Torino, città e metropolitana sul podio del premio europeo per gli acquisti verdi

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Accoppiata vincente per la Città di Torino e la Città metropolitana di Torino, che hanno conquistato il secondo e il terzo posto dell’European Gpp Award, un importante premio europeo per gli acquisti verdi, la cui premiazione si terrà a Bruxelles mercoledì 15 giugno. Hanno entrambi partecipato per la categoria degli enti con popolazione superiore ai 100mila abitanti vinto dalla Città di Vienna. Non una competizione, ma piuttosto un’alleanza vincente, nell’ambito del progetto Ape (Acquisti pubblici ecologici).

Il Gpp (Green Public Procurement) Award, nato nel quadro del progetto Green Proca, si pone l’obiettivo di incoraggiare le pubbliche amministrazioni a scegliere beni e servizi ecocompatibili, integrando parametri verdi nelle loro pratiche di approvvigionamento. La giuria ha prestato particolare attenzione al risparmio di CO2, oltre che al livello di innovazione e trasferibilità dei progetti presi in considerazione.

La Città metropolitana di Torino ha partecipato con il progetto Ape – Acquisti Pubblici Ecologici, l’attività di supporto al territorio che l’ente di Palazzo Cisterna – fino al 2014 come Provincia di Torino- svolge dal 2003, attraverso il coordinamento e la gestione della Rete Ape, di cui fanno parte 46 organizzazioni pubbliche e private, con il supporto tecnico di Arpa Piemonte. Obiettivo della Rete, che è in continuo ampliamento, è quello di accompagnare il maggior numero di enti ad attivare procedure di appalto sostenibili.

“Secondo le stime Ue, le autorità locali spendono quasi il 20 per cento del Pil per l’acquisto di servizi, opere e forniture” commenta il vicesindaco della Città metropolitana di Torino. “Gli appalti pubblici possono avere un impatto notevole sulla politica del clima e dell’energia degli enti locali”.

All’interno della Rete Ape è presente la Città di Torino, una tra i primi sottoscrittori del protocollo costitutivo nel 2004. L’Amministrazione comunale ha inserito nel proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Tape (Turin Action Planning for Energy) del Patto dei Sindaci due azioni innovative: la valorizzazione della CO2 non prodotta dalla rete cittadina Ape negli obiettivi del Piano e l’inserimento dei criteri del Protocollo Ape nelle procedure di Valutazione Strategica Ambientale (Vas).

Fonte: ecodallecitta.it

Riqualificazione energetica nelle scuole di Torino. Lavolta: “obiettivo è il miglioramento del comfort nelle scuole rispettando l’ambiente”

 

A Torino la Giunta comunale ha approvato su proposta dell’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta alcuni interventi di riqualificazione energetica nelle centrali termiche di alcuni edifici scolastici381372

Nell’ultima seduta della Giunta comunale, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Enzo Lavolta, sono stati alcuni interventi di riqualificazione energetica nelle centrali termiche di alcuni edifici scolastici di proprietà del Comune di Torino.
L’intervento iniziale per questa razionalizzazione ha interessato la riqualificazione energetica di 6 edifici scolastici di proprietà della Città di Torino, (oltre al Conservatorio Musicale di Torino) attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche di eccellenza relative sia all’impiantistica, sia agli involucri edilizi (riduzione dei carichi termici di riscaldamento prevista con percentuali variabili tra il 60 ed il 70%).  Il Comune di Torino ha presentato alla Regione un ulteriore progetto per la realizzazione di interventi di “Revamping” delle centrali termiche in una quarantina di edifici scolastici della Città, dove è prevista la sostituzione dei generatori di calore esistenti con caldaie ad alta efficienza a condensazione. Questo intervento ha un valore complessivo di euro 3.750.000. I lavori, che inizieranno, presumibilmente, nella primavera 2015 saranno realizzati da Iren Servizi e Innovazione Spa in virtù del contratto di servizio vigente che definisce l’attività relativa alla gestione degli impianti elettrici e termici sia per interventi di manutenzione ordinaria che straordinaria, degli edifici di proprietà della Città. “Migliorare il comfort delle scuole della Città di Torino, rispettando l’ambiente, – ha ribadito l’Assessore Enzo Lavolta – consumando meno energia è un obiettivo di Torino Smart City. Con questo importante provvedimento nel corso del 2015 miglioreremo gli impianti termici di 40 scuole, in particolare verranno sostituiti con caldaie meno energivore e con minor impatto ambientale; un intervento utile a migliorare la qualità dell’aria e a consolidare la strategia in campo energetico della nostra Città”.

