Chicza…

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Un brand che ti fa sentire bene con te stesso. L’Etica, le Persone e l’Ambiente prima del… business.

Beati i primi…!!!

Aprire una nuova via ha sempre un sapore speciale, serve coraggio, orgoglio, si corrono grandi rischi, ma se l’intuizione è giusta e ci si muove con determinazione, con cautela ed elasticità mentale, i vantaggi possono essere enormi… anche per chi seguiranno la via già aperta dopo di noi. Nell’ultracentenaria storia dei chewing-gum il mercato è cambiato molto; certo i chewing-gum si sono evoluti, il progresso e i desideri dei Consumatori hanno prodotto nuove richieste, soddisfatte con nuovi gusti e nuove funzionalità più o meno salutari. Ma la sostanza di cui è composto il chewing-gum oggi non è più la stessa, oggi è Inquinante.

In questo mondo intriso di Polimeri del petrolio utilizzati come gomma base, biossidi come coloranti, edulcoranti chimici come dolcificanti, l’unico forte scossone arriva dal Messico dove i Chicleros Messicani, silenziosi, coraggiosi e umili, hanno avuto l’idea semplice ma geniale: riportare in auge il chicle Maya (Gomma 100% naturale) creando dalla A alla Z il loro chewing-gum con il brand … Chicza.

Nei primi mesi del 2009 i Chicleros parteciparono alla loro prima fiera del biologico, a Londra, dove ottennero il primo premio. Di seguito in soli 6 anni e mezzo Chicza ha ricevuto ben 24 tra premi e riconoscimenti in Italia e all’estero.

Lo Staff di Ecolbio s.r.l. Azienda di Ostia,  applica la stessa filosofia, la stessa passione e umiltà dei Chicleros, distribuendo il chewing-gum Chicza in tutta Italia, Malta, Svizzera italiana a macchia di leopardo. E proprio in considerazione degli ottimi risultati ottenuti, il Consorzio Chicleros Messicano ha voluto premiare la Ecolbio s.r.l, concedendo l’esclusiva per il Portogallo e l’Albania, gratificazione che Ecolbio s.r.l. ha accettato con orgoglio.

Molta strada è stata percorsa da quando abbiamo ricevuto il primo sconfortante diniego, una frase che ha segnato il nostro cammino rendendoci più forti, più caparbi, più incisivi:

“ Un chewing-gum interessante… ma non prenderà mai piede; le multinazionali saranno sempre più forti”.

Invece non è stato così, in brevissimo tempo quella che sembrava un’utopia è diventata una realtà.

La Ecolbio s.r.l. azienda tutta italiana è riuscita a trovare valori aggiunti a Chicza, già certificata Biologica e biodegradabile al 100% ( con queste due particolari ed uniche caratteristiche era stata immessa nel mercato dai Chicleros nel 2009 ) l’azienda Italiana ha avuto alcune importanti intuizioni, applicando del resto la “nostra fantasia tutta italiana” rinvenendo nel prodotto attraverso la certificazione, le importanti peculiarità del Senza Glutine, del Senza Lattosio, del Vegan, del Kosher, intuendo e certificando che Chicza è adatta anche a pazienti nefropatici, peculiarità che hanno attirato le simpatie di altri segmenti di Consumatori. La simpatia, l’affetto e la fiducia del mercato rappresentano per noi continui stimoli per il futuro che si preannuncia ricco di altre sfide e nuovi gusti, stimoli che creano un impegno al fine di offrire sempre un prodotto sano, unico nel suo genere, sempre al passo con i tempi, aumentando nel contempo la produzione, la commercializzazione e la logistica senza rinunciare mai alla Qualità, al Rispetto per l’Ambiente e al Rispetto per le Consumatrici e per i Consumatori, da noi considerati tutti paradigmi imprescindibili, pilastri della nostro pensiero e delle nostre azioni. Mai potremo avvelenare l’Ambiente o nuocere alla Salute dei consumatori!!! Mai abbasseremo la Qualità per il vile dio denaro!!!

Chicza, il “magico” chewing-gum, che continuerà a restituire bellissimi sogni, continuerà a proteggere l’Ambiente e la Salute dei consumatori, continuerà ad alimentare il sorriso dei bambini e delle Donne Chicleros. Ci auguriamo che Chicza possa continuare ad essere un prodotto “messaggero” di positività e di sogni, sogni che rimangono l’unica cosa che nessuno potrà mai portarci via, in una società che tutto prende e poco o niente restituisce. Si, è vero, ci sentiamo tutti un po’ stanchi e sfiduciati per il futuro lavorativo, per il futuro sociale, per il futuro ambientale, ma non dobbiamo cedere e dobbiamo essere sempre positivi come Chicza.

Chicza vuole essere una fonte di ottimismo e gioia per tutti, Chicza è positiva…

 

“E’ nelle crisi che emerge il meglio di ognuno di noi,

perché senza crisi tutti i venti sono lievi brezze“.

Albert Einstein

 

Speriamo che questa citazione di Einstein possa diventare anche nostra.

Chicza, anche se non può compiacere tutti (per il gusto o per la sua durata, per la consistenza o altro, come del resto tutti gli altri prodotti in commercio) vuole comunque essere costantemente fonte di gioia, di forza e di ottimismo, per un mondo migliore e per… ognuno di noi; vi sembra uno sforzo o un’emozione da poco?

Quindi, come spesso accade in tutte le belle storie, Chicza, in Italia è partita cauta, ha inciampato come un bimbo, per poi rialzarsi e accelerare, senza esitazioni. Chicza si è fatta conoscere, Chicza ci ha messo il cuore, Chicza si è fatta apprezzare,  si è fatta… amare, è decollata provando a stimolare la pseudo-concorrenza a non inquinare l’Ambiente, rimanendo con l’animo ingenuo di un bimbo:

“Il chewing-gum biodegradabile è la soluzione del futuro” l’Ambiente e la tutela della Salute lo esigono!!!

