Aquae, a Venezia l’acqua dà spettacolo

L’acqua è una delle risorse più importanti per il nostro Pianeta e sarà celebrata a Venezia con la rassegna Aquae patrocinata da Expo 2015aqua-2015-1

Aquae Venezia 2015 è un luogo e un evento dedicato alla nostra principale risorsa, l’acqua. La manifestazione si terrà dal 3 maggio al 31 ottobre 2015 sotto il patrocinio di Expo Milano 2015 e dunque negli stessi giorni in cui si snoderà il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Lo spazio dentro cui si svolgerà Aquae Venezia 2015, i cui eventi e scenografie sono curati da Davide Rampello, è un padiglione polifunzionale che nasce da un progetto dell’architetto Michele De Lucchi che pure ha progettato l’importante Padiglione Zero dove trovano spazio l’ONU e la FAO e di cui cura gli eventi proprio De Lucchi. e curatore del palinsesto eventi.aqua-2015

L’idea di Aquae è di portare, attraverso un articolato programma di esposizioni, esperienze, convegni e innovazioni tecnologiche il tema dell’acqua dipanato in uno spazio espositivo di 60.000 mq . Cosa si potrà fare in pratica? Grazie a Expo Venice e in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi, eAmbiente, Federutility si potrà partecipare a è “Pianeta Acqua” un ciclo di tre fiere curato da Gabriella Chiellino a carattere b2b e b2c in cui si affrontano i sistemi di bonifica, irrigazione, contrasto alla desertificazione, recupero di aree inquinate; un secondo momento curato da Fondazione Veronesi è dedicato a Acqua e Vita, e qui sarà Chiara Tonelli che si è aggiudicata recentemente il Solar Decathlon 2014 a curare il ciclo di convegni in cui l’acqua darà declinata nelle varianti del benessere e sella salute. Ci sarà spazio per il divertimento, anche dei più piccoli nonché corsi di cucina e showcooking. Peraltro all’esterno del padiglione è prevista una esposizione che sviluppa il tema Alla scoperta dell’acqua dove sarà possibile sperimentare l’acqua in maniera divertente e interattiva.aqua-2015-3

E proprio in virtù di questo profondo interesse dimostrato da Expo 2015 che ha deciso di dislocare a Venezia un padiglione così importante dedicato proprio alla nostra risorsa più preziosa sarebbe interessante ribadire che l’acqua è un diritto per tutti gli esseri umani e che non può essere né comprata e né venduta ma solo fraternamente condivisa.

Fonte:  Expo 2015
Foto | Expo 2015

Per un pugno di semi, l’educazione ambientale di Green Cross per le scuole

Per un pugno di semi è il tema concorso voluto da Green Cross Italia e rivolto alle scuole di ogni ordine e grado che si svolge sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con il MIUR.

Valorizzare la biodiversità grazie alle buone pratiche alimentari e scoprire come possiamo influenzare la vita di persone lontane con le nostre semplici scelte alimentari: è questo l’obiettivo del concorso Immagini per la Terra che per quest’anno ha come tema Per un pugno di semi. Il contest è voluto da Green Cross ed è rivolto a studenti e insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. Giunto alla XXIII edizione questa iniziativa di educazione ambientale si svolge sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con il MIUR e con supporto di Acqua Lete.logo_perunpugnodisemi-280x350

Il progetto segue la strada già indicata da Expo di Milano 2015, ovvero Nutrire il Pianeta, energia per la vita, e così Green Cross chiede ai partecipanti di concentrarsi sul tema dell’alimentazione sana e sostenibile. Al centro del lungo processo alimentare proprio i semi, a volte minuscoli, altre rari e preziosi che spesso sono stati al centro di gurre, speculazioni, battaglie legali, economiche e finanziarie. Sembra che esistano almeno 10 mila specie vegetali che sono adatte all’agricoltura e all’alimentazione umana; è ovviamente una stima che però ci fa riflettere sull’abbondanza di possibilità offerte dalla Natura e che coprono per circa l’80% l’intero fabbisogno alimentare mondiale. Ma a mettere in serio pericolo questa abbondanza sono i cambiamenti climatici per cui previsioni ci dicono che tra il 16 per cento e il 22 per cento di colture quali arachidi, patate e fagioli sono destinati a scomparire entro il 20155. Questi cibi rappresentano la principale fonte di sostentamento per alcune comunità. Dunque Green Cross invita gli studenti a partecipare al concorso producendo articoli, reportage, inchieste, fotografie, spot e brani musicali che abbiano come tema i semi e che invitino al consumo responsabile del cibo sulla base delle risorse di ogni territorio. Veniamo al premio che è in denaro e che sarà destinato all’Istituto scolastico vincitori che così potrà contribuire a sostenere iniziative ambientali sia nel nostro Paese sia altrove per diffondere il messaggio che il cibo è un diritto per ogni essere umano.

