“Decreto Imu-Bankitalia: incostituzionale la legge di conversione”

Le modalità con cui il decreto Imu-Bankitalia è stato convertito in legge e il merito del decreto stesso sono stati oggetto di feroci polemiche. Ora a intervenire è Ferdinando Imposimato, 77 anni, magistrato con un passato da parlamentare.banca_d_italia

Ferdinando Imposimato, 77 anni, magistrato di lungo corso e un passato anche da parlamentare, non è certo un militante dei 5 Stelle, quindi la sua critica alla recente conversione in legge del decreto Imu-Bankitalia non si può certo leggere come una “professione di militanza”. Il suo è un giudizio preciso, duro e rigoroso. “La legge di conversione del decreto legge IMU-Bankitalia appare incostituzionale” spiega Imposimato.”Anzitutto vi è stata violazione del diritto dell’opposizione del M5S di svolgere le proprie ragioni opponendosi al provvedimento, secondo le regole della Costituzione e il  regolamento della Camera. La cosiddetta tagliola è incostituzionale, perchè elimina il diritto della opposizione di motivare il suo voto contrario. La opposizione è parte essenziale della democrazia, i cui diritti vanno rispettati. Diversamente siamo in una situazione di regime cioè di dittatura della maggioranza. E stupisce che alcuni dei guardiani della Costituzione tacciano su questo aspetto gravissimo del vero e proprio colpo di mano del Presidente della Camera Laura Boldrini che ha impedito al M5S di motivare la sua opposizione sacrosanta di fronte ad un decreto legge illegittimo, per difetto, almeno in parte, del requisito di necessità e urgenza. Ma illegittimo anche in relazione al diritto dovere di spiegare le ragioni  del no rispetto a un decreto che prevede una spesa enorme e affronta temi gravi e complessi, di cui il popolo ignora il contenuto reale”. “La Presidente della Camera sa che la democrazia non dà tutto il potere a qualcuno, ma lo distribuisce variamente a maggioranza e minoranza, che trapassano l’una nell’altra proprio perché l’alternanza è l’essenza della democrazia e prova della libertà. Nel contesto costituzionale, tirannide della maggioranza è violare, legiferando e governando, i diritti della minoranza, insegna Giovanni Sartori. Per cui la legge di
conversione approvata il 29 gennaio è incostituzionale”. “Inoltre la parte del decreto legge IMU-Bankitalia che riguarda la cosiddetta ricapitalizzazione di Bankitalia per 7.5 miliardi di euro si tradurrà nel finanziamento illecito, attraverso Bankitalia, di istituti di credito in crisi, cioè in una donazione di enormi somme di denaro alle banche azioniste che controllano Bankitalia. Che sono Intesa San Paolo (42%), Unicredit (22,11%), MPS (4,60%), INPS (5.00 %), Carige ( 4,03%) e altre banche . Questa parte del decreto, che riguarda Bankitalia, sembra del  tutto estranea alla parte sull’ IMU, che è imposta sulla prima casa, per la quale poteva essere giustificata la situazione straordinaria di necessità e urgenza ex articolo 77 secondo comma della Costituzione. La verità è che l’Italia con 1,7 trilioni di euro di debito versa in uno stato di disperazione. E se fino ad oggi la BCE ha comprato titoli italiani alleggerendo la pressione sul debito, per l’avvenire la BCE non potrà  più continuare a comperare i titoli. I soldi le banche li hanno ottenuti attraverso il decreto IMU-Bankitalia a spese dei cittadini su cui graverà il costo finale di questa operazione. Si tratta di un decreto che vuole cose diverse da quelle che dice: apparentemente ricapitalizzare Bankitalia, che dovrebbe essere patrimonio degli italiani, invece vuole finanziare le banche in crisi, ex banche pubbliche divenute private, che controllano Bankitalia, di cui sono proprietarie”.
“Questo è il problema. Che fare? La prima cosa è che il Presidente della Repubblica ai sensi dell’articolo 74 della Costituzione, prima di promulgare la legge di conversione, chieda con messaggio motivato alle Camere, una nuova deliberazione e, come ha già rilevato in relazione al decreto milleproroghe, chieda lo stralcio dei due provvedimenti . Ma questo è il primo passo da compiere, a mio modesto avviso. Poi in sede di applicazione del decreto IMU, si potrà eccepire davanti al giudice la incostituzionalità della legge di conversione. Purtroppo i cittadini non possono adire direttamente la Corte Costituzionale”.

Ferdinando Imposimato (1936) è magistrato, politico e avvocato; presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione. Si è occupato della lotta alla mafia, alla camorra e al terrorismo; è stato giudice istruttore in alcuni dei più importanti casi di terrorismo, tra cui il rapimento di Aldo Moro del 1978. Attualmente si occupa della difesa dei diritti umani.

 

Fonte: il cambiamento

Ecobonus, il decreto è legge. Sconti per elettrodomestici e caldaie: cosa dice il provvedimento

Ok del Senato con 249 sì e appena 2 contrari. Vantaggi economici in arrivo per i grandi elettrodomestici e per le caldaie: è legge il decreto Ecobonus che alza gli sconti per le ristrutturazioni e per gli interventi di risparmio energetico. Il provvedimento non è stato modificato. Ecco i principali contenuti del decreto375860

Arrivano i nuovi sconti per i grandi elettrodomestici e per le caldaie: è legge il decreto Ecobonus che alza gli sconti per le ristrutturazioni e per gli interventi di risparmio energetico. Il via libera quasi all’unanimità è arrivato con una seduta lampo dal Senato: 249 i voti favorevoli, solo 2 i contrari. Ora le norme approdano in Gazzetta Ufficiale e subito scatteranno, con effetti pratici, le novità introdotte durante l’iter parlamentare. Tra queste la possibilità di scontare dall’Irpef l’acquisto dei grandi elettrodomestici o di poter sfruttare il bonus del 65% per le caldaie a pompa di calore, tra le quali anche alcuni impianti di aria condizionata. Tra le ultime novità quelle che rendono gli incentivi stabili a partire dal 2014 (ma il governo dovrà trovare le risorse con la Legge di Stabilità ad ottobre) e le detrazioni del 65% per l’efficienza energetica applicabili per tutto il 2013 anche all’adeguamento antisismico.