Fonte:  ecodallecitta.it

Torino, al via l’accordo tra Italo, Pony Zero Emissioni e To-Bike per un trasporto integrato

A Torino l’Alta Velocità si coniuga con la bicicletta per una mobilità a impatto quasi zero. La Città ha siglato nella giornata dell’8 ottobre un accordo con Italo Treno e Pony Zero Emissioni con l’obiettivo di promuovere i mezzi più ecologici quali la bicicletta e il treno, offrendo vantaggi a chi ne fa uso380565

A Torino la mobilità si fa verde. Così la città si fa promotrice di un nuovo tipo di trasporto integrato grazie ad un accordo tra Italo Treno, il servizio di bike sharing della città di Torino, To-bike, e il servizio di consegne express ecologiche Pony Zero.  L’Alta Velocità, dunque, si coniuga con la bicicletta per una mobilità a impatto quasi zero. La città piemontese lancia la mobilità “verde”, comoda, responsabile e conveniente. Si scende dal treno ad alta Velocità, si inforca la bici per continuare il viaggio all’insegna delle zero emissioni.  L’intesa, che prevede la promozione dei mezzi più ecologici quali la bicicletta e il treno, punta non solo a offrire nuovi servizi ecosostenibili, ma anche vantaggi tangibili e reciproci per chi ne fa uso. Ù

L’Alta velocità sposa le due ruote

Il bike sharing rappresenta oggi un importante strumento di mobilità alternativa e sostenibile che consente, negli spostamenti urbani, di evitare il traffico, lo stress e i problemi di parcheggio. Tutti gli iscritti al programma fedeltà ItaloPiù (ad oggi 470 mila) possono accedere alle bici del servizio metropolitano [TO]BIKE con una riduzione di 5 euro per chi sottoscrive un abbonamento annuale, comprensivo di prima ricarica e assicurazione RCT (25 euro anziché 30). Allo stesso modo, gli abbonati [TO]BIKE che viaggiano con Italo possono fruire di un voucher di 10 euro utilizzabile con le offerte Base ed Economy per viaggi Ntv con origine o destinazione Torino.

I bikers di Pony Zero su Italo

Sempre targato Torino e sempre declinato sui valori dell’ambiente è l’accordo tra Italo e Pony Zero sulla direttrice Av Torino-Milano. La società torinese ha stipulato una convenzione-pilota per realizzare un servizio di consegna door to door bici-treno-bici che più “verde” non si può. Gli operatori della società infatti provvedono al ritiro della corrispondenza in bici a Torino, consegnano il materiale al personale Pony Zero che viaggia su Italo e che giunto a Milano consegna a sua volta il pacco a un altro bike messenger: direttamente dal cuore della città, l’ordine verrà recapitato il giorno stesso della richiesta e con un pressoché totale abbattimento di Co2.  Anche in questo caso, per gli iscritti a ItaloPiù il vantaggio di una riduzione del 50% sul servizio Pony Milano-Torino e del 15% sulle spedizioni urbane.