>> Il Bando del concorso

Fonte: ecoblog.it

Sicurezza alimentare, per Expo 2015 si cercano le soluzioni per nutrire il futuro

La sicurezza alimentare è ancora una promessa e dunque in occasione di Expo 2015 è stato presentato il bando per la ricerca delle migliori pratiche per lo sviluppo sostenibile. La sicurezza alimentare è ancora una promessa, viene detto all’inizio del video spot in alto. Ma che cos’è la sicurezza alimentare innanzitutto? E perché per Expo 2015 è stato aperto concorso Bando delle Best Practices: le Sfide e il Futuro della Sicurezza alimentare? Andiamo con ordine. Qualche giorno fa si è riunita a Milano e per la prima volta, al Centro Congressi della Fondazione Cariplo, la Giuria internazionale di valutazione delle Best Practices dell’Esposizione Universale. La Giuria è altamente qualificata e presieduta da S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco. La Giuria che vede tra gli altri anche la presenza del Segretario Generale del BIE Vicente Loscertales e del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina è chiamata a selezionare le 15 migliori iniziative e soluzioni in tema di sostenibilità ambientale e alimentare tra le proposte inviate. Il bando sarà chiuso il 31 ottobre e il 31 dicembre saranno resi noti i vincitori.

 

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Veniamo alla sicurezza alimentare o food security un concetto che qui è inteso nella sua versione più ampia, ossia garantire a ogni essere umano un adeguato nutrimento fatto di cibo e acqua ma anche di condizioni igieniche tale da consentirgli una vita dignitosa. Ecco che la sicurezza alimentare rappresenta uno degli anelli fondamentali del tema di Expo 2015,Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Perché la sicurezza alimentare è poi collegata allo sviluppo sostenibile? Qualche giorno fa è stata presentata la relazione annuale SOFI 2014 con gli ultimi e più recenti dati su quella che comunemente definiamo la fame nel mondo: nel biennio 2011-13, le persone sottoalimentate nel mondo erano 842 milioni. La tendenza sembra essere in diminuzione anche se invece olti milioni di individui combattono ancora quotidianamente diversi livelli di malnutrizione che non consentono loro di condurre una vita dignitosa.. La popolazione mondiale è destinata a crescere e entro il 2050 potrà toccare i 10 miliardi di persone: ci sarà abbastanza cibo per tutti? E a quel costo per le risorse naturali del Pianeta? Quanta acqua servirà per produrre cibo per tutti? e quanto suolo? Sono queste le domande a cui sono chiamati a rispondere i partecipanti al concorso che dovranno individuare le migliori pratiche possibili per creare un sistema virtuoso da condividere. Diversamente, se non ci prepariamo adeguatamente alla crescita della popolazione mondiale rischiamo il collasso a causa delle limitate risorse naturali disponibili. I progetti vincitori saranno poi esposti all’interno del Padiglione Zero. Dunque ecco perché sarà importante raggiungere gli obiettivi proposti nel bando, ossia progetti e iniziative scientifiche che puntino al miglioramento delle condizioni di vita della maggior parte delle persone. Obiettivi che ruotano peraltro intorno al programma Feeding Knowledge che mira a diffondere sapere e conoscenze proprio sul tema sella nutrizione.

Fonte: ecoblog.it

PlanetSolar, approda a Venezia la più grande barca al mondo a energia solare

Dopo aver compiuto il giro del mondo, l’imbarcazione approda all’Isola della Certosa, dove resterà in ormeggio permanente per sei mesi, fino all’inizio dell’Expo 2015.

