Cascina Campazzo ritorna pubblica. Respinte le richieste al TAR della proprietà Ligresti

Dopo un contenzioso durato 32 anni, Cascina Campazzo (Milano sud, M2 Abbiategrasso), luogo simbolo dell’agricoltura milanese, ritorna al Comune. Per la vicesindaco De Cesaris “una vittoria della città e degli agricoltori”. Ora si procederà nella riqualificazione dell’edificio e nella creazione del parco Ticinello380078

La Cascina Campazzo, all’interno del parco Sud, è passata ieri al Comune di Milano dopo uno storico contenzioso con la proprietà Ligresti. Lo ha annunciato il vicesindaco e assessore all’Urbanistica con delega all’Agricoltura Ada Lucia De Cesaris, che ha partecipato alla presa in possesso della Cascina di via Dudovich, ad est di via dei Missaglia, nei pressi della fermata M2 Abbiategrasso. Per il Comune si tratta di un tassello fondamentale nel progetto di riqualificazione dell’edificio e di creazione del grande parco agricolo Ticinello di oltre 90 ettari, che gli abitanti e gli agricoltori attendono da decenni. Il Tar Lombardia ha infatti respinto le richieste di sospensiva avanzate dalla proprietà dell’immobile contro due provvedimenti dell’Amministrazione comunale: il decreto di esproprio dell’11 dicembre 2013 e l’avviso di esecuzione del decreto del 20 maggio 2014. “E’ una vittoria della città e degli agricoltori – ha dichiarato il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris – resa possibile grazie alla modifica del Pgt: non abbiamo mai accettato di barattare questo simbolo dell’agricoltura milanese con i tentativi di speculazione sul parco e abbiamo difeso l’attività agricola che è parte fondamentale dell’identità della nostra città”. “Abbiamo voltato pagina rispetto al passato, dopo un lungo contenzioso con laproprietà Ligresti, che non ha mai voluto realizzare le opere di riqualificazione e ha ostacolato lo sviluppo dell’attività agricola – ha aggiunto De Cesaris –. Il Comune è già intervenuto per mettere in sicurezza la Cascina, che presto sarà oggetto di lavori più incisivi nel quadro di una ristrutturazione complessiva. Il recupero della Cascina Campazzo, dove da sessant’anni vive e lavora la famiglia di Andrea Falappi, presidente del Distretto agricolo milanese – ha spiegato il vicesindaco De Cesaris – si affianca alla realizzazione del parco Ticinello dedicato all’agricoltura e alla biodiversità. La prima parte, sei ettari di verde e bosco didattico con 10 mila piante inaugurati lo scorso maggio e la ciclabile in via di costruzione, rendono concreto l’impegno assunto con i cittadini e le associazioni della zona per riqualificare quest’area del parco Sud, salvaguardando il territorio e rafforzando il patrimonio agricolo di Milano”. “Finalmente giunge a conclusione una vicenda nata nel 1982“, ha detto il Presidente di Zona 5 Aldo Ugliano. “Con il ritorno della Cascina Campazzo al Comune si è chiuso un ciclo che ha visto la svendita di beni pubblici importanti e si è fatta giustizia nei confronti di chi ha opposto resistenza alla realizzazione del parco del Ticinello. Hanno vinto i cittadini e il Consiglio di Zona che ha lavorato in sintonia con questa Amministrazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti”. “Dopo 32 anni di battaglie – ha ricordato Andrea Falappi presidente del Distretto agricolo milanese – abbiamo ottenuto questo risultato grazie a questa Amministrazione comunale e alla solidarietà del territorio e del quartiere: tutti sono sempre stati consapevoli dell’importanza di mantenere viva questa realtà, per questo la giornata di oggi dà un senso al vivere insieme”.

