Zanzare, scoperte le molecole che le rendono innocue

Alcune molecole presenti sull’epidermide sono in grado di indurre l’ipsomia che disorienta gli insetti che “vedono” attraverso gli odori150159696-586x421

La scoperta che potrebbe rendere più tranquille le notti estive e lasciare intonsa la nostra epidermide arriva dalla Florida, più precisamente dal Dipartimento di Agricoltura di Gainesville che sembra aver trovato il modo per depistare le zanzare nelle loro sessioni notturne di “caccia”. Nella ricerca presentata al congresso dell’American Chemical Society è stato spiegato che nella pelle umana sarebbero presenti sostanze in grado di bloccare la capacità delle zanzare di scovare, grazie all’odore, le proprie vittime. Una sorta di vera e propria schermatura nei confronti di questi insetti che “vedono” con l’olfatto. Negli ultimi anni le zanzare – veicoli di malattie come la malaria o un raro tipo di encefalite – sono state “dissuase” con repellenti chimici come il Deet (Dietiltoluamide). La recente ricerca ha scoperto come alcune molecole sarebbero in grado di stordire l’olfatto delle zanzare, depistarle e, di fatto renderle innocue. Una di queste, la 1-methylpiperazine, è presente in medicinali e cosmetici e potrebbe essere utilizzata largamente in futuro. La Mosquito and Fly Unit di Gainesville conduce ricerche sulle zanzare dal 1940 Dopo aver dimostrato l’effetto esca dell’acido lattico presente nel sudore, i ricercatori hanno notato come, con altre sostanze, l’effetto fosse nullo e le zanzare non si alzassero nemmeno in volo oppure manifestassero evidenti segni di uno stato confusionale. E queste sostanze che provocano l’anosmia o ipsomia, vale a dire l’incapacità di riconoscere gli odori, saranno le componenti con le quali vincere la guerra chimica contro le punture di zanzara.

Fonte: Science 2.0

Mission Possible, la bio-economia spiegata ai bambini in mostra a Museo dei Bambini di Roma dal 12 aprile 2013

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Non sempre conosciamo il significato corretto dei termini che utilizziamo e “bioeconomia” è sicuramente uno fra questi. Ricercatori ed esperti di musei e science centre europei – Austria, Estonia, Germania, Italia e Gran Bretagna – hanno collaborato al progetto “Mission Possible”: una mostra, finanziata dalla Commissione Europea, ad Explora, il museo dei bambini di Roma per 6 mesi.

L’iniziativa parte dalla considerazione che la bio-economia ci riguarda molto più di quel che immaginiamo, soprattutto in vista della Strategia Europa 2020: l’UE, infatti, si propone di diventare un’economia intelligente, sostenibile e solidale e auspica che ognuno di noi diventi un attore consapevole di questo indispensabile cambiamento. Mission Possibile, attraverso workshop scientifici e attività interattive, mostrerà a grandi e piccini come la bio-economia potrà venirci in soccorso per rendere più vivibile il nostro futuro, partendo dal presente.

Agricoltura e Pesca‚ Alimentazione e Benessere‚ Biotecnologie e Scienze della Vita, sono le tre grandi  aree tematiche in cui si articola  la mostra. La parola chiave di questo progetto è “partecipare” e non solo osservare: gli operatori condurranno le attività laboratoriali per i bambini, mentre degli info-terminali con link, immagini e video, consentiranno di approfondire e osservare le conseguenze delle scelte applicate.

Ecco alcuni degli interessanti laboratori che attendono bambini dai 7 anni in su.

  • Agricoltura e Pesca: “la vita di una goccia d’acqua” per far scoprire il bambini al mondo delle scienze naturali con particolare attenzione ad alcune fasi del ciclo dell’acqua.
  • Alimentazione e Benessere: “misuriamoci” – Partendo dall’indagine sul proprio corpo i bambini saranno stimolati a fare un parallelo con lo stato di salute della terra di cui sono protagonisti.
  • Biotecnologie e Scienze della Vita:“lemon light”- Come creare, utilizzare e sperimentare delle bio-batterie per entrare in contatto diretto con il tema delle energie rinnovabili.

Al termine, i visitatori sono invitati a lasciare un proprio feedback e potranno tornare alla loro vita quotidiana, con la speranza che questa esperienza sia servita a risvegliare la loro coscienza ambientale e si siano resi conto che anche i piccoli gesti contribuiscono a migliorare il mondo intero.

Per maggiori info: https://www.mdbr.it/it/component/k2/item/177-mission-possible-%E2%80%93-la-bioeconomia-salver%C3%A0-il-mondo?.html

 

Fonte:tuttogreen