Ecco i principali contenuti del decreto.

– EFFICIENZA ENERGETICA: detrazione d’imposta del 65%, ripartita in 10 anni, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2013 per la riqualificazione energetica di edifici; per gli interventi sulle parti comuni dei condomini le detrazioni sono per le spese sostenute fino al 30 giugno 2014.

– POMPE DI CALORE: sono detraibili anche le spese di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia e di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore.
– CONSOLIDAMENTO ANTISISMICO: una detrazione del 65% delle spese per il consolidamento antisismico su prime case e capannoni nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2); vale fino al 31 dicembre 2013.
– RISTRUTTURAZIONI: prorogata al 31 dicembre 2013 la scadenza dell’innalzamento delle detrazione IRPEF dal 36 al 50% delle spese per le ristrutturazioni, entro un limite di 96.000 euro.

– MOBILI E FRIGO: detrazione del 50% delle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (per i forni classe A), per le case oggetto di ristrutturazione, per un importo massimo di 10.000 euro.
– STABILIZZAZIONE INCENTIVI: dal 2014 tutti gli incentivi del settore saranno stabilizzati (stop alle semplici proroghe): ”le misure e gli incentivi selettivi di carattere strutturale” riguarderanno l’efficienza energetica e idrica, il sismico, la messa in sicurezza degli edifici, la depurazione delle acque contaminate da arsenico, la sostituzione delle coperture di amianto negli edifici. La quantità delle detrazioni sarà decisa nelle Legge di Stabilità, a ottobre.

– EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO: Entro il 31 dicembre 2020 tutti i nuovi edifici dovranno essere a ”energia quasi zero”; per gli edifici pubblici, comprese ospedali e scuole, il termine è anticipato al 31 dicembre 2018. Entro giugno 2014 il governo dovrà elaborare un Piano di azione.

– APE: l’Attestato di prestazione energetica sostituisce l’Ace (attestato di certificazione energetica). Esso deve essere fornito per i nuovi edifici dal costruttore; per gli edifici esistenti venduti o locati, dal proprietario. Senza l’Ape i contratti di vendita e locazione sono nulli. L’Ape, redatto da un tecnico accreditato, ha una validità di 10 anni e deve essere aggiornato ad ogni intervento che modifichi le prestazioni energetiche. Il governo si è impegnato, accogliendo un ordine del giorno, a modificare, in un successivo provvedimento la norma che sanziona con la nullità il contratto di locazione qualora il proprietario non alleghi l’Ape.

Fonte: eco dalle città

BONUS MOBILI

La detrazione fiscale del 50% delle spese per la ristrutturazione degli immobili è prorogata di sei mesi, fino al 31 dicembre 2013; confermato il tetto massimo di spesa di 96.000 euro e la ripartizione in dieci rate annuali. Ma l’altra novità, introdotta dal Decreto-legge per le misure energetiche nell’edilizia, approvato venerdì scorso dal Governo, è il ‘bonus mobili’: tra le spese detraibili potranno essere inserite anche quelle per l’acquisto dei mobili finalizzati all’arredo dell’immobile ristrutturato, fino ad un massimo complessivo di spesa di 10.000 euro.20130610

Possono usufruire della detrazione del 50% per i mobili tutti coloro che hanno avviato una ristrutturazione a partire dal 26 giugno 2012, cioè dalla data di entrata in vigore del DL 83/2012 che ha innalzato dal 36% al 50% la detrazione per le ristrutturazioni. La scadenza per il bonus mobili è fissata al 31 dicembre 2013. Anche la detrazione delle spese per i mobili sarà ripartita in dieci quote annuali di pari importo e, per usufruirne, occorrerà che i mobili acquistati siano destinati ad arredare l’immobile oggetto della ristrutturazione. La procedura per la detrazione sarà la stessa: occorrerà effettuare i pagamenti con bonifico e conservare la documentazione. In un primo momento si era parlato di ‘arredi fissi’, facendo pensare a mobili su misura, ma il testo del decreto che circola da ieri fa riferimento a “mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione’, senza ulteriori specificazioni e senza riferimenti agli elettrodomestici. “Un traguardo storico” definisce il provvedimento Roberto Snaidero, presidente FederLegnoArredo, “in quanto per la prima volta è stato inserito l’intero macrosistema arredo senza alcuna limitazione (e non singole categorie merceologiche come avvenuto in passato)”. E per informare i consumatori, FederLegnoArredo ha attivato sul proprio sito internet un canale dedicato al ‘bonus mobili’. Tornando alle ristrutturazioni, ricordiamo che il DL 201/2011 ha reso stabile dal 2012 la detrazione del 36% delle spese per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, mentre il DL 83/2012 ha innalzato al 50% la percentuale di detrazione e a 96.000 euro il limite massimo delle spese ammesse, dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013. Quest’ultima scadenza è stata prorogata al 31 dicembre 2013 dal DL approvato venerdì scorso.
Fonte: edilportale.com