Si chiama Ms Tûranor PlanetSolar la prima imbarcazione ad avere compiuto il giro del mondo esclusivamente grazie all’utilizzo dell’energia solare. Il 4 maggio del 2012, dopo 584 giorni di navigazione e un percorso di circa 60mila km, il catamarano ideato in Svizzera e realizzato in Germania ha concluso il giro del globo, dopo avere toccato 28 Paesi, dagli Stati Uniti al Messico, dall’Australia agli Emirati Arabi. Messo alle spalle questo primato, la Ms Tûranor PlanetSolar ha iniziato un nuovo viaggio con intenti promozionali, per diffondere l’idea che un progetto del genere può andare ben oltre gli scopi scientifici e didattici e interessare la navigazione civile. L’imbarcazione elvetica, nata anche grazie al supporto dell’Università di Ginevra, è lunga 35 metri e dispone di 512 mq di pannelli fotovoltaici che alimentano un motore elettrico con una potenza massima di 120 kW e, naturalmente, zero emissioni di Co2. Giovedì 4 settembre l’imbarcazione arriverà a Venezia, per l’unica tappa italiana del suo tour mondiale. Reduce da due missioni, la Planet Solar Deepwater (nella quale sono stati compiuti rilevamenti e misurazioni scientifiche e biologiche lungo la Corrente del Golfo) e laTerraSubmersa (con obiettivo la scoperta dei paesaggi preistorici al largo della Grotta di Franchti in Grecia), la Ms Tûranor PlanetSolar entrerà in laguna attraverso la bocca di porto del Lido per poi sfilare di fronte a piazza San Marco e dirigersi all’Isola della Certosa, scelta come ormeggio permanente per i prossimi sei mesi, fino all’inizio dell’Expo 2015. L’approdo alla marina della Certosa non è casuale: il progetto di riqualificazione dell’isola (che prevede la realizzazione del “Parco urbano di Venezia” in cui si intrecciano sinergicamente attività come lo sport, la nautica, l’accoglienza e l’agricoltura) è stato impostato per conseguire il minor impatto ambientale possibile in termini di contenimento delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera e grazie all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.image-620x412

Fonte:  Comunicato Stampa

Foto | Comunicato Stampa

Il Campionato del Mondo di Mungitura a Mano di Vacche… In Valle Brembana

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La Valle Brembana sulla vetta del mondo, con un posto d’onore nel mondo delle grandi sfide internazionali, e comunque andrà sarà sempre una vittoria. Domenica 28 settembre, dalle ore 9.00, prenderà avvio il primo Campionato Mondiale di Mungitura a Mano di Vacche, ospitato dall’Agriturismo Ferdy di Lenna (Bergamo). L’organizzazione dell’evento è affidata all’Associazione Fiera San Matteo di Branzi, con la collaborazione del Comune di Lenna, di Associazioni  di allevatori e sponsor. Premi e Partecipanti: In palio verrà messo un montepremi di 6.000,000 euro, che saranno ripartiti fra i primi tre podi nei rispettivi valori di 3.500,00 euro al primo classificato, 1.500,00 al secondo e 1.000,00 al terzo. A contendersi il primato saranno i mungitori che abitualmente frequentano gli alpeggi, che gareggeranno per la simbolica vittoria del Secchio d’Oro. Il Regolamento stilato prevede che gli sfidanti in gara debbano mungere quanto più latte possibile in un tempo limite di due minuti dalla propria mucca o da un capo messo a disposizione. Animali e concorrenti saranno sottoposti a rigidi controlli per scongiurare il rischio frode e garantire limpidezza ad un torneo che vuole preservare il valore di un mestiere sempre più soppiantato da mungitrici meccaniche.