Fonte: ecodallecitta.it

Torino in bici, con B.U.NE.T.: nuovi servizi per i ciclisti urbani torinesi

Si chiama B.U.NE.T. ed è un servizio di calcolo percorso che permette ai ciclisti di pianificare gli spostamenti a Torino e nel territorio provinciale utilizzando sia la propria bicicletta sia il bike sharing di [TO]BIKE379369

Il Biciplan, o Piano della Mobilità Ciclabile, della Città di Torino ha come obiettivo principale quello di incrementare la percentuale di cittadini utilizzatori della bicicletta quale ordinario strumento di mobilità urbana dal 3%, quota calcolata nel 2012, al 15% entro il 2020.  Per far questo, è necessario incentivare la mobilità ciclabile anche attraverso la promozione di nuovi servizi alla cittadinanza, come quello che gli assessori Enzo Lavolta e Roberto Ronco hanno presentato alla stampa: il B.U.NE.T. (Bike’s Urban Network in Torino) è il servizio di calcolo percorsi che consente di effettuare il calcolo di un tragitto sia con la bicicletta propria (nell’ambito del territorio di Torino e Provincia) sia con le biciclette del Bike sharing. Il B.U.NE.T. consente di pianificare velocemente il percorso in bicicletta mediante un sistema point and click a cursore, rapido ed intuitivo, o in alternativa con sistema più classico di menu a tendina con indirizzo di partenza e destinazione. Caratteristica dell’applicativo è l’utilizzo di tecnologie open source (Open Street Map e Open Trip Planner) integrate con le mappe delle stazioni del bike sharing [TO]BIKE.  Si presenta quindi come un prodotto dinamico: è costantemente aggiornato in conseguenza delle modifiche che vengono apportate alla fonte delle informazioni; e partecipativo: conserva tutte le caratteristiche delle tecnologie open source: l’utilizzatore può proporre miglioramenti o osservazioni che verranno valutate e ove possibile realizzate.
B.U.NE.T. è un progetto della Città di Torino Direzione Ambiente- Ufficio Biciclette e Provincia di Torino, Mobility Management di Area, sviluppato da 5T S.r.l. e con la collaborazione della Soc. Comunicare S.r.L.

B.U.NE.T. è raggiungibile anche dal nuovo portale web dedicato alla mobilità ciclabile, un “facilitatore” di rete che riassume in sé tutte le informazioni utili per chi sceglie la bicicletta come strumento di viaggio in città.
Il nuovo portale “Torino in Bici” è dedicato a tutti i ciclisti urbani e ha l’ambizione di essere uno strumento agile, facilmente interpretabile e utilizzabile, dotato di tutti gli strumenti utili per viaggiare meglio, velocemente e in sicurezza nella strade e nelle ciclopiste della città. “Torino in Bici” è progettato e realizzato a cura di Città di Torino/Area Ambiente/Ufficio Biciclette, Servizi Informativi/ Redazione Web Città di Torino e con la preziosa collaborazione delle associazioni ciclistiche torinesi.  In esso verranno ospitate diverse sezioni dedicate sia a chi già possiede una bicicletta, illustrando in tal caso come parcheggiarla validamente, come prevenire per quanto possibile il furto, come ripararla; sia a coloro che non la posseggono: vengono illustrate le proposte del bike sharing e altre opportunità di noleggio. È anche aperta una sezione dedicata al mondo dell’associazionismo del ciclismo urbano e una ai nuovi, o riscoperti, mestieri inerenti la bicicletta quali ciclofficine, trasporti, consegne… non manca, naturalmente, una sezione dedicata alle news.
“Con l’approvazione del Biciplan l’Amministrazione si era impegnata anche a realizzare un portale interamente dedicato a quanti decidono si utilizzare le bici in città – afferma l’assessore all’Innovazione e all’Ambiente, Enzo Lavolta -. Grazie alla collaborazione con la Provincia di Torino e con 5T abbiamo da oggi a disposizione un nuovo strumento che abbiamo voluto aperto sia alle segnalazioni di cittadini sia a quanti vogliano suggerire migliorie e integrazioni”.
“Si tratta quindi di una piattaforma di progettazione partecipata – conclude l’assessore – che accompagnerà l’implementazione dei percorsi sicuri sui quali l’amministrazione è impegnata”.
“È bene incentivare con qualsiasi mezzo la mobilità ciclabile, anche e soprattutto attraverso la promozione di nuovi servizi alla cittadinanza” spiega l’assessore all’Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco. “B.U.Ne.T. va esattamente in questa direzione: è al servizio degli utenti sia della città sia del territorio provinciale, e consente di fare della bicicletta un mezzo di trasporto a tutti gli effetti e un elemento imprescindibile della mobilità integrata e intelligente”.

