Inquinamento indoor: come rendere le nostre case più sicure e sostenibili

Trascorriamo la maggior parte delle nostre giornate al chiuso, ma quanto sono salubri gli ambienti in cui viviamo? Un’azienda pugliese realizza da oltre trent’anni delle case in cui la salute di chi ci abita e la sostenibilità ambientale sono i principali criteri di progettazione.

BariPuglia – Spesso sottovalutato, l’inquinamento indoor è stato dichiarato dall’OMS una tra le principali cause di morte. Ancora oggi infatti è altissimo il tasso di patologie respiratorie e cardiache provocate dall’inquinamento atmosferico, nonostante quello alla healthy air sia stato dichiarato dall’OMS un diritto fondamentale. Secondo un rapporto del 2016in tutto il mondo sono 3,8 milioni le persone che ogni anno muoiono prematuramente a causa di malattie riconducibili all’inquinamento domestico. Ad essere maggiormente colpiti, specialmente nei paesi a più basso reddito, sono donne e bambini (circa il 60%), ma di fatto quella dell’inquinamento indoor è un’emergenza che ci riguarda molto da vicino, a prescindere dalla latitudine.

CHE ARIA TIRA NELLE NOSTRE CASE?

È stato stimato che in media ciascuno di noi trascorre al chiuso circa ventidue ore al giorno, eppure le nostre case sono molto meno sicure di quanto crediamo. Già nel 1987 l’OMS descriveva come Sindrome dell’Edificio Malato (SBS, da Sick Building Syndrome) tutti quei disturbi quali tosse, mal di testa, irritazioni cutanee che colpiscono la maggior parte degli abitanti di uno stesso immobile.

A causare l’inquinamento indoor sono molteplici fattori, alcuni di questi legati alle fasi progettuali degli edifici, dai materiali impiegati e i sistemi di ventilazione al posto dove si è edificato. Altri invece sono riconducibili allo stile di vita di chi vi abita, non da ultima l’abitudine di fumare in casa. Spesso si convive con forme di asma, disturbi del sonno o della vista senza considerare che possono essere dovuti proprio a cattive abitudini o a come la nostra casa è stata pensata e costruita.

PROGETTARE PER IL BENESSERE PERSONALE E AMBIENTALE

Da ormai tre generazioni, Edil Pepe costruisce abitazioni nel rispetto del territorio e del benessere di chi ci andrà a vivere. L’azienda di Altamura (BA), attiva in Puglia e a Matera, si è specializzata negli ultimi dieci anni nella costruzione di edifici residenziali sostenibili, «in perfetto equilibro tra tradizione e innovazione», mi racconta Donato Pepe. Il padre, Antonio, ha iniziato a lavorare in cantiere da giovanissimo.

Andava ad aiutare il papà nei lavori di ristrutturazione nel centro storico di Altamura: all’inizio per gioco e ben presto per professione. A quanto appreso al fianco del padre, Antonio ha aggiunto col tempo un ricco bagaglio di esperienze (acquisite grazie ad anni di lavoro in giro per l’Italia) e la ricerca costante di standard qualitativi sempre più elevati, che hanno portato nel 2009 alla nascita di Edil Pepe così come è oggi.

È stato stimato che in media ciascuno di noi trascorre al chiuso circa ventidue ore al giorno, eppure le nostre case sono molto meno sicure di quanto crediamo

«Quando pensiamo alla nostra salute – prosegue Donato – spesso ci concentriamo sull’alimentazione e sullo stile di vita e ignoriamo del tutto l’importanza delle nostre scelte abitative. L’inquinamento indoor gioca un ruolo fondamentale e influisce sul nostro benessere psico-fisico tanto quanto il resto, eppure viene molto spesso trascurato». La scelta dei materiali, l’efficienza energetica, il tasso di umidità interna possono fare la differenza: progettare un’abitazione secondo criteri di sostenibilità ha una serie di vantaggi a lungo termine e soprattutto rappresenta un investimento sul benessere ambientale e personale.

CERTIFICATO BeS (BENESSERE E SALUTE)

«Alla base di ciò che facciamo c’è un dialogo tra generazioni. Oggi le nostre scelte aziendali sono diverse da quanto faceva mio nonno. Mio padre è stato lungimirante, un innovatore: ha imparato molto dal nonno e ha cercato di migliorare sempre di più il suo lavoro. Da quando sono entrato in azienda, nuove spinte di cambiamento, verso una maggiore sostenibilità, sono entrate in gioco – racconta Donato – e mio padre ha sempre mostrato una grande apertura verso le novità».

