Camminata meditativa: benefici e perché praticarla

La camminata meditativa consente di riequilibrare l’armonia tra mente, corpo e respiro. Ecco come praticarla e i suoi benefici.

(Foto Pexels)

La camminata meditativa è una tecnica meditativa dai grandi benefici. Si tratta di una pratica di meditazione in movimento che sincronizza mente, corpo e respiro. Essa si focalizza sul ritmo del battito cardiaco attraverso il quale decidere pause e movimenti. Si tratta di una pratica che garantisce grande consapevolezza dei movimenti e dello spazio circostante. Esistono tanti tipi di cammini, religiosi, sportivi, meditativi. Il primo ad usare questa tipologia di camminata è stato Thich Nhat Hanh, un monaco buddista. Il suo ideale di “percorso meditativo” si basava su uno stretto contatto con la natura dal fine terapeutico.

La camminata meditativa e i suoi benefici

I benefici della camminata meditativa sono molteplici. Trattandosi di una meditazione, questa agisce direttamente sulla nostra mente diminuendo tensione e stress. Focalizzandosi sul respiro e sul movimento, si riducono i livelli di cortisolo nel sangue e, di conseguenza, si stimolano le molecole del buon umore come la serotonina.

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Benché meditativa, è pur sempre una camminata e comporta dei benefici anche a livello fisico. Questa pratica infatti favorisce il processo di termoregolazione corporea, rafforza il sistema muscolare e immunitario prevenendo influenze e raffreddori.

Step 1, respira e concentrati sui movimenti

Prima di iniziare è bene focalizzarsi sul proprio respiro assumendo una posizione rilassata, ma statica. Successivamente, nella postura più comoda possibile, iniziare a camminare a ritmo lento facendo attenzione alla pressione dei piedi sul terreno. Iniziare a prendere consapevolezza del proprio respiro, del movimento di camminata e di tutte le sensazioni corporee relative ad esso.

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Step 2, focalizzati sul movimento

La funzione della camminata meditativa è quella di incanalare tutta l’attenzione sui movimenti degli arti inferiori, dalle gambe, alle caviglie fino ai talloni. Concentrarsi sul movimento del tallone e della pianta del piede, cercando di non farsi distrare da eventuali rumori esterni. In questo modo si riuscirà ad alleviare gradualmente la tensione dal basso verso l’alto.

Step 3, lascia andare il negativo e abbandonati alle sensazioni

Lo scopo della camminata meditativa è anche quello di assumere consapevolezza delle emozioni percepite lungo tutto il percorso, siano esse positive o negative. Una volta raggiunto un equilibrio tra la propria interiorità e lo spazio circostante, il cammino potrà dirsi compiuto alla perfezione.

Sophia Melfi

Fonte: inran.it

“La Medicina che vorrei è personalizzata, integrata e umanizzata”

L’uomo non è né un oggetto né una macchina, ma una realtà estremamente complessa che oggi, per la sua cura o il suo mantenimento in salute, ha bisogno di una medicina personalizzata, integrata e umanizzata. Parte da questo presupposto l’ultimo libro del dottor Roberto Gava che, dopo quarant’anni di pratica medica, riporta le sue riflessioni sul significato della malattia e sulla crisi della figura del medico.

 “La medicina che vorrei. Personalizzata, integrata e umanizzata”. È questo il titolo dell’ultimo libro del dottor Roberto Gava, cardiologo, farmacologo clinico ed esperto di medicina integrata.

Il testo pone in maniera forte la necessità di una riflessione su cosa voglia dire essere medico al giorno d’oggi e quali siano le reali opportunità di cura della medicina moderna. Gava parla a tutti e in un linguaggio semplice riesce ad affrontare i temi legati alla salute, alla malattia, ai ruoli di chi è paziente o professionista con uno sguardo complessivo su tutte gli aspetti che compongono il puzzle del mondo medico. A mio parere un aspetto molto interessante che Gava tratta è la funzione del medico come maestro, come accompagnatore nel percorso di guarigione e di conoscenza di se stessi. Infatti – sia per gli aspetti pratici degli stili di vita e delle terapie possibili, sia per l’approccio psicologico e spirituale sul senso profondo di ciò che accade – il medico dovrebbe essere una guida, un educatore.

