Abiti da sposa Equostyle, la collezione etica per la primavera estate 2014

Abiti da sposa equosolidali li presenta Equostyle collezione da sposa per la primavera estate 2014

L’abito da sposa deve certamente essere bellissimo ma può anche essere etico e provenire da un progetto che mette d’accordo il lusso con la solidarietà. Non sono sogni a vanvera ma concrete realtà per chi ha voglia di approfondire le offerte di un mercato che non è solo globale ma anche equo e solidale. Ecco nascere la linea Equostyle collezioni da sposa in quel di Brescia.

Equostyle la posa etica collezione primavera estate 2014

 

1

 

 

 

 

 

2

 

 

 

 

3

 

 

 

 

4

 

 

 

 

5

 

 

 

 

6

 

 

 

 

7

 

 

 

 

8

 

 

 

Spiegano le ideatrici della linea Equostyle:

La ricerca di un progetto serio e condivisibile ha portato a trovare in Bangladesh, nel gruppo di produttori Aarong, un partner ideale data la loro notevole capacità nel lavoro al telaio e nella produzione di sete di alto livello. Dal Bangladesh, tramite la Cooperativa Solidarietà che si è occupata dell’importazione, approdiamo al lavoro della sartoria della Cooperativa sociale AESSE Ambiente e Solidarietà.Il risultato di questa collaborazione è una collezione fatta di pezzi unici, accomunati dalla preziosità della stoffa, una seta tessuta manualmente che da sola riesce a comunicarci il grande progetto a cui appartiene e che vuole salvaguardare un metodo di lavoro artigianale che, se non supportato da ordinativi, potrebbe facilmente scomparire.

Il Bangladesh, vale la pena ricordarlo, è un Paese che fonda la sua economia sulla moltitudini di mani che lavorano il tessile per le grandi catene mondiali della moda sia low cost sia di lusso e che ha visto recentemente proteste soffocate dal Governo per ottenere il riconoscimento di salari dignitosi. Veniamo alla collezione di abiti che sono in linea con una sposa protagonista del suo tempo seppur romantica e a tratti sbarazzina. Molte spose hanno preferito la versione corta dell’abito che meno formale rende il matrimonio più divertente; altre spose si sono concentrate sulla scelta dell’abito lungo che mai però risulta pesante o pomposo sebbene rifinito egregiamente. Alcuni abiti presentano una nota di colore che rende la sposa contemporanea e divertente mentre in altri abiti si innestano stoffe che provengono da paesi lontani a ricordare che una sposa con la sua bellezza porta amore e lo diffonde. L’atelier si trova Brescia in Via San Faustino, 22 e la collezione viene presentata anche on line sul sito della bottega. Il progetto però è molto più ampio, anche se trova espressione immediata e diretta proprio nell’abito da sposa, e riguarda tutti gli aspetti organizzativi del matrimonio, dal catering, al viaggio di nozze, alle acconciature e finanche ai fotografi che si approvvigionano presso una filiera equo solidale. Per chi desidera vedere in anteprima la collezione primavera estate 2014 l’Atelier si trasferisce dal 28 al 30 marzo a Fa la cosa giusta ai padiglioni di Fiera Milano City.

Fonte: ecoblog

L’ alta moda sostenibile, biologica e etica di Cangiari primavera estate 2014

Cangiari presenta la collezione primavera estate 2014. I tessuti sono biologici e lavorati da tessitrici calabresi perché la moda diventa così veicolo di riscatto e rispetto per l’ambiente8

I tessuti sono il vero patrimonio di Cangiari, marchio dell’alta moda sostenibile e prestigioso del made in Italy. Sono lavorati ai telai calabresi da mani sapienti e riprendono le antiche lavorazioni bizantine e grecaniche e ciò li rende davvero preziosi, perciò Cangiari è un marchio alto, haute couture della moda italiana. I capi sono lavorati a mano con attenzione sartoriale e il direttore creativo è Paulo Melim Andersson che arriva da Martin Margiela e Marni. Tutte le collezioni sono certificate da ICEA Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale secondo lo standard Global Organic Textile Standard (GOTS). La bellezza dei tessuti della collezione Cangiari PE 2014 è appena visibile dalle foto, ma i giacchini e le gonne, i gilet e alcuni dettagli sono davvero preziosi e unici e capaci di catturare l’attenzione seppur semplici e puliti. Insomma siamo migliaia di anni luce lontani da quella moda insanguinata a basso prezzo che nasconde dietro stragi e sangue come lo scorso aprile a Dacca nel Bangladesh e per cui ancora ci sono proteste zittite nella violenza. Cangiari di proprietà del Gruppo Cooperativo GOEL che segue l’intera filiera produttiva fatta di cooperative che inserite nel territorio in cui abitano, ossia la Calabria. Lavorano per Cangiari che in calabrese e siciliano vuol dire cambiare, persone che lottano contro le mafie ma che possono essere svantaggiate, migranti o in difficoltà.

Fonte. ecoblog