“Al di là dell’aspetto folcloristico e agonistico – spiegano dal comitato organizzatore – il primo campionato del mondo di mungitura a mano vuole valorizzare e portar all’attenzione del grande pubblico chi, con fatica, determinazione, passione e coraggio, custodisce e alimenta una pratica antica, per secoli unico mezzo di sostentamento per intere popolazioni rurali. Esaltare la mungitura a mano, ancora oggi, significa rendere omaggio a queste generazioni e, al tempo stesso, essere forieri di genuinità, libertà di pascolo delle mandrie, in un settore ormai dominato dalla meccanizzazione e dalla produzione intensiva”. Questo trofeo, pertanto, è stato intitolato ai “Formaggi Principi delle Orobie”, un marchio creato appositamente dall’Associazione Fiera San Matteo che riunisce le sei eccellenze casearie delle Prealpi Lombarde, ad oggi disponibili presso La Baita dei Saperi e dei Sapori di Zogno (Bergamo), all’ingresso della Valle BrembanaFormai de Mut dell’Alta Valle Brembana DOP, Bitto Storico, Stracchino all’antica delle Valli Orobiche, Agrì di Valtorta e Strachitunt DOP, tutti formaggi che si contraddistinguono per la produzione nell’ambiente incontaminato della montagna. I Partecipanti: All’Agriturismo Ferdy arriveranno in particolare dal Nord Italia, dall’Austria, dalla Svizzera e dalla Germania. Specifichiamo che la pratica della mungitura a mano è per gran parte andata persa, e l’aver raggiunto ad oggi un numero sufficiente di iscrizioni che garantiscano il pieno svolgimento del torneo, è stato un primo successo. Info e Iscrizioni: info@fierasanmatteo.it -338/2571965. oppure 347/9956383.

Fonte:  baitadeisaperiesapori.com/

Diritto al cibo sicuro: Milano sarà centro del dibattito mondiale

Al convegno “Innovazione nell’agro-alimentare. Ricerca e imprese verso Expo” del Comitato Scientifico Universitario del Comune, il sindaco Pisapia ricorda come Milano si prepari ad essere centro del dibattito globale sul diritto al cibo sicuro, con grande attenzione a problemi socioeconomici e giuridici come l’accaparramento di terre da parte dei Paesi più ricchi377910

“Innovazione, ricerca e imprese del settore agroalimentare saranno protagoniste a Expo 2015. Il convegno organizzato dal Comitato scientifico del Comune di Milano è quindi un importante contributo al dibattito sui temi strategici dell’Esposizione universale di cui Milano diventerà centro mondiale. Grande eredità di Expo saranno proprio le proposte concrete che emergeranno dall’azione di analisi e di confronto delle migliori pratiche mondiali per affrontare le emergenze della sicurezza alimentare e dello sviluppo sostenibile. Con un’attenzione anche ai problemi, socioeconomici e giuridici, derivanti dall’accaparramento di terre da parte dei Paesi più ricchi a scapito di quelli più poveri. Un fenomeno che riguarda già decide di milioni di ettari solo in Africa”. Lo ha dichiarato il Sindaco Giuliano Pisapia, aprendo il 23 gennaio a Palazzo Reale i lavori del Convegno organizzato dal Comitato Scientifico Internazionale del Comune “Innovazione nell’agro-alimentare. Ricerca e imprese verso Expo 2015”.
“Per Milano l’Esposizione sarà una spinta ulteriore per il ripensamento di tutta la filiera alimentare urbana, un passaggio significativo nella costruzione della Smart City cui stiamo lavorando. La città intelligente e sostenibile che dovrà garantire una qualità di vita migliore ai suoi cittadini ed essere competitiva nel mondo globale. Per Milano,seconda città agricola d’Italia, con i suoi 2.910 ettari di superficie agricola utilizzata su una superficie comunale totale di 18.175 ettari (180 km2) e con le 117 aziende agricole attive sul suo territorio, si tratta di una sfida importante. Una sfida che non è fatta solo di alimenti a km zero e di agricoltura periurbana. Ma è soprattutto la creazione di un rapporto nuovo e positivo tra chi produce, chi distribuisce e chi regola i rapporti con il consumatore. A questo stiamo lavorando. In collaborazione con le eccellenze della ricerca, le imprese e le associazioni attive in questo campo”, ha concluso il Sindaco Pisapia. Il Comitato Scientifico Internazionale per EXPO del Comune di Milano, è stato istituito sulla base di un accordo con i rettori delle sette Università milanesi, e sta realizzando un vasto programma scientifico e culturale, in preparazione dell’Esposizione Universale del 2015.