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La relazione del dottor Roberto Gava ad un convegno di qualche anno fa

Il metodo scientifico e la Medicina Basata sulle Prove (EBM) sono un importante pilastro dell’esercizio della professione ma l’essere umano è molto più complesso e dinamico e non può essere studiato solo dalle leggi statistiche e matematiche. Appartengono all’uomo percezioni, sentimenti, convinzioni e prospettive che possono essere affrontate attraverso conoscenze non riduzioniste e capacità relazionali fatte di interpretazioni e linguaggi diversi. Le leggi della natura descrivono meccanismi non lineari, relazioni interdipendenti dei sistemi, fenomeni non omogenei che sono tutti in relazione tra loro, ai diversi livelli, e concorrono a definire la singola persona fatta di corpo, mente e spirito. Al paziente, quindi, si restituisce un significato più completo e approfondito del suo disagio, della sua storia e quindi più efficacemente “trattabile”. Così il medico dovrebbe approfondire la conoscenza dell’Uomo in tutti i suoi aspetti sapendo che si ha a che fare non solo con cellule, organi e tessuti e che non si parla solo di parametri misurabili e riproducibili ma anche di aspetti immateriali, di dinamiche di adattamento e di compensazione con regole precise, molto spesso prevedibili. Quindi la futura medicina dovrà necessariamente avere la caratteristica di essere personalizzata su quella specifica persona non valutabile solo dalla manifestazione della malattia che nella pratica più comune è solo l’ultimo evento visibile, la goccia che ha fatto traboccare il vaso ma che proviene da squilibri di anni, da scorretti stili di vita, da poca conoscenza e attenzione a se stessi e da altri aspetti che è importante prendere in considerazione.

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Franco Berrino e Roberto Gava

Il medico deve essere in grado di aver acquisito più competenze e conoscenze possibili sulle diverse opportunità terapeutiche a disposizione per meglio personalizzare la cura. Solo se il professionista saprà integrare metodi e saperi, che reputa efficaci, anche oltre le linee guida della medicina industriale e convenzionale, potrà rispondere a quelle che sono le sempre più emergenti esigenze di molti: essere guardati e ascoltati con maggiore profondità ed essere aiutati globalmente per risolvere il malessere complessivo, la paura, la sfiducia oltre che il malfunzionamento di quell’organo. Le medicine energetiche, naturali e tradizionali spesso definite non convenzionali (CAM) hanno la capacità di essere molto più mirate e rispettose dell’intero organismo e riescono ad agire su aspetti dove la farmacologia non riesce ad arrivare.

Infatti solo l’intero organismo riesce a sostenere la funzionalità della parte più debole, quella “malata” e quindi diventa fondamentale agire sempre anche su tutto il sistema perché lì c’è la forza per ristabilire le giuste dinamiche. È l’intero organismo che agisce, che regola, che difende e che sostiene la vita. Le medicine energetiche e tradizionali (l’Omeopatia, la Medicina Tradizionale Cinese e molte altre) sono un bagaglio conoscitivo molto importante per capire cosa poter fare. Tanto più che le patologie definite croniche sono spesso in realtà delle patologie che non si è riusciti a risolvere con l’uso dei soli farmaci di sintesi. Ora i professionisti vedono molte persone, dipendenti dalle terapie farmacologiche, a cui viene stabilizzato uno o più parametri ma con un indebolimento e una perdita di energia generale, che sarebbe invece la vera risorsa curativa.

