Smart Home: agli italiani piace la casa a risparmio energetico

Risparmiare energia a casa grazie alla domotica e ai dispositivi smart home è possibile e, a quanto pare, gli italiani lo stanno iniziando a capire.http _media.ecoblog.it_4_46e_domotica-smart-home-risparmio-energetico

Gli italiani sognano la smart home a risparmio energetico, una casa intelligente che aiuta a risparmiare energia. Almeno così sembrerebbe leggendo l’Osservatorio Compass di aprile 2018, che mette nero su bianco le ultime tendenze in fatto di arredamento e spese per la casa, partendo dalle risposte date da un campione di 400 intervistati a febbraio 2018.

I dati dell’Osservatorio Compasshttp _media.ecoblog.it_9_97d_smart-home-domotica-casa-ideale

Dai dati dell’Osservatorio, ad esempio, risulta che per il 21% degli intervistati la casa ideale è tecnologica, connessa e dotata di un impianto di domotica. Per il 28% deve essere ecologica e sostenibile, per il 53% deve essere polifunzionale (deve, cioè, andare incontro alle esigenze di tutti i familiari che la abitano). Infine, per il 55% degli intervistati, la casa ideale deve permettere agli inquilini di risparmiare sulla bolletta dell’energia e sulla manutenzione.

I principali trend del settorehttp _media.ecoblog.it_5_593_smart-home-domotica-trend

Se guardiamo, invece, ai trend che emergono dall’indagine di Compass scopriamo che per il 41% dei consumatori il trend principale è quello verso la “green home“, la casa verde a risparmio energetico. Per il 50% il trend che vince è quello della smart home e della domotica e, infine, per il 20% il trend dei prossimi anni sarà l’UpCycling (cioè la possibilità di riconvertire materiali e prodotti inutilizzati in materiali e prodotti nuovi e innovativi a basso impatto ambientale). Quest’ultimo trend, in pratica, fotografa la voglia degli italiani di ridurre il proprio impatto sulla produzione di rifiuti.

Le detrazioni fiscali per la smart home ecologicahttp _media.ecoblog.it_5_575_smart-home-domotica-detrazioni-fiscali

L’Osservatorio ha anche fotografato la conoscenza degli italiani sulle possibilità di risparmiare grazie alle detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia, al bonus mobili ed elettrodomestici e al bonus per interventi di riqualificazione energetica. Emerge che 3 persone su 4 conoscono i bonus fiscali previsti per il 2018 e, tra coloro che li conoscono, il 52% ha intenzione di utilizzarli. In particolare il bonus per la ristrutturazione edilizia è l’incentivo preferito dagli italiani, seguito dal bonus fiscale per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Secondo il 79% dei convenzionati Compass, inoltre, gli incentivi fiscali contribuiscono ad aumentare le vendite.

Gli italiani e la smart home ecologicahttp _media.ecoblog.it_b_bd8_domotica-smart-home-dispositivi-per-risparmio-energetico

Incrociando i dati, senza dimenticare i limiti di ogni rilevazione statistica, emerge abbastanza chiaramente l’interesse degli italiani verso i dispositivi di smart home control, e più in generale di home automation, finalizzati al risparmio energetico. Gli italiani sognano la casa intelligente, dotata di lampadine smart , termostati intelligenti e prese smart per programmare l’accensione e lo spegnimento (anche da remoto) dei grandi elettrodomestici bianchi (lavatrici e lavastoviglie in primo luogo, ma in futuro anche il forno e gli altri elettrodomestici). Ma mano che gli smart speaker come Googe Home, Alexa Echo e Apple HomeKit aumenteranno la propria penetrazione nel mercato, poi, sarà sempre più alta la percentuale dei consumatori che vorrà controllare gli elettrodomestici con la voce o gestire la casa dallo smartphone. Quanto la casa smart possa essere ecologica dipende anche dall’uso che se ne fa. E’ indubbio, però, che molti produttori di dispositivi per smart home stiano puntando anche (in alcuni casi soprattutto, specialmente nel caso dei produttori di lampadine a led e cronotermostati connessi) sul risparmio energetico.

Fonte : Osservatorio Compass Aprile 2018

Foto: Unsplash

 

Le 12 tecnologie che ci cambieranno la vita, ma quanta energia servirà?

