Pasta Madre: come preparare il lievito naturale

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Il segreto per un buon pane, anche di quello fatto in casa, è la pasta madre. In questa epoca di crisi, sono in molti a cercare di arrangiarsi a preparare in casa quegli alimenti diventati troppo onerosi per il bilancio familiare. Il pane è senz’altro uno di questi alimenti ma la pasta madre è comunque utile anche per preparare dolci di stagione come panettoni, pandori o colombe.

La pasta madre, detta anche pasta acida, lievito naturale lievito madre, nell’immaginario collettivo è assimilato ad una sorta di blob appiccicoso, dal comportamento tanto imprevedibile da spaventare generazioni di abili e volenterose massaie. Con una buona dose di pazienza e comprendendo a fondo i meccanismi che ne regolano la fermentazione, si può ottenere, in realtà, un buon composto, sano e attivo per decenni. La preparazione classica della pasta madre comincia da un impasto acido spontaneo ottenuto con la lievitazione innescata in un impasto di farina e acqua: questo impasto deve essere lasciato acidificare spontaneamente, permettendo così lo sviluppo di varie specie di batteri.

Ingredienti dell’impasto

  • 200 grammi di farina Manitoba tipo 0;
  • 100 ml di acqua tiepida.

(alcune ricette prevedono l’aggiunta di yogurt, frutta zuccherina e miele, ma si tratta di varianti in realtà poco significative a livello pratico).

Preparazione

La pasta madre va preparata in una cucina in cui la temperatura media è di 22-25 gradi. Mettere la farina in una terrina, aggiungendo l’acqua un po’ per volta fino ad ottenere un impasto molto morbido ma non troppo appiccicoso. L’impasto così ottenuto va messo in un contenitore di vetro precedentemente infarinato; incidere la superficie dell’impasto con un taglio a croce e coprire il contenitore con un panno umido e della pellicola trasparente. L’impasto va lasciato riposare per 48 ore sempre in un luogo tiepido (20 gradi). Può essere utile avvicinare o, comunque, avere all’interno della stanza della frutta matura perché questa favorisce la fermentazione. Trascorse le 48 ore, pesare l’impasto e aggiungere la medesima quantità di farina e il 50% di acqua. Fare riposare per altri due giorni e ripetere nuovamente questa operazione (il cosiddetto rinfresco), con la medesima procedura e le medesime quantità. Al sesto giorno, dopo due rinfreschi, la pasta madre sarà pronta: a questo punto, dovrebbe sprigionare un gradevole profumo d’aceto. Il lievito madre si conserva in frigo, senza problemi, per una settimana: trascorso tale lasso di tempo, è necessario rinfrescarlo di nuovo, con la stessa procedura già descritta, lasciandolo per sei ore a temperatura ambiente, sempre ricoperto dal panno umido e dalla pellicola, per poi riporlo nuovamente in frigo. Per poter conservare la pasta madre negli anni, occorre ripetere PER SEMPRE il rinfresco ogni 5/6 giorni.

Fonte: tuttogreen

Come fare lo yogurt in casa in modo naturale

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Leggero, ideale per uno spuntino sano, poco calorico, amico delle donne e anche dei bambini. ma è lo yogurt, una presenza fissa nel nostro carrello della spesa. Però cominciano in molti a chiedersi: e se lo facessi io? Dopotutto non ci vuole molto: solo un po’ di tempo a disposizione. Bontà e risparmio sono garantiti! Intanto vi serve un litro di latte UHT o fresco intero e delle bustine di fermenti liofilizzati. In alternativa, basta comprare 4 vasetti di yogurt naturale bianco. La prima cosa da fare è scaldare il latte in una pentola: la sua temperatura, però, deve essere compresa tra i trentotto e i quarantasei gradi. Se il latte è UHT ci si ferma a 40° che è la temperatura di fermentazione. Se il latte è fresco pastorizzato o crudo allora prima si fa bollire e poi raffreddarlo fino a 42°. La precisione è importante perché il caldo fà partire la fermentazione ma se eccessivo “uccide” completamente i batteri. Quindi è meglio usare un termometro da cucina (ricordate che quello che non avete in casa, ce l’ha sicuramente la super- organizzata vicina, perciò bussate senza paura). Dopodichè unite al latte i fermenti o il contenuto dei vasetti di yogurt. Amalgamate senza fare grumi. A questo punto, dovete mantenere la temperatura tra i 38° e i 45° per lasciare fermentare il composto. A seconda del grado di cremosità che si vuole raggiungere e del tipo di latte impiegato, si devono far passare dalle 6 alle 12 ore. Per questo ideale è usare un thermos capiente. Altri metodi per tenerlo leggermente caldo sono: tenere in forno appena tiepido (attenzione a non superare i quaranta gradi) per tutta la notte.  Dopo la fase di fermentazione, setacciate il composto con un colino per togliere i grumi del coagulo. Potete dividere in vasetti e mettere in frigo: con questo passaggio fermerete la fermentazione. E, soprattutto, avrete pronto al il vostro yogurt artigianale.

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Fonte-. tuttogreen