Gli ingredienti della cucina naturale: l’uva

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L’uva e la vite, rappresentano un vero patrimonio dell’umanità, specie per i paesi della zona Mediterranea, proprio come l’olio. Questa pianta ha moltissime proprietà benefiche, che ne giustificano l’importanza anche nelle culture antiche. La vite nasceva spontanea in Asia, e in tutta l’area del Mediterraneo, e presso i Greci aveva rilievo anche a livello religioso tale da essere simbolo del dio Bacco. Parliamo della Vitis vinifera, dalla quale derivano tutti i vitigni destinati alla produzione di uva da vino e da tavola. L’uva, che sia destinata a fare del vino o ad essere mangiata, contiene molti sali minerali, soprattutto potassio, importante per il benessere della muscolatura, ma anche manganese, rame, fosforo, magnesio, silicio (che fa particolarmente bene a pelle e capelli), cloro e ferro. Per quanto riguarda le vitamine, la A (betacarotene,cioé antiossidante), la B1 (presiede al corretto funzionamento dell’apparato digerente e del sistema nervoso), la B2 (combatte le malattie della pelle, degli occhi e serve per l’accrescimento) la C (rafforza le difese immunitarie, i capillari e favorisce lo sviluppo di denti e ossa) e la PP (importante contro la pellagra). Questi principi nutrizionali, uniti ai polifenoli (di cui uno degli elementi più importanti sono i flavonoidi), fanno sì che l’uva abbia effetto antiossidanteantitumorale e antivirale, in particolare grazie al revestratolo, e favorisce la risoluzione dei problemi legati alla circolazione sanguigna. Il revestratolo, infatti, combatte l’insufficienza venosa, la flebite e la fragilità capillare, rafforza le pareti dei vasi sanguigni, ne favorisce la contrazione e quindi la risalita del sangue dagli arti inferiori al cuore. Sul fronte del vino, va anche detto che diverse ricerche scientifiche hanno chiarito che pochi bicchieri bevuti al pasto non sono dannosi. Anzi, migliorano la stabilità del plasma e contribuiscono alla diminuzione dell’LDL (lipoproteine a bassa densità conosciute anche come colesterolo cattivo) e all’aumento dell’HDL (lipoproteine ad alta densità conosciute anche come colesterolo buono), sempre grazie ai polifenoli. A beneficiare delle virtù benefiche dell’uva è anche la circolazione dell’occhio, poiché svolge azione astringente e previene le emorragie. A livello fitoterapico l’uva è utilizzata per numerosi problemi – oltre alla flebite – per le vene varicose, le gambe pesanti, la couperose, i disturbi della menopausa e quelli emorroidali. Per la bellezza della pelle l’uva è importantissima perché i sali minerali, le vitamine ed i polifenoli che contiene, aiutano sul fronte dell’azione antinvecchiamento, contrastano i radicali liberi e la formazione delle rughe, favoriscono la produzione di collagene ed il rinnovo dell’epidermide. Non ultimo hanno un’azione depigmentante sulle macchie scure. Introdurre l’uva nei pasti quotidiani è una saggia idea, perché tra i tanti pregi è rimineralizzante, lassativa e diuretica. In settembre, poi, i nostri nonni parlavano della famosa ‘cura dell’uva’. Attenzione a non esagerare, però, se si deve tenere la bilancia sotto controllo oppure se si soffre di diabete perché è molto zuccherina. Su 100 gr di uva fresca il potere calorico è pari a 61 kcal.