Per ulteriori informazioni:

Comitato Scientifico Internazionale per EXPO del Comune di Milano


Via San Tomaso, 3 – 20121 Milano
 Tel. +39 02 884 53166-56207
comitatoscientifico.expo@comune.milano.it

 

Fonte: ecodellacittà

Nasce la scuola di alta formazione per la sicurezza alimentare

I ministeri dell’Istruzione e della Salute insieme ad Expo 2015 danno vita a una nuova scuola di formazione post-laurea per rafforzare la tutela della sicurezza nel settore dell’alimentazione178903107-586x390

Il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, insieme con Expo 2015 SpA, hanno siglato negli scorsi giorni l’accordo per la nascita della Scuola di alta formazione per la sicurezza alimentare, un passo che ha come obiettivo la definizione di iniziative per la formazione di alti funzionari pubblici e dirigenti di imprese, di enti e aziende private su queste tematiche strategiche per l’economia italiana che ha un grande potenziale da spendere sui mercati esteri grazie all’eterogeneità nel campo dell’alimentazione. Il protocollo è stato siglato anche dall’Università degli Studi di Milano e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e prevede, in particolare, l’istituzione da parte delle università di una scuola inter-ateneo. La scuola di formazione post-laurea ha in programma corsi di dottorato di ricerca della durata di tre anni e master della durata di un anno. I corsi sono rivolti a laureati stranieri e le attività didattiche inizieranno a partire dal prossimo anno accademico, contestualmente all’Expo 2015 che sarà dedicato in maniera specifica ai temi della nutrizione. Secondo il ministro dell’Istruzione Carrozza, l’Expo 2015

rappresenta un’occasione unica per l’Italia, anche dal punto di vista delle collaborazione possibili tra istituzioni e nel mondo della ricerca. Come Ministero siamo impegnati per far sì che questo appuntamento si trasformi in un’opportunità di sviluppo per le nostre università e il sistema della formazione.

L’accordo degli scorsi giorni è solamente il primo capitolo di un percorso comune che il ministero dell’Istruzione intraprenderà con l’Expo 2015 relativamente ai temi centrali della nutrizione e della questione energetica. Secondo il ministro Lorenzin la creazione della scuola di alta formazione

contribuirà a rafforzare i livelli di sicurezza alimentare non solo in Italia. Attraverso la partecipazione di esperti e dirigenti dei servizi di controllo internazionale servirà anche a far conoscere la bontà delle nostre procedure di controllo nella sicurezza alimentare universalmente riconosciute.

Fonte:  Ansa

Expo promosso dall’85% dei milanesi. Il 33% disposto a fare il volontario

Nei giorni della “sfida Expo” accolta anche dal Governo, il Comune pubblica un sondaggio favorevole sul gradimento dei milanesi, anche se sul tema (Alimentare il Pianeta) molti devono ancora studiare… Positive pure le aspettative di ritorno d’immagine dall’evento. In crescita il giudizio sulla qualità della vita a Milano. 1100 adulti intervistati dallo stesso istituto che ha misurato il gradimento di AreaC. ECO pubblica il sondaggio375543