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Appartiene sia al ruolo del medico che a quello del paziente la presa di responsabilità della propria vita e delle proprie scelte. Scienza, conoscenza, consapevolezza e ricerca personale sono elementi da integrare nel percorso di ognuno. E Gava pensa che sia proprio il medico, con il riconosciuto potere ancestrale presente in ogni civiltà, ad indicare la direzione, come propria missione di vita. Ma questo presuppone che il medico e il paziente possano scegliere di volta in volta cosa fare, come, quando. La libertà di scelta terapeutica è un valore acquisito in anni di negoziazione civile e politica. Nel percorso di cura libertà e responsabilità vanno di pari passo e sono il traino per un cambiamento davvero più soddisfacente, più evolutivo, più amorevole oltre che per una maggior efficacia di cura. Invece capita troppo spesso che il medico debba adattare il paziente alle Linee Guida istituzionali, calate dall’alto, uguali per tutti e soggette alle lobbies dei “Poteri Forti” e del consumismo farmaceutico. Roberto Gava nel libro la chiama “medicina amministrata” (termine utilizzato dal professor Ivan Cavicchi), che vuole sostituirsi a ciò che il medico, in quel singolo caso e per la propria esperienza, ritiene maggiormente utile fare. Il libro tratta molti temi che, anche per persone senza una competenza specifica, possono essere utili per capire meglio cosa può esserci dietro ad un evento patologico più o meno grave o quali opportunità per trattare le patologie. Il lettore troverà come la malattia possa essere indagata e quindi con quale approccio o con quali aspettative chiedere l’aiuto del medico. Molti i riferimenti ai contributi di colleghi, molti gli esempi e le spiegazioni. Ciò che importa è continuare ad imparare senza chiusure culturali, senza dogmi e volendo mettere a disposizione disinteressata la propria esperienza. La sincera intenzione di essere d’aiuto è un potere di cui essere molto più consapevoli. Questo aiuterebbe gli stessi medici ad incarnare lo spirito di ciò che la propria professione li chiama ad agire e a migliorare continuamente con umiltà e soddisfazione.

Fonte: https://www.italiachecambia.org/2019/12/medicina-che-vorrei-personalizzata-integrata-umanizzata/?utm_source=newsletter&utm_medium=email

Benefici di camminare scalzi

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Camminare scalzi, diversamente da come pensano molte persone, apporta benefici alla nostra salute, poiché con questo semplice gestosi possono esercitare tutti i muscoli del piede, i quali si rafforzano se lo facciamo di frequente.

Se non siete abituati a realizzare questa attività, dovete svolgerla con precauzione. È fondamentale fare riscaldamento prima di iniziare, in modo da essere tranquilli ed iniziare a sentire questa sensazione di libertà offerta dal camminare per diverso tempo scalzi. Potete farlo per circa quindici o venti minuti per i primi giorni. 

Cosa sapete al riguardo?

Gli studi condotti al riguardo hanno dimostrato che quando i piedi sono a contatto diretto con la terra, si riceve una grande quantità di benefici per la salute sia del corpo sia della mente. Come sappiamo tutti, nei piedi ci sono molte terminazioni nervose che, entrando in contatto con la terra, aiutano ad eliminare dal corpo elementi nocivi come lo stress e l’ansia. La cosa migliore è farlo direttamente sulla terra, su un prato e all’aria aperta, ma se non ne avete la possibilità, potete farlo anche a casa vostra, sopra il pavimento in legno o con le mattonelle.

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  • Stimola la circolazione sanguigna, che a sua volta permette una migliore ossigenazione.
  • Permette all’organismo di eliminare con maggiore facilità una buona quantità di grassi e tossine.
  • Elimina lo stress, la depressione e la nevrosi, rafforzando il sistema nervoso.
  • Previene le vene varicose poiché rafforza il sistema venoso e permette una migliore distribuzione dei nutrienti in tutto l’organismo.
  • Quando si fanno delle camminate a piedi scalzi, si fa pressione su tutte le terminazioni nervose connesse ai diversi organi del corpo, permettendo di risanare alcune malattie che si presentano in seguito all’ostruzione di questi canali di energia che ricevono il nome di meridiani.