Fonte: tuttogreen

Gli ingredienti della cucina naturale: le pesche

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Tra i frutti più amati durante la stagione estiva, la pesca (nome scientifico Prunus Persica vulgaris) si caratterizza per il suo gusto fresco e dissetante nonostante il suo modesto apporto calorico. La pesca, infatti, come molta frutta è composta soprattutto da acqua (il 90 % circa) ed è una fonte di importanti nutrienti come sali minerali (in particolare potassio, sodio, calcio e fosforo) e complessi vitaminici (tra cui spiccano la vitamina A, B, C, E, K); questi frutti contengono anche zuccheri, proteine, lipidi, glucidi e fibre. Originarie probabilmente della Cina, tra tutte le varietà di pesche, se ne riconoscono tre tipi più diffusi: gialle, bianche e noci (o nettarine),ognuna caratterizzata da specifiche proprietà e virtù terapeutiche. In ogni caso, questo frutto ‘re dell’estate’ si distingue per il suo potere saziante e dissetante oltre che per la capacità di reintegrare i sali minerali persi soprattutto con il caldo durante la sudorazione. L’elevata concentrazione di vitamine C rende la pesca particolarmente utile per combattere le infezioni, fortificare le ossa e favorire il trasporto e l’assorbimento del ferro nel sangue; altra azione benefica è svolta dal beta-carotene contenuto nella pesca e che, con l’assunzione, si trasforma in vitamina A, valido alleato della pelle di cui favorisce l’abbronzatura, stimolando la produzione di melanina, e aiutando a mantenerla elastica e giovane.pesche-alla-griglia

Le uniche controindicazioni al consumo di questo frutto vanno rivolte ai pazienti diabetici e chi soffre di reazioni allergiche nei confronti della pelle vellutata delle pesche; per i bambini, inoltre, è meglio evitare che succhino il nocciolo data la presenza, per quanto ridotta, di una sostanza dannosa come l’acido cianidrico. In cucina le pesche si prestano a preparazioni dolci e possono essere trasformate in marmellate e composte da sole o assieme ad altri frutti. Una ricetta velocissima ma d’effetto sono le pesche grigliate accompagnate da sciroppo di lavanda e gelato al fior di latte. La preparazione è facile. Lavate bene delle pesche a pasta gialla e tagliatele a età, eliminando il nocciolo. Ponetele con la polpa verso il basso in una griglia già calda e fate cuocere per 4 minuti massimo senza girare. In una padella fate addensare 4 cucchiai di zucchero e uno d’acqua assieme ad 1 cucchiaino di fiori di lavanda essiccati finché il  liquido diventa sciropposo e di color ambrato, ma  non deve caramellarsi. Servite le pesche dal lato grigliato, nappate con lo sciroppo alla lavanda e una pallina di gelato.

Fonte: tuttogreen

Gli ingredienti della cucina naturale: il melone

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Uno dei frutti più consumati in estate è il melone. Forse non tutti sanno che appartiene alla famiglia delle cucurbitacee, come la zucca e lo zucchino, e come queste verdure ha la caratteristica di essere coltivato in modo da svilupparsi disteso lungo il terreno e, meno frequentemente, come rampicante. La pianta prende il nome scientifico di cucumis melo, mentre i frutti, quelli che chiamiamo normalmente meloni, hanno il nome di peponidi. Originariamente proviene dall’Asia, nell’area del Mediterraneo si è diffuso grazie al popolo Egizio, attualmente la Cina è il più forte produttore di questo frutto, mentre in Europa è coltivato soprattutto in Spagna, Romania, Italia e Francia. Il largo consumo di questo frutto è giustificato dal suo notevole potere nutrizionale, infatti esso è ricco di vitamina A, il betacarotene, importante antiossidante e antinvecchiamento, alleato anche della tintarella poiché stimola la melanina. Possiede anche buone dosi di vitamina C e di vitamine del gruppo B, in particolare la B6, che aiuta l’equilibrio del sistema nervoso. Contiene molto ferro, fosforo, magnesio e potassio, quindi è un efficace rimineralizzante, che fa bene soprattutto alle ossa e ai denti. Poiché nel melone vi è molta acqua, circa il 92% del contenuto, aiuta a idratare e a dissetare il corpo specie in estate, oltre a facilitare la diuresi e la disintossicazione, mentre la presenza di fibra ne fa un naturale lassativo. Chi soffre di sovrappeso non avrà problemi a mangiare questo frutto poiché è poco calorico e contiene pochi zuccheri, la sola controindicazione è di evitare di consumarne in eccesso in quanto può sovraccaricare lo stomaco e affaticare la digestione, per la stessa ragione è opportuno, quando si mangia il melone, anche moderare l’assunzione di liquidi.macedonia-melone-anguria1-e1371078805351

Macedonia di melone, anguria e menta

Il melone può essere consumato in tanti modi diversi e, oltre all’intramontabile re delle tavole estive, il prosciutto e melone, noi vi proponiamo due ricette.