Ecco le 12 tecnologie che promettono di cambiarci la vita: ma quanta energia ci vorrà?168444613-594x350

L’Istituto McKinsey ha pubblicato un rapporto dal titolo: Disruptive technologies: Advances that will transform life, business, and the global economy, ovvero le tecnologie dirompenti, quelle che ci cambieranno la vita su questo Pianeta per sempre. Infatti nel documento di 180 pagine sono elencate una dozzina di innovazioni che saranno capaci di modificarci la vita da qui al 2025. Queste invenzioni sono considerate dirompenti poiché andranno a modificare i mercati e l’economia in profondità al pari del motore a scoppio o del telefono cellulare.

Ecco quali sono:

  1. Internet mobile: i costi di connessione tra la rete e i terminali mobili saranno destinati a diminuire;
  2. Automazione del lavoro intellettuale: creazione di sistemi intelligenti con capacità di giudizio e conoscenza;
  3. Domotica: collegamento in rete di sensori a basso costo per la raccolta e l’analisi di dati da comunicare;
  4. Sistemi Cloud: sistemi per l’hosting di file e servizi su server remoti;
  5. Robotica avanzata: robot intelligenti usati migliorare il lavoro degli esseri umani;
  6. Veicoli automi; veicoli capaci di collocarsi la dove serve senza intervento umano;
  7. Genomica di nuova generazione: sequenziamento del migliore genoma in maniera più rapida e a più basso coso grazie all’innovazione e all’analisi dei dati e alla biologia sintetica;
  8. Stoccaggio dell’energia: sistemi e terminali capaci di conservare l’energia in grande quantità e per lungo tempo;
  9. Stampa 3D: tecnica di fabbricazione che consiste nel creare oggetti da un modello digitale stratificando materiali;
  10. Materiali avanzati: materiali con caratteristiche e funzionalità superiori, per durata, resistenza, sostenibilità, elasticità conduttività ecc. ecc.;
  11. Esplorazione avanzata per le trivellazioni: nuove tecniche consentiranno di esplorare le risorse petrolifere e gassifere fino a ora inaccessibili;
  12. Energie rinnovabili

Dunque molte di queste innovazioni richiedono energia, ad esempio i sistemi cloud oppure la ricerca per i materiali avanzati e dunque ecco entrare nella lista sia lo stoccaggio di energia sia l’uso dell’e rinnovabili che dovranno evidentemente pesare maggiormente nella bilancia energetica necessaria. Inoltre sono elencati anche nuovi sistemi per l’esplorazione delle risorse petrolifere e gassifere in quelle aree del Pianeta a oggi considerate inaccessibili: che siano in via di esaurimento?

Fonte: Rue89

Ecco Hi Home la casa che risparmia energia con la domotica

Andrea Castrignano sta progettando Hi Home, una casa prototipo, in cui tutte le potenzialità della domotica sono sfruttate per ottenere il massimo del risparmio energetico.

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La casa prototipo Hi Home in fase di costruzione e ideata da Andrea Castrignano architetto conosciuto anche per i suoi programmi televisivi è stata ideata per presentare le concrete possibilità di risparmio energetico e fonti rinnovabili grazie all’uso della domotica avanzata. Hi Home è una sorta di atelier che si può toccare con mano essendo visitabile in via Adige 11, in zona Porta Romana a Milano. Infatti Hi Home usa un sistema integrato di gestione delle fonti energetiche, in questo caso pannelli fotovoltaici e di risparmio energetico, in cui tutti gli elettrodomestici e gli apparecchi elettronici dialogano tra di loro. Hi Home vede integrate, in sostanza, la gestione delle luci, le tende oscuranti, i pannelli radianti a pavimento, i condizionatori che si calibrano di volta in volta, grazie alla gestione domotica sulle necessità di uso per gli abitanti e dell’energia e sulla sua effettiva disponibilità. E’ la programmazione a rendere facile la gestione, impostata sia su valori standard di consumo sia su valori di risparmio energetico considerando di volta in volta le modalità di spegnimento o di accensione più convenienti. La gestione per l’utente comunque risulta semplice e intuitiva grazie a dispositivi mobili, in pratica, un tablet e touchscreen a muro. Peraltro i comandi sono tutti a bassa tensione per cui il rilascio delle onde elettromagnetiche è particolarmente basso. Di questa meraviglia di casa però, definita non a torto “casa ideale” e che vede la partecipazione di una trentina di partner, non sono stati resi i costi probabilmente a oggi ancora molto elevati per arrivare a standard di riferimento nella produzione autonoma di energia e nella sua gestione decisamente ottimali.

Fonte: Comunicato Stampa