Nanoparticelle dell’acciaio isolate nei tessuti umani, provano l’inquinamento ambientale

Nanoparticelle di acciaio sono state isolate nei tessuti di due donne di cui una è deceduta, da Antonietta Gatti e Stefano Montanarinanoparticelle-620x350

Qual è la correlazione tra l’insorgere di alcuni tumori e l’inquinamento ambientale? Una prova arriverebbe dai risultati delle analisi sui tessuti malati di due donne, di cui una poi deceduta, che hanno respirato la malsana aria emessa dai fumi dell’acciaieria di Trento. A effettuare le analisi di biobalistica a Modena sono Antonietta Gatti e Stefano Montanari che hanno rinvenuto nanoparticelle di acciaio, come spiega la professoressa Gatti a Stefania Divertito per Metro:

La presenza nel reperto biologico soprattutto delle particelle di acciaio anche in forma sferica, tipica della formazione ad alta temperatura, testimoniano l’esposizione che il paziente ha subito a un inquinamento ambientale causato da lavorazioni dell’acciaio ad alta temperatura. Partendo dal tessuto malato, riusciamo a individuare da dove provengono le nanoparticelle di metalli pesanti e altre sostante che hanno causato la malattia.

Due parole le spendo per spiegare cosa sia la biobalistica, ossia la ricerca delle tracce delle nanoparticelle e della loro identità al fine di attestare la loro provenienza. Proprio come accade con le analisi dei proiettili che possono essere sparati solo da un unica pistola. In pratica i due scienziati grazie a uno strumento molto sofisticato ossia il microscopio elettronico a scansione ambientale sono riusciti a trovare le tracce delle emissioni dell’acciaieria nei tessuti umani. Tracce talmente infinitesimali che sono definite appunto nanoparticelle. Queste analisi saranno l’impianto per una denuncia penale che sarà presentata nei confronti dell’acciaieria, ma questa è un altra storia. Si dice convinta la Gatti che la causa della malattia delle due donne è da ricercare nell’inquinamento ambientale e le tracce degli inquinanti, ossia quelle nanosfere, sono un po’ come la firma dell’acciaieria. La Gatti ha proposto perciò all’ospedale pediatrico di Taranto di effettuare a titolo gratuito due analisi ma per ora non ha ricevuto alcuna risposta.

Fonte: Trentino Corriere Alpi

Verdure grigliate e barbecue vegan con 125 ricette golose

La griglia e le verdure sono le protagoniste del ricettario “Grigliate vegan style” scritto da John Schlimm che in 125 ricette ci propone anche tapas, insalate, primi, piatti unici e dolci rusticibbq-grill-620x350

griglia1-280x360

 

I maniaci della griglia ma anche vegani convinti nel libro Grigliate vegan style(Sonda Edizioni, 19,90 €) scritto da John Schlimm e curato nella versione italiana da Yari Prete trovano 125 ricette per dare sfogo alla loro incontenibile creatività. Il libro è interessante perché propone il grill (magari un barbecue solare!) come sistema di cottura anche per dolci rustici o primi piatti unici. I consigli dunque, per affrontare questo sistema di cottura sono molteplici e sono svelati anche molti trucchi per ottenere grigliate perfette con verdure un po’ difficili come i pomodori, ad esempio. Due parole le spendo sull’autore, l’americano John Schlimm che negli Usa è una vera celebrità: ha vinto moltissimi premi per i suoi libri di cucina e sopratutto è un esperto in birre. Dunque il libro in effetti è piuttosto rivoluzionario, almeno per gli Stati Uniti dove la griglia è molto usata e dove c’è proprio l’abitudine di fare giganteschi barbecue aperti a amici e vicini di casa in cui chili e chili di carne ci finiscono su. Ecco che la proposta di Schlimm assume il valore di una vera alternativa. Di seguito vi lascio la ricetta dei pomodori grigliati poiché garantisce un risultato perfetto per questo ortaggio che diversamente, se cotto male, potrebbe risultare molle e acquoso.

Ingredienti

8 fogli di basilico fresco sminuzzate, 4 pomodori maturi ma sodi tagliati a metà e in diagonale, sale marino integrale, pepe nero appena macinato

Preparazionepomodori1-280x353

Tagliamo il basilico alla chiffonade, ossia raggruppiamo le foglie e arrotoliamole come un sigaro, sminuzziamole con un coltello affilato. Posizionandovi sopra al bidoncino del compost, usate il mignolo per togliere i semini dei pomodori e la polpa interna. Scaldate il grill a fiamma alta. Condite bene i pomodori con sale e pepe e spennellate l’interno con l’olio di oliva. Usante una griglia fitta sistemate i pomodori sul barbecue con la parte interna a contatto con la piastra. Coprite il grill e lasciateli cuocere circa 4 minuti. Togliete i pomodori dalla piastra con una spatola sottile di metallo. Sistemate i pomodori su un vassoio, con la parte interna rivolta verso l’alto. Aggiungete un filo di olio e un pizzico di sale e pepe. Terminate la preparazione aggiungendo il basilico sminuzzato alla chiffonade.

Fonte: web