Charlie Hebdo, Greenpeace ricorda la collaborazione sui cambiamenti climatici

Greenpeace France ricorda le vittime dell’attentato al Charlie Hebdo, ieri a Parigi, con i disegni satirici che i celebri vignettisti Cabu e Tignous donarono alll’associazione ambientalista per diffondere le conseguenze sui cambiamenti climatici. Cabu e Tignous, due delle 12 vittime del barbaro attentato di ieri a Parigi presso la sede delsettimanale satirico Charlie Hebdo, donarono a Greenpeace alcuni dei loro disegni per diffondere la necessità di attenzione sui cambiamenti climatici. Era il 2004 quando Greenpeace France chiese ai vignettisti di tutto il mondo di donare uno o due disegni per realizzare una raccolta di vignette sul tema dei cambiamenti climatici. I disegnatori francesi, assieme a un’altra cinquantina di loro colleghi aderirono con entusiasmo. La raccolta, intitolata Dessins pour le climat fu poi pubblicata da Glenat nel febbraio del 2005 e venduta a 14,99 euro.

Cabu e Tignous di Charlie Hebdo per Greenpeace1

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Scrive Greenpeace France:

Greenpeace esprime la sua più grande solidarietà alle famiglie delle vittime dell’attentato di ieri alla sede del Charlie hebdo. I disegnatori del Charlie Hebdo erano ferventi difensori della democrazia e delle libertà fondamentali.

Les dessinateurs de Charlie Hebdo étaient de fervents défenseurs de la démocratie et des libertés fondamentales. Valori condivisi da Greenpeace a a cui siamo particolarmente legati.

L’atto che si è consumato ieri a Parigi è un attentato alla libertà di espressione e a tutte le libertà che una società democratica garantisce ai suoi cittadini. Da oltre quarant’anni Greenpeace porta le sue campagne nel mondo per riconciliare l’uomo con l’ambiente e per promuovere la pace e ricordare l’importanza della non violenza.Greenpeace sostiene tutti coloro che oggi si mobilitano per difendere la libertà di espressione, il rispetto dell’altro e la tolleranza.

Fonte:  Greenpace France
Foto | Greenpeace France

 

Per un pugno di semi, l’educazione ambientale di Green Cross per le scuole

Per un pugno di semi è il tema concorso voluto da Green Cross Italia e rivolto alle scuole di ogni ordine e grado che si svolge sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con il MIUR.

Valorizzare la biodiversità grazie alle buone pratiche alimentari e scoprire come possiamo influenzare la vita di persone lontane con le nostre semplici scelte alimentari: è questo l’obiettivo del concorso Immagini per la Terra che per quest’anno ha come tema Per un pugno di semi. Il contest è voluto da Green Cross ed è rivolto a studenti e insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. Giunto alla XXIII edizione questa iniziativa di educazione ambientale si svolge sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con il MIUR e con supporto di Acqua Lete.logo_perunpugnodisemi-280x350

Il progetto segue la strada già indicata da Expo di Milano 2015, ovvero Nutrire il Pianeta, energia per la vita, e così Green Cross chiede ai partecipanti di concentrarsi sul tema dell’alimentazione sana e sostenibile. Al centro del lungo processo alimentare proprio i semi, a volte minuscoli, altre rari e preziosi che spesso sono stati al centro di gurre, speculazioni, battaglie legali, economiche e finanziarie. Sembra che esistano almeno 10 mila specie vegetali che sono adatte all’agricoltura e all’alimentazione umana; è ovviamente una stima che però ci fa riflettere sull’abbondanza di possibilità offerte dalla Natura e che coprono per circa l’80% l’intero fabbisogno alimentare mondiale. Ma a mettere in serio pericolo questa abbondanza sono i cambiamenti climatici per cui previsioni ci dicono che tra il 16 per cento e il 22 per cento di colture quali arachidi, patate e fagioli sono destinati a scomparire entro il 20155. Questi cibi rappresentano la principale fonte di sostentamento per alcune comunità. Dunque Green Cross invita gli studenti a partecipare al concorso producendo articoli, reportage, inchieste, fotografie, spot e brani musicali che abbiano come tema i semi e che invitino al consumo responsabile del cibo sulla base delle risorse di ogni territorio. Veniamo al premio che è in denaro e che sarà destinato all’Istituto scolastico vincitori che così potrà contribuire a sostenere iniziative ambientali sia nel nostro Paese sia altrove per diffondere il messaggio che il cibo è un diritto per ogni essere umano.

>> Il Bando del concorso

Fonte: ecoblog.it

Trento: il risparmio energetico nasce dalla collaborazione dei cittadini

Mettere i cittadini nella condizione di consumare, generare e distribuire l’energia sulla base delle loro esigenze e preferenze, con un occhio attento al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
Questo l’obiettivo del progetto di ricerca “CIVIS, le città come motore del cambiamento sociale”, coordinato dall’Università di Trento e finanziato con quasi 3 milioni nell’ambito del bando “ICT-Smartcities” del 7° Programma quadro europeo. L’iniziativa, che si concluderà nel settembre 2016, coinvolge le amministrazioni locali e i gruppi d’interesse nella provincia di Trento e nella città di Stoccolma dimostrando come l’energia possa essere trasformata in un bene adattabile alle diverse esigenze. «Lavoreremo – spiega Matteo Bonifacio professore associato del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento e coordinatore del progetto – con il quartiere “Le Albere” di Trento e vorremmo allargare la sperimentazione alla comunità di Storo e a quella di Stenico con le quali abbiamo già attivato ottimi e positivi contatti. Un altro studio pilota sarà, invece, condotto nel quartiere Hammarby Sjöstad di Stoccolma». trento rinnovabili

CIVIS creerà una piattaforma ICT integrata e un sistema di supporto alle decisioni in grado di ottenere un risparmio energetico e riduzione di CO2, consentendo una stretta interazione tra “prosumer” (consumatori/produttori) e principali stakeholder.
«CIVIS promuoverà un sistema energetico più efficiente, sostenibile e informato sulle emissioni di CO2. Raggrupperà comunità, gruppi di interesse, imprese e attori non-business per decidere come allocare energia secondo obiettivi e posizioni condivise. Consentirà l’emergere di nuovi attori nel processo di creazione dell’energia. In particolare, la tecnologia sviluppata in CIVIS consentirà agli utilizzatori finali di avere un maggiore controllo sull’utilizzo dell’energia da loro generata».

Fonte: rinnovabili.it