Come pulire i cuscini e liberarsi di acari e batteri

cuscini

Per avere una casa pulita e libera da acari e batteri è necessario dedicarsi anche alla pulizia dei cuscini. Ecco come fare.

Quante volte nella vostra settimana vi preoccupate della pulizia dei cuscini? I cuscini, in genere, sono quell’elemento della nostra casa che tendiamo a tralasciare o dimenticare durante la nostra routine di pulizie. Eppure, non solo sono uno strumento che ci consente di dormire comodamente, possono diventare un ricettacolo di batteri, polvere e acari. Abbiamo già visto come eliminare gli acari dalla nostra casa e soprattutto dalle nostre stanze da letto. Oggi vedremo invece come procedere a lavare i cuscini, in base al materiale dal quale sono composti.

Cuscino di piume

I cuscini di piuma devono essere sottoposti a una cura quotidiana, avendo premura di esporli all’aria per eliminare la polvere. A questo è necessario associare una pulizia più approfondita: il lavaggio a mano o in lavatrice. Questo perché, come abbiamo spiegato, è l’unico modo per evitare che germi e batteri si annidino nei tessuti e all’interno del cuscino. La soluzione più semplice per lavare i cuscini è metterli in lavatrice, a ciclo delicato e a basse temperature. Privateli naturalmente prima delle federe, che andranno lavate a parte. Lavatene due alla volta, mettendoli vicini nel cestello, in modo da consentire un lavaggio uniforme. Eliminate quanta più aria possibile prima di mettere i vostri cuscini nella lavatrice. Utilizzate un detersivo naturale e aggiungete una tazza di bicarbonato di sodio o aceto bianco per combattere muffa e batteri. Se invece volete lavare il cuscino a mano, mettetelo in un contenitore con dell’acqua e del detersivo naturale. Lasciatelo a bagno per un paio d’ore e procedete con delicatezza al risciacquo. Eliminate quanta più acqua possibile e lasciatelo asciugare, massaggiandolo di tanto in tanto. In linea generale, si suggerisce di adoperare un’asciugatrice, a temperatura media, per 15 minuti. Ma anche il sole andrà bene. Leggete sempre le etichette prima di compiere queste operazioni, per evitare di rovinare il vostro cuscino.

Cuscini sintetici

Sono quelli più semplici da trattare: possono essere facilmente lavati in lavatrice a ciclo delicato, con l’aggiunta di un bicchiere di aceto bianco. Usate acqua fredda o tiepida, non calda e adoperate sempre un detersivo per la lavatrice naturale. Non centrifugateli e rotolateli in un asciugamano per asciugarli. Poi, stendeteli lontano dalla luce diretta del sole, orizzontalmente.

Cuscini in lattice

Questi cuscini non vanno messi in lavatrice, sia perché potrebbe essere difficile asciugarli del tutto, che perché il movimento della lavatrice può distruggere la schiuma in lattice. Potete tamponare il cuscino con un panno umido e un detergente delicato, lasciandolo asciugare in un luogo ben ventilato. Comunque ogni cuscino possiede un’etichetta con le istruzioni per il proprio lavaggio apposito. Ricordate che la soluzione migliore per la manutenzione del cuscino in lattice è la prevenzione: adoperare un coprifedera e aerare spesso. In genere, si consiglia di lavare i cuscini 2-3 volte all’anno e sostituirli ogni 2 anni. Utilizzando un coprifedera la durata della vita del vostro cuscino può essere notevolmente prolungata.

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Fonte: ambientebio.it

 

Riciclo creativo: come riutilizzare i jeans

Quante volte ci siamo trovati davanti a un vecchio paio di jeans demodé, troppo consumati o ‘fuori taglia’? Se siete stufi di vedere abbandonato nel fondo dell’armadio quel paio di denim che non riuscite più ad indossare, ci sono tantissimi modi creativi e intelligenti per ‘riciclarlo’ trasformandolo in qualcosa di utile e fashion.jeans1-400x250