Esiste una terapia chiamata riflessologia, la quale consiste nel liberare energie accumulate che non fluiscono in modo naturale, provocando così diversi tipi di patologie; tra queste soprattutto quella del sistema nervoso troppo alterato. Questa liberazione avviene mediante la pressione di punti strategici che si trovano nella pianta dei piedi. Quando camminiamo senza scarpe, su questi punti viene esercitata una pressione in modo naturale, riuscendo in questo modo a sentirci rilassati e migliorando, di conseguenza, la nostra salute. Tuttavia, è molto più efficace quando si realizza sul prato.

Ricordate…

Nonostante si tratti di una terapia rilassante molto facile da realizzare, bisogna seguire certe accortezze nello svolgerla, dato che sul suolo possono esservi alcuni oggetti che possono provocare ferite e danni ai nostri piedi. Allo stesso modo, è fondamentale iniziare poco per volta e, man mano che i muscoli si rafforzano, aumentare la durata di queste passeggiate.

E voi lo fate spesso? 

Fonte: viverepiusani.com/

Broccoli contro lo smog: velocizzano l’espulsione degli inquinanti dal corpo umano

Uno studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora ha promosso il broccolo ad alimento anti-smog per eccellenza, dopo uno studio su 291 cittadini cinesi che vivono nelle zone più a rischio. Grazie a una bevanda a base di broccoli il tasso di escrezione del benzene è aumentato del 61%379536

Che alcuni cibi aiutassero a ripulire il nostro organismo e a disintossicarlo dallo smog era noto. Che potessero farlo in modo tanto rapido ed efficacie è invece la scoperta dei ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, che hanno condotto uno studio per verificare gli effetti dell’assunzione quotidiana di una bevanda a base di concentrato di broccoli sul corpo umano. Lo studio ha coinvolto 291 cittadini cinesi, tutti residenti in un’area fra le più inquinate del Paese, la provincia di Jiangsu. Alle persone che si sono sottoposte all’esperimento è stata somministrata ogni giorno la bevanda di broccoli, e i risultati sono stati sorprendenti: il tasso di escrezione del benzene dall’organismo è aumentato del 61% rispetto a quello misurato prima di sottoporsi alla “cura”, durata tre mesi.
Il segreto di questi super-poteri del broccolo sarebbe racchiuso nel sulforafano, sostanza già nota per le sue proprietà benefiche anti-tumorali negli animali.  Il broccolo non è però l’unico alimento in grado di purificare l’organismo dagli inquinanti atmosferici. Tutti gli alimenti cosiddetti nutraceutici sono validi alleati nella lotta agli effetti dello smog: la categoria comprende comprende i cosiddetti cibi funzionali(alimenti che forniscono calorie utili, ad esempio l’olio extravergine di oliva, le proteine vegetali della soia e del lupino e il cioccolato amaro), gli integratori alimentari (come gli omega-3, acidi grassi polinsaturi estratti dal pesce), i probiotici(colture di batteri che colonizzano l’intestino migliorandone la funzionalità) e i prebiotici (sostanze organiche non digeribili in grado di favorire la crescita di batteri probiotici). Secondo i ricercatori a capo dello studio, l’alimentazione non è ancora sfruttata a sufficienza nella prevenzione dell’inquinamento atmosferico. Accanto alle misure volte a ridurre le concentrazioni di inquinanti, andrebbero investite più risorse anche per educare i cittadini a proteggersi da soli, con ciò che la natura ha già messo a disposizione.

