
DESCRIZIONE
Veneto ADAPT si propone, in generale, di individuare e testare metodi e strumenti operativi per un’Europa più resiliente ai cambiamenti climatici. Il progetto, in particolare, intende sviluppare una metodologia operativa replicabile per ottimizzare e rendere più efficace la capacità di risposta a livello regionale all’impatto dei cambiamenti climatici, con un’attenzione specifica al rischio idrogeologico (alluvioni/allagamenti e isole di calore). Le iniziative riguardano l’area del Veneto centrale e coinvolgono le città di Padova, in qualità di capofila, Vicenza, Treviso, l’area metropolitana di Venezia e l’Unione del Comuni del Medio Brenta (Cadoneghe, Curtarolo, Vigodarzere). Il progetto mira inoltre a sviluppare un sistema di governance multi-livello, sia orizzontale (tra città dell’area conurbata) che verticale (tra livelli di governance ed attori differenti) e a supportare gli enti locali nella transizione dal PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) al PAESC con l’ampliamento delle strategie ed azioni non solo di mitigazione ma anche di adattamento ai cambiamenti climatici.
ATTIVITA’
La fase iniziale del progetto ha riguardato la realizzazione di una base di conoscenze comuni ed un inventario delle vulnerabilità e rischi relativi ai cambiamenti climatici attraverso l’implementazione della metodologia elaborata dall’Università Iuav. Tale quadro informativo è stato necessario per individuare una serie di misure di adattamento e la loro integrazione sia nei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile, in vista della transizione ai Piani d’azione per l’energia e il clima (PAESC), che nei Piani Urbanistici con l’integrazione di temi concernenti la gestione delle aree verdi e delle acque. Tra gli obiettivi specifici del progetto rientra anche la predisposizione di un sistema di monitoraggio che permetta di misurare realmente le azioni previste nei piani, e la redazione di linee guida regionali per gestire l’adattamento ai cambiamenti climatici nei piani e programmi. Sono infine inserite nel progetto azioni per promuovere e sviluppare le infrastrutture verdi con un approccio ecosistemico nell’area conurbata del Veneto Centrale e per aumentare la portata dei canali di scolo delle acque in eccesso e l’uso di aree di laminazione o raccolta polifunzionali, costruendo in questo modo una rete di aree protette. La percorribilità di queste soluzioni “Hard” e “Soft” per l’adattamento verrà dimostrata attraverso Azioni Pilota di sperimentazione condotte in apposite aree già individuate in cinque città partner.

RISULTATI/IMPATTI
Veneto ADAPT ha, ad oggi, concluso l’analisi dello stato attuale, che ha fornito due strumenti fondamentali per l’implementazione dei processi di adattamento al cambiamento climatico: l’indagine sulla capacità adattativa locale e l’analisi delle vulnerabilità del Veneto Centrale al cambiamento climatico. Il primo strumento consiste in una approfondita analisi della capacità del territorio veneto di confrontarsi con i propri rischi e con i cambiamenti in atto. Ogni partner ha verificato il proprio “modello di governance locale del rischio” e la presenza di misure utili all’adattamento all’interno degli strumenti pianificatori vigenti a diverse scale territoriali. L’analisi dei piani vigenti ha evidenziato 630 misure di adattamento utilizzabili per il PAESC da cui le altre città potranno prendere spunto. L’analisi delle vulnerabilità al cambiamento climatico svolta mediante nuove tecnologie dell’informazione ed incentrata sugli impatti di ondate di calore ed eventi meteorici estremi ha permesso di fornire delle adeguate basi scientifiche per censire e mappare le aree a rischio, consentendo di focalizzare i successivi interventi su porzioni di territorio particolarmente esposte. 1.714 kmq di territorio regionale sensibile ad alluvioni e allagamenti, 1.565 kmq di aree urbane sensibili a ondate e isole di calore. La combinazione di questi studi ha permesso di strutturare una raccolta di scenari e strategie di adattamento per gli enti locali, a cui il Comune di Padova, come ulteriore risultato di progetto, ha aggiunto la redazione del documento “Linee Guida per le strategie di adattamento al cambiamento climatico”, redatto negli ultimi mesi. Il progetto prevede inoltre azioni finalizzate a supportare gli enti nella transizione dai PAES ai PAESC secondo un approccio volto all’integrazione della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici, secondo quanto previsto dal nuovo Patto dei Sindaci 2030 della Comunità Europea. Lo scorso 19 maggio il Comune di Padova, dopo aver presentato i risultati del lavoro finora svolto, ha illustrato la struttura del PAESC in termini di inventario delle emissioni e misure di adattamento ai cambiamenti climatici suddivise per ambiti. Il momento di confronto ha fornito un’importante occasione per attivare partnership territoriali finalizzate alla definizione e attuazione di una coesa strategia di adattamento ai cambiamenti climatici. TRASFERIBILITA’
L’esperienza dei partner del progetto sarà arricchita da una rilevante attività di gemellaggio con altre città europee. I risultati raggiunti nel corso di Life Veneto ADAPT saranno condivisi con altre città che intendono intraprendere un simile percorso di adattamento nei loro territori. A tal riguardo il progetto prevede che 20 enti locali italiani e 5 città europee aderiscano al nuovo “Patto per l’Energia e il Clima” grazie all’utilizzo dell’approccio “Veneto ADAPT”. Il Comune di Padova ha raccolto le manifestazioni di interesse di città che intendono sottoscrivere un protocollo d’intesa con il progetto per poter impiegare la metodologia messa a punto da Veneto “ADAPT”
Fonte: www.sinanet.isprambiente.it