Amianto sugli elicotteri: bonifiche e controlli sanitari non partono

La denuncia di un militare all’Huffington Post. A un anno e mezzo dalle prime rivelazioni sono stati messi solamente sigilli sulle componenti in amianto. In attesa dei nuovi elicotteri. Secondo uno specialista della Marina Militare intervistato dall’HuffPost invece della bonifica si attende che gli elicotteri con componenti in amianto arrivino a fine ciclo. È passato quasi un anno e mezzo dalle prime denunce, nell’agosto 2013, i merito alla presenza di parti in amianto in condizioni di insicurezza sugli elicotteri della Marina Militare, gli stessi che all’epoca venivano impegnati nelle operazioni di Mare Nostrum. Sono passati diciassette mesi eppure i piloti continuano a guidare elicotteri nei quali l’amianto è stato solamente sigillato, ma non rimosso. Inoltre, secondo quanto riferito dal militare a Stefano Pitrelli dell’Huffington Post, non sarebbero state eseguite le visite mediche necessarie per capire se i militari stiano rischiando la salute a bordo degli elicotteri da bonificare. Nello scorso febbraio la Procura di Torino, con l’instancabile Raffaele Guariniello, ha aperto un’indagine che coinvolge i vertici di Agusta Westland. I soldati della Marina Militare denunciano da mesi l’inazione come dimostra la delibera del Co.Ce.R datata 3 marzo 2014. Al Capo di Stato Maggiore veniva segnalata la preoccupazione dei militari per la “problematica dell’amianto presso gli aeroporti della Marina Militare, gli Hangar a bordo delle navi e a bordo degli elicotteri stessi” e veniva richiesto

  1. a) se ci sono state e/o sono in corso verifiche circa la presenza di amianto presso i siti succitati;
    b) quali sono stati i risultati delle verifiche qualora già effettuati;
    c) quali azioni sono state intraprese in caso di presenza (bonifiche, informazioni al personale, fornitura di protezioni, ecc).

L’unica soluzione a detta dello specialista intervistato da HuffPost è stata quella di ricoprire con un sigillante la componentistica in amianto. Una soluzione che doveva essere temporanea, ma che rischia di diventare permanente:

Il prodotto adoperato finora è un sigillante, non serve a bonificare l’amianto. Mentre la bonifica, quella vera, andrebbe fatta per rimozione, non per isolamento. Con questo tipo di ‘soluzione’ si sta tutelando sul serio il personale, o si sta forse privilegiando l’attività operativa?

si chiede il soldato che ipotizza che la Marina Militare voglia portare con queste modalità i vecchi elicotteri SH-3D e AB-212 fino alla fine del loro ciclo, sostituendoli progressivamente con gli SH-90. Secondo l’ipotesi dello specialista la Marina Militare tenterebbe, così, di evitare gli altissimi costi di bonifico per un mezzo alla fine della propria vita operativa.

Il problema sanitario resta e, secondo quanto riferito dal militare, non vi è stato alcun tipo di controllo sanitario nei confronti di chi è stato esposto all’amianto durante la sua attività. Anche questo tipo di controlli rappresenterebbe un costo:

Possono anche venirmi a dire che le fibre aerodisperse sono entro i limiti di legge, ma quando cambio una guarnizione si sprigiona fibra. E pure per un istante, l’ho respirata. Ma questo, a chi come me lavora sugli elicotteri, finora non è mai stato riconosciuto. Ufficialmente, io non sono mai stato esposto.

Si prenderà tempo aspettando la sostituzione consci del fatto che le malattie del personale esposto emergeranno magari fra 20 o 30 anni com’è stato per Eternit? Il Ministero della Difesa difenderà innanzitutto la salute dei propri dipendenti?

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Fonte: Huffington Post

© Foto Getty Images

 

Il Bike Pride si rivolta contro l’ennesimo ciclisticidio

Ciclista investito e ucciso a Rivoli: “Una strage continua. Se si vuole salvare la vita di persone che camminano e pedalano per strada le amministrazioni devono necessariamente iniziare a prevenire, trasformando le strade e riducendo la velocità dei veicoli” – il comunicato stampa del Bike Pride

 

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Comunicato stampa del Bike Pride

Ieri gli psicofarmaci (la donna che con il proprio Suv ha schiacciato e trascinato per 3 km una giovane 22enne) oggi l’alcol (un ragazzo che ha urtato e ucciso un ciclista 67enne fra Rivoli e Torino): gli incoscienti, i distratti e ancor peggio gli ubriachi dovranno essere puniti sempre con maggiore severità ma se si vuole salvare la vita di persone che camminano e pedalano per strada le amministrazioni devono necessariamente iniziare a prevenire, trasformando le strade e riducendo la velocità dei veicoli(continuare a colpevolizzare i comportamenti delle persone fa bene alla retorica ma non salva la vita di nessuno). “Dossi, restringimenti di carreggiata, dissuasori permanenti e limiti rispettati e controllati avrebbero potuto salvare la vita della ventiduenne Giulia. Uno spazio sicuro, protetto e separato dal flusso viario quella del ciclista di Rivoli. Chi disegna le strade può salvare più vite di una legge severa -dichiara Fabio Zanchetta, presidente dell’associazione Bike Pride-. Le nazioni che hanno visto diminuire drasticamente i morti sulle strade, come Germania e Danimarca (-90% dal 1980) hanno certamente agito sulla severità del codice ma hanno compreso che se non si trasforma la strada e si riformano gli spazi non verrà mai posta fine alla strage quotidiana: distratti, incoscienti e ubriachi non scompariranno mai. Una nazione intelligente previene, noi continuiamo a procedere per tentativi. E intanto dall’inizio dell’anno siamo a centinaia di pedoni e ciclisti che per incuria e inconsapevolezza non ci sono più“.

