Rapporto Civico 5.0 di Legambiente sull’efficienza energetica nei condomini

Dispersioni termiche, difetti murari, criticità nei consumi e sistemi elettrici pesano sulla bolletta delle famiglie e contribuiscono significativamente alle emissioni climalteranti . Il report dell’associazione. Tanti i temi legati alla sostenibilità affrontati nella XIII edizione del ForumQualenergia. Tra questi anche i temi dell’efficienza energetica e della sharing condominiale con la presentazione del X Rapporto di Civico 5.0 che mette al centro le opportunità di riqualificazione del patrimonio edilizio italiano, tornato in primo piano negli ultimi mesi grazie al superbonus del 110%. Un’opportunità unica per rilanciare, da un lato, i cantieri, dall’altro per consentire alle famiglie di ridurre la spesa energetica e rendere più salubri, sicuri e accoglienti gli spazi in cui vivono, contribuendo a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Importante, però, sottolinea Legambiente, che l’incentivo venga prorogato al 2025 e, soprattutto, che sia commisurato a migliori parametri ambientali, come per il caso del salto minimo di due classi energetiche oggi richiesto per l’accesso al superbonus e ritenuto insufficiente dall’associazione O ancora su come vengono indirizzati gli incentivi. Oggi, infatti, vista l’emergenza climatica che abbiamo di fronte, non è più ammissibile incentivare sistemi a fonti fossili allo stesso modo delle rinnovabili. È il caso delle caldaie.  In Italia, il 27% delle emissioni climalteranti e il 28% dei consumi arriva proprio dal settore civile con 47 Mtep di energia, in crescita, per una spesa di 40,8 miliardi di euro per le famiglie. Come racconta Istat, la voce più rilevante dei consumi energetici (il 70%) è quella dei consumi termici, ossia riscaldamento e raffreddamento; mentre la bolletta elettrica pesa per il 34% sulla spesa complessiva media a famiglia, per un importo pari a 47,31 euro al mese. Sul fronte sicurezza, si stima che nel nostro Paese siano oltre 400 mila gli edifici costruiti abusivamente, mentre il 60% degli immobili a uso residenziale presenti ha più di 45 anni ed è stato realizzato prima della legge sul risparmio energetico e di quella sulla sicurezza statica.  Da questi e altri numeri muove la campagna Civico 5.0 di Legambiente che oggi ha presentato il suo rapporto 2020 sull’efficienza energetica nell’edilizia, a cura di Katiuscia Eroe e Sibilla Amato. Un lavoro frutto di analisi mirate che si arricchisce di nuovi studi ed esperimenti, raccogliendo anche le migliori buone pratiche in giro per l’Italia.  Un lavoro partito nel 2014 con la campagna termografica “Tutti in classe A” finalizzata a comprendere lo stato di salute del patrimonio edilizio italiano e ad evidenziarne le capacità di isolamento termico e che prosegue, dal2018 con la campagna Civico 5.0 che mira ad approfondire l’impronta energetica e climatica delle famiglie e dei condomini , analizzando difetti di comportamento di pareti e strutture, ma anche inquinamento indoor e acustico, controlli su gas di scarico delle caldaie ai consumi elettrici. Un’analisi che negli ultimi due anni ha coinvolto 61 famiglie in 38 condomini di 18 città. 

“I monitoraggi da noi condotti confermano l’urgenza di un intervento di riqualificazione del patrimonio edilizio – spiega Katiuscia Eroe, responsabile Energia di Legambiente – Analisi utili a orientare soluzioni basate su sostenibilità ed efficientamento energetico, capaci di migliorare in modo significativo la quotidianità dei cittadini in termini di qualità ambientale degli spazi in cui vivono, oltre che di risparmio economico. Vogliamo ricordare, infatti, come intervenire in questo settore rappresenti una delle politiche di welfare più importanti e di sostegno concreto per le famiglie che vedranno non solo ridursi le bollette, ma beneficeranno anche di un maggiore comfort abitativo. A tale scopo, però, è importante non solo prolungare il superbonus al 2025, ma anche commisurare l’incentivo più generoso al mondo a migliori parametri ambientali: non è possibile vedere incentivate le caldaie a fonti fossili allo stesso modo delle pompe di calore o accontentarsi del salto di due classi energetiche”.  

