Finlandia: estate e inverno in timelapse

Riku Karjalainen e Niko Juntunen hanno realizzato e postato sui social network due incredibili video in timelapse nei quali vengono mostrate le straordinarie ricchezze paesaggistiche della Finlandia, paese scandinavo che pur avendo una superficie maggiore di quella italiana è abitato da appena 5,8 milioni di persone (18 abitanti per kmq). Nel suo viaggio lungo 8500 chilometri Riku Karjalainen ha raccolto le immagini dei luoghi più incontaminati della Finalndia: foreste e pianure non antropizzate caratterizzano questo eccezionale video, nel quale si può ammirare lo spettacolo dell’aurora boreale. Anche nel video di Niko Juntunen vengono mostrati gli stessi paesaggi, ma nella stagione invernale. Foreste innevate, notti artiche e aurore boreali che lasciano incantati. Due lavori con definizione 4K che arricchiscono quella nuova ed esaltante frontiera del documentario naturalistico che è il timelapse.

Fonte:  Niko Juntunen | Riku Karjalainen

Spreco idrico e inquinamento: con Waterless lavare d’estate senza usare l’acqua

L’estate è un momento critico per l’approvvigionamento idrico. Non sprecare l’acqua, e non inquinarla, si conferma una necessità ribadita, tra le altre cose, da Papa Francesco nella sua enciclica sull’ambiente. In linea con questo richiamo c’è Airbank, azienda emiliana che ha sviluppato Waterless, un innovativo detergente che riducendo a zero l’utilizzo d’acqua e di prodotti chimici consente di risparmiare “oro blu”, abbattendo l’impatto sull’ecosistema fluviale e marino.levis-waterless-logo

Si avvicina l’estate e cresce la richiesta di acqua per molte attività, tra cui la pulizia.
Non sprecare le risorse idriche è tuttavia una necessità come ricorda Papa Francesco nell’enciclica dedicata all’ambiente: “Si riscontra – scrive Bergoglio – uno spreco di acqua non solo nei Paesi sviluppati, ma anche in quelli in via di sviluppo che possiedono grandi riserve”. Papa Francesco ricorda inoltre che “i detergenti e i prodotti chimici che la popolazione utilizza in molti luoghi del mondo continuano a riversarsi in fiumi, laghi e mari”.

In linea con il richiamo del Papa c’è Airbank, azienda leader in Italia nel settore dell’antinquinamento e della sicurezza ambientale, che proprio sul tema idrico ha sviluppato Waterless, un innovativo detergente che, riducendo a zero l’utilizzo d’acqua e di prodotti chimici consente di abbattere l’impatto sull’ecosistema fluviale e marino. E visto l’arrivo della bella stagione, quando in molte zone l’approvvigionamento idrico si fa più critico, lavare “a secco” diventa una vera e propria “salvezza”.

Waterless permette di pulire ogni tipo di materiale, dalle carrozzerie delle auto ai pannelli fotovoltaici, senza dover utilizzare l’acqua. Il prodotto garantisce anche l’abbattimento dell’impatto derivante dall’utilizzo di detersivi chimici, in quanto è interamente composto di elementi naturali e biodegradabili al 100% come estratti di erbe e acidi naturali. Grazie a queste determinanti caratteristiche, si evita lo spreco di grandi quantità d’acqua solitamente utilizzate per queste operazioni e soprattutto la dispersione di tensioattivi e residui chimici contenuti nei normali detergenti in commercio. Per il suo utilizzo è sufficiente spruzzarlo sulla superficie scelta e successivamente passarvi sopra un panno in microfibra appena umido.

“La crescente attenzione verso la riduzione degli sprechi e la difesa dell’ambiente conferma la scelta di Airbank che anche in questo caso ha portato sul mercato un prodotto naturale e biodegradabile senza rinunciare alle prestazioni” ha sottolineato Gloria Mazzoni, General Manager di Airbank. “Waterless tutela l’ecosistema evitando l’immissione in natura dei residui chimici e lo spreco di enormi quantità d’acqua solitamente utilizzate per il lavaggio di flotte aziendali, imbarcazioni o qualsiasi altra superficie lavabile industriale. Un prodotto efficace sotto ogni punto di vista, anche economico: facendo risparmiare acqua, Waterless garantisce anche una diminuzione dei costi sulle operazioni di pulizia”.
Chi è Airbank

Airbank è l’azienda leader in Italia nel settore dell’antinquinamento e della sicurezza ambientale, ma soprattutto un’azienda a bassissimo impatto ambientale. Grazie al suo impianto fotovoltaico, infatti, è autonoma dal punto  di vista energetico. Da sempre percorre le vie della ricerca, dell’innovazione tecnologica e della qualità con l’unico obiettivo di produrre articoli in grado di elevare gli standard qualitativi del lavoro dell’uomo.

