RAEE Parking: il container itinerante per i rifiuti elettronici arriva in viale Legioni Romane

Prosegue il progetto sperimentale promosso da Comune di Milano, Amsa e consorzio Ecolight per incentivare la differenziata dei RAEE e premiare chi li conferisce correttamente. In sei mesi raccolti 5.600 kg di rifiuti elettrici ed elettronici386240_1

Dal 20 settembre al 17 novembre la raccolta dei rifiuti elettronici a Milano è in viale Legioni Romane: all’altezza del civico 54 fa tappa il RAEE Parking, il container itinerante dove buttare vecchi cellulari, asciugacapelli rotti, lampadine a basso consumo esauste, tostapane arrugginiti, pc e tablet non più funzionanti. Il progetto promosso dal Comune di Milano, da Amsa e dal consorzio Ecolight per incentivare la sensibilizzazione sui RAEE e rendere più semplice il conferimento di questi rifiuti sta dando buoni frutti: a distanza di sei mesi dal suo avvio ha permesso di raccogliere 5.600 kg di RAEE, con circa3.000 conferimenti. L’iniziativa proseguirà fino al prossimo 20 gennaio toccando, dal 18 novembre, via Oglio. Il RAEE Parking è un cassonetto intelligente che rende semplice il conferimento e permette la tracciabilità del rifiuto. Per utilizzarlo, l’utente deve inserire nell’apposita fessura la Carta Regionale dei Servizi (CRS)e selezionare il tipo di rifiuto elettronico che intende conferire, mettendolo successivamente all’interno dello sportello dedicato che si aprirà in automatico. Il container è in funzione dalle 7 alle 21, tutti i giorni. Smaltendo così i propri rifiuti tecnologici, i cittadini di Milano possono partecipare, previa registrazione, ad un concorso a premi e vincere le biciclette elettriche in palio. Abbinato al progetto RAEE Parking, fino al 20 gennaio 2017, c’è il concorso “PreMIami” aperto a tutti i cittadini residenti e domiciliati a Milano. Ecolight mette in palio 12 biciclette elettriche: 9 saranno assegnate al cittadino di ogni zona che alla fine del concorso avrà totalizzato il maggior punteggio grazie ai conferimenti effettuati presso il RAEE Parking o il CAM; 3 biciclette elettriche saranno estratte tra tutti i cittadini che avranno preso parte al concorso e conferito almeno un rifiuto. Per partecipare al concorso è necessario registrarsi.

Info su: http://premiami.amsa.it

La prossima tappa del RAEE Parking sarà in via Oglio, angolo via Mincio, dal 18 novembre al 20 gennaio 2017.
Il RAEE Parking è accessibile ai cittadini tutti i giorni dalle 7 alle 21.
Ecolight, costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.500 aziende, è il secondo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001.

Fonte: ecodallecitta.it

Biciclami, recuperati da AMSA a Milano 1085 rottami di bici in un anno

Biciclami, il progetto del Comune di Milano realizzato da AMSA e i Vigili di quartiere ha tolto dalle strade 1.085 rottami di bici abbandonate in un anno. Si segnala il rottame ad AMSA e i Vigili mettono un adesivo sul telaio. 20 giorni di tempo per recuperare la bici se c’è un proprietario, se no AMSA la rimuove382184

Sono 1.085 i rottami di biciclette recuperati dalle strade di Milano in un anno, dal gennaio 2014 al gennaio 2015. E’ il bilancio di Biciclami, il progetto del Comune di Milano realizzato da AMSA e i Vigili di quartiere della Polizia locale con l’aiuto dei cittadini, avviato nel gennaio del 2014. In particolare, sono stati 865 gli interventi di rimozione effettuati nel 2014. A gennaio 2015 altri 220 rottami sono stati tolti dalle strade, per un totale di 1.085 interventi in un anno.
“Un risultato molto positivo di contrasto al degrado, frutto della sinergia tra AMSA e Polizia Locale e della collaborazione dei milanesi che segnalano puntualmente i luoghi in cui è richiesto un intervento. Continueremo su questa strada”, hanno sottolineato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Piefrancesco Maran e l’assessore alla Sicurezza e Coesione sociale Marco Granelli. Grazie alla sezione Biciclami dell’applicazione mobile PULIamo di AMSA i cittadini possono segnalare la presenza di biciclette abbandonate sul territorio inviando una foto e descrivendo le parti mancanti o danneggiate.  Quando AMSA riceve la segnalazione, la inoltra ai Vigili di quartiere, che applicano un adesivo di avvertimento sulla carcassa: l’eventuale proprietario ha poi 20 giorni di tempo per recuperarla, prima che Amsa intervenga a rimuoverla. Su un totale di 1.486 segnalazioni pervenute nel 2014, 592 sono state inviate dai cittadini le restanti sono frutto dell’osservazione dei Vigili di Quartiere che quando vedono una bicicletta malridotta applicano un adesivo: se dopo 20 giorni nessuno toglie la bicicletta il veicolo viene definito abbandonato e recuperato da AMSA. La differenza tra il numero delle segnalazioni e quello delle rimozioni deriva dal fatto che talvolta la segnalazione pervenuta risulta già recepita da Amsa, oppure la bici è stata recuperata dal proprietario.