 

Fonte: ecodallecitta.it

Assaggi doc: il cinema a tematica ambientale va in cascina

La rassegna di documentari su agricoltura, alimentazione sostenibile e biodiversità si svolge nelle cascine del torinese. Ecco il calendario delle proiezioni

Quale sede migliore di una cascina per un ciclo di documentari su agricoltura, alimentazione sostenibile e biodiversità? L’idea è venuta qualche anno fa al Munlab, l’Ecomuseo dell’Argilla di Cambiano (To): portare il cinema d’autore in cascina con corti, lungometraggi e animazioni, per conoscere l’agricoltura e gli agricoltori da vicino. Ogmbiologico e biodinamico, idroponicofiliera corta e km 0, il tema del cibo continua a essere al centro dell’attenzione della ricerca scientifica, dei mezzi di informazione e dell’opinione pubblica. La rassegna Assaggi Doc promuove un dibattito sul cibo proprio nei luoghi in cui questo viene prodotto, le aziende agricole e lo fa utilizzando uno strumento di riflessione e conoscenza particolarmente efficace, il cinema documentario d’autore con storie positive, innovative e concrete. Anche la degustazione a fine serata è un’occasione di conoscenza, con produttori scelti della collina di Torino che fanno parte della squadra. Nel corso della rassegna verrà lanciato anche il concorso di Assaggi doc che lo scorso hanno ha visto i filmmaker competere con documentari riguardanti l’agricoltura nella Provincia di Torino.

Il programma di Assaggi Doc 2014

Ecco il programma delle cinque serate di Assaggio Doc 2014.

Sabato 17 maggio, ore 21, a Cambiano, via Camporelle 50, Munlab ecomuseo dell’argilla

La cucina dei miracoli di Talemadre, Animazione, Italia 2013, 4′, IT Un bambino, un pentolino di latte e un personaggio inaspettato costruiranno un miracolo tra le piastrelle di una cucina. Voices of transition di Nils Aguilar, Documentario, Germania, 2012, 53’, SOTT. IT Cuba, Inghilterra e Francia accomunati da mutamenti negli stili di vita sempre più attente alle economie locali, i legami di vicinato e la libera diffusione della conoscenza.

Sabato 24 maggio, ore 21, Villastellone, via Poirino 7, Cascina Fontanacervo

Il viaggio del caffè selvatico della foresta Harenna di Francesco Amato e Stefano Scarafia, Documentario, Italia/Etiopia 2011, 24′ IT Dal 2006 il Presidio Slow Food lavora con i raccoglitori di caffè selvatico per proteggere la Foresta Harenna.
Il fiore blu di Anterivo di Elisa Nicoli, Documentario Italia 2012, 25′ IT Un paese trentino ha riscoperto la pianta del lupino, storico surrogato del caffè, che sta diventando l’elemento di “attrazione” turistica l’area.

Sabato 31 maggio, ore 21, Pecetto Torinese, via San Martino continuazione_ Ludocascina La ciliegia Il Giuanin Pecetto 
L’uomo che piantava gli alberi di Frédérick Back, Animazione, Canada 1987, VERSIONE IT 2008, 30’
Una regione torna a vivere grazie a un solo uomo attraverso un segreto rimboschimento. Capolavoro dell‘animazione per grandi e piccoli. Farm on crisis? di Haris Donias, Documentario, Grecia 2012, 20’ SOTT. IT Un viaggio nella campagna greca tra crisi, cambiamenti climatici e nuove generazioni di contadini che vogliono restare, nonostante tutto.

Sabato 7 giugno, ore 21, Chieri, strada Tetti Marsino_ Cascina Matiné/Un amore d’asino 

Genuino clandestino di Nicola Angrisano, Documentario, Italia 2011, 55’ IT Coltivatori, allevatori e pastori si organizzano per difendere la libera lavorazione dei prodotti e l’immenso patrimonio di saperi della terra.

