Mercatino di Natale a Milano Green Christmas per regali rigorosamente ecologici

Dal 14 al 15 dicembre aprono i mercatini di Natale Green Christmas alla Fonderia Napoleonica per regali rigorosamente etici e ecologicigreen-christmas1-620x154

Acquisti consapevoli a Natale, chi ci prova ogni anno sa quanto possa essere complicato. Ecco che a Milano dal 14 al 15 dicembre aprono i mercatini di Natale Green Christmas con stand che offrono oggetti provenienti da design e dalla moda sostenibile. Infatti tutti i capi o i prodotti in vendita al Green Christmas provengono da materie prime naturali incluse le tinture e trattamento dei colori. Il mercatino si svolge nei locali della Fonderia Napoleonica e tra i prodotti esposti non mancheranno pezzi di artigianato oppure capi di alta moda disegnati dalla stilista libanese Mohanna Mona che con il suo progetto dà lavoro alle ricamatrici palestinesi profughe in Libano; per chi invece ama la moda critica ecco il riuso e il riciclo del laboratorio di sartoria creativa Lavgon che riutilizza i materiali di scarto della produzione; ci sarà poi Artefeltro che usa il tradizionale tessuto per capi caldissimi. Veniamo invece agli appassionati dell’upcycle o riciclo creativo che troveranno Ecologina il marchio creato da Giada Gaia interessante stilista milanese; c’è poi Cicala che recupera e ricicla per una seconda vita capi di abbigliamento trasformandoli sempre in qualcosa di nuovo; per le appassionate e gli appassionati di cappelli c’è Cadò mentre la stilista Nicoletta Fasani ricrea dai tessuti usati capi nuovi e bellissimi. Intimo in limited edition è presentato da Individual’s che recupera la lavorazione artigianale con creazioni in lycra. Ampio spazio è destinato alla bigiotteria e alla cosmesi biologica, al benessere con l’angolo delle tisane curato da Nyanda.

Fonte: ecoblog

Come tingere vestiti e tessuti in modo ecologico

Vi siete mai sentiti stufi di una maglietta che avete in un cassetto da tempo? vi siete mai pentiti di aver comprato un vestito bianco? tingere-tessuti-modo-ecologico-350x220

La vostra borsa preferita comincia ad essere segnata dal tempo e quel beige naturale vi intristisce quando andate a fare la spesa? Nessun problema! Provate a tingere i tessuti in modo ecologico. Senza dimenticare che le tinte ecologiche per i tessuti possono essere un divertente attività da fare con i vostri figli, o magari da proporre per una festa di compleanno, i piccoli ospiti resteranno stupiti! La tintura dei tessuti con metodi naturali è un procedimento molto antico se pensate che fin nell’Antico Egitto era usanza diffusa utilizzare materie prime di origine vegetale o animale non solo per tingere i tessuti ma anche per truccarsi o cambiare il colore dei capelli. Il procedimento è un po’ complesso ma il risultato vi sorprenderà! In generale si possono tingere i tessuti per ottenere ogni colore, anche se con gli strumenti della natura è impossibile ottenere tutte le sfumature delle tinte in commercio, per lo più chimiche. Ma lo stile “naturale” va sempre più di moda e la consapevolezza di aver rispettato l’ambiente sarà un motivo di vanto e orgoglio! Per prima cosa è bene ricordare che non tutti i tessuti possono essere tinti in maniera naturale. Si ottengono buoni risultati con quelli di fibre totalmente vegetali come il cotone, la seta e la lana vergine. Le fibre sintetiche (lycra, nylon, rayon, dacron) e miste non si prestano al procedimento di tintura. Tutto quello di cui avrete bisogno sono una grossa pentola di acciaio inossidabile (perfetti i vecchi tegami della nonna), del sale grosso da cucina (che funge da fissativo) e la tinta prescelta.spezie-coloranti-naturali-250x187

Esistono in commercio e anche online svariate pagine con tabelle-colore dove potrete trovare elenchi di bacchefiori, frutti e spezie in grado di farvi ottenere una determinata tinta, in realtà però basta usare un po’ di fantasia: dal succo delle bacche di mirtillo otterrete una sfumatura violacea, mentre se la materia prima che avete scelto sono dei profumati petali di rosa rossa quello sarà il colore che otterrete! Per i toni della terra, ecrue, bronzo e marrone, sono perfette le bustine di the avanzate o i fondi di caffè ma anche altre spezie come la curcuma, lo zafferano ed il curry sono ottimi. Per non parlare dei vini per dare toni di rosso o di bordeaux!

Ma vediamo in breve i passaggi da compiere per tingere i tessuti in modo ecologico.

1. Per prima cosa pesate la materia prima naturale che avete prescelto poiché dovrete averne in quantità pari al peso del tessuto o vestito da tingere.