Fonte:  ecodallecitta.it

Mense scolastiche a Milano: da gennaio 2015 arrivano i piatti biodegradabili e compostabili

Pubblicata la gara d’appalto per sostituire 16 milioni di piatti di plastica, si inizia con le scuole primarie. Tra i requisiti materiale ricercato, tracciabilità, grado di compostabilità, sostenibilità e basso impatto ambientale per la produzione380709

Come già annunciato lo scorso marzo, la città di Milano è pronta per fare un nuovo deciso passo in avanti sulla strada della sostenibilità e lo farà nelle scuole, dove l’esempio per le nuove generazioni nell’uso di materiali che salvaguardino la salute del pianeta è determinante. Le stoviglie monouso in plastica saranno sostituite da quelle in materiale biodegradabile e compostabile.  Una scelta, quella di Milano Ristorazione, coerente con l’orientamento comunitario, nazionale e del Comune di Milano in tema di politiche ambientali finalizzate alla trasformazione dei rifiuti in risorse. Un impegno in linea con il Green Public Procurement che, tra l’altro, ha come obiettivo “… la ricerca e la scelta di soluzioni che abbiano il minor impatto possibile sull’ambiente nell’intero ciclo di vita di un prodotto”.
I prodotti monouso compostabili, non solo sono già risorsa, ma concorrono ad una miglior gestione dei rifiuti presso i punti di somministrazione dei pasti: i bambini infatti non dovranno più eliminare i residui di cibo dai piatti in plastica per separare correttamente i due rifiuti, ma con un solo gesto conferiranno nel sacco dell’umido entrambi.
Per Milano Ristorazione questi materiali contribuiranno anche al processo di ricostituzione della sostanza organica grazie ad una migliore qualità del compost. Milano Ristorazione, prima di indire la gara d’appalto, ha esplorato il tema, affidandosi alla competenza del prof. Walter Ganapini, esperto riconosciuto di politiche ambientali, affinché le caratteristiche del prodotto da ricercare fossero definite con cura e il risultato atteso più efficace. Sarà posta attenzione al tipo di materiale ricercato, alla sua tracciabilità, al grado di compostabilità, alla sostenibilità ambientale ed al minor impatto possibile per la sua produzione. La “rivoluzione” dei piatti compostabili partirà dalle scuole Primarie, la popolazione scolastica più numerosa; quando sarà a pieno regime in tutte le scuole servite da Milano Ristorazione, saranno 16 milioni all’anno (il numero di piatti necessari per le due portate servite)i piatti di plastica sostituiti da quelli biodegradabili e compostabili che, una volta usati, saranno destinati alla frazione umida della raccolta differenziata con un risparmio in produzione di circa 240.000 kg all’anno di plastica. Nell’anno di Expo 2015 saranno 46000 gli alunni delle Primarie coinvolti da questo cambiamento epocale, un primo passo al quale seguirà l’estensione a tutte le altre scuole di ogni ordine e grado.  Solo pochi giorni fa avevamo dato notizia di un’altra iniziativa scolastica virtuosa, ma per ora limitata ad alcune classi, elementari e poi medie, di un singolo Istituto Scolastico: l’IC Galvani che con la Primaria di via Casati e le Medie di via San Gregorio ha iniziato a sperimentare l’uso della gavetta (o schiscetta) al posto dei piatti usa e getta. Milano Ristorazione serve nella città 207 nidi d’infanzia, di cui 75 con cucina interna; più 443 refettori di cui 144 primarie, 178 scuole d’infanzia comunali, 27 scuole d’infanzia statali, 62 secondarie di I grado, 5 scuole private convenzionate con il Comune, 1 cliente terzo refrigerato, 18 servizi speciali, 3 servizi speciali privati, 2 cooperative sociali, 3 scuole private.

 

Fonte: ecodallecitta.it

-52% di consumi e -31% di costi: Milano presenta la “rivoluzione” della luce pubblica a LED

Comune e A2A hanno presentato la “rivoluzione” della luce pubblica milanese. Avviata la sostituzione dei 141 mila punti luce pubblici con i LED. A pieno regime (2016) il consumo pro-capite annuo dei milanesi passerà da 87 a 42 kWh e la spesa pubblica complessiva da 42 a 29 milioni. Con una luce più efficace, concentrata e meno “inquinante”380445