“Tra pochi mesi l’Italia dovrà rimettere mano al Piano nazionale integrato energia e clima per renderlo adeguato ai nuovi e più ambiziosi target europei – commenta il vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchini – La sfida è arrivare a riqualificare almeno 30 mila condomini entro il 2025 in cui ridurre in modo significativo i consumi energetici a vantaggio delle famiglie e dell’ambiente. Pertanto, secondo noi, la prima mossa da compiere è il prolungamento fino al 2025 del superbonus, per dare continuità agli interventi ma renderli anche più efficaci rispetto agli obiettivi energetici e sociali. Dobbiamo valorizzare le risorse di Next Generation EU per far diventare la riqualificazione edilizia il cuore del rilancio post Covid del Paese”. Legambiente propone quindi il suo decalogo per rivedere il superbonus del 110% e accelerare i cantieri della riqualificazione energetica e antisismica. 

Il rapporto della seconda edizione (2019/2020) della campagna di Civico 5.0 è scaricabile qui:

Rapporto Civico 5.0 2020 SCARICA

Fonte: ecodallecitta.it

Comunità energetiche: approvato l’emendamento nel MilleProroghe

C’è il sì alla nascita delle cosiddette “comunità energetiche” con l’approvazione nel decreto Mille Proroghe dell’emendamento che detta i criteri per la produzione e lo scambio di energia da fonti rinnovabili.

Comunità energetiche: approvato l'emendamento nel MilleProroghe

C’è il sì alla nascita delle cosiddette “comunità energetiche” con l’approvazione nel decreto Mille Proroghe dell’emendamento che detta i criteri per la produzione e lo scambio di energia da fonti rinnovabili.  L’approvazione è arrivata da parte delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera. Il testo votato promuove la creazione di comunità energetiche e di sistemi di autoconsumo da fonti rinnovabili. Si potranno valorizzare lo scambio di energia da fonti rinnovabili per utenze poste all’interno della rete di distribuzione (progetti locali) e la creazione di vantaggi per l’energia autoconsumata istantaneamente, in modo da spingere configurazioni capaci di soddisfare al meglio i fabbisogni e di integrare sistemi di accumulo e di mobilità elettrica, sistemi efficienti, riducendo così lo scambio con la rete e contribuendo alla stabilità del sistema.

I condomini potranno installare pannelli sui tetti per poi dividere l’elettricità prodotta e agli imprenditori di una determinata area sarà consentito avere un impianto unico, eliminando le barriere che fino a oggi impedivano di scambiare energia pulita, ad esempio, in un distretto produttivo. L’emendamento, firmato dal senatore M5S  Gianni Girotto, dovrebbe approdare in Aula, alla Camera, mercoledì. Si tratta di una misura che anticipa il recepimento della direttiva europea 2018/2001 dedicata alla promozione delle fonti rinnovabili e che promuove la creazione di comunità energetiche e di sistemi di autoconsumo da fonti rinnovabili. L’obiettivo è far diventare i cittadini ‘prosumer’ (produttori e consumatori).

LA FASE SPERIMENTALE

Per il momento, ci sarà una fase sperimentale nella quale sarà consentito installare impianti non superiori a 200 kilowatt di potenza (per la realizzazione delle configurazioni a bassa tensione), che dovranno entrare in esercizio dopo l’approvazione definitiva del Milleproroghe e con un limite di tempo (fino al 30 giugno 2021). Si prevedono incentivi non cumulabili con quelli già in corso per lo ‘scambio sul posto’, ossia chi immette energia in rete. Resteranno, invece, le detrazioni fiscali per gli impianti rinnovabili. L’energia prodotta potrà essere consumata subito, immessa in rete oppure ‘caricata’ in accumulatori ed essere usata in seguito.

