“Come autoristrutturare la casa? Lo spiego nei miei video”

Il nostro lettore Ivan Piga è impegnato da diversi anni in un’opera di autoristrutturazione della sua casa fondata sull’isolamento e sul risparmio energetico. Un aspetto fondamentale del suo lavoro consiste nella condivisione e diffusione della sua esperienza. Ivan vive in un paese della pianura padana e nel 2012 ha iniziato una imponente opera di autoristrutturazione della sua abitazione. La prima cosa che fece all’inizio del lavoro fu cercare tips in rete: consigli, video tutorial, persone che avevano già svolto imprese analoghe e lo raccontavano. Ma rimase profondamente deluso…

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«Sin dal principio mi sono posto un po’ di domande – racconta Ivan – ho fatto delle ricerche su internet per capire come procedere e ho visto che c’era pochissimo materiale riguardante progettazione, isolamento, scelta dei materiali, in particolare il sughero. Ho cercato, invano, di capire perché non ci fossero né richiesta né interesse».

Così, scottato dal problema, oltre a portare avanti i lavori pratici Ivan si è posto come missione quella di contribuire alla diffusione della cultura dell’autoristrutturazione. Ma, come ci spiega, non è stato facile: «Ho cominciato a girare e mettere in rete i video della mia opera, ma l’inizio è stato in salita. Ringrazio Italia Che Cambia che ha creduto nel mio progetto e ha pubblicato una mia intervista, portando interesse sul tema e lanciando i miei canali social».

Oggi il canale di YouTube di Ivan ha più di 3000 iscritti e i suoi video sono stati visualizzati nel compresso da circa 1,3 milioni di utenti, segno che l’attenzione su questi argomenti sta crescendo. «Molti ignoravano persino la possibilità di fare una cosa del genere, quasi tutti quelli che mi contattano mi dicono che non c’è informazione e non si ha idea di quanto sia semplice potersi isolare una casa, al di là delle competenze pratiche. Ci vogliono più informazione e più cultura».

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Ivan Piga al festival Ecofuturo

Grazie ai canali che ha creato Ivan sta avendo da qualche tempo tanti contatti di persone che vogliono iniziare ad auto-isolarsi la casa. C’è stato anche chi ha provato addirittura ad “assoldarlo”, ma lui ha rifiutato: «Intanto non posso per questioni legali, non essendo un professionista. E poi io sono per l’autocostruzione: mi sono trovato in questa situazione per motivi di forza maggiore [ha perso il lavoro, NdR], ma in questa attività ho trovato un’importanza essenziale, un significato più alto, ovvero riuscire ad avere il tempo per poter fare delle cose per me stesso».

Proprio il tempo è il bene più prezioso, quello che a detta di tutti manca sempre. «C’è stato qualcuno che ha iniziato ad autoristrutturare seguendo il mio esempio. Una delle persone che mi ha contattato ha deciso di riservare tre ore al giorno a questo progetto; ci sentiamo costantemente via skype e lo seguo raccontandogli la mia esperienza e supportandolo Poi ognuno prende liberamente spunto perché ogni casa è diversa, così come le esigenze personali».

A proposito di tempo, gli abbiamo chiesto quanto ci ha impiegato per portare a termine l’opera: «Non ho segnato l’intero monte ore, ma posso dire che ci ho messo cinque anni lavorando tre o quattro ore al giorno, un paio di giorni alla settimana. Soprattutto nella fase iniziale però, la maggior parte del tempo l’ho impiegata per reperire in rete le informazioni e per decidere il materiale da usare e come applicarlo. L’obiettivo dei miei video è far risparmiare agli altri questo lavoro e il tempo che esso richiede».

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Nel primo articolo che gli dedicammo, Ivan ci spiegò molti dettagli su come aveva impostato il lavoro basandosi sul sughero, un materiale dalle grandi proprietà in termini di isolamento termico ma anche acustico. Allora l’opera non era ancora conclusa, mentre adesso ha finalmente finito di isolare e ristrutturare la propria abitazione. Deve ancora sostituire gli infissi, ma il microclima interno, il comfort e le prestazioni della casa sono già migliorate moltissimo.

«È impressionante come cambia il clima una volta isolata internamente la casa con il sughero», ci racconta. «L’ambiente è più fresco, più confortevole per il corpo. Semplicemente si sta meglio. Si vede anche dalle reazioni di chi entra per la prima volta, che avverte il comfort».

È difficile trasmettere queste sensazioni attraverso i video e i dati, ma Ivan ci racconta come sono cambiati i suoi consumi negli ultimi anni: «La mia casa non ha impianto di riscaldamento, faccio ricorso solo ad alcune stufette elettriche. Nel 2015/16 ho speso circa 1200 euro, nel 2017/18 ho quasi dimezzato i costi arrivando a 620 euro grazie al cambio di gestore. Sono passato a Dolomiti Energia, non solo per una questione economica ma anche perché volevo un provider che fornisse solo energia pulita certificata. Nel 2018/19, quando l’isolamento delle pareti è stato completato, ho speso 530 euro, riducendo i consumi del 25% rispetto a tre anni prima».