Il Comune di Milano, con l’Assessore a Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran e il Direttore Generale Giuseppe Tomarchio, e A2A, con il Presidente Giovanni Valotti e l’AD Luca Camerano, hanno presentato oggi a Palazzo Marino la “rivoluzione” dell’illuminazione pubblica a LED, in corso a Milano. A2A è infatti partita già da mesi con la sostituzione di tutti i141.963 punti luce pubblici, iniziando dall’area nord-ovest, quella in direzione sito EXPO e che si vorrebbe pronta il prima possibile. Il 43% delle luci sostituite entro dicembre 2014, l’80% entro l’1 maggio 2015 (data di inizio EXPO) e il 100% entro dicembre 2016: queste le tappe programmate da A2A, che al momento sembrano potere essere rispettate. Una sostituzione che includerà anche 500 quadri di comando ed un sistema di telecontrollo, in grado di fornire informazioni sulle condizioni degli impianti e su eventuali malfunzionamenti in tempo reale. Cosa significa l’avvento della tecnologia LED nella luce pubblica di Milano, in termini economici ed energetici? Anche se Milano – per ora – non toglierà alcuno dei 141.693 punti luce pubblici del suo territorio (1 punto luce/9 abitanti, tra le medie più alte d’Europa), il consumo annuale della città, grazie ai LED, passerà da oltre 114 milioni di kWh  (il consumo annuo di energia elettrica di 42.000 appartamenti), a 55 milioni kWh (quello di 20.000 appartamenti). In termini pro-capite, da 87 a 42 kWh annui per cittadino (la media UE è 51 kWh). La potenza media della singola sorgente luminosa  passerà dagli attuali 150W, agli 85W del LED, ma con una resa uguale (100 lumen/watt), migliore in termini di concentrazione del fascio luminoso e senza dispersione di luce verso l’alto. Ossia con una riduzione dell’inquinamento luminoso.  38 milioni di euro in 2 anni, questo il costo totale dell’investimento per la nuova LED (sigla inglese di Light Emitting Diode), che verrà totalmente sostenuto da A2A, per un’innovazione “la cui portata dà un senso al termine di Public Utility” (i gestori di reti o di servizi essenziali alla collettività), ha detto il presidente di A2A, Giovanni Valotti. 38 milioni d’investimento che porteranno però – in termini di risparmio economico e sostenibilità ambientali – un ritorno positivo già in 2 anni. Se ammonta a 42 milioni di euro la “bolletta” della luce pubblica di Milano nel 2014, una riduzione di 10 milioni si avrà già nel 2015 e si scenderà a 29 milioni nel 2016, quando tutti i LED saranno sostituiti. Infine la sostenibilità ambientale, perché 52% di energia elettrica in meno significa risparmiare ogni anno più di 11mila TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) ed evitare l’emissione in atmosfera di 23.650 tonnellate di CO2. Così come Comune e A2A hanno stimato una riduzione della futura sostituzione dei corpi illuminanti (-50.000) e delle lampade bruciate (-10.000), che dovrebbe evitare la produzione di oltre 9 tonnellate di RAEE (rifiuti elettrici ed elettronici) ogni anno.
“Una scelta innovativa, sulla scia di città come Los Angeles, Copenaghen, Stoccolma e Oslo, che renderà Milano la prima grande città italiana completamente illuminata a LED“, hanno dichiarato con soddisfazione l’Assessore Maran e il DG del Comune Tomarchio. “La migliore dimostrazione concreta di spending review che può fare una grande città, dando un esempio anche a livello nazionale”.

Fonte: ecodallecitta.it

Milano a misura di bicicletta? Non è solo questione di piste ciclabili

Ciclisti in positivo aumento a Milano, ma non è solo questione di piste ciclabili. Ecco come il Comune sta cercando di rendere la città sempre più a “misura di due ruote”, nell’intervista al Direttore Progetto Ciclabilità, Fabio Lopez. E gli itinerari in cantiere per EXPO380196

Biciclette a Milano. Mentre pedalo in c.so Venezia verso il Centro, per andare all’Assessorato Mobilità e Ambiente del Comune, dopo anni che vivo a Milano, ammetto di provare una nuova sensazione: da ciclista non mi sento più solo. Sulla ciclabile di c.so Venezia, infatti, mi sembra finalmente di essere in compagnia. Ciclisti che mi superano o che supero io, tanti; poi un discreto gruppetto fermo al semaforo con via Palestro. Non è ancora Copenaghen, certo, ma forse le cose a Milano stanno davvero cambiando.

Me lo conferma Fabio Lopez, Direttore del Progetto Ciclabilità del Comune di Milano. Occupatosi a lungo di mobilità ciclabile in Provincia, è stato, tra l’altro, per 22 anni Direttore del Parco delle Groane.
L’”asse” Buenos Aires – Venezia risulta il più utilizzato in assoluto dai ciclisti, ma in generale a Milano l’uso della bicicletta è da anni in crescita. Leggera ma costante. Ci si potrebbe aspettare di più, ma per la ciclabilità di una grande città italiana bisogna cambiare le abitudini dei cittadini: un lavoro di lungo periodo, che comunque a Milano è iniziato da tempo. Quello che è davvero formidabile è la crescita del bike sharing. 

Quali sono i numeri precisi della Milano che pedala?