“Finalmente sarà possibile produrre e scambiare l’energia pulita – ha commentato Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente – nei condomini e tra imprese, tra edifici pubblici e attività commerciali. In questo modo si apre la strada per progetti locali di impianti solari in autoproduzione ma anche per scambiare localmente l’energia in eccesso, con riduzione di sprechi e vantaggi tanto ambientali quanto economici per imprese, famiglie e comunità”.

Fonte:ilcambiamento.it

Ecobonus: approvata la Legge di Bilancio 2017

Detrazioni maggiorate in condominio. In arrivo 47,5 miliardi per le infrastrutture e misure per periferie, Nuova Sabatini, piste ciclabili e post-Expoimmagine

Via libera alla Legge di Bilancio per il 2017.

Sono confermati la proroga dell’Ecobonus 65% e della detrazione 50% per gli interventi sulle singole unità immobiliari, il sismabonus e i bonus maggiorati per i condomìni. Via libera anche al credito di imposta per la riqualificazione degli alberghi, al Fondo Infrastrutture da 47,5 miliardi di euro e a una serie di misure per il risanamento delle periferie e il post-Expo.
Ecobonus 65% : Confermata la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2017, dell’Ecobonus 65% sugli interventi di efficientamento energetico delle singole unità immobiliari.

Gli interventi di efficientamento energetico nei condomini usufruiranno di bonus graduati in base all’entità dei lavori e ai risultati raggiunti. Si partirà quindi dal 65%, come nelle singole abitazioni, ma si potrà salire al 70% se l’intervento interessa almeno il 25% dell’involucro edilizio, ad esempio quando si dota l’edificio del cappotto termico. Gli incentivi potranno arrivare al 75% nel caso in cui l’intervento porti al miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva. Gli incentivi saranno validi per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021. Le detrazioni saranno calcolate su un ammontare delle spese fino a 40mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. Il rimborso avverrà in cinque anni anziché in dieci.

Detrazione 50% sulle ristrutturazioni

Il Bonus del 50% sugli interventi di ristrutturazione eseguiti sulle singole unità immobiliari e sulle parti comuni dei condomini sarà prorogato fino al 31 dicembre 2017.

Nei condomini il bonus fiscale parte dal 50%, ma può arrivare al 75% e 85% in presenza di miglioramenti di una o due classi di rischio riguardanti tutto l’edificio. Il tetto di spesa incentivabile sarà di 96mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari del condominio.

Riqualificazione alberghi e agriturismi

Per il 2017 e il 2018 sarà riconosciuto un credito di imposta del 65% per la riqualificazione delle strutture ricettive turistico alberghiere, inclusi gli agriturismi.

Fonte: edilportale.com

 

Valvole termostatiche obbligatorie: cosa fare

Le scadenze, i vantaggi e le modalità per adeguarsi alle nuove regole per i condomini con riscaldamento centralizzatogettyimages-491821904

I prossimi dodici mesi saranno decisivi per l’adeguamento alla direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza energetica dei condomini con riscaldamento centralizzato. I tempi, però, sono molto più stretti perché i lavori di adeguamento vanno fatti a impianto spento, nel periodo compreso tra aprile e ottobre.

Valvole termostatiche obbligatorie: la scadenza
La scadenza fissata per l’adeguamento degli impianti condominiali di riscaldamento è quella del 31 dicembre 2016. A partire dal 1° gennaio 2017 tutti gli impianti non adeguati saranno da ritenere irregolari. Obiettivo della norma comunitaria è migliorare il risparmio energetico e migliorare la spesa dei condomini che attualmente si basano sulle tabelle millesimali. La direttiva è in linea con il Protocollo 20-20-20 che prevede la diminuzione del 20% delle emissioni di Co2 e la conversione della stessa percentuale di rinnovabili entro il 2020.