Maggiori informazioni sul sito istituzionale www.airbank.it.

fonte: pressplay.it

Erbe commestibili: cosa raccogliere in estate

Dopo le prime passeggiate primaverili alla scoperta delle piante mangerecce di questo periodo, perché non scoprire quali sono le erbe commestibili in estate. Anche in questa stagione la natura ci mette a disposizione numerose alternative.piante-selvatiche-400x250

L’arrivo del caldo rende le nostre ‘spedizioni’ forse un po’ più faticose, ma non certo avare di primizie altrettanto prelibate e gustose da portare in tavola per rendere più green, e perché no, economico il nostro menu estivo. Come sempre occorre attrezzarsi con un paio di guanti e forbici da giardinaggio, un sacchetto di tela o cotone o un cesto in vimini dove riporre le erbe raccolte. Il consiglio è sempre lo stesso: non portare a casa piante sconosciute o dal riconoscimento botanico incerto e, nel caso vogliate essere certi della vostra scelta, munitevi di guide per controllare l’esattezza del vostro giudizio. Il rischio che si corre nel mangiare erbe selvatiche non commestibili è davvero troppo alto. Onde evitare qualsiasi pericolo, eccovi una breve selezione delle piante selvatiche estive commestibili di più facile identificazione, con alcune informazioni utili per il riconoscimento e la raccolta. Cicoria Cichorium intybus): è una pianta erbacea perenne dalla molte varietà, molto diffusa nei campi incolti, sia in pianura che in montagna fino a 1.600 metri d’altitudine. In estate, questa pianta regala delle vivaci fioriture azzurre e celesti e si caratterizzata per un fogliame verde scuro. Della cicoria si raccolgono le foglie appena prima della fioritura, i fiori durante i mesi estivi e le radici in autunno. Le parti edibili più prelibate sono proprio le foglie e i fiori che possono essere consumati sia cotti che crudi e incorporati in svariate insalate e ricette più elaborate come le famose ‘puntarelle alla romana‘ e ‘pane e cicoria ripassata‘.Cichorium-intybus

Cichorium intybus (Cicoria comune)

Bardana (Arctium Lappa): è una pianta biennale molto diffusa che nasce spontaneamente nei terreni incolti, nei pressi dei boschi e vicino alle strade, ed è presente sia nelle zone di mare che in quelle di montagna, fino ai 1.700 metri di altitudine. Il suo aspetto colpisce per le grandi e larghe foglie e per i piccoli fiori racchiusi in boccioli ricoperti da sottili e piccole lamelle appuntite. Della bardana si raccolgono praticamente tutte le parti, ma i primi mesi estivi (giugno e luglio) sono quelli più propizi per asportare le foglie i fiori e lo stelo floreale (appena prima della fioritura). Se asportati dalle piante più giovani, gli steli possono essere consumati anche crudi, in insalata, oppure privati della peluria e delle parti esterne più coriacee e poi lessati. Il sapore della bardana è molto gradevole e ricorda vagamente quello del carciofo.bardana

Bardana (Arctium lappa)

Finocchio selvatico (Foeniculum sylvestre): è una delle piante erbacee mediterranee più diffuse e conosciute dello Stivale. Il suo utilizzo in cucina è estremamente vario e si presta al consumo a crudo, cotto, per accompagnare alcune pietanze o semplicemente per ‘profumare’ i cibi. Del finocchio selvatico – che in estate fiorisce assumendo la caratteristica forma ombrellifera – si raccolgono le cime e i germogli più teneri a partire da metà agosto fino a settembre inoltrato quando le infiorescenze si colorano di giallo. Proprio i fiori del finocchietto si usano sia freschi che essiccati per insaporire minestre, stufati, insalate, pietanze a base di pesce e primi piatti. Le foglie e le barbe si usano crude per profumare le insalate o per arricchire il pinzimonio.finocchietto

