Lotta agli sprechi: firmato protocollo tra Confederazione Italiana Agricoltori e Cittadinanzattiva

Tra gli esempi contenuti nel rinnovato protocollo di collaborazione tra Cittadinanzattiva e la Confederazione Italiana Agricoltori-CIA, l’educazione a corretti stili di vita, anche attraverso la cultura e il benessere nelle mense scolastichegrano

Lotta agli sprechi, con la collaborazione sulla campagna di Cittadinanzattiva “SpreK.O.”, con un riferimento ben definito nell’ambito del contrasto al consumo di suolo e al recupero e riuso di beni pubblici abbandonati; l’educazione a corretti stili di vita, anche attraverso la cultura e il benessere nelle mense scolastiche; l’aumento della quantità e della qualità del welfare sociale relativo ai diritti di cittadinanza e le nuove opportunità economiche come l’agricoltura sociale, nuovo strumento di riabilitazione e inclusione. Sono solo alcuni degli esempi contenuti nel rinnovato protocollo di collaborazione tra Cittadinanzattiva e la Confederazione Italiana Agricoltori-CIA. “Un esempio concreto della comune volontà di sviluppare un percorso di sensibilizzazione rivolto a più cittadini possibili su temi importanti, quali la salute”, ha dichiarato Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, “è il patrocino di Anp-CIA alla campagna di informazione sui farmaci equivalenti “Io Equivalgo”nata per informare i cittadini dell’opportunità di risparmio a parità di qualità, efficacia e sicurezza offerta dai farmaci equivalenti (fascia A e C a totale carico del cittadino), garantire il diritto ad informazioni semplici, utili e corrette per scelte oculate, nonché offrire strumenti pratici e consigli utili per essere più proattivi nei confronti del farmacista e del medico”. “Con Cittadinanzattiva condividiamo da sempre importanti valori. In particolare, la riduzione degli sprechi in tutte le sue forme: lo spreco di suolo, lo spreco di beni pubblici, lo spreco di risorse e spreco alimentare. Questioni da cui derivano iniziative e progetti che, il rinnovo per i prossimi due anni del Protocollo di collaborazione, contribuirà a rendere ancora più efficaci nell’ottica di riqualificazione e riequilibrio delle disuguaglianze sociali”  ha dichiarato Dino Scanavino, presidente nazionale della CIA. Per rafforzare la collaborazione, il Segretario Generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso è diventato un invitato permanente al coordinamento della CIA, mentre il Responsabile delle Relazioni Esterne della CIA è diventato membro della Direzione Nazionale di Cittadinanzattiva.

Fonte: ecodallecitta.it

 

Agro-alimentare: De Castro, no a etichettatura a semaforo

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“Stiamo preparando un’interrogazione parlamentare per esprimere tutto il nostro disappunto” rispetto al sistema di etichettatura nutrizionale ‘a semaforo’ introdotto dal governo britannico. E’ quanto dichiarato a EurActiv.it, a margine del convegno ‘Fondi Ue 2014-2020: i programmi per crescere e contare in Europa’, dal presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro. Il dipartimento dell’Agricoltura britannico, spiega infatti De Castro, ha diffuso alcune circolari per l’attivazione di “un regime di etichettatura ‘a semaforo’, cioè con l’indicazione rosso, giallo e verde sulle confezioni in funzione della quantità di grassi, zuccheri e sale”. Un sistema che rischia di penalizzare i prodotti italiani, continua il presidente della ComAgri, dato che “quasi tutti i prodotti che noi esportiamo, a partire da vini, formaggi e prosciutti, avrebbero il semaforo rosso e quindi un’indicazione di consumo assolutamente fuorviante”. L’allarme nei confronti di questo meccanismo era stato lanciato, giorni fa, anche dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, secondo cui “lo schema a semaforo fornisce un giudizio semplicistico e distorto sul singolo alimento, cancellando in un colpo solo l’assunto universalmente riconosciuto dal mondo scientifico che non esistono cibi buoni e cattivi, ma piuttosto regimi alimentari buoni e “cattivi, diete corrette o meno a seconda della maniera in cui gli alimenti vengono integrati tra loro quotidianamente”. “Ci siamo battuti contro questo sistema al momento dell’approvazione del regolamento europeo per l’informazione del consumatore, che infatti lo vieta”, aggiunge De Castro, sottolineando che la Gran Bretagna lo sta applicando a casa sua bypassando le norme europee. “Noi dobbiamo informare il consumatore, scrivere tutto in etichetta, ma non dobbiamo condizionare la scelta del consumatore. E’ un fatto sbagliatissimo e ci opporremo con tutte le forze”.