In allegato la scheda tecnica del servizio B.U.NE.T.

 

B.U.NE.T. [0,11 MB]

Scheda tecnica

Fonte: ecodallecittà,it

Trasporto merci pulito, firmato il protocollo a Torino

Lubatti: “Siamo i primi in Italia ad essere riusciti a concordare con tutti i soggetti che si occupano a vario titolo di logistica merci un testo che annuncia iniziative concrete sulla consegna organizzata e pulita nella città”. Il testo del protocollo

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È stato sottoscritto oggi nella sala Madrid del centro congressi del Lingotto un protocollo d’intesa tra Città di Torino, Camera di Commercio, associazioni di categoria di artigiani e commercianti, costruttori di veicoli commerciali, associazioni dei corrieri e dei trasportatori, Unione Industriale e Confindustria. Il protocollo, primo in Italia, definisce le modalità di consegna delle merci in ambito urbano con particolare attenzione alla tutela dell’ambiente ed alle consegne “pulite” “Con grande soddisfazione oggi annunciamo”, ha commentato l’Assessore Lubatti, “che siamo i primi in Italia ad essere riusciti a concordare con tutti i soggetti che si occupano a vario titolo di logistica merci un testo che annuncia iniziative concrete sulla consegna organizzata e pulita nella città. La Città di Torino ha cambiato il suo atteggiamento da impositore di regole restrittive a facilitatore per chi si adegua alle basse emissioni ed all’impatto ambientale zero”. “Torino”, ha aggiunto il Sindaco Fassino, “si posizione come prima città d’Italia che concretizza iniziative strutturali sul tema della logistica merci, condividendole con tutti i 18 soggetti interessati, portatori di interessi legittimi ma in alcuni casi contrapposti. Come presidente dell’ANCI proporrò agli altri sindaci di seguire l’esempio di Torino: Roma, Milano, Napoli e Bologna hanno già chiesto l’adesione.
Patto per la logistica e per la razionalizzazione della distribuzione urbana delle merci [0,14 MB]

Protocollo d’intesa tra Comune di Torino, Camera di Commercio e le associazioni firmatarie

Fonte: ecodallecittà

 

 

Torino contro i gas serra: meno emetti e più guadagni | Intervista ai ricercatori del Progetto Laika

Che ruolo hanno gli enti locali nel contrasto al riscaldamento globale? Si può monetizzare la riduzione dei gas serra? E come si riducono le emissioni in una città come Torino? Di questo si occupa il Progetto Laika, e di questo parliamo con l’architetto Lorenzo Savio, assegnista di ricerca presso il Politecnico di Torino

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Partiamo dalla base dati. Come è stato possibile misurare le emissioni di CO2 sul territorio comunale? Si tratta di modelli ed elaborazioni di scenari probabili o di misurazioni concrete?

