Packaging: gli europei preferiscono il vetro

Secondo una ricerca commissionata da Friend of Glass l’85% degli europei ritiene che il vetro sia il materiale più sostenibile per gli imballaggi alimentari.packaging-gli-europei-preferiscono-il-vetro

Il vetro è il materiale preferito dai consumatori per confezionare cibo e bevande. Lo rileva un sondaggio realizzato da InSites per conto Friends of Glass in undici paesi europei: Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Spagna, Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Polonia, Sovacchia e Svizzera. Il sondaggio ha raccolto l’opinione di 18 mila cittadini europei, dal 28 novembre al 14 dicembre 2016. Il risultato è abbastanza chiaro e netto: l’85% degli intervistati (cioè il 15% in più rispetto a un analogo sondaggio svolto l’anno precedente e il 50% in più rispetto al 2008) preferisce il packaging in vetro rispetto a quello in plastica, metallo o altri materiali. Il vetro viene considerato, infatti, più sostenibile. Il vetro, a differenza di altri materiali alternativi per il packaging, è un “rifiuto non rifiuto” perché può essere riciclato al 100% (e all’infinito) con costi assolutamente abbordabili. Tuttavia, come rileva lo stesso sondaggio, non molti cittadini europei sono perfettamente a conoscenza dei vantaggi ambientali di questo materiale: solo il 49% degli intervistati, ad esempio, è convinto che il vetro sia completamente innoquo per l’ambiente. Adeline Farrelly, segretario generale di FEVE (la federazione europea dei produttori di packaging in vetro, che è alle spalle della community di Friends of Glass), si dichiara soddisfatta a metà del sondaggio: “E’ incoraggiante vedere che i consumatori siano diventati più consapevoli dei benefici del packaging in vetro. Ma anche se questi risultati sono rassicuranti, come industria, non possiamo essere compiaciuti e rimaniamo impegnati nel nostro focus di informare i consumatori sulle caratteristiche uniche del vetro in fatto di sostenibilità e riciclabilità“.

Alcune proprietà del vetro, però, sono ben chiare ai cittadini europei: solo il 14% degli intervistati, infatti, crede che il vetro possa avere interazioni negative col cibo che contiene. Il 53% ritiene che il vetro sia il materiale più salubre per il confezionamento dei cibi e il 73% ritiene che lo sia anche per le bevande.  Purtroppo, però, i giovani non amano il vetro: secondo Friends of Glass, infatti, a causa del prezzo maggiore e della disponibilità minore i giovani comprano meno cibo confezionato in vetro rispetto ai consumatori di età più avanzata. Tuttavia sono gli stessi giovani a considerare il vetro più “trendy” rispetto a plastica e metallo. Per correttezza di informazione, infine, va ribadito che l’indagine InSites è stata commissionata dalla FEVE, che altro non è che la lobby europea del packaging in vetro.