Noi come principale riferimento abbiamo il “Modal split” (la ripartizione modale dei trasporti): nel centro storico siamo al 12%, come utilizzo del mezzo bici sulla “torta” complessiva dei trasporti; addirittura al 15-16% sull’asse di c.so Buenos Aires. In tutta la città intorno al 5-6%. Ora siamo lì con Torino, mentre tutte le altre grandi città italiane sono decisamente sotto. Percentuali che includono anche l’uso del BikeMi.

Ma come fate a calcolare l’uso del mezzo bicicletta, solo con quei “totem” tipo quello di c.so Venezia?
Ci sono i “totem”, che spesso hanno una funzione più dimostrativa, ma ci sono anche altri “contatori” sparsi in città per misurare il traffico, che i cittadini non vedono. Come certi sensori (counter) “infilati” nell’asfalto, così “intelligenti” che, oltre al passaggio del veicolo, possono rilevarne dal peso anche la tipologia: moto, auto, camion. Iniziamo ad averne anche qualcuno “tarato” sulle biciclette.

Com’è messa Milano a chilometri di piste ciclabili?

Personalmente ritengo che quella sia una misurazione con poco senso, che non indica davvero la ciclabilità di una città. E’ un parametro discutibile sul quale non c’è nemmeno accordo sul come misurarlo. Le faccio l’esempio di viale Tunisia, dove stiamo facendo la ciclabile protetta (in sede propria). Sono 2 sensi di marcia (1 per carreggiata), quindi 1,6 km di pista, ma i detrattori parlano di 800 metri. Vede? Meglio parlare allora di“itinerari” ciclabili, discorso molto più ambizioso, che possono essere un mix di soluzioni: un pezzo di ciclabile in sede propria, un pezzo solo tracciata su marciapiede (se sufficientemente ampio), un pezzo di zona pedonale.

Quindi come si dovrebbe misurare la ciclabilità di una città?

Sono due gli obbiettivi fondamentali del nostro lavoro: aumentare la percentuale di uso della bici nel “Model split” dei trasporti e diminuire l’incidentalità del mezzo,purtroppo a Milano ancora piuttosto elevata. A norma di Codice il ciclista è un “utente della strada” che utilizza un veicolo. Può quindi usare la carreggiata come altri utenti, ma il problema è metterlo in sicurezza, mitigare le condizioni di disagio e questo lo si fa con serie di provvedimenti: non solo piste ciclabili, ma soprattutto moderazione del traffico. Guardi AreaC: probabilmente AreaC ha avuto più efficacia nell’incentivare la ciclabilità a Milano, che 100 km di piste ciclabili.

Torniamo agli “itinerari ciclabili” allora, quali sono quelli che state creando a Milano?

Innanzitutto c’è disegnato lo scenario, quello del PUMS – Piano Urbano Mobilità Sostenibile (uscirà a breve la bozza), con una serie di grandi itinerari e la logica di sistema: itinerari radiali e circolari. In Centro, nella Cerchia Navigli, l’obbiettivo è sempre più la moderazione della velocità, soprattutto limitare le moto, più che fare nuove piste ciclabili. Stiamo comunque completando l’ultimo tratto dell’asse Buenos Aires – Venezia che ora manca, quello da via Palestro a San Babila, conciliandolo con la strettoia che c’è verso Palazzo Serbelloni. Non sarà tutta pista ciclabile, ma l’ultimo tratto verso San Babila con marciapiede allargato e ciclabile. A quel punto, da San Babila al Castello Sforzesco è tutto area pedonale e quindi ciclabile. E non si ferma lì, perché si sta completando la ciclabile intorno al Parco Sempione, sistemando anche tutte intersezioni connesse.  L’altro itinerario importante è Porta Garibaldi – Città Studi, quello che comprende viale Tunisia. In virtù dei tratti fatti dai privati (progetto Porta Nuova), molto è già fatto verso Porta Garibaldi. Verso Piola c’è da risolvere l’attraversamento di c.so Buenos Aires, ma poi l’itinerario continua verso piazza Lavater, viale Morgagni dove la ciclabile c’è già e passando per via Donatello si arriverà a Piola. Io sono molto “tifoso” di una cerchia intermedia per la ciclabilità, quella dei “bagolari” (gli alberi dei viali milanesi), che di fatto è molto utilizzato dai ciclisti. Via Eustachi, Castel Morrone, Cadore; intermedio tra Cerchia dei Navigli e la circonvallazione esterna. Con poco sforzo si può ultimare e nella mappa della ciclabilità reale è ottimale per la bici.