Il finocchietto selvatico in fiore

Portulaca (Portulaca): è un’erba grassa di incerta origine (forse asiatica o sudamericana) da sempre molto utilizzata in cucina come erba aromatica e misticanza per le insalate. Le sue foglie carnose di colore verde chiaro si raccolgono durante la stagione estiva quando la pianta è più ricca di sostanze nutritive e sali minerali. Oltre che dalla caratteristica forma arrotondata e oblunga, la portulaca è riconoscibile anche dalle belle fioriture che variano dal colore giallo vivo a tutte le gradazione del rosa e del fucsia. I suoi rametti, primati del sottile strato di peluria, possono essere conservati sottolio.portulaca

Fioritura di Portulaca

Piantaggine (Plantago Laceolata): è una pianta officinale spontanea molto diffusa in Italia che cresce sopratutto lungo i sentieri, nei terreni incolti, o nei prati di montagna. Essendo una pianta perenne può essere raccolta e consumato tutto l’anno ma in estate le foglie raggiungono il massimo sviluppo da giugno ad agosto mentre le spighe (dalle quali si ricavano i semi) si recidono in agosto-settembre. Proprio le foglie sono ottime per arricchire insalate, profumare altri piatti in associazione con aromatiche spontanee simili o per preparare gustose frittate e minestroni.piantaggine_O2

Piantaggine (Plantago lanceolata)

Fonte: tuttogreen.it

Abiti da sposa Equostyle, la collezione etica per la primavera estate 2014

Abiti da sposa equosolidali li presenta Equostyle collezione da sposa per la primavera estate 2014

L’abito da sposa deve certamente essere bellissimo ma può anche essere etico e provenire da un progetto che mette d’accordo il lusso con la solidarietà. Non sono sogni a vanvera ma concrete realtà per chi ha voglia di approfondire le offerte di un mercato che non è solo globale ma anche equo e solidale. Ecco nascere la linea Equostyle collezioni da sposa in quel di Brescia.

Equostyle la posa etica collezione primavera estate 2014

 

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Spiegano le ideatrici della linea Equostyle:

La ricerca di un progetto serio e condivisibile ha portato a trovare in Bangladesh, nel gruppo di produttori Aarong, un partner ideale data la loro notevole capacità nel lavoro al telaio e nella produzione di sete di alto livello. Dal Bangladesh, tramite la Cooperativa Solidarietà che si è occupata dell’importazione, approdiamo al lavoro della sartoria della Cooperativa sociale AESSE Ambiente e Solidarietà.Il risultato di questa collaborazione è una collezione fatta di pezzi unici, accomunati dalla preziosità della stoffa, una seta tessuta manualmente che da sola riesce a comunicarci il grande progetto a cui appartiene e che vuole salvaguardare un metodo di lavoro artigianale che, se non supportato da ordinativi, potrebbe facilmente scomparire.

Il Bangladesh, vale la pena ricordarlo, è un Paese che fonda la sua economia sulla moltitudini di mani che lavorano il tessile per le grandi catene mondiali della moda sia low cost sia di lusso e che ha visto recentemente proteste soffocate dal Governo per ottenere il riconoscimento di salari dignitosi. Veniamo alla collezione di abiti che sono in linea con una sposa protagonista del suo tempo seppur romantica e a tratti sbarazzina. Molte spose hanno preferito la versione corta dell’abito che meno formale rende il matrimonio più divertente; altre spose si sono concentrate sulla scelta dell’abito lungo che mai però risulta pesante o pomposo sebbene rifinito egregiamente. Alcuni abiti presentano una nota di colore che rende la sposa contemporanea e divertente mentre in altri abiti si innestano stoffe che provengono da paesi lontani a ricordare che una sposa con la sua bellezza porta amore e lo diffonde. L’atelier si trova Brescia in Via San Faustino, 22 e la collezione viene presentata anche on line sul sito della bottega. Il progetto però è molto più ampio, anche se trova espressione immediata e diretta proprio nell’abito da sposa, e riguarda tutti gli aspetti organizzativi del matrimonio, dal catering, al viaggio di nozze, alle acconciature e finanche ai fotografi che si approvvigionano presso una filiera equo solidale. Per chi desidera vedere in anteprima la collezione primavera estate 2014 l’Atelier si trasferisce dal 28 al 30 marzo a Fa la cosa giusta ai padiglioni di Fiera Milano City.