Sabato 14 giugno, ore 21, Cambiano, via Camporelle 50, Munlab ecomuseo dell’argilla

Resistenza naturale di Jonathan Nossiter, Documentario, Italia/Francia 2014, 85’, IT Il celebre regista di “Mondovino” incontra in Italia viticoltori che non si sono piegati alla standardizzazione e hanno uno stretto legame con la terra che coltivano.Immagine13-620x360

Fonte:  Munlab

Foto © Getty Images

Cascina Cuccagna: quando la rigenerazione è dal basso

Cascina Cuccagna è la più centrale delle cascine pubbliche milanesi ed è la prima che torna a vivere grazie a un progetto di rigenerazione nato dal basso. Con i suoi 2000 metri quadri di spazi interni e altrettanti di corti e giardino, è in grado di riportare la campagna al centro della quotidianità e proporre nuovi stili di vita sostenibili.cascina

Oggi è luogo d’incontro e partecipazione dove sperimentare, rilassarsi, mangiare e fare la spesa con prodotti stagionali e del territorio. Uno spazio aperto al territorio – a progetti ed eventi di cittadini, associazioni e aziende – e a un pubblico internazionale che lo vive e lo arricchisce. Ma non è stata sempre così. Alla fine del 1600 apparteneva ai Padri Fatebenefratelli ed era utilizzata per la coltivazione di erbe officinali destinate all’Ospedale Maggiore. Poi nel 1984 è diventata di proprietà del demanio comunale. Dichiarata inagibile dal 1994, viene sgomberata da abitanti e attività ma alla fine degli anni 90, per iniziativa di un gruppo di abitanti della zona 4 di Milano, nascono i primi progetti di recupero e riuso degli spazi. Nel 2005, per partecipare al bando di assegnazione emesso dal comune di Milano, è stata costituita l’Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna, ottenendo la concessione ventennale d’uso. Il cantiere di restauro, avviato nel dicembre 2008, si è concluso con l’inaugurazione della Cascina nell’aprile 2012. Il progetto architettonico ha previsto un intervento di tipo conservativo dal valore di 3 milioni e mezzo di euro, raccolti con sottoscrizioni pubbliche ed autofinanziamento.
«Oggi è un’antica cascina agricola per un nuovo spazio pubblico, un laboratorio di partecipazione civile, di attenzione tra generazioni e culture – dicono dall’associazione – Un luogo aperto dove sperimentare pratiche di sostenibilità. Uno spazio comune in cui parlare di cibo, territorio, cultura, coesione e integrazione. Ci proponiamo di instaurare un dialogo con il territorio proponendo attività e progetti e allo stesso tempo accogliendo proposte da singoli, associazioni e imprese».
La cucina. Il menù e le ricette della cucina si basano su prodotti stagionali del territorio, a chilometro Zero o quasi, tutti rintracciabili. Lo chef è Nicola Cavallaro.

La bottega. Si occupa della vendita diretta di tutti i prodotti della filiera agricola italiana, provenienti da campi e allevamenti del Consorzio Produttori Campagna Amica.

I servizi alle famiglie. E’ allestito uno spazio dove genitori, nonni, tate e bambini da 0 a 6 anni possono socializzare, condividere l’esperienza del gioco e confrontarsi. Un progetto di sostegno alla genitorialità, a cura della Cooperativa Sociale Diapason.

L’ostello. Verrà inaugurato l’1 maggio di quest’anno. Sedici posti letto per un soggiorno affacciato sulla corte di Cascina Cuccagna. Un servizio nato grazie al cofinanziamento di Regione Lombardia.

La ciclofficina. Un’officina in cui imparare a riparare in autonomia la propria bicicletta, scambiare saperi ed esperienze a pedali e diffondere la cultura del riciclo creativo.

Il laboratorio. Un laboratorio che offre attrezzature, spazi e competenze a chi ha un progetto in testa e vuole realizzarlo. Il locale e le attrezzature sono disponibili per workshop, laboratori e altri servizi.

Il mercato agricolo. Ogni settimana produttori agricoli lombardi portano prodotti freschi, stagionali e biologici nelle corti. Fino al 31 marzo il martedì dalle 15.30 alle 20. Dal 22 aprile ogni martedì dalle 15.30 alle 20.

Lo sportello del cittadino. Competenze specializzate al servizio del cittadino. Un servizio gratuito settimanale su appuntamento. Comprende: Sportello legale; sportello fiscale; sportello architetto; sportello relazioni familiari; sportello donna – mamme a distanza. A breve: – Sportello energia e sportello condominio.

