Smog, arriva la prima causa di un cittadino contro il Governo Cinese

In Cina la protesta contro lo smog comincia a uscire dalla rete: dopo le statue imbavagliate e la maratona in mutande e maschera antigas, nello stesso mese arriva il primo caso di azione legale intrapresa da un privato cittadino contro il Governo, accusato di non aver fatto abbastanza contro l’incredibile smog378300

Pechino lo smog sfora pesantemente, e ormai incessantemente, da anni, con conseguenze catastrofiche per la salute dei cittadini. Se dal punto di vista delle polveri di miglioramenti purtroppo non ce ne sono affatto, perlomeno dal punto di vista comunicativo, l’aria sta cambiando. Se fino a pochi anni fa le autorità governative cercavano ancora di occultare la gravità della situazione, lo scandalo del gap tra i dati diffusi dal Ministero dell’Ambiente Cinese e quelli dell’ambasciata statunitense a Pechino ha costretto il Governo a invertire la rotta. Qualche mese fa l’Associazione medica cinese ha ammesso che l’inquinamento dell’aria causa ogni anno almeno mezzo milione di morti premature nel Paese; si discutono soluzioni per le principali fonti dello smog, l’incredibile traffico e le centrali a carbone; si vieta l’accensione di fuochi e si studiano nuove tecnologie per disperdere le concentrazioni in atmosfera, come le piogge artificiali. Ma soprattutto, l’opinione pubblica ha cominciato a farsi sentire: la denuncia sembra finalmente essere uscita dai blog per trasformasi in flash mob e azioni di protesta concrete. Prima le statue degli intellettuali di Pechino sono state imbavagliate con mascherine antismog giganti e poi è stata organizzata una Undie Run, una maratona in mutande e maschere antigas. Ma soprattutto, per la prima volta un cittadino cinese, Li Guixin, che vive nella città di Shijiazhuang, ha deciso di fare causa al Governo Cinese a causa dell’inquinamento dell’aria: secondo l’agenzia Reuters non è ancora chiaro quante possibilità abbia la sua azione legale di essere accolta, soprattutto vista la delicatezza del caso. Anche perché, accolta una, accolte tutte: e attualmente la Cina conta 1.350.695.000 persone…

Fonte: ecodallecittà

“Etichetta per il cittadino”, il vademecum di Conai per migliorare la raccolta differenziata

E’ stato pubblicato sul sito di Conai “Etichetta per il Cittadino”, un utile vademecum pensato per le aziende e per tutti i cittadini/consumatori allo scopo di agevolare una raccolta differenziata di qualità. Il vademecum è frutto del lavoro del Gruppo di Prevenzione Conai,a cui partecipano, oltre al Consorzio Nazionale Imballaggi, Rilegno e gli altri consorzi di filiera, e alcuni rappresentanti delle imprese e delle loro associazioni
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Il Gruppo di Lavoro Prevenzione Conai ha reso disponibile un vademecum “Etichetta per il cittadino”che guiderà le aziende ad adottare una etichetta volontaria ambientale a favore del cittadino aiutandolo nella raccolta differenziata degli imballaggi. L’esigenza di informazioni relative agli imballaggi per una corretta gestione a fine vita, si sta progressivamente facendo strada fra tutti gli attori interessati e in particolar modo:
– tra i cittadini/consumatori, che quotidianamente chiedono alle aziende come effettuare una corretta raccolta differenziata dell’imballaggio;
– tra le aziende che, raccogliendo le richieste della clientela, vogliono dar loro seguito;
– tra i Comuni, che si organizzano per strutturare le informazioni sulla raccolta.

Il progetto si propone di individuare le informazioni ambientali minime necessarie da riportare volontariamente sull’imballaggio, che permettano al consumatore finale di realizzare una corretta raccolta differenziata. Occorre, comunque, tenere conto che, per alcune tipologie di imballaggio di ridotte dimensioni o che presentano le informazioni in un numero elevato di lingue (come accade nel caso del settore cosmetico/luxury) le indicazioni contenute nelle seguenti pagine potrebbero risultare di difficile applicazione.
Cuore del Progetto sono le “Informazioni di base” necessarie ad identificare, per ogni tipologia di soluzione di imballaggio, il percorso della gestione post consumo, così da:
– essere utile al consumatore nella corretta gestione dell’imballaggio nel suo fine vita/nuova vita;
– consentire un miglior livello qualitativo della raccolta differenziata;
– agevolare le operazioni di selezione e riciclo degli imballaggi stessi.
L’elaborazione grafica dell’etichetta ambientale è lasciata all’impresa che, fermo restando le“Informazioni di base” e i passaggi logici del Progetto, possono integrar la con le proprie esigenze di spazio, comunicazione e grafica. Per ogni approfondimento in merito ai riferimenti normativi di natura legislativa (nazionale o internazionale) o tecnica utilizzati/citati, si rinvia alle “Linee Guida per l’etichettatura ambientale degli imballaggi” pubblicata dalla Commissione Ambiente dell’Istituto Italiano Imballaggio, scaricabile dal sito www.conai.org

Fonte:eco dalle città

 

Raee, arriva la APP per i centri di raccolta

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Il Centro di Coordinamento Raee mette a disposizione un’applicazione gratuita per dispositivi mobili che consente di effettuare le richieste di ritiro e di cercare i centri di raccolta più vicini dal proprio smartphone o tablet . La WEB APP del Centro di Coordinamento Raee arriva ad integrare le funzioni del portale online del Centro di Coordinamento RAEE ed è scaricabile gratuitamente dal sito del Centro di coordinamento (www.cdcraee.it). L’applicazione permette all’utilizzatore di trovare, comodamente dovunque si trovi, tutte le informazioni di cui necessita attraverso una modalità di ricerca veloce e intuitiva dotata anche di un sistema di geo-localizzazione. Sottoscrittori e gestori dei Centri di raccolta comunali hanno a disposizione un’area riservata per effettuare le richieste di ritiro, visualizzare i propri dati e scaricare manuali e documentazione varia. Più in generale, la WEB APP consente ad ogni cittadino di cercare il centri di raccolta Raee più vicino e adatto alle proprie necessità.

Fonte:  web