In particolare, di come si costruivano le case un tempo, Edil Pepe ha scelto di conservare lo spessore delle murature: «Le nostre case hanno delle murature di 55 centimetri secondo un complesso sistema a strati, tra cui il tufo di Montescaglioso, pensato per prevenire la formazione di ponti termici – una delle principali cause di muffe, condense e crepe – e migliorare l’isolamento termico e acustico».

Per progettare abitazioni ad alta efficienza energetica, attente al benessere e alla salute di chi le abita ed efficaci nella prevenzione dell’inquinamento indoor, Antonio Pepe ha messo a punto il certificato BeS, che comprende una serie di criteri progettuali a garanzia dell’alta qualità abitativa degli immobili. Quelle realizzate da Edil Pepe infatti sono abitazioni NZEB, ovvero ad altissima efficienza energetica, oltre l’A4, oggi considerata la massima classe energetica.

A ciò si aggiunge un’accurata scelta dei materiali naturali, sostenibili e compatibili con il territorio, perché «costruire una casa in Puglia non è come farlo in Basilicata, o in Lombardia: ci sono delle caratteristiche geomorfologiche da tenere in conto», prosegue Donato. In fase progettuale occorre pensare all’isolamento termico e acustico, agli impianti di deumidificazione e rigenerazione dell’aria e alla tipologia di illuminazione, «ad intensità e temperatura autoregolabile, che consideri non solo gli effetti visivi, ma anche quelli biologici ed emozionali della luce avvicinandosi quanto più possibile a quella naturale», chiarisce Donato. Per quanto riguarda gli esterni, ogni abitazione ha un giardino verticale, realizzato con piante autoctone, che oltre ad abbellire l’immobile, ne favoriscono l’isolamento acustico e migliorano la qualità dell’aria. «Ci piacerebbe – conclude Donato – che questo modo di progettare e costruire fosse un modello condiviso, non esclusivo: una spinta di cambiamento nelle logiche del mercato e nelle scelte dei consumatori partita proprio da qui, dal sud Italia. Un obiettivo ambizioso, forse, ma in cui crediamo da sempre». Fonte: https://www.italiachecambia.org/2022/02/inquinamento-indoor-abitazioni/?utm_source=newsletter&utm_medium=email

Cascina Rapello rinasce: sarà una casa nella natura per educare piccoli e grandi

È attiva la campagna di raccolta fondi per sostenere il bellissimo progetto di riqualificazione della settecentesca Cascina Rapello portato avanti dalla cooperativa sociale Liberi Sogni. L’obiettivo? Ristrutturare lo stabile e renderlo adatto a ospitare laboratori, concerti, dibattiti, lezioni e numerose altre attività incentrate sull’educazione ambientale e sulla valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni.

LeccoLombardia – «Il mondo è grande, ma partiamo da qui», scrivono da Liberi Sogni. Per loro il “qui” è il progetto Cascina Rapello, un luogo in cui convivialità e armonia abbracciano la natura, sul Monte Di Brianza, in provincia di Lecco. Liberi Sogni ha lanciato il 16 ottobre 2021 la raccolta fondi “Vivi e sostieni Cascina Rapello” – di cui Italia Che Cambia è media partner – per la ristrutturazione di questo cascinale settecentesco immerso nel bosco e incorniciato da imponenti castagni secolari che caratterizzano il panorama. Cascina Rapello è un generatore di consapevolezza, un ritorno alla terra e alla cura dei prodotti che consumiamo sulle nostre tavole, alla creatività e alle relazioni umane da coltivare con lentezza, al di là della frenesia quotidiana che ci travolge. Quando rinascerà ospiterà al suo interno diversi ambienti da vivere e condividere: un’aula didattico-formativa, un laboratorio di trasformazione dei prodotti della terra e del bosco, un magazzino per i prodotti agricoli, un’aula polifunzionale in cui si terranno concerti, conferenze, spettacoli, uno spazio di ospitalità per il pernottamento e uno dove pranzare e cenare. Sarà tutto accessibile anche a persone con disabilità, realizzato in gran parte con materiali naturali ed ecologici. Adriana Carbonaro, responsabile dell’ufficio stampa della cooperativa sociale Liberi Sogni, mi ha fatto varcare la porta di Cascina Rapello raccontandomi questo sogno che sta prendendo forma diventando realtà.

Com’è nata l’idea di Cascina Rapello?

In questi anni la nostra Cooperativa ha sviluppato progetti educativi, sociali e culturali in diversi contesti del lecchese: scuole, comuni, musei. Ancora oggi continua a farlo, ma sentivamo forte il bisogno di un luogo tutto nostro che non dipendesse dal tal bando o dall’incarico di turno. Cercavamo un posto sul Monte di Brianza, luogo a noi molto caro perché è qui che dal 2010 realizziamo progetti di educazione in natura e tutela ambientale per minori, ma anche per giovani e adulti, in connessione con le associazioni locali, le amministrazioni comunali e le scuole: i campi estivi residenziali, il crazy-bosco, la libera università del bosco.