Progetti finanziati. Si tratta di percorsi finanziati tramite bandi pubblici o di fondazioni e realizzati in collaborazione con diverse realtà affini allo spirito di Cascina Cuccagna. I progetti ad oggi in corso sono i seguenti:
MILANO SOSTENIBILE è un progetto di mappatura partecipata delle migliori pratiche di sostenibilità urbana in Europa, in Italia e a Milano. I risultati serviranno al decisore amministrativo a migliorare le proprie politiche di sostenibilità. Partner: Economia e Sostenibilità. Patrocinio: Comune di Milano. Contributo: Fondazione Cariplo.
CUCCAGNA SOSTENIBILE è il primo progetto milanese di compostaggio di comunità. Da giugno 2013, grazie all’installazione di una compostiera automatizzata, Cascina Cuccagna genera circa 40 chili di compost ogni tre settimane. Capofila progetto: Il Giardinone. Partner: Novamont. Contributo:Fondazione Cariplo; Fondazione Banca del Monte di Lombardia. WE CARE: CRESCERE NELLA CITTA’ METROPOLITANA si propone di raccogliere dati e proposte sul rapporto tra Milano e i bambini per favorire la crescita di una cultura attenta alle esigenze dei minori. Partner: Fondazione Bertini Malgarini. Contributo: Comune di Milano (ex-L.285/97). Supporto scientifico: Università Cattolica; Università Bicocca; Politecnico di Milano. RIFIUTI ZERO IN ZONA 4 promuove la riduzione, la riparazione, il riciclo, il recupero e il riuso di oggetti del vivere quotidiano. Attraverso una mappatura aiuta i cittadini a trovare la giusta collocazione per ogni rifiuto. Partner: Donatella Pavan.

Incubazione e progetti.  Associazioni, gruppi e singoli cittadini che hanno una buona idea e pensano di poter sostenere la sua realizzazione, in Cascina Cuccagna possono trovare spazi e collaborazione. Unici prerequisiti: condividere i principi e obiettivi del Progetto Cuccagna e la volontà di creare sinergie con altre progettualità.
La partecipazione. Chiunque si senta animato da spirito di volontariato può prendere parte ai Gruppi di Partecipazione di Cascina Cuccagna, formati da persone che condividono i valori del Progetto Cuccagna e si impegnano a sostenerlo attivamente. I gruppi sono:

Banca Del Tempo Cuccagna Una comunità di scambio, in cui il metro di misura non è il denaro ma il tempo. Organizza ogni terza domenica del mese il Baratto in Cascina Cuccagna. G.A.S. Cuccagna Un gruppo di persone che cerca vie diverse dal supermercato per l’acquisto di cibo e prodotti di uso comune. Gruppoverde Si occupa della coltivazione dell’orto condiviso di Cascina Cuccagna. Organizza workshop pratici per promuovere le pratiche di giardinaggio e orticultura. Porte Aperte Propone reading, dibattiti, attività manuali e creative per over 50, all’insegna del piacere di trovarsi insieme. BA.RA.MA.PA Organizza, per bambini, ragazzi, mamme e papà momenti ludici, aggregativi, educativi legati ai valori e agli spazi del Progetto Cuccagna. Cinema In Cascina Organizza rassegne cinematografiche a tema.
Passa_Libro Promuove la lettura e il Book Crossing in Cascina Cuccagna. ASSOCIAZIONE CONSORZIO CANTIERE CUCCAGNA è costituita da: Associazione Cooperativa Cuccagna, Associazione Culturale Aprile – esterni, Associazione Chiamamilano, Cooperativa Editoriale Circom, Cooperativa Sociale Diapason, Cooperativa Sociale Comunità Progetto, CdIE – Centro di Iniziativa Europea, Società Cooperativa Farsi Prossimo, Smemoranda Cooperativa, Terre di mezzo. Il Presidente del Consiglio Direttivo e Legale Rappresentante dell’Associazione è Andrea Di Stefano.
I CONTATTI Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna – via Cuccagna 2 a Milano – Telefono 02 83421007-http://www.cuccagna.org/portal/IT/handle/?page=homepage

Fonte: ilcambiamento.it

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Rifiuti a Km0? Con l’umido nella compostiera di quartiere è possibile