Fonte: http://chicza.it/

 

Collegato ambientale è legge: cosa prevede

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Con 169 sì, 32 no e 11 astenuti la Camera dei deputati ha votato in via definitiva il Collegato ambientale il cui iter parlamentare era cominciato due anni fa. Come sottolineato dal ministro Gian Luca Galletti si tratta di “un importante passo avanti nella direzione dell’accordo raggiunto a Parigi e dell’impegno europeo verso l’economia circolare”. È indubbio che l’accordo di Parigi sia stato determinante nell’accelerare il voto in via definitiva dei 79 articoli che prevedono misure riguardanti l’ambiente, l’energia, gli animali, la “manutenzione del territorio”, la bicicletta e le energie rinnovabili.

Una delle priorità del Collegato ambientale è l’economia circolare ovverosia il riciclo e il recupero dei rifiuti, ma altrettanto importanti sono la riduzione dei rifiuti stessi e le agevolazioni sulle tasse per i comuni più virtuosi. Gli investimenti sulla mobilità sostenibile sono nell’ordine dei 35 milioni di euro, mentre è previsto un fondo per la progettazione di opere contro il dissesto idrogeologico. Il Collegato ambientale prevede, inoltre, il credito d’imposta per le aziende che lavorano alla bonifica dell’amianto e un fondo di 11 milioni di euro per gli edifici abusivi che si trovano in zone a rischio di dissesto idrogeologico. Un fondo di 1,8 milioni di euro è stato pensato a sostegno delle Aree Marine Protette, gli acquisti “green” della Pubblica Amministrazione vengono normati, vengono introdotte misure per tutelare i ciclisti che subiscono un incidente nel percorso casa-lavoro, multe da 30 a 150 euro per tutti coloro che gettano a terra scontrini, fazzolettini o chewing gum (in Italia il costo di rimozione è di un euro a gomma), di 300 euro per chi si sbarazza dei mozziconi di sigaretta abbandonandoli sul marciapiede, ma anche norme come il divieto di pignoramento per gli animali d’affezione, da compagnia o quelli utilizzati a fini terapeutici e assistenziali. Altro punto fondamentale è la riforma dell’Enea che, dopo sei anni di commissariamento, punterà su risparmio ed efficienza energetica. Un’altra norma che avrà effetti sulle abitudini degli italiani è il ritorno del vuoto a rendere: bar, alberghi e ristoranti potranno decidere, su base volontaria, di applicare una cauzione che verrà restituita se l’acquirente porterà il contenitore vuoto. La responsabilità della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti resta ai comuni e le disposizioni del Collegato ambientale prevedono un premio per le città più virtuose e penalizzazioni per chi, per esempio, manca gli obiettivi minimi di raccolta differenziata. Decisamente irrisoria è la cifra stanziata per i progetti di mobilità sostenibile: con 35 milioni di euro si dovranno finanziare i progetti di car-pooling, car-sharing, bike-pooling, bike-sharing e piedibus. Lo stanziamento evidenzia quanto poco conti ancora le politiche di mobilità sostenibile per l’attuale Governo: con la cifra stanziata, tanto per fare un esempio, si paga poco più di mezzo chilometro di ferrovia ad Alta velocità… E nel Collegato ambientale è previsto anche un marchio volontario, Made Green in Italy, con il quale verranno identificati i prodotti nostrani. Tante, insomma, le novità che Ecoblog avrà modo di presentare in maniera più specifica nelle prossime settimane.

Fonte: ecoblog.it

Multe salate per chi getta a terra sigarette e chewing gum

A partire dal 10 luglio 2015 chi butterà a terra mozziconi di sigaretta o gomme da masticare potrà essere sanzionato con multe da 30 a 150 euro. Laddove non arriva l’educazione ecologica ci vuole la legge e visto che in Italia la prima scarseggia, occorre che la politica detti le norme per educare la cittadinanza più refrattaria al rispetto del territorio. Spiagge e marciapiedi, prati e pavimenti potrebbero diventare più puliti grazie a una norma contenuta nel ddl green economy che avrà come obiettivo quello di contrastare l’inquinamento urbano. Chi butterà a terra mozziconi di sigarette o gomme da masticare sarà sanzionabile con multe che potranno variare da 30 a 150 euro. La norma anti-chewing gum e anti-cicche dovrebbe entrare in vigore a partire dal 10 luglio 2015 e nei prossimi nove mesi, prima di questa data, le varie amministrazioni comunali dovranno provvedere a installare nei parchi, nelle strade e nei luoghi di aggregazione gli appositi contenitori, non solo i cestini ma anche i posaceneri. Il ddl contenuto all’interno della legge di Stabilità va a colmare il vuoto legislativo relativo a una forma di inquinamento da sempre sottovalutata. Soltanto nella città di Roma, infatti, vengono gettati a terra, ogni giorno, 18 milioni di mozziconi di sigaretta e 15mila gomme da masticare; soltanto per la rimozione di queste due sporcizie ritenute “leggere” l’amministrazione capitolina spende (secondo i dati forniti dall’Ama) 5,5 milioni di euro. Nel disegno di legge sulla green economy è prevista anche l’incentivazione degli operatori economici che partecipano agli appalti pubblici e sono muniti di registrazione Emas (che certifica la qualità ambientale dell’organizzazione aziendale) o del marchio Ecolabel (che stabilisce la qualità ambientale di beni e servizi).Countdown For Smoking Ban In England

Fonte: ecoblog.it