Travolge e uccide un ciclista, poi va a dormire – da La Stampa del 03.06.2013

Fonte: ecodallecittà

Sicurezza alimentare: nei piani Ue meno burocrazia, più controlli a sorpresa

Giro di vite della Commissione Europea sulla sicurezza alimentare: in arrivo nuove norme sulla salute di animali e piante1484911152-586x389

Meno burocrazia, ma più controlli e senza preavviso, la nuova politica della Commissione Europea in tema di sicurezza alimentare punta alla modernizzazione e alla semplificazione. Il pacchetto delle riforme snellirà la normativa che regola la catena agroalimentare: si passerà da 70 a 5 atti legislativi, diminuiranno le implicazioni burocratiche che rallentano l’attività di agricoltori, allevatori e altri operatori del settore come produttori, trasformatori e distributori. Verranno introdotte sanzioni calcolate sulla base degli indebiti profitti di chi ha violato la legge. Con 48 milioni di lavoratori e un giro d’affari di 750 miliardi di euro l’anno, il settore agroalimentare è il secondo in Europa. Alla quantità si associano gli altissimi standard per quanto riguarda la sicurezza alimentare e i controlli lungo la filiera produttiva. Con la nuova normativa la Commissione Europea renderà più efficaci gli strumenti in possesso delle autorità dei singoli Stati Membri per verificare, attraverso controlli, ispezioni e prove, che le normative dell’UE vengano rispettate. Il progetto prevede l’introduzione di un unico testo legislativo per la disciplina della salute degli animali fondato sul principio per il quale prevenire è meglio che curare: oltre a un sistema comune di sorveglianza, verrà stilata una classificazione e una graduatoria di priorità per le malattie che richiedano un intervento da parte dell’UE. Per quanto riguarda le piante – il cui valore annuale delle colture è pari a 205 miliardi di euro – le nuove norme alzeranno il livello di guardia nei confronti dei flussi commerciali da paesi terzi e introdurranno meccanismi più efficaci di monitoraggio e di eradicazione precoce dei focolai di nuove specie di parassiti. Nuove regole verranno valutate anche per le sementi.  Il pacchetto di riforme verrà esaminato dal Parlamento  e dal Consiglio europei ed entrerà in vigore nel 2016.

Fonte: Agronotizie

Authority e GdF: al via il nuovo piano di controlli

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L’Autorità per l’energia elettrica e il gas e il Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza hanno dato il via a un nuovo Piano di controlli e vigilanza a beneficio dei consumatori nei mercati dell’energia elettrica, del gas e, per la prima volta anche dei servizi idrici, dopo l’affidamento delle competenze in materia all’Autorità stessa.
L’Autorità per l’energia elettrica e il gas e il Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza hanno dato il via a un nuovo Piano di controlli e vigilanza a beneficio dei consumatori nei mercati dell’energia elettrica, del gas e, per la prima volta anche dei servizi idrici, dopo l’affidamento delle competenze in materia all’Autorità stessa.
Il nuovo Piano, presentato oggi a Roma dal Presidente dell’Autorità, Guido Bortoni e dal Comandante dei Reparti Speciali Gen. C.A. Giorgio Toschi, prevede specifici controlli sulla corretta applicazione della normativa in materia di sicurezza e qualità del servizio elettrico e gas e del servizio di connessione alla rete elettrica degli impianti di produzione.
Fra le attività svolte in collaborazione, anche le verifiche sul divieto di traslazione sui prezzi al consumo della maggiorazione Ires, la cosiddetta “Robin Hood Tax”.
La collaborazione fra l’Autorità e la Guardia di Finanza, intrapresa sin dal 2001 a seguito della stipula di un Protocollo d’Intesa rinnovato ed esteso in data 19.12.2005, prevede anche la prosecuzione di accertamenti in alcuni settori particolarmente sensibili, già al centro di verifiche ispettive negli anni precedenti quali, ad esempio, il rispetto degli obblighi nel servizio di pronto intervento gas; le verifiche sulla qualità del gas (potere calorifico, pressione e odorizzazione); la corretta registrazione delle interruzioni del servizio elettrico; gli impianti incentivati di produzione di energia elettrica; le integrazioni tariffarie alle Imprese elettriche minori.
Con il piano operativo del 2013 è, altresì, previsto il rafforzamento di forme di collaborazione strutturata con l’interscambio di dati e notizie utili al perseguimento delle reciproche finalità istituzionali, inclusa la verifica degli investimenti nel settore della distribuzione gas.
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Con il piano operativo del 2013 è, altresì, previsto il rafforzamento di forme di collaborazione strutturata con l’interscambio di dati e notizie utili al perseguimento delle reciproche finalità istituzionali, inclusa la verifica degli investimenti nel settore della distribuzione gas.

Fonte: voltimum