Qual è la situazione degli “itinerari” ciclabili per raggiungere EXPO? Pochi mesi fa si è inaugurato il tratto Rho-EXPO …
Sì, ma non è quella la ciclabile per EXPO, è solo un tratto fatto dalla Provincia e che serve per aggirare la Fiera; arriva a Mazza di Rho e ha una funzione per chi arriva da nord, non da Milano. L’itinerario Milano – EXPO è un altro, anzi saranno due se riusciamo a farli. Uno è la continuazione del tragitto Duomo – Porta Sempione di cui parlavamo prima. Stiamo sistemando anche corso Sempione e vorremmo fare pure la moderazione del traffico sui controviali. Idem per viale Certosa. Poi via Gallarate avrà la ciclabile, perlomeno “in segnaletica”, a quel punto siamo ad EXPO.
Ma c’è un secondo itinerario che ci piacerebbe “ricucire” e ci sta facendo tribolare. Riprende il “raggio verde 7″. E’ più ad ovest e passa per City Life e il Portello. Il tratto da piazza Conciliazione a vecchia Fiera c’è già, anche se poco usata. Poi per via Berengardo si arriva a City Life, che si dovrebbe poter “tagliare” in bicicletta; stiamo ragionando per fare tutta pista ciclabile in via Gattamelata e arrivare al Portello, dove c’è il ponte ciclabile che porta al nuovo Parco del Portello, quello fatto da Kipar. Poi passando per il Monte Stella. Uruguay, Bonola e San Leonardo molto è fatto, altro in costruzione. Manca l’ultimo tratto per Cascina Merlata e siamo ad EXPO.

Qual è la posizione del Comune riguardo questioni come il controsenso ciclabile e il transito bici sui marciapiedi?
Non spetta a me esprimere le posizioni del Comune ma alla politica, io sono un tecnico. Sicuramente il problema in Italia è doversi confrontare con regole molto rigide, che non consentono quello che si fa altrove in Europa. Il controsenso ciclabile non è consentito per legge, ma ci sono anche altre soluzioni, come le strade a doppio senso, di cui uno solo per bici, lo abbiamo fatto in via Col Moschin. Certo, si può fare solo in certe carreggiate, ci vuole lo spazio e il senso per la bici non deve avere la sosta delle auto, ossia il parcheggio in linea, perché non si può fare.
Riguardo i marciapiedi … sa quante volte ci chiamano in Comune? Ci sono due istituti sui cui si fa tanta confusione, l’area pedonale e il marciapiedi, ma il Codice della Strada – la nostra “Bibbia” – parla chiaro. Il primo è ciclabile ed è semplice riconoscere un’area pedonale, ci sono i cartelli; il secondo no, è “destinato ai pedoni” (a parte le bici per i bambini). Si possono tracciare delle ciclabili, ma solo con appositi requisiti del marciapiedi: una certa larghezza, apposita segnaletica, ecc.  Pensi che il Codice della Strada vieta sui marciapiedi anche i semplici “acceleratori di velocità”, sa cosa sono? Sarebbero gli skateboard, i pattini, i segway. Il bello è che li vieta non solo sul marciapiedi, ma anche sulla strada…

Stefano D’Adda

 

Fonte: ecodallecitta.it

Cascina Campazzo ritorna pubblica. Respinte le richieste al TAR della proprietà Ligresti

Dopo un contenzioso durato 32 anni, Cascina Campazzo (Milano sud, M2 Abbiategrasso), luogo simbolo dell’agricoltura milanese, ritorna al Comune. Per la vicesindaco De Cesaris “una vittoria della città e degli agricoltori”. Ora si procederà nella riqualificazione dell’edificio e nella creazione del parco Ticinello380078

La Cascina Campazzo, all’interno del parco Sud, è passata ieri al Comune di Milano dopo uno storico contenzioso con la proprietà Ligresti. Lo ha annunciato il vicesindaco e assessore all’Urbanistica con delega all’Agricoltura Ada Lucia De Cesaris, che ha partecipato alla presa in possesso della Cascina di via Dudovich, ad est di via dei Missaglia, nei pressi della fermata M2 Abbiategrasso. Per il Comune si tratta di un tassello fondamentale nel progetto di riqualificazione dell’edificio e di creazione del grande parco agricolo Ticinello di oltre 90 ettari, che gli abitanti e gli agricoltori attendono da decenni. Il Tar Lombardia ha infatti respinto le richieste di sospensiva avanzate dalla proprietà dell’immobile contro due provvedimenti dell’Amministrazione comunale: il decreto di esproprio dell’11 dicembre 2013 e l’avviso di esecuzione del decreto del 20 maggio 2014. “E’ una vittoria della città e degli agricoltori – ha dichiarato il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris – resa possibile grazie alla modifica del Pgt: non abbiamo mai accettato di barattare questo simbolo dell’agricoltura milanese con i tentativi di speculazione sul parco e abbiamo difeso l’attività agricola che è parte fondamentale dell’identità della nostra città”. “Abbiamo voltato pagina rispetto al passato, dopo un lungo contenzioso con laproprietà Ligresti, che non ha mai voluto realizzare le opere di riqualificazione e ha ostacolato lo sviluppo dell’attività agricola – ha aggiunto De Cesaris –. Il Comune è già intervenuto per mettere in sicurezza la Cascina, che presto sarà oggetto di lavori più incisivi nel quadro di una ristrutturazione complessiva. Il recupero della Cascina Campazzo, dove da sessant’anni vive e lavora la famiglia di Andrea Falappi, presidente del Distretto agricolo milanese – ha spiegato il vicesindaco De Cesaris – si affianca alla realizzazione del parco Ticinello dedicato all’agricoltura e alla biodiversità. La prima parte, sei ettari di verde e bosco didattico con 10 mila piante inaugurati lo scorso maggio e la ciclabile in via di costruzione, rendono concreto l’impegno assunto con i cittadini e le associazioni della zona per riqualificare quest’area del parco Sud, salvaguardando il territorio e rafforzando il patrimonio agricolo di Milano”. “Finalmente giunge a conclusione una vicenda nata nel 1982“, ha detto il Presidente di Zona 5 Aldo Ugliano. “Con il ritorno della Cascina Campazzo al Comune si è chiuso un ciclo che ha visto la svendita di beni pubblici importanti e si è fatta giustizia nei confronti di chi ha opposto resistenza alla realizzazione del parco del Ticinello. Hanno vinto i cittadini e il Consiglio di Zona che ha lavorato in sintonia con questa Amministrazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti”. “Dopo 32 anni di battaglie – ha ricordato Andrea Falappi presidente del Distretto agricolo milanese – abbiamo ottenuto questo risultato grazie a questa Amministrazione comunale e alla solidarietà del territorio e del quartiere: tutti sono sempre stati consapevoli dell’importanza di mantenere viva questa realtà, per questo la giornata di oggi dà un senso al vivere insieme”.