Ecco qualche idea all’insegna del riciclo creativo per ricavare in modo ingegnoso degli oggetti utili e fashion dai vecchi jeans. La borsa. Il jeans, si sa, è un tessuto robusto e versatile che può durare tanti anni senza mai ‘tradirvi’. E allora, perché non fare dei vostri vecchi pantaloni una pratica borsa sempre alla moda? L’idea è poco originale, probabilmente, ma visto che nelle vetrine dei negozi capita spesso di vedere modelli simili, tanto vale armarsi di ago e filo e dar vita ad un accessorio che potrete personalizzare a seconda dei vostri gusti. Per farlo, vi basterà tagliare il capo poco al di sotto del cavallo e applicare una lampo dopo aver imbastito accuratamente il taglio della forma desiderata. E se non avete una macchina da cucire, potete anche fare a meno della cerniera e lasciare aperta al vostra borsa a mo’ di shopper, ideale per i piccoli acquisti quotidiani. Con gli scarti di stoffa si possono realizzare, inoltre, tante belle decorazioni e ‘toppe’ da applicarvi sopra, magari rallegrate con delle perline o vecchia bigiotteria che non avete più il coraggio di indossare…

GUARDA COSA POTRESTI RICAVARE DAL RICICLO CREATIVO DEI VECCHI JEANS!borsa

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porta-ipod

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porta-tutto

Il porta-computer. Stessa tecnica (ma qui occorrerà prendere per bene le misure prima di impugnare le forbici) per realizzare un’originale eco-pochette per laptop tablet. Per farlo è meglio disegnare prima su un foglio di carta la sagoma del pc (o del tablet) con le misure esatte, riportarle sulla stoffa con un gessetto, girare la stoffa al rovescio e procedere con il ‘taglia-e-cuci’ facendo attenzione che il retro della vostra custodia (la parte dove sono cucite le tasche) corrisponda al retro del dispositivo che intendete riporvi. Applicate una lampo per chiudere la pochette e imbottite con della stoffa morbida cucendola a mano dall’interno.

I cuscini. Quale tessuto se non il jeans si presta meglio alla realizzazione di bellissime e moderne fodere per i vostri cuscini? Se avete a disposizione uno o più denim di taglia abbondante potreste ritagliare la parte di stoffa più larga e regolare (ad esempio quella inferiore delle gambe) in due parti uguali (due gambe, appunto) e cucirle dal rovescio lasciando 15 cm per parte (necessari per inserire l’imbottitura, magari quella ricavata dai vecchi cuscini). Per personalizzarli potete cucire al centro del cuscino un grosso bottone o una tasca recuperata dallo stesso pantalone che farà anche da comodo porta-telecomando.

Il giocattolo per i pet. Avete ancora degli avanzi di stoffa rimasti dai vostri lavoretti fai-da-te? Anche in questo caso sappiate che il denim è il tessuto migliore per … far giocare i vostri cani! Per realizzare un simpatico giocattolo da mordicchiare, non dovete fare altro che ritagliare la parte inferiore della gamba del pantalone, arrotolare su se stesso il tessuto e fare un bel nodo al centro. Il vostro amico a 4 zampe ne sarà entusiasta!

I porta-tutto. Se invece volete vi piacciono gli oggetti utili ma personalizzati ed unici, potete ricavare dai vostri vecchi jeans dei borsellini, dei porta monete o addirittura dei mini-portatutto. Una utile tasca per custodire l’ipod o il cellulare sono veramente facili da realizzare e vi daranno soddisfazioni quando li tirerete fuori dalla borsa. Basca cucire dall’interno la parte retro del pantalone, dove ci sono le tasche avendo cura di lasciare abbastanza stoffa per inserire una chiusura a scatto di metallo (incollata con colla a caldo) o una zip.

Le lampade. Per tutti coloro che amano i lavori manuali e il fai-da-te, il riciclo creativo dei jeans può essere un rilassante passatempo per rinnovare l’aspetto di tanti oggetti e complementi della casa, a cominciare dalle vecchie lampade e dai cappelli delle abat-jour che non ci piacciono più. Per farlo dovrete tagliare a toppe di dimensioni differenti il jeans e attaccarle con della colla a caldo sul cappello della lampada, dando vita al patchwork che più vi piace o che meglio si addice all’angolo della stanza  in cui intendente collocare la lampada.

Se il jeans è chiaro o consumato la luce che vi filtrerà attraverso sarà sufficiente; in caso contrario la lampada diventerà un oggetto di design che potreste arricchire sovrapponendovi magari una tasca ritagliata dallo stesso pantalone.

Le mini-gonne e i pantaloncini. Chiudiamo con un paio di idee che molti di voi avranno già sperimentato con successo. Anche qui, quel che occorre è un po’ di pazienza e di dimestichezza con ago e filo. Se il vostro pantalone è passato di moda ma vi calza ancora a pennello, potreste trasformarlo in un paio di short o in una mini-gonna da indossare durante la bella stagione. Più che la difficoltà (davvero minima) l’aspetto fondamentale consiste nella capacità di personalizzare il capo con gli inserti adatti. Un consiglio? Sbizzarritevi con pizzi, merletti, perline, bottoni e spille. Il risultato è assicurato!

