Progetto CLUE, Torino tra le altre città europee per progettare il quartiere a impatto zero

L’obiettivo del progetto CLUE, sviluppato sulla base delle più significative esperienze europee, è quello di individuare e favorire soluzioni e tecnologie a supporto di un’economia a basse emissioni nelle aree urbane. Il confronto tra buone pratiche e prospettive di sviluppo locale ha come focus il “quartiere a impatto zero” in vista della crescente domanda di urbanizzazione, cambiamento climatico379505

Si sta svolgendo presso l’Urban Center Metropolitano di piazza Palazzo di Città il secondo seminario (il primo si è svolto il 4 ottobre 2013) di “diffusione locale” del progetto europeo Clue (Climate Neutral Urban Districts in Europe/Distretti urbani climaticamente neutrali in Europa). L’incontro si è aperto con gli interventi dell’assessore all’Innovazione e all’Ambiente, Enzo Lavolta, e dall’assessore all’Urbanistica Stefano Lo Russo. “È l’ennesimo tassello di un mosaico più ampio nell’ambito del miglioramento della qualità della vita a Torino” – spiega Lavolta. Nel progetto collaboriamo con una città come Stoccolma che ha come obiettivo la riduzione entro il 2050 del 100% delle emissioni di CO2. Spinti dagli altri esempi – continua – ci fissiamo come obiettivo la riduzione del 40% entro il 2020”.
L’obiettivo del progetto CLUE, sviluppato sulla base delle più significative esperienze europee, è quello di individuare e favorire soluzioni e tecnologie a supporto di un’economia a basse emissioni nelle aree urbane. Il confronto tra buone pratiche e prospettive di sviluppo locale ha come focus il “quartiere a impatto zero” o “climaticamente neutro” come soluzione alle sfide di crescente domanda di urbanizzazione, cambiamento climatico e riduzione dello spreco di risorse naturali. Altri obiettivi del progetto sono l’identificazione delle migliori pratiche condotte dai partecipanti o elaborate dalla sintesi espressa dai tavoli di lavoro, l’individuazione di strumenti e metodi per misurare, mappare e valutare le diverse tecnologie o soluzioni volte a realizzare quartieri a impatto zero.
Il partenariato del progetto riunisce autorità locali e regionali e tre università provenienti da nove paesi europei: le città di Stoccolma (Svezia, capofila del progetto), Amburgo (Germania), Roma (Italia), Torino (Italia), Vienna (Austria), Paggaio (Grecia); Area Metropolitana di Barcellona (Spagna); Regione di Malopolska (Polonia); Università Napier (Edinburgo, Regno Unito), KTH – Istituto Reale di Tecnologia (Stoccolma, Svezia), Università di Delft (Olanda).

Fonte: ecodallecittà.it