Macedonia di melone e anguria alla menta.  Ingredienti: 1 melone,1/2 anguria, 1 cucchiaino di zucchero, 1 limone, 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato, 2 cucchiaini di pistacchi tritati, foglioline di menta fresca. Tagliate a cubetti oppure a palline la polpa dei due frutti. A parte raccogliete il loro liquido, aggiungete il succo di limone, lo zucchero, lo zenzero e le foglioline di menta.  Versate in coppette individuali, condite con lo sciroppo e guarnite con i pistacchi.

Spiedini di melone con feta e rucola. Ingredienti: 1 melone, 15 gr di rucola, 300 gr feta. Tagliate il melone a metà, eliminate i semi e con uno scavino fate delle palline, quindi tagliate la feta a piccoli cubetti e montate gli spiedini sugli stecchini, alternando palline di melone, foglie di rucola e cubetti di feta.

Vi auguriamo un’estate rinfrescata da questo frutto gustoso.

Fonte: tuttogreen

Gli ingredienti della cucina naturale: i frutti di bosco

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Quando parliamo di frutti di bosco pensiamo a fragoline, mirtilli, ribes e lamponi ma anche more. Sono frutti che nascono spontaneamente ai margini dei boschi di montagna e di collina oppure nel sottobosco. Ma la maggior parte vengono coltivati a scopo commerciale, tanto che anche noi possiamo farli crescere nel nostro orto, anche in vaso o in giardino, con gli accorgimenti del caso perché non sempre la loro coltivazione è semplice. Sono frutti buoni, anche se delicati, e fanno bene alla salute oltre che essere una gioia per gli occhi. Negli ultimi anni sono stati molto rivalutati per le loro proprietà benefiche. La fragolina di bosco, pianta erbacee delle rosacee, è uno dei frutti più golosi che conosciamo: una delle delizie d’inizio estate, l’ideale è mangiarle fresche, appena colte così come si trovano. Ovviamente consigliamo di preferire il frutto non trattato, cioé biologico, questo per beneficiare a pieno degli effetti della fragola che contiene vitamina C, fosforo, calcio e ferro. Golose sono anche marmellate e confetture di fragolina di bosco. Il mirtillo sia rosso che nero è un frutto, o meglio una bacca, molto elogiata dagli esperti di alimentazione e dai medici per le loro proprietà: sono una vera e propria farmacia naturale per la presenza di vitamina C e A e soprattutto per gli antociani che hanno un’azione antiossidante, sono antinvecchiamento perché combattono i radicali liberi e fanno bene alla circolazione sanguigna, specie a livello di capillari, svolgendo un’azione antinfiammatoria. Inoltre proteggono dai tumori. I mirtilli contengono una quantità di anticianosine antiossidanti superiore a qualsiasi altro alimento; inoltre sono molto ricchi di vitamina C. Oltre a combattere i radicali liberi e ad agire efficacemente come antinfettivi, hanno una spiccata azione protettiva sui capillari, fornendo un valido aiuto contro couperose, varici, gambe gonfie, lividi. Si consumano freschi, surgelati o anche sotto forma di marmellate (meglio senza zucchero) o succo; scegliete sempre succo di mirtillo puro al 100%, da non confondere con le bevande a base di succo di mirtillo. Il mirtillo oltre a essere consumato fresco è presente in tante preparazioni come torte, snack, muesli, yogurt e gelati. Negli Stati Uniti il mirtillo è praticamente un frutto nazionale.

