prodotti con questa pratica. Questa azione rappresenta una delle attività di cui andiamo più orgogliosi, essendo noi da questo punto di vista fautori di questa pratica dal 1999.
L’obiettivo per la nostra azienda è la realizzazione del “prodotto marchio” . Il ragionamento di fondo è questo: è necessario pensare non solo al contenuto, ma anche al contenitore e al processo tecnologico-industriale che accompagna appunto la formazione di questi beni. Se non abbiamo attenzione su questi tre stadi fondamentalmente non abbiamo la riduzione dei consumi voluta. Per questa ragione il tema vero è stato quello di introdurre con grande rilevanza un’attività di studio e di verifica su come ridurre gli imballaggi. Non si capisce perché in questo paese il dentifricio si vende in un contenitore di carta, io non so se qualcuno di voi usa mai il contenitore di carta la mattina. Anche questa cosa banale c’è voluto anni per portarla nei supermercati. Quindi il contenitore è l’elemento fondamentale. Noi dal 2007 vendiamo detergenti sfusi, faccio solo un esempio per quanto riguarda la nostra catena coop estense, questo dato conduce a non portare al compattatore circa 500 mila flaconi, questo è un dato rilevante da questo punto di vista. Qual è il beneficio che ha il consumatore? Ha uno sconto del 10-20% sui prodotti e ha di conseguenza l’onere di portarsi il contenitore ogni volta per farlo riempire di questo materiale.
Seguire tutto il processo produttivo, infine, è fondamentale. Se vogliamo merci e servizi sotto il profilo ecologico di qualità, noi dobbiamo aver un grande senso di unità tra chi produce e chi distribuisce, quindi la nostra grande attenzione per esempio è legata a tutte le norme comunitarie. Noi scegliamo fornitori che siano in grado di rispettare assolutamente questi protocolli che sono certificati e che siano un elemento di garanzia per quanto riguarda i prodotti».

Fonte: ecodallecitta.it