 

Fonte: ecodallecitta.it

Debutto milanese per il primo taxi ecologico attrezzato per i disabili

Presentato alla Fabbrica del Vapore di Milano, alla presenza degli assessori Maran e Majorino, il primo di 20 taxi ecologici completamente attrezzati per il trasporto delle persone disabili grazie a un bando del Comune che ha messo a disposizione 200mila euro per finanziare taxi a basso impatto ambientale pensati per i portatori di handicap379581

La si può già vedere circolare da qualche giorno, è una Citroën Berlingo Multispace XTR guidata da Rosa Di Benedetto, tassista milanese che fatto domanda per partecipare al bando del Comune di Milano che prevedeva un contributo di 10 mila euro per l’acquisto di una vettura attrezzata per il trasporto dei disabili e dei passeggini, assegnato a veicoli immatricolati tra l’1 gennaio e il 31 ottobre di quest’anno con alimentazione ibrida, Gpl, a metano, a benzina Euro 6 o a emissioni zero. Diciannove le altre vetture in arrivo entro la fine dell’anno, tante quanto le richieste pervenute dai tassisti: “Recuperiamo un ritardo inaccettabile – ha detto l’Assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran – una città come Milano deve eliminare tutte le barriere, a partire proprio da quelle legate al trasporto pubblico. Ringrazio i tassisti che hanno partecipato e che si sono impegnati a garantire il servizio veramente a tutti. Da parte nostra, ci impegniamo a riproporre i finanziamenti in futuro”. Presentata il 19 giugno alla Fabbrica del Vapore nell’ambito dell’iniziativa organizzata da Consorzio Sociale Light e Fondazione Triulza “Per un’Expo 2015 aperta, inclusiva e accessibile”, la prima auto bianca ecologica ha già è già operativa su strada: grazie a un allestimento ad hoc studiato dalla Rolfi di Brescia, la vettura offre l’accesso a carrozzine e passeggini da una rampa posteriore. “Milano paga un ritardo culturale e infrastrutturale di decenni” ha detto l’Assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute, Pierfrancesco Majorino “Solo pochi mesi fa è stato finalmente approvato il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per rendere la città veramente accessibile a tutte le persone con disabilità e non solo. Expo sarà la manifestazione che segnerà il cambio di passo della nostra città lasciando un’eredità in termini di strutture e progetti mai avuti prima. Questo primo taxi ecologico e predisposto anche per il trasporto delle persone con disabilità motoria rappresenta uno dei nostri punti di partenza e una delle direzioni verso cui desideriamo andare”.
Il giornalista e Presidente di Ledha Franco Bomprezzi, nominato dal Comune consulente di supporto alla task force per l’accessibilità di Expo Milano 2015, fa il segno di vittoria dalle pagine del blog del Corriere.it “Invisibili”. Presente all’inaugurazione ha dichiarato : “Oggi per noi è un giorno importante perché a Milano finalmente si inizia a cambiare passo. Questo è il primo di venti taxi che permetteranno alle persone con disabilità di muoversi in città autonomamente, una primissima vittoria che abbiamo raggiunto grazie al lavoro con le tante associazioni e con il Comune di Milano. Abbiamo intenzione di proseguire con altri progetti che usino l’occasione di Expo 2015 per lasciare in eredità una città finalmente nuova e accessibile a tutti”.

