I lavori dell’orto nel mese di settembre

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Cosa fare nel proprio orto una volta che l’estate è finita? Semplicemente preparare il terreno alle colture invernali e se il clima lo permette continuare a piantare. Si pianta all’aperto: cime di rapa, carote, cipolla, indivie, lattughe, scarola, spinaci. E ricordarsi che, seppure con minore intensità, a settembre ancora fa caldo, quindi mai dimenticarsi di irrigare con una certa frequenza. Continuate a raccogliere i frutti dalle piante e gli ortaggi estivi che ancora continuano a crescere. Man mano che le colture termineranno il loro ciclo vitale badate a estirparle dal terreno. L’orto, se non avete più nulla da raccogliere, a settembre va pulito e preparato alla vangatura. In ogni modo in questo periodo si possono mettere a dimora cicorie, lattughe, ravanelli, spinaci, carote e rape. All’aperto e con l’uso di un semenzaio si coltivano cavoli cappuccio e cipolle. Ricordatevi che andranno trapiantati tra novembre e dicembre. Seminare il finocchio in semenzaio invece richiede un’attesa di 30 e anche 40 giorni. Dopodiché quando avranno raggiunto i 10-15 cm di altezza si potranno piantare in pieno campo. Le piantine vanno disposte a 20 cm di distanza sulla fila, lasciando uno spazio di 60-70 cm tra le file. Per chi non lo sapesse il semenzaio è uno strumento davvero utile per chi vuole un prodotto naturale al 100%. Nessuno può impedirvi di costruire in casa un vero semenzaio degno dei migliori contadini. Alcuni lo comprano già pronto da chi vende prodotti per l’agricoltura; ma altri s’ingegnano in maniera diversa. Come chi usa il contenitore delle uova, lo fora nell’estremità più bassa e lo riempie con terreno fertile. Ma una volta piantati, i semini procedete sempre all’innaffiatura, senza mai esagerare. Anche sull’impiego delle sementi siate accorti, per non correre il rischio di mangiare prodotti modificati geneticamente. Ci sono poi quelle colture quasi abbandonate che rischiano l’estinzione se non si fa qualcosa per proteggerle. Magari nel nostro piccolo orto, se le caratteristiche del terreno lo permettono, potremmo coltivarci quelle varietà perdute per far posto a colture più intensive. A tal proposito esiste un’associazione Rete Semi Naturali che “sostiene, facilita, promuove il contatto, il dialogo, lo scambio e la condivisione di informazioni e iniziative tra quanti affermano i valori della biodiversità e dell’agricoltura contadina e si oppongono a ciò che genera erosione e perdita della diversità e all’agricoltura mineraria basata sulla monocoltura intensiva e/o sulle colture geneticamente modificate”. Una maniera intelligente e creativa di contribuire a salvaguardare l’ambiente in cui viviamo.

Fonte: tuttogreen

Dieci cibi anti-infiammatori naturali

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Curare in modo attento la propria dieta alimentare è uno dei modi migliori, insieme al mantenimento di uno stile di vita sano, per tutelare il proprio stato di salute e prevenire l’insorgere di patologie a vari livelli. Questo dato è ormai dimostrato da molteplici studi che negli anni hanno evidenziato come soprattutto la frutta e la verdura siano gli alimenti più benefici per il nostro organismo. In particolare, possiamo considerare dieci alimenti come i più attivi nello stimolare la capacità del nostro corpo di regolare in modo naturale i processi anti-infiammatori. Proviamo a scoprire insieme quali sono questi dieci ‘miracolosi’ingredienti da non far mancare a tavola:

Cannella: aggiunta a cereali, yogurt ma anche frullati e frappé, questa spezia consente di ridurre le infiammazioni e combattere le infezioni batteriche, oltre a controllare i livelli di zuccheri nel sangue ed aumentare le funzioni cerebrali.

Zenzero: le sue proprietà anti-infiammatorie provengono dalla presenza del gingerolo, una molecola capace di contrastare i dolori articolari e stimolare le funzioni del sistema immunitario.

Cipolla: come l’aglio, il porro ed l’erba cipollina, questo alimento tipico della nostra cucina possiede principi attivi in grado di inibire i processi infiammatori.

Amarene: da gustare sotto forma di succo o essiccate come snack, anche questi frutti garantiscono una potente azione anti-infiammatoria per alleviare i dolori dovuti ad artrite e gotta ma anche conseguenti all’esercizio fisico.

Noci: aggiunte in insalata, allo yogurt o consumate a fine pasto o come snack, contrastano l’infiammazione grazie agli acidi grassi e agli omega-3 contenuti in grandi quantità.

Curcuma: un’altra spezia che non deve mancare nell’aromatizzare le pietanze, fornisce, grazie alla curcumina in essa contenuta, la possibilità di alleviare il dolore cronico.

Ananas: grazie alla bromelina, questo frutto si rivela un vero toccasana contro distorsioni e strappi muscolari.

Semi di lino: altra fonte importante di omega-3, possono essere pestati e utilizzati come olio da condimento.

Carote: come albicocche, pomodori, patate dolci e zucca, contengono importanti sostanze anti-infiammatorie oltre a contrastare i radicali liberi.

Ortaggi a foglie verdi: spinaci, cavolo verde e broccoli sono tutti alimenti ricchi di flavonoidi ed in grado, quindi, di contrastare bene l’infiammazione.

Insomma, ottime ragioni per mangiarne in quantità e diminuire (o addirittura eliminare) il consumo di carne!

Fonte: tuttogreen

Insalata tiepida di tubetti e cannellini


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Chi l’ha detto che la pasta e fagioli è buona solo calda? Ecco una versione della classica pasta e fagioli, rivisitata, da gustare tiepida. Questi gli ingredienti per 4 persone: 300gr. di tubetti, 300 gr. di cannellini già lessati, due carote, una cipolla, una costa di sedano, una patata, una zucchina se stagione, altrimenti un broccolo verde, oppure 300 gr di zucca, oppure peperoni, un cucchiaino di concentrato di pomodoro, crostini di pane aromatizzati con olio e origano a piacere, sale, pepe, olio evo. La prima cosa da fare è cuocere la pasta in abbondante acqua salata; nel frattempo mettete in padella l’olio evo, la cipolla tagliata finemente, le carote e la patata pulite e tagliate a cubetti piccoli, il sedano ben lavato e tagliati finemente, lasciate rosolare a fuoco vivace. Qui va aggiunta la verdura di stagione come la zucca, o il broccolo verde, o i peperoni tagliati e fettine sottili, ma di queste potete anche farne a meno servono solo a arricchire l’insalata tiepida. Appena le verdure sono ben cotte aggiungete un mestolo d’acqua preso dalla pentola della pasta e il cucchiaino di concentrato di pomodoro, lasciate ritirare l’acqua e spegnete. Terminata la cottura dei tubetti scolateli e raffreddateli sotto un getto di acqua fredda; scolateli bene e passateli nella padella a freddo dove ci sono le verdure. Mescolate bene, completate con un filo di olio evo a crudo e guarnite con crostini di pane aromatizzato con origano.

Fonte: ecoblog