2. Quindi se la dovete tingere un etto di filato di lana dovrete avere un etto di materia prima (per esempio 1 hg di bustine di the per una maglietta da 1 hg di peso). Inoltre quando tingete dei filati, fatelo quando svolgendo la matassa e non direttamente il gomitolo perché vi resterebbero delle parti non tinte. Questo è il procedimento del tinto in filo con cui poi si possono creare delle maglie già colorate.

3. Occorre lavare bene vestiti o tessuti prima di procedere con la tintura: residui di colla o di  altro materiale potrebbero compromettere il risultato finale.

4. Fate sciogliere il sale grosso nell’acqua, seguendo la proporzione di un cucchiaio da cucina di sale per ogni litro di acqua.

5. Individuato l’ingrediente da utilizzare come tinta naturale, fatelo bollire nell’acqua salata per circa un’ora o comunque fino a quando non avrà rilasciato per bene il colore.

6. Se usate le bustine di the o di altri decotti (come frutti di bosco per il rosso o mirtilli per il viola) lasciatele in infusione direttamente nell’acqua, se invece usate bacche o fiori potete anche procedere facendo bollire nell’acqua una poltiglia ottenuta frullando la materia.

8. Una volta ottenuta la sfumatura desiderata (e ricordate che comunque il colore dell’acqua sarà sempre più scuro di quello che effettivamente passerà sul tessuto) lasciate raffreddare.

9. Ora è il momento di filtrare l’acqua di tintura, per togliere residui di bacche, foglie o altro che potrebbero rovinare i tessuti.

10. Rimettete la pentola sul fuoco e immergete il tessuto, facendo attenzione a che sia completamente immerso ed eventualmente mescolate.

11. Lasciate sobbollire fino a quando non vedrete il tessuto del colore desiderato e comunque non meno di due ore.

12. Spegnete il fuoco e lasciate il tessuto nell’acqua fino a quando si sarà raffreddata.

E finalmente avrete il vostro vestito del colore desiderato! Non male e soprattutto, finalmente un abito veramente tutto-green!

Fonte: tuttogreen

Ravenna2013: sono aperte le iscrizioni

Sono ufficialmente aperte le iscrizioni per il primo evento italiano “green” realizzato “dal basso”. Si terrà a Ravenna dal 25 al 27 settembre “Fare i conti con l’ambiente”, evento a km zero sui temi della sostenibilità. Disponibile il programma delle varie iniziative

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Sono ufficialmente aperte le iscrizioni a Fare i conti con l’ambiente, manifestazione di Ravenna, giunta alla sesta edizione, dedicata ai temi della sostenibilità ambientale e alle buone pratiche in tema rifiuti/acqua/energia. Prenderà il via il 25 settembre (con chiusura il 27) e sarà un evento a km zero (si svolge infatti interamente nel Centro Storico pedonale di Ravenna all’interno di 12 Sale attrezzate, in Piazza del Popolo e nelle principali vie del Centro Storico). 

Manifestazione open e gratuita – Tutti gli eventi saranno gratuiti. 

Tra le “chicche” e le novità di questa edizione segnaliamo:

– la conferenza Labeinnovation Rifiuti: tecnologia, ricerca e nuovi saperi per la gestione dei rifiuti –a cui parteciperà il Dott. Maurizio Pernice (Dir. Gen. Ministero dell’Ambiente). Lo spunto di discussione è la domanda focale è: “no waste” è realmente il futuro?

-il grande ritorno di Philippe Daverio, dopo i successi degli anni scorsi, con una conferenza sul tema “Fare i conti con l’ambiente: il vero capitale”.

-la Conferenza Internazionale sugli indicatori ambientali e biologici come spie della qualità di un ecosistema: casi di studio dal mondo, rifiuti, acqua, energia…con la partecipazione dei maggiori esperti europei del settore.

-la conferenza su Smart Manufacturing, Digital Start Up ed “effetto Sputnik”, dove Fabrizio Cardinali, uno dei principali esperti europei nell’area delle nuove tecnologie per l’addestramento  e il supporto alle performance online, fondatore di numerose start up eLearning in Europa, Australia  e USA e relatore internazionale sullo “Sputnik Effect”, presenta (introdotto da Umberto Torelli, giornalista del Corriere della Sera) le nuove sfide formative dello Smart Manufacturing e le nuove frontiere  dell’addestramento on line.