Expo gradito dall’85,2% degli intervistati e qualità della vita in città soddisfacente per 74,3% dei milanesi, con un incremento del 2,8% rispetto allo scorso aprile. Sono i due dati principali emergenti dalla ricerca della società EMG – la stessa che aveva misurato “la passione” dei cittadini per AreaC e la domenicAspasso. Un altro dato che riaccende la speranza a tutti quei milanesi che nell’Expo ancora non ci credono è quello che registra un terzo degli intervistati (33,1%) come disponibile a fare i volontari per Expo 2015. La prima delle attività scelte sarebbe quella di far visitare la città ai turisti. Un dato, quello della disponibilità al volontariato, importante per Milano e che fornisce un primo orientamento sull’idea di un Expo sostenuto anche dai cittadini, i primi ad esserne coinvolti, sperando che il sostegno possa essere paragonabile a quello che i torinesi hanno dato alla “loro” Olimpiade Invernale nel 2006. Il campione intervistato da EMG per conto del Comune, tra il 19 e 21 giugno 2013, è di 1.100 persone, rappresentative della popolazione maggiorenne residente nel territorio comunale secondo il genere, l’età e il titolo di studio. La notorietà totale di Expo arriva al 93%, perché c’è anche un 7% che dichiara di non conoscere nemmeno l’appuntamento. E se ai milanesi viene chiesto di indicare l’anno di svolgimento dell’esposizione, il 73,6% risponde 2015. Il 3,3% il 2014, il 2% il 2018 e, a seguire con percentuali minori, altri anni. Riguardo il tema dell’Esposizione Universale, solo il 29,2% dei milanesi lo indica spontaneamente, mentre il 58,8% ricorda il tema dell’alimentazione solo se citato dall’intervistatore. Il 34,2% confessa invece di non conoscere l’argomento. Emerge poi un bisogno di maggior conoscenza dell’evento, poiché il 51,2% del campione si dichiara ancora “poco informato”. Il 66,3% del campione è convinto poi che Expo porterà benefici in termine di immagine internazionale alla città. Viceversa solamente il 31,2 pensa che l’appuntamento del 2015 non cambierà nulla. In particolare, sollecitati più in profondità sui benefici per la città, il 31,9% dei milanesi ritiene che Expo porterà più lavoro mentre il 29% più turismo. Solo l’8% nulla in particolare. Come dato complessivo finale, emerge dal sondaggio un 85,2% di milanesi con un giudizio positivo rispetto al gradimento per l’appuntamento del 2015 e solamente un 2,8% del campione con un atteggiamento molto negativo. La ricerca Emg ha misurato anche il giudizio dei cittadini sulla qualità della vita in città,registrando 74,3% di intervistati soddisfatti, con un incremento del 2,8% rispetto alla ricerca realizzata dello scorso aprile. La maggioranza assoluta (51,2%) restituisce un voto tra il 6 e il 7, mentre il 23,1% premia Milano con un voto tra l’8 e il 10.

Il sondaggio commissionato dal Comune ad EMG su Expo e qualità vita a Milano [0,62 MB]

Fonte: eco dalle città

Expo 2015: per Comitato Navigli e Italia Nostra la Via d’Acqua “non s’à da fare”

Secondo le due associazioni il “nuovo secondario Villoresi”, tra i principali progetti urbanistici per Expo 2015, già ridimensionato, sarebbe un’opera costosissima, di dubbia utilità e notevolmente impattante sui parchi di Milano nord-ovest. Indetta una manifestazione di protesta contro l’opera a Milano, domenica 5 maggio 374708

Il Comitato Navigli Milano e Italia Nostra stanno promuovendo le loro argomentazioni contro il progetto “Via d’Acqua” di Expo 2015, che comprende la riqualificazione della Darsena, ma soprattutto il nuovo canale navigabile, che dovrebbe collegare il centro città al sito Expo (limitrofo alla Fiera Milano, nei comuni di Rho e Pero) partendo dalla Darsena cittadina, passando per più parchi e affiancato da percorsi ciclopedonali. Secondo le due associazioni il progetto sarebbe solo un “prodotto della crisi economica”, non una grande opera, né avrà davvero quella funzione di via navigabile che viene promossa con eccessiva suggestione. Soprattutto sarebbero esorbitanti i costi, 89 milioni di euro, e non sostenibile l’impatto ambientale che andrebbe a rovinare l’equilibrio delle zone verdi di Milano nord-ovest: parco Pertini Galllaratese, parco di Trenno, Boscoincittà e Parco delle Cave. Ancor più nettamente, secondo Italia Nostra, sarebbe tramontata da tempo la possibilità di realizzare un canale davvero navigabile, per la forte pendenza del territorio tra il Canale Villoresi e il Naviglio Grande, e l’utilità dell’opera resterebbe così confinata alla funzione secondaria e temporanea di alimentazione idrica dell’area Expo e di relativo scolo, oltre ad altre funzioni paesaggistiche e irrigue ma di dubbia valenza.

Fonte. Eco dalle città