Fonte: ecoblog

Riciclare il vetro? Ecco come fare. Da CoReVe il vademecum per l’estate

In estate si consumano più bevande e si producono più rifiuti, soprattutto nelle località turistiche, ma la qualità della raccolta differenziata a volte peggiora. CoReVe (Consorzio Recupero Vetro) stila una serie di consigli per un’estate all’insegna del riciclo del vetro.vetro_riciclo

Secondo i dati di CoReVe (Consorzio Recupero Vetro), l’estate in Italia si registra un incremento medio nella raccolta degli imballaggi in vetro nelle zone turistiche, che supera il 30%, rispetto alla media del resto dell’anno. Il vetro raccolto e ritirato da Coreve per il successivo riciclo, in alcune località turistiche registra incrementi fino al 300%. Ma la nota dolente è che la qualità della raccolta spesso peggiora notevolmente. A ciò contribuisce sicuramente la varietà dei sistemi di raccolta adottati nei luoghi di residenza rispetto a quelli di villeggiatura, per cui i cittadini si mostrano confusi, quando non disinteressati e ignari dei danni provocati dagli errati conferimenti. La corretta raccolta dei materiali è una pratica fondamentale per assicurare il riciclo, che non va trascurata neanche durante la stagione estiva, innanzitutto per tutelare ambiente e territorio, ma anche per non gravare economicamente sui residenti delle località dove si villeggia. CoReVe ha scelto di stilare un vademecum per sensibilizzare i cittadini su come fare una corretta raccolta differenziata del vetro e per rispondere al grido dei Sindaci e degli Assessori contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti, che in questi giorni si sta facendo sempre più forte. Con l’arrivo delle vacanze alcune buone pratiche e abitudini virtuose vengono spesso dimenticate anche da chi, durante il resto dell’anno, si comporta invece correttamente. Ci si sente, a volte, autorizzati e giustificati ad avere comportamenti poco civili, ma il rispetto per gli altri e per l’ambiente non dovrebbe mai andare in vacanza. In realtà, proprio d’estate, quando aumentano alcuni tipi di consumi, raccogliere correttamente i materiali diventa ancora più importante:

• vivere all’aria aperta è bello e salutare, ma niente è peggio per rovinarsi la giornata che trovare rifiuti sparsi in spiaggia o nel luogo prescelto per un pic-nic;

• gli accumuli di rifiuti possono essere dannosi per la salute dei cittadini;

• per riparare ai danni provocati da persone inconsapevoli o incuranti, i Comuni vanno incontro a costi molto elevati di gestione dei rifiuti, rischiando di annullare sacrifici e risparmi ottenuti durante l’inverno.

Il vetro è un protagonista di primo piano dei nostri consumi anche durante il periodo estivo, basti pensare all’acqua e ai succhi di frutta, alla birra o ad altre bevande dissetanti, che rinfrescano le giornate più calde. Il vetro è riciclabile al 100% e all’infinito, quindi, la sua gestione è apparentemente semplice ma, affinché possa essere recuperato dopo il consumo, deve essere conferito e raccolto a dovere sin dal principio. CoReVe invita, pertanto, a tenere a mente alcuni semplici accorgimenti da adottare sempre, anche in vacanza:

• non abbandonare i rifiuti fuori dai contenitori stradali o dai contenitori predisposti appositamente per la raccolta, anche negli esercizi commerciali;

• non conferire il vetro con il sacchetto di plastica o altri contenitori utilizzati per trasportarlo;

• svuotare i contenitori in vetro da eventuali residui (anche se non è necessario lavarli) prima di gettarli.tabella_riciclo_vetro

Ma cosa si butta, ci si chiede, nei contenitori dedicati al vetro per evitare errori? La risposta è semplice:

SOLO Bottiglie, vasetti e barattoli in vetro. Nient’altro.