-la conferenza “I lavori verdi per i giovani”, anche qui Ravenna celebra il grande ritorno di Marco Gisotti, esperto di green jobs: quali sono le professioni del futuro e verso quali settori è più opportuno orientarsi? Una panoramica su quelli che vengono definiti “lavori verdi” e che oggi interessano tutti i settori dell’economia, dalla produzione di energie all’agroalimentare e all’edilizia.
labecamp: non-conferenza sui temi “green”, vedrà la partecipazione di blogger, giornalisti, esperti ed appassionati di ecologia, tutti accomunati dalla voglia di praticare “conversazioni sostenibili”. Il labecamp 2013 vedrà l’importante partecipazione del network dei “Giornalisti Ambientali” (FIMA – Federazione Italiana Media Ambientali), che proprio in Ravenna ha tratto spunto e forza per nascere e che in Ravenna conferma una delle proprie date “fisiche” nel 2013 dopo l’esordio ad Aprile in occasione del Festival del Giornalismo di Perugia.

Ravenna2013 si conferma una delle manifestazioni “green” più originali del panorama italiano, con un format che miscela contenuti dall’alto valore tecnico-scientifico calati all’interno di un “palcoscenico” particolare come il centro storico della città. Efficace e originale è anche lo sviluppo “dal basso” dell’iniziativa, con il coinvolgimento di tutti gli attori (istituzioni, associazioni di categoria, imprese, ecc) attraverso la regia di labelab, gruppo di professionisti operante nel settore dei rifiuti, dell’acqua, dell’energia con un team di 50 professionisti nazionali ed internazionali, con la collaborazione del Comune di Ravenna, di altri 30 enti patrocinatori e diverse aziende partner e sponsor.

I numeri di questa edizione (oltre 60 iniziative) sono eccezionali e confermato l’elevato spessore contenutistico dell’evento: 

• 6 Conferenze

• 26 Workshop

• 16 Labmeeting e Corsi

• 12 Eventi Culturali


Per il primo anno inoltre sarà ospitata l’ALTA SCUOLA DI FORMAZIONE SULLA BONIFICA DI SITI CONTAMINATI corso residenziale rivolto a sviluppare concrete professionalità nel campo del recupero e riconversione delle aree dismesse e dei siti contaminati.

Il prefisso “CO” caratterizza gli obiettivi di quest’edizione:

– COndivisione conoscenza 

– COstruire pensando

– COordinare i diversi interessi

– COnvivenza per la qualità dell’essere e del fare


Per ulteriori informazioni: www.ravenna2013.it

Fonte: ecodallecittà

Come scegliere biberon e tettarelle ecologici

La scelta del biberon dipende dall’età del bambino. In commercio vi sono modelli con ogni fascia di prezzo ma ciò che conta è che sia il più possibile naturale e ecologico.biberon-594x350

La scelta del biberon, se di vetro o di plastica senza Bisfenolo A, dipende sia dalle personali preferenze verso questi materiali e sia dall’età del bambino. Un biberon per un neonato sarà diverso per peso, capienza e misura da un biberon usato per un lattante di 6 mesi; così come la tettarella. Precisiamo che in genere i neonati e i lattanti andrebbero allattati al seno materno, ma vi sono situazioni per cui ciò non è possibile e allora diventa necessario affidarsi al biberon; peraltro con lo svezzamento i bambini iniziano a bere acqua e poi un biberon può essere utile per somministrare medicinali. Insomma un biberon spesso è utile e allora vediamo come sceglierlo tra quelli proposti sia in vetro, sia in plastica. I biberon in vetro in genere sono considerati più igienici è facili da pulire, si sterilizzano sia a freddo sia per bollitura ma ovviamente ha il grande inconveniente di potersi scheggiare o rompere facilmente. Per ovviare a questo problema sono nate delle guaine in silicone che rivestono il biberon proteggendolo e si trovano in vendita facilmente. Di contro i biberon in plastica (polipropilene o silicone) ,che dal 2011 non contiene più il Bisfenolo A considerato interferente endocrino, sono leggeri e le manine dei bambini li afferrano facilmente ma vanno sostituiti spesso poiché la plastica si rovina facilmente. Si sterilizzano a freddo. In ogni caso per ogni fase della crescita consideriamo di dover acquistare un biberon diverso sia per dimensioni sia per forma. Un biberon da 90 a 120 ml si usa di solito per portarsi dietro l’acqua o il succo di frutta, mentre il biberon piccolino quello da 30 ml in genere lo si usa per dare medicinali; mentre il biberon che va oltre i 300 ml lo usiamo per un lattante dai 9 mesi in avanti. Abbiamo diversi tipi di biberon, c’è il biberon angolato che si usa in genere nei primi mesi del neonato e questo per impedire che inghiottisca aria assieme al latte; il biberon ergonomico assicura alle manine del bambino una presa sicura e poi c’è il biberon classico dalla forma tradizionale a bottiglia. Veniamo alle tettarelle che possono essere in silicone o caucciù e che hanno valvole per evitare sia reflussi sia ingerimento di aria e scongiurare così le temute colichette. Il silicone si sterilizza a freddo o per bollitura, non assorbe odori e sapori; il caucciù è una gomma naturale che però assorbe gli odori e l’acqua e si sterilizza a freddo.

Fonte:  ConsoGlobe