Valvole termostatiche obbligatorie: le sanzioni
Per i condomini che non si adegueranno sono previste sanzioni da 500 a 3000 euro a unità immobiliare, a secondo delle disposizioni delle singole Regioni.

In Piemonte e Lombardia i termini sono già scaduti nel 2014, ma è stata concessa una sospensione che durerà fino al termine ultimo del 31 dicembre 2016. Pertanto anche nelle due regioni del Nord Ovest le sanzioni inizieranno dal 1° gennaio 2017.

Valvole termostatiche obbligatorie: il risparmio

Quanto si risparmierà? Abbassando la temperatura di un grado: per esempio da 20° a 19° C si risparmia il 7%. L’installazione dei dispositivi apporta una significativa riduzione delle emissioni di Co2 fino al 50%. Dunque l’adeguamento alla normativa oltre a essere un vantaggio economico per i condomini in regola (pagando il consumo effettivo si tende a consumare meno) è anche un vantaggio ecologico per l’ambiente (il riscaldamento delle abitazioni è una delle principali cause di inquinamento nelle nostre città) e in più può usufruire della detrazione fiscale della spesa.

Fonte: ecoblog.it

Condomini Efficienti: Comune, Legambiente e aziende insieme per il risparmio in bolletta

A Palazzo Marino l’assessore Maran, Poggio e Meggetto di Legambiente e i rappresentanti di HabitaMi, AssIRen e Condominio Classe A hanno lanciato “Patti chiari per l’efficienza energetica”, l’alleanza per la riqualificazione energetica e ambientale dei condomini. Sportelli informativi presso i CdZ per informare i cittadini378563

In questi giorni in cui l’area di Milano sta affrontando un’emergenza inquinamento, con valori del Pm10 che sono tornati a salire, in città parte l’importante campagna ‘Condomini Efficienti’. L’iniziativa, promossa da Legambiente e patrocinata dal Comune di Milano, ha l’obiettivo di promuovere la riqualificazione energetica degli edifici e diffondere buone pratiche per il risparmio energetico. Una famiglia milanese spende mediamente 1.500 euro all’anno per riscaldare la propria abitazione: con interventi importanti sull’edificio e cambiando l’impianto di riscaldamento è possibile, in molti edifici,risparmiare dal 30 al 60% sulla bolletta energetica (fino a 500/1000 euro all’anno). È possibile inoltre, fino alla fine dell’anno, detrarre dalle tasse il 65% in 10 anni dell’investimento per rendere più efficiente la propria abitazione. Con ‘Condomini Efficienti’, nei prossimi mesi, migliaia di condomini milanesi saranno informati sulle possibilità di risparmio energetico e, se decideranno di riqualificare le proprie case, potranno scegliere sulla base di preventivi chiari e tagli sui costi garantiti da aziende e professionisti che accettano di lavorare in base alle nuove norme (europee e nazionali) e all’accordo volontario ‘Patti chiari per l’efficienza energetica’, promosso dal Comune di Milano e sottoscritto da tutte le parti sociali e dall’associazione Legambiente.  La campagna muoverà i primi passi già durante la fiera “Fa’ la cosa giusta” in programma dal 28 al 30 marzo in Fiera Milano City, per poi attraversare concretamente tutti i quartieri di Milano, incontrando, condominio per condominio, tutte le famiglie interessate. “Questi giorni di emergenza ambientale devono essere colti come un’occasione importante per portare all’attenzione di tutti il tema della lotta all’inquinamento. Con‘Condomini Efficienti’ vogliamo offrire l’occasione a tutte le famiglie milanesi di risparmiare sui costi dell’abitare e ridurre inquinamento e consumi energetici”, ha dichiarato Barbara Meggetto, direttrice Legambiente Lombardia.  “L’investimento in risparmio di energia è tra i più promettenti e interessanti oggi in tutta Europa e la necessità di rendere più efficienti le abitazioni è ormai legge, in Europa come in Italia. Nell’arco dei prossimi trent’anni sarà obbligatorio metter mano a circa 40 mila condomini di Milano: quasi 1300 edifici all’anno. Si apriranno quindi cantieri da centinaia di migliaia di euro, dei veri e propri ‘cantieri verdi’ per risparmiare sull’energia, diminuire l’inquinamento e vivere meglio. Tutti cantieri in regola, con fattura detraibile: questa è vera green economy”. La campagna ‘Condomini Efficienti’ verrà attuata in collaborazione con gli Sportelli Energia che il Comune di Milano ha aperto in tutte le zone di Milano. Legambiente ha incontrato inoltre l’interesse e l’alleanza di tante società e professionisti: quelle coordinate nella grande campagna di HabitaMi, una importante rete d’impresa (Rete Irene) e il network Condomini Classe A. Grazie a loro si moltiplicheranno le forze, i banchetti, i gazebo e le occasioni di incontro con Legambiente e con gli Sportelli Energia del Comune di Milano. Sono previsti, inoltre, una ventina di incontri e spettacoli in tutta la città e una decina di iniziative di piazza in tutta Milano. Poi manifestazioni, eventi, seminari di approfondimento e studio.