Cosa, invece, non va assolutamente conferito nelle “campane” per la raccolta del vetro da imballaggio, anche se spesso viene ad esso assimilato:

• Piatti, tazzine, coppe, piatti o altri contenitori in ceramica e porcellana, che troviamo molto spesso sulle colorate tavole estive insieme al vetro;

• calici e bicchieri di cristallo, con cui brindiamo nelle occasioni più importanti;

• pirofile in vetroceramica, tipo pyrex, con cui cuciniamo le più prelibate pietanze estive;

• schermi di tv, pc, tablet, smartphone ed e-book, che capita di rompere accidentalmente;

• specchi e specchietti, con cui controlliamo l’abbronzatura in spiaggia;

• lampade, lampadine e faretti, con cui illuminiamo le serate in compagnia.

“Con l’arrivo dell’estate s’intensifica il rischio dell’abbandono selvaggio dei rifiuti sulle spiagge, sui litorali, nei parchi, in montagna, – dichiara Franco Grisan, Presidente di CoReVe – problema che trasforma splendidi luoghi di villeggiatura in vere e proprie discariche. E anche se i Comuni hanno dato il via a numerose campagne di sensibilizzazione e gli stabilimenti balneari, gli alberghi, i campeggi, i villaggi, sono sempre più attrezzati con appositi contenitori per la raccolta differenziata, è importante che tutti facciano uno sforzo per conferire correttamente i rifiuti, contribuendo a favorire il riciclo e la sostenibilità di un turismo consapevole, che sappia tutelare e valorizzare ambiente e territorio. Probabilmente, i cittadini italiani e stranieri che sono abituati a diverse modalità di raccolta, rispetto a quelle che trovano nelle città in cui scelgono di trascorrere le ferie, non prestano la dovuta attenzione, per questo CoReVe con queste semplici regole, valide ovunque, vuole aiutare i cittadini a capire l’importanza di una corretta raccolta e dare supporto ai Comuni nella lotta all’accumulo di rifiuti”.

Fonte: CoReVe

Estate, i consigli ‘salva-api’ di Greenpeace

Dall’alveare fai-da-te al giardinaggio. La campagna di Greenpeace per salvare le api ha dato vita ad una community che, da ogni parte d’Italia, ha deciso di fare rete per proteggere gli insetti più preziosi per l’agricoltura e per il nostro cibo. L’associazione fornisce anche le istruzioni per un’estate ‘Salva-api’.api_fiore3

70 mila firme su www.SalviamoLeApi.org, 1140 retweet con l’hashtag #SOSapi, tantissime foto da balconi, orti e giardini con il cartello “Qui api al sicuro” e milioni di persone raggiunte su Facebook. In meno di due mesi, la campagna di Greenpeace per salvare le api ha dato vita a una community che, da ogni parte d’Italia, ha deciso di fare rete su Internet e nelle proprie città per proteggere gli insetti più preziosi per l’agricoltura e per il nostro cibo: gli impollinatori. Un progetto che integra Web e mobilitazione al di fuori della rete. Così http://www.SalviamoLeApi.org parte dalla petizione on-line rivolta al ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Nunzia De Girolamo, per poi passare a una lista di azioni che il singolo utente può mettere in atto a casa sua per salvare le api. Per un’estate Salva-api, quindi, basterà un computer e un po’ di ingegno, le istruzioni le fornisce Greenpeace. Di seguito la lista delle azioni Salva-api:

1. La petizione

Firma la petizione su http://www.SalviamoLeApi.org e manda al ministro Nunzia De Girolamo l’e-mail con le richieste di Greenpeace: vietare l’uso di tutti i pesticidi dannosi per api e impollinatori, investire nella ricerca e nello sviluppo di pratiche agricole sostenibili e non nell’agricoltura industriale dipendente dalla chimica. Dal lancio della campagna, sono già quattro i pesticidi killer delle api parzialmente banditi dall’Unione europea: imidacloprid, thiametoxam, clothianidin e fipronil.alveare3

2. La foto-community “Qui api al sicuro”

Se non utilizzi pesticidi chimici nel tuo giardino, orto o balcone allora puoi entrare in azione scaricando il cartello Salva-api. Stampa il cartello con il messaggio “Qui api al sicuro” e mettilo nel tuo spazio verde. Scatta una foto e diffondila su Facebook e Twitter utilizzando #SOSapi. Inviando la foto all’indirizzo e-mail salviamoleapi.it@greenpeace.org, l’immagine entrerà a far parte dell’album di Greenpeace su Facebook. Con questa iniziativa farai parte della community e ci aiuterai a diffondere il messaggio.