Fonte: ecodallecittà.it

Zanzare: le compresse biologiche larvicide da usare nei tombini privati

Bacillus Thurigiensis: sono le compresse biologiche contro le larve di zanzara, disponibili nelle farmacie comunali, a prezzo “calmierato”, per la parte di prevenzione che spetterebbe ai cittadini. Da marzo sino ad ottobre, Comune ed AMSA intervengono in più cicli su 125.000 tombini379513

Grazie a un accordo con il Comune di Milano è disponibile in tutte le 85 Farmacie comunali l’insetticida biologico Bacillus Thurigiensis variante Israelensis. Questo prodotto, solitamente difficile da reperire, è in grado di svolgere un’efficace azione preventiva sulle larve di zanzare, che si annidano principalmente nei tombini, e permette a tutti di prevenire la formazione di esemplari adulti anche nei giardini e nei cortili degli edifici privati dove il Comune di Milano non può intervenire. L’insetticida biologico viene venduto in scatole da 10 compresse (6,80 euro) e permette il massimo del risultato con una sola compressa per ogni tombino presente nell’edificio, da ripetere una volta alla settimana, fino alla fine di ottobre. Come ogni anno, la battaglia del Comune contro le zanzare è iniziata già a marzo, con la lotta larvicida contro le zanzare in tutti gli edifici a gestione comunale e in tutte le strade pubbliche, ma è fondamentale per una buona riuscita della campagna di prevenzione anche il contributo dei privati. Per questo ogni anno il Comune rinnova questa collaborazione con le Farmacie comunali che permette ai singoli cittadini e ai condomini di intervenire nelle proprie pertinenze con una spesa molto bassa, rispettando l’ambiente ed evitando di disperdere inutili prodotti disinfestanti nell’aria. Per quel che riguarda la lotta larvicida del Comune di Milano è in corso il 4° ciclo di interventi negli oltre 125mila tombini stradali (etichettati con vernice lavabile fucsia). A questo si aggiungono le azioni di disinfestazione larvicida, eseguite da Amsa nell’ambito del Contratto di Servizio con il Comune di Milano, negli altri circa 10.000 tombini presenti negli immobili comunali: 542 scuole (2.663 pozzetti), 245 edifici comunali (900) e 10 cimiteri (6.000), dove sono in corso le operazioni del quarto ciclo.  Gli interventi, partiti a metà marzo, si protrarranno fino a fine ottobre.

Fonte: ecodallecittà.it

Cascine a Milano: ecco l’ultima mappa aggiornata

Cascine milanesi. Pronta la mappa aggiornata delle 30 cascine (comunali e non) di Milano, scaricabile dal sito del Comune e in distribuzione in cartaceo. Informazioni su agricoltura, storia, itinerari, prodotti e servizi del patrimonio rurale di Milano, per valorizzare l’agricoltura e promuovere la qualità e la sicurezza del cibo379115

Dall’offerta di prodotti della campagna a km zero alle attività socio-culturali, ricreative ed educative rivolte ai milanesi e ai turisti, come i servizi di ospitalità e ristorazione; le iniziative didattiche per le scuole e le visite guidate: il Comune ha “mappato” le 30 cascine (comunali e non) del distretto agricolo milanese. La mappa, realizzata dal Comune di Milano in collaborazione con il DAM, distretto agricolo milanese, e il Touring Club Italiano, con il contributo di Esselunga, è disponibile sul sito http://www.comune.milano.it, anche in alta risoluzione per la stampa tipografica, ed è in distribuzione nelle prime 10.000 copie, in diversi punti della città, tra cui l’Expo Gate davanti a piazza Castello, l’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele, in tutte le 30 cascine e nelle sedi del Touring Club. L’intento è quello di far conoscere al pubblico le attività che si svolgono nelle aziende agricole milanesi, come le coltivazioni locali, l’allevamento e la vendita diretta dei prodotti della terra. La mappa illustra le peculiarità di ciascuna realtà, a partire dalle sue origini e dalla sua storia, in alcuni casi anche molto antica perché risalente all’epoca degli ordini monastici o addirittura agli insediamenti dell’età romana. Dai secoli passati al presente, la mappa dedica grande attenzione alle attività di fruizione pubblica che oggi si svolgono in cascina: produzione e commercializzazione dei prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento a filiera corta, agriturismo e ippoturismo, accoglienza di persone in difficoltà e progetti contro l’emarginazione sociale, offerta di tirocini e stage per studenti, campus estivi, feste tradizionali legate al mondo rurale, eventi artistico-musicali e persino aggiornamenti tecnico-professionali sulle fitopatologie. Oltre alla presenza di ghiacciaie, molini, marcite e fontanili, la vicinanza a punti di interesse storico-artistico come chiese e abbazie, sono indicati gli itinerari ciclopedonali di collegamento tra le cascine e le informazioni utili per raggiungerle anche con i mezzi pubblici. A Milano la superficie agricola utilizzata è pari a 2.910 ettari, su una superficie comunale complessiva di 18.175 ettari. Le imprese agricole sono 117, circa 60 con terreni agricoli in esercizio nel Comune di Milano e una trentina fanno parte del distretto agricolo milanese. Tra mais, riso, latte, carne, ortaggi e fiori, la produzione agricola milanese è stimabile in circa 10 milioni di euro all’anno.