La determinazione delle emissioni annue di CO2 relative al territorio comunale ha diversi livelli approfondimento, in quanto prende in considerazione settori di attività per i quali sono disponibili dati ed informazioni molto eterogenee. Si può dire che per quanto riguarda l’edilizia municipale (il patrimonio gestito direttamente dal comune), l’illuminazione pubblica e i trasporti pubblici, essendo disponibili dati certi sui consumi di energetici annui, è stata fatta una vera e propria misura delle emissioni di CO2Molto diversi sono i dati disponibili per l’edilizia e i trasporti privati, settori per i quali possiamo parlare di stime dei consumi energetici e delle emissioni, costruite su dati disponibili da fonti come il censimento ISTAT e le statistiche sulla mobilità urbana. La modellazione dei dati sulle emissioni di CO2 dovute alle attività urbane è un supporto indispensabile alla pianificazione di azioni strategiche sotto il profilo ambientale, l’attività svolta fino ad ora è solo una prima fase che deve essere implementata con un’attività continua di monitoraggio.
Che risultati ha dato, concretamente, la simulazione del mercato volontario delle emissioni? Nella presentazione del progetto leggiamo che è emerso “un potenziale interesse da parte di trader e privati per i crediti locali, che presentano tuttavia valori di scambio mediamente superiori alle quotazioni attuali dei crediti volontari sui mercati internazionali”. Ci può dire qualcosa di più?

Il progetto di ricerca ha permesso di sperimentare le potenzialità che le azioni strategiche per la riduzione della CO2 coordinate dalle città hanno nella generazione di crediti di emissione, monetizzabili nei mercati volontari. La monetizzazione dei crediti permette alle città di sostenere le stesse azioni strategiche o di implementarne la qualità sotto il profilo energetico e ambientale. Nella simulazione prevista dal progetto la città di Torino ha proposto, per il mercato virtuale di crediti, quelli generati dalla riqualificazione energetica di edifici scolastici, riscontrando un discreto successo da parte dei trader e privati, che generalmente comprano sulla base dell’affidabilità dei progetti proposti. Dalla simulazione è emerso che la valorizzazione economica dei crediti di emissione generati dalle azioni strategiche della Città potrebbe effettivamente sostenere una parte di costi di progettazione e management delle azioni o, in alternativa, generare le risorse utili a sostenere le attività fondamentali d’implementazione continua, monitoraggio e simulazione dei piani urbani per l’energia sostenibile.

Quali sono i settori che hanno mostrato maggiori potenzialità di riduzione delle emissioni di CO2? E’ possibile fare una stima percentuale dei tagli emissivi da qui al 2020 almeno per il traffico e per l’edilizia?
Per tutti i settori ci sono ampi margini di riduzione delle emissioni di CO2 anche se l’edilizia e i trasporti privati costituiscono la vera “massa critica”. L’obiettivo di diminuzione delle emissioni di CO2 che Torino si è posta per il 2020 (facendo riferimento al 2005) è del -29%. Le azioni previste per il settore dell’edilizia residenziale privata sono responsabili, da sole di una diminuzione pari al -16%. Il settore dei trasporti va considerato complessivamente (trasporti privati e pubblici) e contribuisce con una diminuzione del -5% delle emissioni totali.

L’efficientamento energetico degli edifici è un cavallo di battaglia del Comune di Torino, che vanta ottimi risultati soprattutto per il teleriscaldamento. Si prevedono nuovi interventi su progetti di edilizia pubblica? E’ possibile immaginare degli incentivi per la riduzione della CO2 che interessino anche i privati cittadini? 
La rete di teleriscaldamento è certamente strategica, ma non sufficiente: è un’infrastruttura fondamentale per garantire un’offerta energetica efficiente, tuttavia è indispensabile agire dal lato della domanda, riducendo in primo luogo il fabbisogno energetico degli edifici. L’edilizia pubblica è oggetto di una costante attività di manutenzione che comporta necessariamente il miglioramento delle prestazioni energetiche – adeguando il sistema edificio/impianto agli standard di legge.

Gli incentivi per i privati cittadini sono uno strumento utile, già sperimentato -ad esempio- nelle ristrutturazioni e nuove costruzioni edilizie, attraverso i requisiti incentivanti previsti dall’Allegato Energetico Ambientale al Regolamento edilizio della Città di Torino.

Fonte: ecodallecittà