Fonte: ecodallecittà.it

Scrub per il corpo fai da te

Prepararli in casa permette di risparmiare e allo stesso tempo usare semplici ingredienti che troviamo in dispensa di Romina Rossi

Se la vostra pelle appare spenta, inspessita, opaca e invecchiata potreste aver accumulato cellule morte e altre impurità che si depositano all’interno dei pori e trasformano la pelle rendendola brutta. Soprattutto con l’arrivo dell’inverno, quando il corpo viene coperto per gran parte del giorno per ripararsi dal freddo, è più facile che la pelle accumuli delle impurità. In questi casi l’esfoliazione – o scrub – aiuta a rimuovere gli strati morti e a ridare vigore, bellezza e freschezza alla pelle, che in poco tempo ritorna così luminosa, liscia e bella.scrub1

L’esfoliazione – o scrub – aiuta a rimuovere gli strati morti e a ridare vigore, bellezza e freschezza alla pelle, che in poco tempo ritorna così luminosa, liscia e bella

Lo scrub infatti contiene un ingrediente esfoliante (composto da granuli) e uno liquido o fluido (come l’olio): insieme “grattano” via le cellule morte e allo stesso tempo levigano la pelle rendendola più morbida. In commercio ci sono molti prodotti per fare lo scrub, ma volendo, possiamo comodamente prepararlo in casa, usando semplici ingredienti, che si possono trovare più o meno in qualsiasi dispensa. Possiamo farne per tutti i gusti e con ingredienti nuovi di volta in volta, con poca spesa e poca fatica, e possiamo scegliere di farli più o meno delicati a seconda del tipo di pelle. Per non seccare eccessivamente la pelle, lo scrub andrebbe fatto una volta ogni 1 o 2 settimane, chi ha la pelle secca dovrebbe invece limitarsi a 1 o 2 volte al mese. Dopo lo scrub è bene applicare una crema idratante. Di seguito trovate qualche ricetta per preparare scrub casalinghi. Una volta fatto, il procedimento è sempre lo stesso: si applica lo scrub sulla pelle umida, si massaggia con piccoli movimenti circolari e si risciacqua sotto la doccia.

Scrub al sale marino

Ingredienti

Una tazza di sale marino macinato fine. Mezza tazza di olio di mandorle, mescolate bene il sale marino e l’olio. Potete applicarlo con le mani su tutto il corpo.

Scrub al caffè

Ingredienti

Una tazza di caffè macinato fine. . Mezza tazza di yogurt fresco.  Mescolate insieme il caffè con lo yogurt e massaggiatelo sul corpo. Grazie alla presenza dello yogurt subito dopo la pelle appare già più morbida ed elastica.

 

Lo scrub contiene un ingrediente esfoliante (composto da granuli) e uno liquido o fluido (come  l’olio): insieme “grattano” via le cellule morte e allo stesso tempo levigano la pelle rendendola più morbidascrub2

Scrub al caffè per combattere la cellulite

Ingredienti

500 g di caffè

100 g di sale grosso o zucchero di canna

30 g di olio di mandorla

Mescolate tutti gli ingredienti e passate sulle zone più colpite dalla cellulite.

Scrub alle noci e miele

Ingredienti

2 cucchiaini di miele

Una tazza di zucchero

Olio di oliva q.b.

Mescolate il miele allo zucchero e aggiungete tanto olio d’oliva quanto basta per far assumere al preparato una consistenza morbida ma non troppo liquida.

Fonti:_http://www.inerboristeria.com/

scrub-corpo.html; http://www.pianetadonna.

it/bellezza/corpo/ricette-scrub-esfoliante-fai-da-te-in-casa.html#/bestof_massaggio_corpo_viso_1; http://www.benessereblog.it/post/24919/le-5-ricette-per-scrubcorpo-fai-da-te-con-ingredienti-naturali

tratto: viviconsapevole.it

L’inquinamento all’interno del corpo

L’inquinamento non è solo nell’acqua, nella terra e nell’aria, ma anche all’interno dei nostri corpi. Una rilevazione dei CDC di Atlanta mostra che la popolazione USA mantiene livelli significativi e stabili di metalli pesanti e pesticidi nelle proprie cellule.