Per ulteriori informazioni: www.viviconstile.org

Fonte: ecodallecittà.it

 

Fonti rinnovabili termiche, arrivano gli incentivi. Regione: «Il GSE sceglie la Puglia per il nuovo Conto»

Incentivi per l’isolamento termico e non solo. Il finanziamento, non cumulabile con altri bonus fiscali, coprirà il 40% dell’investimento ed sarà spalmato tra i 2 e i 5 anni. Il bando relativo alla prima procedura sarà pubblicato tra oggi e domani. Le domande dovranno essere presentate nei successivi 60 giorni 374711

Il GSE, il Gestore dei Servizi Energetici ha scelto la Puglia per presentare in tutto il Sud il nuovo Conto Termico, un meccanismo incentivante introdotto dal decreto del 28 dicembre 2012 che stanzia fondi sia alle amministrazioni pubbliche che ai soggetti privati per attuare interventi di incremento dell’efficienza energetica e interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Ne dà notizia l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone che ha partecipato all’incontro: «L’azienda del ministero dell’Economia e delle Finanze che incentiva lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile in Italia, per la presentazione del Conto Termico – ha spiegato Capone – è stata scelta la Puglia per tutto il Sud, in virtù delle politiche regionali a sostegno delle rinnovabili. Noi abbiamo grande interesse per i nuovi interventi normativi, ai quali abbiamo contribuito, perché consentano di diversificare la politica energetica finora troppo concentrata su grandi impianti eolici e fotovoltaici, a causa di incentivi troppo alti».
“Se è giusto incentivare il perseguimento degli obiettivi di «burden sharing» – ha continuato l’assessore – attingendo alle tariffe elettriche nazionali, è anche sacrosanto che gli incentivi vengano distribuiti su diversi settori produttivi, come l’edilizia, l’impiantistica per la climatizzazione degli edifici e i servizi energetici degli enti locali».
Il Conto Termico incentiva la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e i piccoli interventi di efficienza energetica con uno stanziamento di 900 milioni di euro annui, 700 per privati e imprese e 200 per le amministrazioni pubbliche. L’incentivo, che non è cumulabile con altri bonus fiscali, copre il 40% dell’investimento ed è spalmato in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni. I tetti massimi sono differenziati in base al tipo di intervento, alla potenza dell’impianto e alla zona climatica in cui il lavoro è realizzato. L’accesso all’incentivo è consentito per interventi di incremento dell’efficienza energetica e interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza. Le amministrazioni pubbliche possono richiedere l’incentivo per entrambe le categorie, mentre i soggetti privati (persone fisiche, condomini o imprese) possono accedere agli incentivi solo per gli interventi relativi alle fonti rinnovabili termiche. Tra gli interventi incentivabili in entrambe le categorie (efficienza energetica e fonti rinnovabili termiche), sono inclusi l’isolamento termico di superfici; la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale che utilizzano generatori di calore a condensazione; la sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore; la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di pompe di calore elettriche o a gas che utilizzano energia aerotermica, geotermica o idrotermica o che abbiano un generatore di calore alimentato da biomassa; l’installazione di collettori solari termici. L’incentivo è erogato direttamente dal GSE, che predisporrà un applicativo internet dedicato, attraverso il quale i soggetti interessati potranno compilare la richiesta. Il bando relativo alla prima procedura sarà pubblicato tra il 29 e il 30 aprile. Le domande dovranno essere presentate nei successivi 60 giorni.