Parlaci del luogo che avete individuato.

Così dopo mesi di ricerche, nell’estate del 2020 abbiamo scoperto la settecentesca Cascina Rapello, una cascina abbandonata e da ristrutturare, raggiungibile a piedi e incastonata tra 9 ettari di terrazzamenti e boschi di castagno. Ci è parso subito il luogo ideale per accogliere tutte le nostre progettualità in una dimensione più quotidiana. La Cascina e i terreni sono stati acquistati con un mutuo dalla Cooperativa, mentre per la ristrutturazione e lo sviluppo del progetto contiamo su una comunità di persone che ci credano insieme a noi e che, in varie forme e secondo le proprie possibilità, possano partecipare a questo percorso di ritorno alla natura e alla terra.

Avete già qualche idea su come impiegare la cascina?

Il primo lockdown è stata l’occasione per ripensarci come cooperativa e ridiscutere i nostri sogni e obiettivi. Più tempo passavamo imprigionati in casa, più cresceva la voglia di uscire, di stare all’aria aperta, di compiere quel salto che coltivavamo nei cuori da tempo. Abbiamo sempre lavorato a contatto con il verde tra torrenti, boschi e sentieri di montagna, ma volevamo che il nostro rapporto con la natura assumesse un carattere quotidiano e non solo settimanale o stagionale, perché l’agricoltura richiede una relazione quotidiana, così come la cura degli animali – abbiamo trovato quattro asine sul posto, che abbiamo adottato con amorevolezza e rispetto per chi abitava questo luogo prima del nostro arrivo. Questa è oggi la nostra nuova casa. Qui è dove abbiamo scelto di tornare alla terra e dove trovano e troveranno dimora tanti progetti sociali, culturali e ambientali per grandi e piccini. Cascina Rapello, diventerà sempre più un polo sperimentale e accogliente di ritorno alla natura e alla terra, con linguaggi e forme sempre nuove, di riscoperta di saperi e tradizioni antiche ma anche un incubatore che darà spazio e sostegno a tanti sogni e nuove idee.

A chi si rivolgeranno le attività che svolgerete qui?

Ci rivolgiamo in primo luogo a minori: bambin* e ragazzi*. Ma, come in tutte le nostre progettualità, adottiamo un approccio intergenerazionale e inclusivo, costruendo contesti accoglienti in cui ciascuno possa stare bene e trovare la sua dimensione, senza creare ghetti. A Cascina Rapello quindi puoi trovare l’anziano volontario che, insieme a giovani adulti con disabilità accompagnati dai loro educatori, si dedica alla cura dell’orto; giovani tirocinanti con fragilità, impegnati nella manutenzione del verde e a supporto degli eventi culturali per famiglie; gruppi di studenti delle scuole superiori che con i loro insegnanti partecipano ad attività di team building in natura; giovani di comunità minori e famiglie con bambini e ragazzi che in una domenica di ottobre autocostruiscono le porte da calcio con i pali di castagno e poi si cimentano in un torneo di calcio “selvaggio” sulle balze. È proprio una cascina per tutti e tutte, ciascuno con le proprie esperienze, carattere, talenti e peculiarità. Tutti accomunati dalla voglia di trasformazione, di riscoprire le cose buone, le relazioni genuine. Alla ricerca di amore, bellezza e felicità.

In che modo natura e uomo si incontrano qui?

Ci piacerebbe che la relazione con questo spazio fosse il più possibile ecocentrica, in punta di piedi: vogliamo gradualmente ristrutturare la cascina, prenderci cura del bosco attorno, tornare a coltivare quei terrazzamenti che probabilmente risalgono al 18esimo secolo, per dialogare con la natura senza offenderla. L’approccio che ci guida e ci ispira è quello dell’agroecologia, un modello molto antico che si basa su tecniche maturate nella connessione profonda tra le comunità e i territori, i luoghi e soprattutto i limiti che segnano i luoghi. Oggi il concetto di limite viene comunemente considerato con un’accezione negativa, in realtà è bene ricordare sempre che ogni cosa ha un limite. Hanno un limite la velocità, la confidenza, la vita stessa, tutto quello che facciamo. Ivan Illich parla di “austerità”, ma con un’accezione positiva, che significa esattamente tornare al cuore di ciò che ci rende felici: recuperare il tempo per noi stessi, per i nostri figli e per le nostre passioni, come una sorta di “allenamento di ritorno all’essenza”. In una dimensione di austerità positiva e low-tech possiamo ripensare gli equilibri tra ambiente, lavoro dell’uomo e tecnologie sostenibili per coltivare una visione migliore del mondo e dei sistemi di produzione.