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Si misura, si parla e si discute di inquinamento dell’aria, dell’acqua e del terreno, ma spesso si trascura di parlare di quello che ci dovrebbe preoccupare di più: l’inquinamento  all’interno dei nostri corpi. L’organismo ha delle difese naturali contro le sostanze tossiche: se ne occupano quotidianamente l’apparato digerente, il fegato e i reni. Tuttavia la rivoluzione industriale e la chimica in pochi decenni hanno introdotto nella biosfera elementi e composti contro cui gli organismi non hanno difesa, perché non sono mai stati presenti duranti  milioni di anni di evoluzione (1). Il ritmo di esposizione a questi inquinanti è in genere  più elevato della velocità con cui l’organismo se ne disfa. Di conseguenza, le sostanze tossiche si accumulano nell’organismo. Il report pubblicato di recente dal CDC di Atlanta non lascia adito a dubbi: nel sangue della popolazione USA sono presenti livelli significativi di almeno 8 metalli pesanti ed altrettanti residui di pesticidi, oltre alla nicotina, al benzene e al fluorene. Il grafico in alto mostra i livelli ematici mediani di Arsenico, Cesio e Piombo, mentre il fondo al post sono riportati Cadmio, Bario, Cobalto e Mercurio. (2) La maggior parte degli inquinanti è inoltre stabile nel tempo, con l’unica eccezione della nicotina, che si è dimezzata e del piombo che è in lieve calo. Questi livelli di contaminazione  indicano che i nostri corpi sono diventati delle vere e proprie discariche. E’ difficile valutare l’impatto sulla salute di centinaia di sostanze tossiche interagenti tra loro, anche se in piccola quantità: cancro, problemi circolatori, stress, perdita di attenzione, demenza senile?

Una recente ricerca californiana mostra ad esempio che donne nate tra il 1959 e il 1967, prima della messa al bando del DDT (non monitorato nelle tabelle CDC), mostrano problemi di ipertensione poiché sono state esposte all’insetticida durante la loro fase prenatale.

Come disintossicarsi? Mangiando cibi sani (leggi biologici, cioè senza pesticidi) ed evitando il più possibile il contatto con sostanze chimiche di sintesi sia in casa che al lavoro.

Attenzione inoltre alle diete rapide. Perdere peso in fretta può avere l’effetto indesiderato di spostare le sostanze tossiche dai tessuti adiposi al sangue, per poi  depositarsi nei muscoli o nel cervello dove potrebbero fare più danni.

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(1) Ad esempio metalli come Piombo, Mercurio, Uranio, Cadmio Cromo e Cesio che non si trovano naturalmente nell’ecosistema, oltre ai milioni di composti chimici di sintesi, dal DDT in giù.

(2) Il valore mediano è quello che divide in due la popolazione: ad esempio nel caso dell’Arsenico, metà degli americani ha meno di 8 µg/litro e l’altra metà ne ha di più. Il CDC usa la mediana e non la media perchè quest’ultima verrebbe notevolmente alzata dai valori molto elevati presenti in una piccola percentuale della popolazione. In molti casi, il 5% della popolazione più esposta presenta livelli  di inquinanti anche oltre 10 volte più alti del valore mediano.