Cascina Cuccagna (Zona 4 Milano) per 6 mesi ha trasformato in proprio 2,6 tonnellate di umido con un prototipo di compostiera elettromeccanica da cortile. Da 100 kg di umido, 40 kg di compost. L’esperimento del “compost di quartiere” è piaciuto ai residenti e sembra esportabile in piccoli Comuni, scuole, mense e istituti – di Stefano D’Adda378306

Dopo Giacimenti Urbani, dove il tema sulla riduzione dei rifiuti era quello del riuso e del riciclo, Cascina Cuccagna è stata protagonista di un altro interessante progetto riguardante le possibilità di gestione, riduzione, trasformazione dei rifiuti di una comunità, con una sperimentazione su quelli organici, il cosiddetto rifiuto “umido”. In realtà la cascina agricola del 1700 più urbana di Milano (via Muratori/viale Umbria), recuperata da anni all’uso pubblico per i cittadini, rientra già in quella parte di territorio milanese coperto dalla nuova raccolta porta a porta dell’umido di AMSA (in Zona 4 è partita a giugno 2013). Tuttavia il consorzio guidato da Andrea Di Stefano ha voluto sperimentare cosa significasse gestire in proprio l’umido prodotto nella Cascina per 6 mesi, al fine di produrre un compost utilizzabile dalla stessa Cascina e dai cittadini del quartiere, per orti urbani, giardini e balconi della zona. E’ grazie ai finanziamenti di Fondazione Cariplo, Banca del Monte di Lombardia e alla partnership di Novamont, che è potuta arrivare dalla Cooperativa Erica il prototipo di“compostiera di comunità”, che per 6 mesi ha “masticato” 2,6 tonnellate complessive di rifiuto organico (in gran parte versati dal ristorante della Cascina “Un posto a Milano”), trasformandoli con le sue due camere: una di fermentazione e l’altra di stabilizzazione, in compost “a KM 0”. Il ciclo di compostaggio del rifiuto dura 60 giorni. L’organico inserito nella compostiera viene triturato e automaticamente miscelato con uno strutturante secco (pellet) e poi passato nella camera di fermentazione o sviluppo, dotata di un impianto di areazione, dove il rifiuto fresco resta in contatto con il materiale già inserito per 20 giorni; poi il materiale passa alla camera di maturazione dove viene completato il processo di compostaggio in 40 giorni. I dati di Cascina Cuccagna parlano di una media di 20 kg di rifiuto organico conferiti al giorno, “3/4 circa della capienza di un bidone AMSA”, ma la capacità giornaliera della compostiera è sui 60, 70 kg. Comunque in 6 mesi Cascina Cuccagna ha trasformato in proprio 2,6 tonnellate di umido, ottenendo da 100 kg di umido, 40 kg di compost ogni 3/4 settimane.
Alla presentazione dei risultati di mercoledì 26, Andrea Di Stefano, presidente di Cascina Cuccagna, e Andrea Vecci, della cooperativa Il Giardinone, hanno spiegato come il progetto “Rifiuti a Filiera Corta” della Cuccagna sia una sperimentazione con ancora possibilità di miglioramento, ma come questa novità sia stata ben accolta dai cittadini della Zona 4 e abbia dimostrato che la via di una gestione comunitaria dei rifiuti organici sia possibile. Il progetto si rivolge infatti a tutte quelle micro-comunità che potrebbero raccogliere in proprio i rifiuti organici e utilizzarne i risultati in termini di compost: Comuni, mense scolastiche, aziendali, di case di riposo, ospedali o altri istituti.
Il ricercatore dell’Università Statale Davide Figliuolo ha spiegato quanto e come il compost sia in grado anche di intrappolare direttamente CO2 (17,6 kg per tonnellata), oltre che di evitarne l’emissione, rispetto al mancato utilizzo di fertilizzanti chimici e della torba come strutturante, portando ad un totale di 65,3 kg in meno di CO2 immessa, per ogni tonnellata di rifiuto umido gestita. E’ intervenuto anche l’assessore Pierfrancesco Maran, che pur ricordano i successi dell’intera Milano in termini di raccolta differenziata, grazie all’avviato recupero dell’umido, ha sottolineato l’importanza di luoghi in grado di sperimentare, come Cascina Cuccagna. Sonia Cantoni, consigliera di Fondazione Cariplo ed ex presidente AMSA, ha auspicato che sia sempre alta l’attenzione verso le cascine di Milano, luoghi in grado di conservare l’antico rapporto della città con la campagna, e l’importanza dei progetti di condivisione delle piccole comunità. Per Walter Ganapini – Agenzia Europea per l’Ambiente – il “seme” dei “Rifiuti a Filiera Corta” è destinato a diffondersi, ma dovrebbe anche dare un ritorno ai cittadini in termini di riduzione della TARES o perlomeno di applicazione della stessa sull’effettiva produzione di rifiuti.