Fonte: tuttogreen.it

Il buon sonno Ecologico

Dormire in una stanza e in un letto che privilegiano materiali naturali e non trattati è garanzia di salute e benessere58

Certo, a tutti piacerebbe vivere in una casa sana in mezzo alla natura, ma non essendo in paradiso, cerchiamo di fare ciò che ognuno di noi può realizzare. Va premesso che il sonno è la situazione più intima e quindi più individuale della vita, perciò non si possono dare indicazioni precise, solo delle linee guida. Una regola però c’è: diffidare di chi cerca di proporci questo letto o quel materasso senza conoscere profondamente le particolarità della nostra situazione fisica, psichica e le nostre preferenze personali. La scelta ideale sarebbe la produzione artigianale della propria zona. Facendo qualche riflessione sui punti fondamentali, partiamo dalla camera da letto. Il luogo in cui dormiamo va allestito con soli materiali naturali ecologici:

pavimento e mobili in legno non verniciato, perché “pulisce” l’aria;

pareti pitturate con calce, argilla o tempera e in maniera non troppo grossolana per evitare depositi di polvere;

tutti i materiali tessili ecologici.

Le radiosveglie, così come tutti gli apparecchi elettronici, vengono banditi, nonché grandi pezzi di metallo: in breve, tutto ciò che può indurre corrente elettrica o creare campi elettromagnetici.

Il letto

Il letto ideale è di legno non verniciato senza parti in metallo. Si preferisce il legno regionale a quello certificato FSC. A parte i gusti, non tutti i legni fanno per tutti e anche il meraviglioso cembro, ad esempio, va scelto solo da chi sa di poterlo sopportare bene (agisce sul cuore). Lasciamo il piacere della scelta al proprio gusto, tenendo conto di qualche considerazione:

• è bene che l’altezza del letto permetta la circolazione dell’aria sotto e faciliti la rimozione della polvere;2

• una persona anziana può avere difficoltà ad alzarsi da un posto basso, perciò si può eventualmente proporre un letto più alto;

• una pediera alta aiuta a tenere ferma la coperta;

• le sponde alte su più lati possono essere indicate per chi sente il bisogno di protezione;

• chi ama coccolarsi in un guscio, può idearsi un baldacchino.

La rete

La rete a listelli è perfetta. Dev’essere coordinata con la compattezza del materasso; per esempio una rete elastica non va combinata con un materasso morbido.

Futon, materasso, coprimaterasso

Se usiamo il futon, lo dobbiamo arieggiare per bene (nei Paesi di origine non rimane per terra durante il giorno). La scelta del materasso va fatta con attenzione e richiede consulenza esperta e sincera da parte del produttore, perciò si consiglia di rivolgersi a un artigiano di fiducia. I punti importanti nella scelta del materasso sono misura e compattezza. Ecco alcuni concetti da tenere a mente per la scelta di un buon materasso:

• nel sonno il corpo richiede più spazio;

• la misura minima per il letto singolo è 120 x 220 cm;

• per il matrimoniale si consiglia 200 x 220 cm;

• il lattice deve sempre essere naturale e coperto di fibre;

• in stato di salute debole è indicato un materasso meno fermo;

• il materasso è troppo morbido se il corpo sprofonda/affonda così tanto che muscoli e legamenti vengono tesi.

Un coprimaterasso o futon sottile – sempre coordinato col materasso – dona ulteriore protezione.

Coperte e cuscini

Coperte e cuscini non dovrebbero essere imbottiti di piume visto che non assorbono l’umidità. Inoltre i medici sospettano che con il tempo le piume si sbriciolino e che, trasformate in piccole particelle, possono entrare nei polmoni. Preferiamo quindi trapunte e cuscini imbottiti di fibre animali e vegetali. Come scegliere le fibre:

• la lana è la fibra chimicamente più affine alle nostre proteine;

• la miscela di alpaca con altre fibre è calda e confortevole;

• il pelo di cammellino è molto soffice e si adatta molto bene alla forma del corpo;

• la seta è la fibra indicata per l’estate;

• cotone e kapok (fibra vegetale) sono indicati per i vegani.