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Complessivamente per ristrutturare la propria casa – 80 metri quadri disposti su due piani – Ivan ha speso circa 6300 euro, quota che non comprende solo elementi isolanti, ma anche accessori come scaldabagno, sanitari, mobili e quant’altro. Molti di questi oggetti sono stati realizzati dallo stesso Ivan utilizzando materiali di scarto.

Anche senza riscaldamento d’inverno la temperatura interna non scende mai sotto i 16°. Quando esternamente il termometro supera la soglia dei 5° accende le stufette, portando la temperatura interna intorno ai 18/20°. Ovviamente ogni stanza è diversa e ha il suo microclima, che dipende da molteplici fattori. Durante l’estate, con il caldo, in camera da letto – esposta a sud – la temperatura interna non ha mai superato i 29°, anche con temperature esterne vicine ai 40°; mediamente in questa stagione è intorno ai 24/25°.

La sua opera gli è valsa anche la partecipazione a EcoFuturo, dove ha raccontato non solo gli aspetti pratici del progetto, ma anche l’importanza di condividere e diffondere la cultura dell’autoristrutturazione. Per chi volesse seguirlo, questi sono i suoi canali social:

Pagina Facebook

Pagina YouTube

Fonte: https://www.italiachecambia.org/2019/11/come-autoristrutturare-casa-spiego-video/?utm_source=newsletter&utm_medium=email

Ecofuturo: torna ad Alcatraz il festival delle ecotecnologie e dell’autocostruzione

Italia che Cambia è tra gli organizzatori di Ecofuturo  che, dopo il successo dello scorso anno, tornerà alla Libera Università di Alcatraz  dall’1 al 6 settembre 2015. Il Festival delle EcoTecnologie e dell’Autocostruzione nasce dall’incontro tra alcune persone e realtà che stanno maturando insieme la consapevolezza che esiste nel nostro Paese un patrimonio straordinario di idee, esperienze e progettualità che coinvolge l’ecologismo in tutte le sue diverse espressioni.testata-ecofuturo

Un patrimonio troppo spesso invisibile rappresentato da associazionismo, imprese innovative, amministrazioni virtuose, mondo della ricerca e dell’informazione che rappresentano delle vere e proprie eccellenze, a livello europeo e in alcuni casi addirittura mondiale! EcoFuturo si pone dunque l’obiettivo di costruire ponti, di far incontrare fra loro queste eccellenze, dare loro voce e visibilità attraverso una rete di comunicazione (web, tv, radio, giornali…) e la possibilità di confrontarsi – in una cornice conviviale, creativa e cooperativa – per fare nascere nuove idee e possibili collaborazioni.

Dalla mobilità alla bioedilizia, dall’energia alla riduzione dei rifiuti: anche quest’anno è previsto un ricco programma di incontri, approfondimenti e tavole rotonde. Non mancheranno concerti, spettacoli e… una grande festa! Musica, video, giocoleria, teatro e danza animeranno la sera del 5 settembre la grande festa dell’Italia che Cambia, alla quale tutti siete invitati a partecipare portando con voi, se lo desiderate, il vostro talento.

Per tutte le informazioni su Ecofuturo vi invitiamo a visitare il sito del Festival 

Fonte : italiachecambia.org

Libro Bianco delle ecotecnologie: in Senato le proposte per un Ecofuturo

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E’ stato presentato ieri in Senato  il Libro Bianco con le proposte di ecotecnologie emerse dal Festival Ecofuturo. Si tratta di proposte che consentono di risparmiare 200 miliardi di euro, creare milioni di posti di lavoro, difendere salute e ambiente, promuovere pace e diritti umani. Alla presentazione tenutasi a Palazzo Madama sono hanno preso parte Jacopo Fo e Michele Dotti, promotori del Festival EcoFuturo Fabio Roggiolani, coordinamento FREE (Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) Bengasi Battisti, nuovo presidente del Consiglio direttivo dell’Associazione dei Comuni Virtuosi, Sergio Ferraris FIMA (Federazione Italiana Media Ambientali), Gianpietro Zonta e Daniela Raccanello, del Movimento Energitismo, Daniel Tarozzi e Andrea degli Innocenti di Italia che Cambia, Giuliano Gabbani, Dipart. di Scienze della Terra – Università di Firenze, Maurizio Fauri, Dipart. di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica – Università di Tre (membri del Comitato Scientifico di EcoFuturo). “Non si tratta di una sfida, le soluzioni esistono già. Per cambiare non bisogna però agire individualmente ma è necessario farlo in modo cooperativo”, affermano i promotori di Ecofuturo invitando tutti a partecipare alla prossima edizione del Festival Ecofuturo che si terrà dall’1 al 6 settembre presso la Libera Università di Alcatraz .

Vi proponiamo il video realizzato e diffuso da TeleAmbiente

Fonte : italiachecambia.org