 

Fonte: ecoblog

Giardinaggio terapeutico

Che il giardinaggio facesse bene al corpo e allo spirito lo immaginavo già, ora per fortuna lo riconosce anche la scienza. Secondo studi medici basati su diversi anni di osservazione, basta trascorrere 30 minuti al giorno occupandosi delle proprie piante o prendendosi cura dell’orto, per migliorare l’umore e alleviare lo stress, riducendo il livello di cortisolo che lo provoca. Essendo lo stress responsabile del 70% delle malattie, ridurlo previene la maggior parte delle malattie.Happy Gardens logo

Il giardinaggio nell’epoca moderna non è più solo un semplice hobby, ma un vero e proprio rimedio per far fronte allo stress, un’attività che coinvolge corpo e mente con notevoli benefici sulla salute. Per cominciare, imparare a prendersi cura di un altro organismo vivente come le piante implica prendersi una responsabilità e di conseguenza un aumento di fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità; inoltre vedere crescere i frutti del proprio lavoro è un’esperienza appagante.ortoterapia

Non si può trascurare poi che curare il giardino è un vero e proprio esercizio fisico. L’impegno nelle attività tipiche della cura del verde, come scavare, zappare, potare, rastrellare, annaffiare, seminare, travasare, strappare erbacce, implica movimenti che rafforzano i muscoli, che può far bruciare circa 350 calorie per le donne e circa 450 per gli uomini.1353061712680

In una società sempre più tecnologica e virtuale le persone dovrebbero dedicare più tempo a stretto contatto con la natura per sentirsi meglio fisicamente e non solo.9f9fa-625584_573968139294792_2083759476_n

Queste potenzialità curative del giardinaggio sono state oggetto di sperimentazione per la prima volta nei paesi anglosassoni, sia come attività in programmi di terapia e di riabilitazione di pazienti con disturbi fisici e psichici, che nella costruzione di giardini, o semplici aiuole per accelerarne la guarigione di malesseri di varia natura. Questo tipo di approccio viene sempre più spesso utilizzato in ospedali e in case di cura, in particolare, per i malati diversamente abili, che grazie alle attività nel verde stimolano i sensi del tatto, dell’udito, dell’olfatto e della vista, contribuendo a curare sia disabilità che semplici disagi come depressione e ansia.bigstock-Happy-Gardener-646601

Per gli anziani è un ottimo esercizio di coordinamento, di memoria e di elasticità mentale, che aiuta a rallentare l’invecchiamento. Anche per i bambini il contatto con la natura può farli crescere meglio, poiché gli insegna il rispetto, l’attesa e la pazienza, la cooperazione per l’ottenimento dei risultati.00b43-ortofrutta

La garden therapy e l’ortoterapia sono tra i metodi riabilitativi più innovativi degli ultimi anni.
Mentre in Italia queste scienze stanno muovendo solo ora i primi passi, negli Stati Uniti vengono praticate già da 40 anni. Oltreoceano l’ortoterapia è una facoltà Universitaria e si pratica in centri specializzati e in ospedali importanti come quello universitario di New York. Ma l’ortoterapia ha origini ben più vecchie. Nacque quasi per caso intorno al 1600 nei paesi anglosassoni, quando i poveri non potevano permettersi di pagare le cure ricevute e gli veniva chiesto in cambio di prendersi cura del giardino dell’ospedale. Con grande stupore dei medici, non solo il lavoro nel giardino non sembrava essere di peso ai malati, ma questi parevano guarire più in fretta rispetto ai pazienti più ricchi. Essendo un risultato difficile da spiegare dalla medicina del tempo, venne dimenticato o semplicemente giudicato poco importante, ma i pregi della cura del verde vennero riscoperti negli anni che seguirono la prima e la seconda guerra mondiale, quando diversi reduci di guerra, feriti riacquistarono capacità motorie, stabilità mentale e gioia di vivere, grazie ad una forma rieducativa molto simile all’odierna Ortoterapia.af12d-morefall2012007

Sono molte le ricerche che confermano i benefici di coltivare un giardino o un orto, tanto che anche la D.ssa Cristina Borghi, ha scritto il libro “Un giardino per stare bene”, in cui elenca le proprietà benefiche della Garden Therapy.giardino-stare-bene