Fonte: ecodallecittà

 

Camminare e mangiare: in Italia è boom di mangialonghe

Un fitto calendario di manifestazioni dall’inizio della primavera alla fine dell’estate

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Il dubbio se si cammini mangiando o se si mangi camminando è uno sterile sofisma. Piuttosto l’esplosione delle camminate dove si fa sosta in cascine e agriturismi per assaporare le specialità locali sta diventando una vera e propria moda che rifiorisce ogni anno in primavera. L’idea è semplicemente geniale: unire l’epicureismo degli amanti del buon cibo all’attività fisica, in modo che la camminata legittimi gli spuntini e/o le abbuffate e viceversa. In quanti piangono lacrime di coccodrillo nei week end casalinghi dove l’unico percorso è l’andata/ritorno divano-sedia! Le camminate solitamente vengono “tarate” su di una distanza adatta alle famiglie, dai 4 ai 10 chilometri, quanto basta per portare in pari il bilancio calorico o, quantomeno, per dare l’idea di un pareggio di bilancio di montiano rigore. I momenti più appetibili e appetiti sono ovviamente le soste: anche i più sedentari si trasformano in veri e propri emuli di Stefano Baldini e Gelindo Bordin fra uno stop mangereccio e l’altro. In palio nessuna medaglia d’oro, argento, bronzo e cartone ma l’ambito sostegno eno-gastronomico alla camminata. La contemplazione del paesaggio e della natura che accoglie queste camminate è spesso subordinata ai piaceri del palato. Il percorso è studiato scientemente con antipasti, stuzzichini, primi, secondi e dolci e con soste enologiche. Più l’iscrizione è costosa più il menu è articolato e le soste frammentate. La regina di queste manifestazioni è la Mangialonga di La Morra(Cn) che si svolgerà il prossimo 25 agosto, nel cuore delle Langhe. Lì i vini che attendono i partecipanti sono fra i migliori d’Italia così come le paste fresche, i prelibati secondi e i dolci. Infatti il ticket per gli adulti è di 40 euro, per i ragazzi dai 13 ai 17 anni di 20 euro. Lo splendore della cornice naturalistico – paesaggistica e la completezza del menu fanno della Mangialonga langhese un unicum in Italia, ma altrove stanno nascendo manifestazioni degne di nota. Noi di Ecoblog – che oggi abbiamo iniziato la “dura” preparazione stagionale alla Camminata fra i ciliegi in fiore di Pecetto Torinese – segnaliamo, oltre alla suddetta “regina”, cinque manifestazioni che non hanno certo pretesa di esaustività (per questo consigliamo il portale Sagre in Italia): 1) Mangialonga di Albugnano (At)  del 19 maggio, sui colli del Monferrato; 2)  Mangialonga di Badia Prataglia (Ar), solitamente in calendario a metà agosto, in Casentino; 3) Mangialonga di Levanto (Im) 19 maggio, nell’impareggiabile scenario delle Cinque Terre; 4)  Mangialonga di Monte San Giorgio, del 1° maggio, nei pressi di Mendrisio, in territorio svizzero ma a pochissimi chilometri da Varese; 5) Mangialonga di Ossimo (Bs), 21 giugno in Val Camonica.

Fonte: ecoblog