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Il ribes appartiene alla famiglia delle Grossulariaceae, ed è un arbusto con frutti sono rossi o neri, in questo caso si chiama anche uva spina. Si può coltivare in giardino e fruttifica tra agosto e settembre. Generalmente i frutti si mangiano così come si trovano, in macedonie oppure possono guarnire torte e crostate alla frutta ma anche come salsina per accompagnare la carne di maiale. Da non dimenticare che il ribes ha proprietà antinfiammatorie e diuretiche. Il lampone appartiene alla famiglia delle rosacee ed è un arbusto che produce frutti di colore rosato il cui sapore è tra il dolce e l’acido. Viene usato per confetture e marmellate ma anche come guarnizione per le torte e marmellate. Se ne ricavano anche sciroppi e caramelle. Contiene vitamina C e tannini che hanno effetti benefici a livello di circolazione sanguigna, antinfiammatoria, antibiotica e antivirale. Ecco una ricetta semplice e sana da fare con i mirtilli: il cocktail al mirtillo, che è sia una dissetante bevanda analcolica che un’efficace protezione per le vene e la vista. Ingredienti:1 bicchiere di succo di mirtillo puro al 100%, 3 bicchieri di succo di uva nera puro al 100%, 1 bicchiere di acqua molto frizzante, 1 pezzo di zenzero fresco, il succo di 1/2 limone, 1 cucchiaio di miele, cubetti di ghiaccio, scorza di arancia. Preparazione: dopo aver pelato e grattugiato lo zenzero, strizzate la sua polpa con la mano, fino a ricavarne del succo, che andrà mescolato con il succo di mirtillo, di uva e di limone. Dolcificare con il miele, mescolando bene. Strizzate anche la scorza d’arancia per farne uscire l’olio essenziale e aggiungetela al cocktail assieme all’acqua, e ai cubetti di ghiaccio.

Fonte: tuttogreen

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A scuola di cucina naturale crudista con lo chef Vito Cortese

La cucina crudista prevede la non cottura degli alimenti che possono essere riscaldati al massimo a 42 gradi centigradi. Gli ingredienti sono tutti di origine vegetale e dunque viene considerata una dieta vegana evoluta. Il 7 aprile si terranno in contemporanea in 7 città 7 diversi corsi di cucina Raw coordinati dallo chef Vito Cortese.

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L’evoluzione della dieta vegana è considerata la dieta crudista che consiste nell’alimentarsi di ortaggi, verdure e frutta non cotti per preservarne intatte tutte le proprietà nutrizionali. Infatti ogni preparazione non supera i 42 gradi centigradi e gli strumenti da cucina utilizzati sono: un frullatore, un robot da cucina ed un essiccatore e tecniche quali la reidratazione, la germogliazione e la fermentazione.

Ecco che uno dei suoi maggiori rappresentati lo chef Vito Cortese porta in 7 città italiane la scuola di cucina naturale gourmet crudista proprio per diffondere questo tipo di alimentazione con i corsi di Nudo&Crudo estensione del progetto ManinPasta.

I menù crudisti sono completi e ci sono ricette che vanno dagli antipasti al dolce e l’evento che inaugurerà le sue lezioni domenica 7 aprile in contemporanea in 7 diverse città: Genova, Modena, Treviso, Udine, Ostia, Caserta, Londra.

Le lezioni saranno tenute da 7 collaboratori dello chef Vito Cortese e tutti formati alla sua scuola.

Qui le mail a cui chiedere info per partecipare ai corsi:

• Caserta con Francesca (francesca@ nudocrudo.net)
• Ostia con Nathalie (nathalie@ nudocrudo.net)
• Genova con Paolo (paolo@ nudocrudo.net)
• Modena con Sara e Cri (sara@nudocrudo .net cristina@ nudocrudo.net)
• Montebelluna-TV con Maria (maria@nudocrudo .net)
• Udine con Ariella (ariella@ nudocrudo.net)
• LONDRA con Lorena (lorena @nudocrudo.net)

fonte:  Casertanews