3. Raccolta firme e volantino

Entra in azione scaricando il modulo di raccolta firme e il volantino informativo della campagna. Potrai coinvolgere i tuoi amici, parenti e vicini facendogli firmare la petizione e grazie al volantino porterai il messaggio di Greenpeace nei bar, nelle scuole e fra i tuoi contatti. Per scaricare il modulo e il volantino

4. Giardinaggio salva-api.

Fai scelte sostenibili con i fiori amici delle api. Perché piantare il solito geranio quando puoi aiutare le api con Calendula, Lupinella e Facelia? Su http://www.SalviamoLeApi.org > Fai scelte sostenibili > Voglio sapere quali semi piantare Greenpeace fornisce l’elenco dei fiori dove le api e gli altri insetti impollinatori possono trovare polline e nettare per nutrirsi. Più di 1500 utenti hanno già scaricato l’elenco di Greenpeace.greenpeace_api_sicuro

5. L’alveare per le api selvatiche

Se hai una buona praticità e hai voglia di rimboccarti le maniche, le api in fuga dai pesticidi killer hanno bisogno di un rifugio. Per costruire con le tue mani un rifugio per api selvatiche, vai su http://www.SalviamoLeApi.org > Fai scelte sostenibili > Come costruire un alveare per api selvatiche. Per prima cosa trova un posto tranquillo e riparato. Scegli aree vicine a campi con fiori come papaveri, fiordaliso o bocche di leone, il miglior nutrimento per far crescere le piccole api sane e forti. Infine costruisci una cornice esterna in legno, all’interno posiziona dei ceppi di quercia o faggio (dove avrai già praticato dei piccoli fori) oppure un mattone cavo. In aggiunta utilizza canne di bambù e piccoli ramoscelli.

Fonte: il cambiamento

Farmaci, venti consigli per l’estate

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L’estate è arrivata, e per l’occasione l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha diramato una serie di semplici regole da osservare per conservare, trasportare e assumere in tutta sicurezza i farmaci durante la stagione calda. Eccoli riassunti nel “ventalogo” diffuso dall’Agenzia (mentre per gli approfondimenti è possibile consultare il dossier su Farmaci & Estate sul sito dell’Aifa).

1. Qualora l’aspetto del medicinale che si utilizza abitualmente appaia diverso dal solito o presenti dei difetti (presenza di particelle solide in sospensione o sul fondo, cambio di colore o odore, modifica di consistenza), consulta il medico o il farmacista prima di assumerlo. Tieni presente che non sempre l’aspetto, l’odore o il colore del medicinale rivelano se si è verificata un’alterazione. Pertanto non assumerlo se hai dubbi sull’integrità del prodotto. Segnala al medico qualsiasi malessere, anche lieve, in concomitanza con una terapia farmacologica, perché non tutti i farmaci possono avere effetti facilmente correlabili al caldo.

2. Nel caso di un farmaco presente in diverse forme farmaceutiche e in assenza di specifiche controindicazioni (ad esempio la difficoltà di deglutizione), sono preferibili le formulazioni solide rispetto a quelle liquide che, contenendo acqua, sono in genere maggiormente sensibili alle alte temperature (termolabili).

3. Per essere certo di conservare il medicinale nel modo corretto, leggi attentamente le modalità di conservazione indicate nelle informazioni del prodotto. Qualora queste non siano specificate, conserva il medicinale in luogo fresco e asciutto a una temperatura inferiore ai 25°.

4. Nel caso non sia possibile conservarlo in frigo e, in caso di viaggi o soggiorni fuori casa, trasportalo in un contenitore termico. Agenti atmosferici come eccessiva luce e/o sbalzi di temperatura possono infatti deteriorare i medicinali. Evita sempre, comunque, di esporli a fonti di calore e a irradiazione solare diretta.

5. Se esponi i medicinali per un tempo esiguo (una o due giornate) a temperature superiori a 25° non ne pregiudichi la qualità, ma, per un tempo più lungo, ne riduci considerevolmente la data di scadenza. Se invece la temperatura di conservazione è specificatamente indicata, non rispettarla potrebbe addirittura renderli dannosi per la salute.