Credit foto: Flickr

Fonte: ecoblog.it

Ambiente: la sua tutela è importante per il 95 per cento degli europei

Tutela dell’ambiente: la stragrande maggioranza dei cittadini europei la ritiene importante. L’ambiente è una questione importante per i cittadini europei, tanto che il 95 per cento ritiene che la tutela dell’ambiente sia fondamentale e che anzi si possa fare di più. Questo il dato generale emerso dal sondaggio Eurobarometro che ha intervistato 28 mila europei che hanno appunto espresso la loro necessità affinché in Europa si presti una maggiore cura e attenzione proprio all’ambiente. L’ultima indagine in tal senso era stata condotta nel 2011, e questa volta sono stati coinvolti i 28 Stati membri con domande proposte a 27.998 cittadini tra il 26 aprile e l’11 maggio 2014. In linea generale possiamo dire che gli europei si sentono impegnati sul fronte ambientale e svolgono i compiti richiesti in tanti anni di diffusione delle buone pratiche, quali: raccolta differenziata dei rifiuti, risparmio dell’energia e dell’acqua, acquisto di prodotti sostenibili. Dunque in virtù di tali scelte chiedono che pure le aziende e le industrie si impegnino maggiormente così come anche i politici sia locali sia europei affinché intervengano in maniera più consistente proprio sulla protezione dell’ambiente e sull’uso corretto delle risorse naturali. La maggior parte degli europei, infatti, addirittura il 79 per cento, è consapevole della necessità di proteggere l’ambiente e di adottare un uso efficiente delle risorse naturali, mentre il 74 per cento pensa che siano proprio queste ultime a poter stimolare la crescita economica del vecchio Continente. Ancora più consapevole l’80 per cento che ammette che proprio dalla risorse naturali proviene una migliore qualità della vita, mentre il 77 per cento ha realizzato che proprio dai problemi ambientali derivano i problemi quotidiani nella vita di ogni cittadino. Gli europei sono preoccupati sopratutto per l’inquinamento dell’ aria, che desta ansia nel 56 per cento dei cittadini europei e dell’acqua per il 50%. Peraltro i cittadini europei esprimo molto più buon senso rispetto ai politici ritenendo per il 59 per cento che i fattori sociali e ambientali dovrebbero essere presi in considerazione tanto quanto i fattori economici per valutare lo stato di salute di un Paese. La maturità dei cittadini europei rispetto alle questioni ambientali è nettamente avanzata: consideriamo, ad esempio che i Verdi in Europa occupano 55 seggi e sono la quarta forza al Parlamento europeo. Dunque dal sondaggio emerge questa maturità anche in merito all’acquisto di prodotti che rispettino l’ambiente e che tocca il 75 per cento degli intervistati che ammette di non farne una questione di prezzo. Infatti il 93 per cento degli europei chiede che i grandi inquinatori risarciscano i danni causati all’ambiente e anzi chiede sanzioni più pesanti. Sempre rispetto alla assunzione di responsabilità il 72 per cento degli europei è consapevole di avere un ruolo attivo nella protezione dell’ambiente e lo declina per il 72 per cento nella raccolta differenziata, per il 52 per cento nella riduzione dei consumi energetici e per il 37 per cento nel risparmio dell’acqua. Un 39 per cento di cittadini chiede di avere però maggiori informazioni circa l’impatto chimico delle sostanze che si usano quotidianamente.

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Ma se tutti si sentono protagonisti rispetto alle buone pratiche per la tutela dell’ambiente c’è un 77 per cento che ritiene che sia le imprese sia le industrie non siano abbastanza impegnate; sfiducia che è riservava dal 70 per cento degli europei alla classe politica, mentre il 65 per cento pensa che proprio i cittadini possano fare ancora di più. Ma in quale ambito ancora sarebbe possibile intervenire? Aumentare il riciclo del rifiuti (vale per il 54 per cento); ridurre i consumi di energia (lo ritiene il 39 per cento) e utilizzare più trasporti pubblici (vale per il 39 per cento). Veniamo infine alla necessità di avere una normativa ambientale europea espressa dal 77 per cento dei cittadini per cui viene chiesta anche una maggiore presenza dell’Europa proprio in fase di controlla e verifica (lo chiede il 79 per cento) nei singoli Stati membri sul grado di applicazione delle leggi in materia ambientale. Per l’84 per cento degli europei resta importante un impegno economico sotto forma di finanziamenti da destinare a quelle attività che lo rispettano. Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente si è detto soddisfatto del sondaggio:

Ci rincuora constatare che anche in questi tempi difficili la tutela dell’ambiente gode di un sostegno solido e diffuso. I cittadini sono particolarmente preoccupati in merito all’inquinamento di aria e acqua, alle sostanze chimiche e ai rifiuti e credono che si debba tutti fare di più per proteggere l’ambiente.

Speriamo ora che l’Europa si dia una mossa seria e che intervenga su tutte quelle forme di produzione di energia fossile come trivellazioni, fracking e carbone (senza dimenticare le tante centrali nucleari che ancora abbiamo in Ue) per progettare una seria politica ambientale.

Fonte:  Europa

© Foto Getty Images