La passione per il verde ha effetti benefici per tutti, sia che si coltivino pomodori o rose; il battito cardiaco rallenta, il respiro si regolarizza, la pressione si abbassa e soprattutto si sorride di più! E per chi non ha un giardino basteranno alcune cassette sul davanzale, un piccolo giardino in vaso sul balcone o una semplice aiuola condominiale!SB_0000_G0812-Happy-Gardening

Di Ilaria Benassi

Fonte: http://pianetablunews.wordpress.com/

Cos’è l’aromaterapia e per quali disturbi è indicata

L’aromaterapia è una disciplina della medicina olistica che con l’uso degli odori aiuta la mente e il corpo a rinforzarsi e a reagire a moltissimi disturbi.aromaterapia-620x350

L’olfatto è uno dei sensi più antichi essendo quello che si sviluppa dall’ectoderma, è collegato al sistema limbico e connesso all’ippocampo per cui sollecita direttamente la memoria. Dunque gli odori hanno una grande importanza e con gli odori possiamo sollecitare molte reazioni. L’aromaterapia è dunque l’uso sistematico di oli vegetali volatili conosciuti come oli essenziali che si prestano al trattamento o alla prevenzione di molti disturbi. E una forma di terapia complementare che tratta l’intera persona e non solo il sintomo o la malattia, sostenendo la capacità naturale del corpo di equilibrare, regolare, curare se stesso. Gli oli essenziali sono formati da piccole molecole aromatiche facilmente assorbite attraverso la pelle e mentre respiriamo anche inalate attraverso i polmoni. Queste sostanze terapeutiche entrano nel flusso sanguigno e consegnano i loro poteri benefici. Essendo sostanza altamente concentrate se ne usa una piccolissima quantità. In ogni caso non si devono fare cure da soli e scegliere a caso gli oli essenziali, ma farsi consigliare da un medico naturopata. L’aromaterapia si applica in 3 modi: per diffusione aerea, per inalazione diretta o per applicazioni topiche ossia dirette sulla pelle come attraverso massaggi e bagni. Questi gli oli essenziali più usati per prevenire e curare molti disturbi:

Basilico. Aiuta la concentrazione e alleviare alcuni dei sintomi della depressione. Utilizzato anche per alleviare il mal di testa ed emicranie. Dovrebbe essere evitato durante la gravidanza.

Bergamotto. Utile per le vie urinarie e apparato digerente. Se combinato con olio di eucalipto si usa per i disturbi della pelle causati da stress, così come per alleviare il prurito della varicella.

Pepe nero. Comunemente usato per stimolare la circolazione, dolori muscolari, dolori e lividi.

Olio di citronella. Repellente per gli insetti.

Chiodi di garofano . Funziona da analgesico topico (antidolorifico) comunemente usato per il mal di denti. È anche usato come antispasmodico, antiemetico (previene nausea e vomito) e per prevenire i gas nell’intestino.

Eucalyptus. spesso usato per dare sollievo alle vie respiratorie contro i disturbi del raffreddore o influenza. Comunemente combinato con menta piperita.

Olio di geranio. E un diuretico, astringente e dunque è efficace nel bloccare il flusso di sangue o altre secrezioni, ha proprietà antisettiche.

Gelsomino. Si dice che abbia proprietà afrodisiache.

Lavanda – comunemente usato come antisettico per piccoli tagli e bruciature ciene usato anche per rilassarsi. Si dice che allevi il mal di testa e che favorisca il sonno.

Olio di limone. E’ un tonico per la mente e lo spirito e è efficace per alleviare i sintomi di stress e depressione.

Sandalo – ha proprietà afrodisiache.

Tea tree oil. E’ antisettico e disinfettate e si usa per colluttori.

Timo. Aiuta a combattere stanchezza, nervosismo e stress.

Ovviamente l’aromaterapia ha delle controindicazioni nei casi di: allergie, asma, eczema o psoriasi, epilessia, ipertensione, trombosi venosa profonda, in allattamento e in gravidanza.

Fonte:  Crescita-personale, Quinessence, Medical News Today