6. Evita l’uso di contenitori (portapillole) non esplicitamente destinati al trasporto di farmaci, in quanto potrebbero facilmente surriscaldarsi o rilasciare sostanze nocive ed alterare così le caratteristiche del medicinale. Estrai dal contenitore originale (flacone, blister, etc) solo la dose destinata alla somministrazione quotidiana

7. Se acquisti farmaci, non tenerli per ore in auto al caldo e portali a casa appena puoi. Se hai bisogno di conservare i medicinali di emergenza in auto, chiedi al tuo farmacista di consigliarti un contenitore sicuro che ti consentirà di mantenere il farmaco alla corretta temperatura. Anche farmaci comuni possono produrre effetti potenzialmente dannosi se esposti a temperature troppo elevate.

8. Se soffri di una patologia cronica come il diabete o di una malattia cardiaca, un’alterazione di una dose di un farmaco fondamentale, come l’insulina o la nitroglicerina, può essere rischiosa. Ricorda che i farmaci a base di insulina vanno conservati in frigorifero. In caso di lunghi viaggi o se hai necessità di tenerli in auto per emergenza, conservali in un contenitore sicuro che li mantenga alla giusta temperatura. Presta particolare attenzione anche con gli antiepilettici e gli anticoagulanti. Piccole modificazioni in farmaci come questi possono fare una grande differenza per la tua salute. Alcune alterazioni che potrebbero verificarsi in antibiotici e/o aspirina potrebbero causare danni ai reni o allo stomaco. Ma non è tutto: una crema a base di idrocortisone, ad esempio, per effetto del calore potrebbe separarsi nei suoi componenti e perdere di efficacia.

9. Se utilizzi farmaci in forma pressurizzata (spray), evitane l’esposizione al sole o a temperature elevate e utilizza contenitori termici per il trasporto.

10. Qualsiasi tipo di striscia per test diagnostici, come ad esempio quelle utilizzate per verificare i livelli di zucchero nel sangue, la gravidanza o l’ovulazione, è estremamente sensibile all’umidità, che potrebbe causarne l’alterazione e dare una lettura non corretta. Evita di conservarle in luoghi umidi o eccessivamente caldi.

11. I farmaci per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche. Questi sono a volte a base di proteine, che per effetto del calore cambiano proprietà. Anche in questo caso conservali in ambienti freschi e a temperatura costante.

12. Sebbene sia difficile immaginare temperature di congelamento in piena estate, tieni presente che anche il freddo eccessivo può causare alterazioni dei farmaci. L’insulina, ad esempio così come i farmaci in sospensione, possono perdere la loro efficacia se congelati. Non conservali a temperature inferiori ai 2° C.

13. Non inserire farmaci diversi in una sola confezione e non mescolarli in uno stesso contenitore per risparmiare spazio in valigia: potresti avere poi delle difficoltà a riconoscere la data di scadenza, la tipologia del medicinale e il dosaggio.

14. Se devi affrontare un lungo viaggio in auto, trasporta i farmaci nell’abitacolo condizionato e/o in un contenitore termico. Evita invece il bagagliaio che potrebbe surriscaldarsi eccessivamente.

15. Durante il viaggio in aereo, colloca i farmaci nel bagaglio a mano. In caso di flaconi liquidi di medicinali già aperti, mantienili in posizione verticale. Se sei in terapia con farmaci salvavita porta in cabina tali medicinali con le relative ricette di prescrizione, poiché potrebbe essere necessario esibirle nelle fasi di controllo.

16. Se devi necessariamente spedire dei medicinali scegli sempre le compresse o comunque forme solide.

17. Alcuni farmaci possono causare reazioni da fotosensibilizzazione (reazioni fototossiche o fotoallergiche che solitamente sono costituite da manifestazioni cutanee come dermatiti, eczemi, ecc.) a seguito dell’esposizione al sole. Controlla attentamente le istruzioni in caso di assunzione di: antibiotici (tetracicline, chinolonici), sulfamidici, contraccettivi orali (pillola), antinfiammatori non steroidei (Fans), prometazina(antistaminico).

18. Evita l’esposizione al sole dopo l’applicazione di gel/cerotti a base di ketoprofene (fino a due settimane dopo il trattamento) o creme a base di prometazina, queste ultime spesso utilizzate per le punture di insetti o allergie cutanee; in caso lava accuratamente la zona interessata, in modo da evitare la comparsa di macchie o, peggio, vere e proprie ustioni. Per tutti gli altri medicinali in forma di gel/crema verificane la compatibilità con l’esposizione al sole.