Fonte: euroactiv

Giornata della Terra 2013: la difesa dell’agricoltura e la scommessa delle agro-energie in Italia

L’Earth Day 2013 è l’occasione per riflettere sulla salvaguardia del suolo agricolo e sullo sviluppo dell’energia da biomasse 1584987361-594x350

La Giornata mondiale della Terra 2013 è stata l’occasione per ricordare a tutti il rispetto che si deve alla medesima, specialmente a noi occidentali e sedicenti Paesi sviluppati che abbiamo ribaltato il concetto di appartenenza delle (sagge) religioni primitive, per le quali è l’uomo ad appartenere alla Terra e non il contrario. L’agricoltura è un settore strategico, Carlin Petrini, anima di Slow Food, lo ha ribadito per l’ennesima volta in un suo intervento su Repubblica di qualche giorno fa:

Ovunque si vada, la terra oggi è un problema. Risorsa di cui c’è gran fame. Su cui ci si scontra per come usarla: spremerla come un limone o farla fruttare in maniera rispettosa. Anche in Italia è elemento critico: gli affitti sono sempre più cari per la grande domanda da parte dell’agro-industria, un giovane che voglia tornare alla terra fa una fatica immane a permetterselo, tra prezzi insostenibili, poca disponibilità di terreni liberi, trafile burocratiche al limite del kafkiano.

La cementificazione, in Italia, nonostante la crisi, viaggia a 8 mq al secondo, con scelte che sono irreversibili: dove viene posato il cemento il terreno sarà infertile per mille anni. La fame crescente di terra si scontra con l’aumento degli affitti e i labirinti della burocrazia che ostacolano l’iniziativa di chi vuole coltivarla. Secondo Petrini:

La Terra produce, per questo fa gola. Ma non produce soltanto cibo. Per restare in Italia, o se volete in Europa, produce bellezza, esistenze felici, paesaggi con un immenso potenziale turistico e produttivo. Diamo fiducia a chi vuole tornare a coltivarla, curarla, amarla in virtù di un rapporto più stretto e simbiotico di quello che ha la media di ognuno di noi. Sì, perché è inaudito che si continui a fare finta di nulla di fronte allo scempio che sta subendo il nostro Paese. Accade a un ritmo esponenziale, folle, si consuma suolo fertile, si cementifica, si deturpa il paesaggio e si pregiudicano tutti i valori, materiali e immateriali di cui la terra, bene comune, è portatrice.

I frutti della terra e le attrattive turistiche non sono l’unica ricchezza della Terra. Secondo la Confederazione Italiana Agricoltori(CIA) se verranno rispettati gli obiettivi europei, entro il 2020 il 45% delle rinnovabili verrà dalla rivalutazione energetica degli scarti di campi e stalle. Le biomasse e i biogas sono un’opportunità per riconvertire i rifiuti in energia. Il vantaggio sarebbe doppio: 20 miliardi di euro annui in meno di costi e 240 milioni di tonnellate in meno di Co2 nell’aria. Utopia? Pare proprio di no: materiali che andrebbero smaltiti con pesanti oneri economici e non pochi problemi logistici diventano una risorsa. Dal 2008 a oggi la produzione di energia da biomasse agroforestali è cresciuta del 60% all’anno. Un esempio? La potatura degli uliveti pugliesi è in grado di fornire 700mila tonnellate all’anno di biomassa da trasformare in cippato e pellet, fonti di energia termica con una resa altissima. È bene rifletterci su: tutto l’anno e non soltanto il 22 aprile.

Fonte:  Slow Food | CIA