 

La mappa delle 30 cascine del distretto agricolo milanese [3,07 MB]

 

30 cascine a Milano: l’elenco con indirizzi, servizi e caratteristiche [6,86 MB]

Fonte: ecodallecittà.it

Bimbimbici, domenica 11 maggio 2014-15^ edizione

manifestazione nazionale FIAB dedicata ai bambini, organizzata a Milano da Fiab Milano Ciclobby

in piazza Castello, presso il Village del Cyclopride Day1496813_547417925366245_362480829_n

BIMBIMBICI  è la manifestazione nazionale che la nostra FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) dedica in tutta Italia ai bambini fino agli 11 anni. La data coincide con la  Giornata nazionale della Bicicletta, indetta dal Ministero dell’Ambiente. BIMBIMBICI è la nostra manifestazione annuale più allegra perchè protagonisti assoluti ne sono i bambini. Vuol far scoprire ai bambini di città,  troppo sedentari e autotrasportati,  il piacere e l’orgoglio dell’autonomia e del movimento all’aria aperta.  BIMBIMBICI si rivolge però anche agli adulti – genitori, educatori, amministratori pubblici- perchè vuole richiamare l’attenzione di tutti sulla necessità di progettare città più sicure e a misura di bambino, soprattutto nei tragitti casa-scuola. Lo scorso anno è stata organizzata in 250 città e vi hanno partecipato circa 80.000 persone. A Milano hanno sfilato per le vie cittadine 1400 persone. Testimonial nazionale di BIMBIMBICI sarà nuovamente Filippa Lagerback, appassionata paladina di città più sane e attente ai bisogni dei bambini. Pedalerà con noi a Milano.

 

BIMBIMBICI a Milano.

A Milano è organizzata da Fiab Milano Ciclobby. E’ sempre patrocinata dal Comune di Milano. Quest’anno si svolgerà in piazza Castello, che da maggio sarà pedonalizzata. Vi sarà allestito il Village del Cyclopride Day, da cui partirà la 2^ edizione del Cyclopride che lo scorso anno ha visto una affluenza di varie migliaia di ciclisti e dove soggetti vari proporranno durante l’intera giornata attività variegate sul tema della mobilità sostenibile. Fiab Milano Ciclobby con Bimbimbici focalizzerà la sua attenzione sui più piccoli, dedicando a loro tre eventi:

Il primo sarà la tradizionale, colorata ed allegra passeggiata in bici di un’ora  per i più piccoli, accompagnati da genitori, nonni, zii, insegnanti, amici…Partiremo alle ore 12.

Ritrovo dalle 11,15. Iscrizione a contributo libero.

A tutti i bambini un gioco Playmobil e un omaggio Weleda alle mamme.

Anche quest’anno verranno premiati, con un ricco premio per le biblioteche scolastiche, i quindici gruppi scuola più numerosi che parteciperanno alla biciclettata. Basta segnalarsi alla partenza.

 

Seguiranno, dalle ore 13 alla 17  nei pressi del nostro stand all’interno del Village:

1) “Bicisicura” controllo gratuito di luci e freni di bimbi e adulti ad opera dei nostri meccanici volontari

2) “GiroBimbi-la scuola bici più divertente che c’è” per imparare le regole fondamentali dell’educazione stradale.

 

Con il patrocinio del Comune di Milano, di Fondazione Cariplo e di Touring Club Italiano.

In collaborazione con Cyclopride

Con il sostegno di CONAD, Ed.Coccinella, Ed.Mursia, Fate i capricci, Playmobil, Tucano Urbano, Weleda.

Con l’adesione di Genitori Antismog, Legambiente, gruppi scout

 

Per capire meglio lo spirito che anima Bimbimbici,  vedere le edizioni passate in  www.ciclobby.it/cms/attivita/bimbimbici

 

Fiab Milano Ciclobby

via Borsieri 4-Milano tel 02.69311624 segreteria@ciclobby.it ref. Anna Pavan annapav@alice.it   02.76008359

La bici non consuma e non produce emissioni, non  ingombra e non fa rumore: è un mezzo ecologico per definizione e ad alta efficienza energetica. La bicicletta migliora il traffico, l’ambiente, la salute e l’umore. Fiab CICLOBBY onlus promuove l’uso della bici per la mobilità quotidiana e per il tempo libero.

MILANO – Fiab CICLOBBY onlus (via Borsieri 4/E – tel. 02.69311624) http://www.ciclobby.it

ITALIA – Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB onlus) http://www.fiab-onlus.it <info@fiab-onlus.it&gt;

EUROPA – European Cyclists’ Federation (ECF) http://www.ecf.com <office@ecf.com&gt;

Fonte: fiab ciclobby