19. Il caldo può provocare l’abbassamento della pressione anche in soggetti ipertesi, pertanto la terapia dell’ipertensione arteriosa(ACE inibitori in associazione o meno con diuretici, sartani, calcio antagonisti, diuretici, beta bloccanti, bloccanti dei recettori alfa adrenergici) e di altre malattie cardiovascolari potrebbe richiedere un riadattamento da parte del medico/specialista nel periodo estivo. Tieni presente che le terapie in corso non vanno mai sospese autonomamente; una sospensione anche temporanea della terapia senza il controllo del medico può aggravare severamente uno stato patologico. È opportuno, inoltre, effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa.

20. Intorno agli occhi, nel periodo estivo, non utilizzare prodotti che con il calore potrebbero entrare a contatto con la superficie oculare (creme o pomate non idonee all’uso oftalmico).

Fonte:  Aifa

 

Restare al fresco senz’aria condizionata: 8 trucchi salva-ambiente!

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È arrivata l’estate, e con l’estate è tornato alla ribalta un intramontabile argomento di conversazione: il caldo. Che fare? In molti ricorrono all’aria condizionata, ma… Se la vostra coscienza ecologica ve lo vieta, se non avete il condizionatore, oppure se ce l’avete ma volete usarlo poco o per nulla, per ragioni sia ecologiche che economiche, non significa che dobbiate rassegnarvi a boccheggiare. Ecco otto consigli per affrontare il caldo senza condizionatore, partendo dai semplici rimedi da mettere subito in pratica, per arrivare agli accorgimenti che renderanno più fresca la vostra abitazione in futuro.

1. Chiudete le finestre. Può sembrare un controsenso, ma quando fuori fa molto caldo, una finestra aperta rischia di far aumentare la temperatura all’interno. Tenete le finestre spalancate durante la notte per far circolare aria fresca, chiudendole al mattino insieme a serrande e persiane, per riaprirle dopo il tramonto. Potete anche collocare piante in vaso di fronte alle finestre: assorbiranno parte del calore prodotto dal sole.

2. Se proprio non potete rinunciare ai ventilatori, usateli in maniera strategica: piazzateli relativamente vicino a voi per poterli tenere al minimo, spegneteli quando uscite dalla stanza.

3. Mangiare cibi freddi aiuta a mantenere bassa la temperatura corporea, così come bere liquidi freddi (ma non troppo). Via libera dunque a insalate, zuppe fredde, angurie e meloni ben refrigerati. Evitate di usare il forno e di cucinare cibi che richiedono lunghi tempi di cottura; approfittate invece, se ce l’avete, del microonde.

4. Spegnete le luci, specialmente le tradizionali lampadine a incandescenza, che producono molto calore. Tutti gli strumenti elettronici, anche se lasciati in standby, producono una minima quantità di calore: una ragione in più, oltre al risparmio energetico, per spegnere e staccare tutti gli elettrodomestici che non state utilizzando.

5. Fate una doccia fresca. Sarebbe più efficace e gradevole fare un bagno al mare o in piscina, ma se non ne avete la possibilità, una breve doccia fresca sortirà l’effetto desiderato. In alternativa, immergete i polsi e le mani nell’acqua fredda: poiché i vasi sanguigni in queste parti del corpo sono molto superficiali, la sensazione di refrigerio si comunicherà rapidamente al resto del corpo.

6. Coibentate la vostra abitazione, in particolare il tetto, in modo da limitare la penetrazione del calore dalla superficie su cui batte il sole. Se avete molte condotte di aerazione, chiudete quelle non necessarie, specie se sboccano su pareti esterne soleggiate.

7. Se avete un giardino, piantate alberi in modo strategico. Lasciate che la natura vi aiuti a sopportare il caldo e a ridurre le bollette: alberi e piante cedue collocati lungo le pareti est e ovest della vostra casa, d’estate produrranno l’ombra desiderata, mentre in inverno lasceranno passare i raggi del sole. In generale, piante e piantine su terrazzi e balconi aiutano ad assorbire il calore.

8. Installate delle tende esterne sopra le vostre finestre e portefinestre. Un’alternativa economica? Piazzate un ombrellone sul terrazzo, di fronte alla portafinestra più soleggiata.

Fonte: tuttogreen