Riguardo a queste ultime c’è da dire che il kapok non va mai usato solo, perché tende a sbriciolarsi e i pezzettini possono entrare nei polmoni. Con il cotone bisogna stare attenti in climi umidi e freddi perché marcisce facilmente. È meglio non inserire erbe aromatiche o trucioli di legno nelle imbottiture, perché tendono ad ammuffire. Fra i tanti marchi non è facile trovare l’articolo giusto, per cui bisogna informarsi bene se:

• la lavorazione è interamente ecologica;

• la lavorazione è artigianale;

• i macchinari non sono aggressivi;

• vengono usate materie prime di altissima qualità;

• è trasparente la provenienza dei materiali;

• la merce viene prodotta su misura e su richiesta del cliente.

Il cuscino

Il cuscino serve per riempire il vuoto fra collo/nuca, spalla e testa. Trovandosi questo vuoto durante la notte in tantissimi posti diversi, la persona che dorme dev’essere in grado di plasmarsi il cuscino da sé. Forma e misura del cuscino devono permettere questa operazione e l’imbottitura che più la facilita sono le palline di lana. I cuscini preformati sono da evitare.

La trapunta

Qualche criterio per la scelta della trapunta:

• anche per il matrimoniale sarebbero preferibili due coperte singole;

• la misura giusta per una persona adulta è 155 x 220 cm;

• la misura necessaria per due persone è 250 x 220 cm;

• la grammatura va scelta secondo le proprie necessità;

• con temperature molto basse è indicata la trapunta con camera d’aria in mezzo;

• le fibre naturali sono resistenti allo sporco e non hanno bisogno di lavaggi;

• le fibre assorbono tanta umidità, perciò bisogna arieggiare bene;

• per l’igiene le trapunte vengono infilate in un sacco lavabile.

Biancheria da letto

Il materiale ideale per la biancheria da letto è il lino che assorbe fino al 35% di umidità, è battericida, antistatico e resistente allo sporco – inoltre viene prodotto in Europa.  Essendo meno resistente all’abrasione, quando si lava non si deve riempire troppo la lavatrice. Chi preferisce il cotone tinto e stampato, scelga quello certifica-to secondo i criteri più severi – IVN Best – perché anche se una fibra è naturale, il finissaggio la può rendere nociva. Quest’avvertenza vale di più per la biancheria da lettino e per i sacchi nanna e più ancora per i pannolini lavabili – se già stiamo pensando ai più piccini – perché anche quelli sono benefici solo se liberi dalle cariche chimiche dei finissaggi convenzionali. Se nella scelta di finiture, arredi e biancheria per la camera del riposo seguiamo il filo conduttore delle riflessioni qui proposte, ci comportiamo in maniera responsabile verso l’ambiente, i lavoratori e noi stessi, abbiamo la coscienza pulita, e possiamo dormire sonni tranquilli.3

Il sacco nanna

Quasi sconosciuto in Italia, il sacco nanna è la trapunta ideale per il bambino dalla nascita ai due anni, e anche oltre.  Molto diffuso nei Paesi del Nord Europa, il sacco nanna è una sorta di sacco a pelo con le maniche e una cerniera sul davanti che garantisce ai bimbi confort nei movimenti e soprattutto la certezza di sonni tranquilli al calduccio. I bimbi piccoli si muovono molto durante il sonno e si scoprono continuamente con le coperte “normali”: molto spesso i frequenti risvegli notturni sono da ricondursi anche al fatto che il bambino scoperto sente freddo e si sveglia. Per questo il sacco nanna è la scelta migliore per il sonno del bambino, soprattutto nei mesi invernali.

Chi è Karola König: Ha studiato Storia dell’Arte e Filologia Neolatina all’università di Tubinga. Durante i suoi primi anni da mamma ha imparato e poi insegnato varie tecniche tessili (filatura, tessitura, tessitura nastro). Ha aperto uno tra i primi laboratori di tintura naturale in Germania e in Europa. Appassionata e cultrice del mondo dell’ecologico, attualmente svolge attività di consulenza e vendita per diversi prodotti e metodi ecologici, sia in Italia che in Germania. I coloranti naturali sono rimasti il suo tema personale della vita. Attualmente Karola sta portando avanti un progetto di riciclaggio di biancheria da letto per il quale è alla ricerca di biancheria prodotta prima del 1935, chiunque fosse intressato ad aiutarla nella ricerca può contattarla a karola.koenig@karolakoenig.de.

Fonte: viviconsapevole