Cambiamenti climatici: i cibi che rischiano di scomparire

Mais, fagioli, caffè, cioccolato e vino sono alcuni dei cibi che rischiano di scarseggiare qualora i cambiamenti climatici persistano con questa intensità. L’Arca del Gusto di Terra Madre ha portato all’attenzione del pubblico il problema della tutela dei cibi e dei piatti tipici a rischio di scomparsa. Ma i cambiamenti climatici stanno avendo pesanti conseguenze anche su cibi che vengono prodotti su vasta scala. Secondo David Lobell, direttore del Center on Food Security and the Environment alla Stanford University, sostiene che ci saranno colture che diventeranno impraticabili nonostante la possibilità di spostamento a differenti latitudini:

L’agricoltura è molto sensibile al clima, e gli effetti già evidenti. Se non è la fine del mondo è abbastanza per iniziare a pensarci.

Determinanti sono l’aumento della Co2, la scarsità d’acqua, le vertiginose oscillazioni delle temperature e una maggiore instabilità delle condizioni meteo: elementi che, per esempio, stanno creando notevoli problemi anche alla colture del nostro Paese, con effetti che incidono pesantemente sul prezzo della spesa. Ecco quali sono i principali alimenti che rischiano di scomparire.

Mais e animali che se ne nutrono

Il riscaldamento globale e la siccità sono i principali nemici della coltivazione del mais, cereale la cui crescita diminuisce del 7% per ogni grado di temperatura in più. E il mais è anche uno dei principali ingredienti dei mangimi per il bestiame, una sua carenza potrebbe far aumentare il costo della carne in maniera sensibile.

Caffè
Un fungo infestante soprannominato “ruggine del caffè” sta mettendo in pericolo le coltivazioni sudamericane e africane, con una probabile “migrazione” in Asia.

Cioccolato
Anche la coltivazione del cacao patisce i cambiamenti climatici e la materia prima potrebbe presto scarseggiare facendo lievitare i prezzi delle barrette.

Frutti di mare

Con l’aumento dell’anidride carbonica nelle acque marine, cresce l’acidità degli oceani e si indeboliscono i gusci delle ostriche e ai crostacei costretti a “migrazioni” forzate.

Sciroppo d’acero

In Canada è il dolce nazionale, ma gli aceri da zucchero patiscono la mancanza di gelate e sono seriamente a rischio.

Fagioli
Altamente proteici e diffusissimi in America Latina e in alcune zone dell’Africa i fagioli sono sensibilissimi ai cambiamenti climatici e a causa degli sbalzi di temperatura la resa dei raccolti può diminuire del 25%.

Ciliegie
Per molte persone questo frutto rappresenta una vera delizia, ma necessitano di notti fredde per crescere al meglio: se ciò non avviene e la fioritura è tardiva l’albero produce meno frutti.

Vino
La viticoltura soffre i cambiamenti climatici e attualmente l’area maggiormente colpita dal fenomeno sembra essere l’Australia: gli studiosi pensano che il 75% della terra attualmente coltivata potrebbe diventare inadatta alle coltivazioni entro il 2050. Idem per la California dove il calo potrebbe essere del 70%.159692455-586x391

Fonte:  Slow Food

© Foto Getty Images

Ecco i biscotti con cornflakes e cioccolato con la ricetta vegana

Sono una delizia questi biscotti fatti con cornflakes, zucchero, burro di mandorle o di arachidi e cioccolatobiscotti-cornflakes-620x350

I biscotti con cornflakes e cioccolato senza burro, latte e uova e dunque vegani sono ottimi e si conservano in una scatola di latta per diversi giorni. Accompagnati da un buon thé o da una sana tazza di latte di soia o di mandorle e con un buon frutto fresco sono perfetti per una prima colazione completa, nutriente e digeribile o per una merenda sfiziosa. Questa la lista degli ingredienti: mezza tazza di sciroppo d’agave; mezza tazza di zucchero di canna; 1 cucchiaio e mezzo di burro di mandorle o di burro di arachidi (se vi piace il tipico sapore salato); 1 tazza di gocce di cioccolato o di cioccolato grattugiato comunque fondente; 4 tazze di cornflakes. Per preparare questi deliziosi biscotti con cornflakes e cioccolato sciogliamo in una casseruola lo sciroppo di agave con lo zucchero a fuoco medio. Lasciamo cuocere almeno 20 minuti finché non inizia a caramellare. Allora a quel punto spegniamo la fiamma e aggiungiamo gli altri ingredienti, ossia il cioccolato e i cornflakes e mescoliamo bene e con attenzione con un cucchiaio di legno. Mettiamo il composto a cucchiaiate o su una teglia da forno oppure nei pirottini di carta e lasciamo raffreddare. Questi biscotti si conservano in una scatola di latta anche per 5-6 giorni.

Fonte: Vegan Start

Da T-Riciclo l’uovo di Pasqua al cioccolato solidale bio con giocattoli riciclati.

A Roma torna RICIoCcoLATO l’uovo di Pasqua al cioccolato biologico e solidale della cooperativa T-Riciclo. Il progetto prevede che le uova al cioccolato siano accompagnate da peluches e giocattoli recuperati e riciclati.

Come spiegano le componenti della cooperativa T-Riciclo che ha lanciato il progetto giunto al decimo anno di vita:

La campagna ha molteplici scopi: primo fra tutti quello virtuoso del riuso degli oggetti e poi l’autofinanziamento attraverso il quale retribuire anche collaboratori/trici che provengono dalla disabilità e dal disagio sociale e infine per scopi no profit, il sostegno alla Associazione Kamar, a cui sono destinati parte dei proventi di vendita.

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T-Riciclo è impegnata proprio nel recuperare oggetti da riusare e riciclare e dunque la promozione delle uova di Pasqua in cioccolato bio è solo una delle possibilità di seconda vita offerta agli oggetti recuperati. Tra le iniziative di T-Riciclo anche le proposte di consumo consapevole ossia di imparare ad acquistare in maniera etica. Nel 2011 il progetto si è ulteriormente ampliato con il sostegno della Provincia di Roma ed è nato Alterequo, ossia commercio solidale al femminile. Tutti i rifiuti, come bottiglie di plastica, piccoli giochi e peluche grazie alle mani delle donne ritornano a nuova vita. Infatti Alterequo è un sito di e-commerce dove è possibile trovare tutti i prodotti artigiani dell’upcyle o riciclo creativo e include sia bojoutteria di alta moda, sia abbigliamento e sia oggettistica per la casa.

Fonte:  Comunicato stampa