Fonte: eco dalle città

 

Presentata una proposta di legge per ridurre i consumi del 50% e creare almeno 120 mila nuovi posti di lavoro.

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L’efficienza energetica punta al dimezzamento dei consumi nei condomini con almeno cinque alloggi. Almeno nella proposta di legge presentata da Legambiente nei giorni scorsi e discussa al convegno Efficienza energetica in edilizia organizzato a Roma con AzzeroCo2. A detta dell’associazione ambientalista, sono necessarie nuove politiche di riqualificazione energetica in edilizia pensate soprattutto per i condomini, dove vivono circa 24 milioni di persone e i consumi sono spesso più alti della media nazionale. La situazione, sottolinea Legambiente, è aggravata dal fatto che non ci sono molte speranze di ridurre la spesa per la bolletta energetica dato che gli strumenti in vigore risultano inefficaci e spesso impossibili da applicare. Secondo gli ambientalisti, il nuovo sistema di incentivi dovrebbe prendere spunto dal Green Deal introdotto nel Regno Unito, che permette di realizzare interventi a costo zero per le famiglie perché si ripagano con il risparmio realizzato nei consumi. Secondo il quadro tracciato da Legambiente, dal 1998 grazie alle detrazioni fiscali sono stati effettuati interventi di ristrutturazione edilizia su circa 5,5 milioni di abitazioni. Nel 2007 sono state introdotte detrazioni pari al 55% per interventi di efficienza di energetica in edilizia che hanno mosso oltre 1,6 milioni di interventi tra cui sostituzione di infissi, caldaie, pannelli solari termici, pompe di calore.  Allo stesso tempo, sottolinea Legambiente, il sistema incentivante basato sui Titoli di efficienza energetica ha mosso pochissimi interventi. Il conto energia termico, continua l’associazione ambientalista, finanziato attraverso le bollette del gas, prevede invece incentivi per gli interventi di efficienza energetica dell’involucro per i soli edifici pubblici, ma non è basato sul risparmio ottenuto bensì sul costo dell’intervento e presenta dei limiti di attuazione legati al patto di stabilità e alle difficoltà degli enti locali di reperire risorse. Con la nuova proposta di legge, Legambiente mira a una riduzione media del 50% dei consumi delle abitazioni, certificata dal salto di classe energetica. In sostanza gli ambientalisti propongono di introdurre una nuova scheda nel sistema dei titoli di efficienza energetica (TEE), basata sui valori derivanti dalla certificazione energetica delle abitazioni prima e dopo l’intervento, che premierebbe la riqualificazione globale dell’edificio. Gli interventi dovrebbero essere realizzati da Esco in accordo con le imprese di costruzioni, che si impegnano a garantire il raggiungimento dei risultati di riduzione dei consumi energetici attraverso la certificazione energetica di tutti gli alloggi coinvolti. Secondo le stime di Legambiente, basate sul periodo dal 2014 al 2020, gli interventi su 200 mila alloggi all’anno metterebbero in moto investimenti per 3 miliardi di euro, creando almeno 120 mila nuovi posti di lavoro.
Fonte: edilportale.com