Quali progetti nasceranno in cascina?

Alcuni progetti sono già partiti: “Io nel bosco”, un percorso articolato in cinque incontri per avvicinarsi alla natura attraverso diverse discipline artistiche per persone con disabilità e non solo; l’orto sociale-didattico, che ora ospita gli ortaggi invernali e in cui è possibile autoraccogliere i prodotti; gli eventi nei week end sportivi, culturali, artistici per bambini e ragazzi con un’attenzione ai soggetti fragili; un corso sul tema della transizione ecologica, e uno esperienziale di relazione e avvicinamento all’asino in partenza a novembre; le gite con attività e laboratori in natura per le scuole, le comunità minori, i centri estivi; la campagna di raccolta fondi per la ristrutturazione della Cascina. Altri progetti sono in cantiere o vorremmo ampliarli e svilupparli, ad esempio l’attività agricola e forestale per la quale stiamo costituendo un gruppo di lavoro di giovani del territorio interessati a sperimentarsi e cimentarsi in questo ambito con un taglio sociale, inclusivo ed educativo, l’addestramento e lo sviluppo di una proposta educativa e didattica con l’impiego delle nostre quattro asinelle. Sarà fondamentale, per rendere possibile tutto questo durante tutto l’arco dell’anno, avere un luogo fisico al chiuso e ben attrezzato che possa ospitare tutte le progettualità.

Un ritorno alla natura e alla terra dove i sentieri si tracciano insieme, secondo le possibilità di ognuno.

La raccolta fondi è attiva qui. Sognare insieme è magia.

Fonte: https://www.italiachecambia.org/2021/11/cascina-rapello-rinasce-natura/?utm_source=newsletter&utm_medium=email

Cambiamo aria! Nelle nostre case respiriamo troppi inquinanti

Siamo al paradosso, lo spiegano anche l’Inail e la Società Italiana di Medicina Ambientale. Nelle nostre case sono presenti inquinanti in quantità tali da rendere, complice la scarsa ventilazione, l’aria indoor addirittura più inquinata di quella esterna. Ma qualche accorgimento si può adottare per attenuare il problema.9946-10738

Nelle nostre abitazioni la presenza di fonti inquinanti e di una scarsa ventilazione degli ambienti interni può portare a un inquinamento indoor a volte addirittura superiore a quello esterno. Lo affermano, per esempio, anche l’Inail e la Sima (Società Italiana di Mecicina Ambientale), che incoraggiano a evitare determinate sostanze chimiche di sintesi per attenuare l’emergenza. La Sima ha formulato anche un decalogo di buone pratiche che potete scaricare qui.

L’aria interna è fondamentalmente la stessa di quella esterna, ma cambiano quantità e tipi di contaminanti. I principali inquinanti dell’aria indoor, agenti chimico-fisici (gas di combustione, particolato atmosferico aerodisperso, composti organici volatili COV, idrocarburi policiclici aromatici, fumo passivo da combustione di tabacco, radon) e biologici (batteri, virus, pollini, acari, residui biologici e composti allergenici) hanno effetti sul sistema respiratorio, provocano allergie e asma, disturbi a livello del sistema immunitario. Hanno inoltre effetti nocivi sul sistema cardiovascolare e sul sistema nervoso oltre che su cute e mucose esposte. Gli agenti biologici inquinanti negli spazi indoor sono molto eterogenei e comprendono pollini e spore delle piante, batteri, funghi, alghe e alcuni protozoi. La loro presenza è ricollegabile a un eccesso di umidità e ad una ventilazione inadeguata che causa la concentrazione degli inquinanti, sia chimici sia biologici, e permette di controllare la temperatura e l’umidità all’interno degli edifici. Infatti, sono numerosi gli studi che hanno individuato una relazione tra la ventilazione delle case e le condizioni di salute delle persone che le abitano.

L’aria indoor può inoltre essere in generale più inquinata rispetto all’aria ambiente perché gli inquinanti esterni vengono intrappolati e si accumulano, oltre che per la presenza di inquinanti propri delle abitazioni. Inoltre, le varie attività umane (cottura dei cibi, pulizia della casa, ecc.) contribuiscono alle emissioni di ulteriori inquinanti.

La qualità dell’aria negli ambienti interni diventa quindi cruciale per la salute e il benessere soprattutto nei Paesi sviluppati. Si calcola che ogni persona trascorra tra l’80 e il 90% della propria giornata all’interno di edifici, respirando circa 22.000 volte.

Ma vediamo insieme, in particolare, cosa sono i COV, un gruppo di sostanze capaci di evaporare a temperatura ambiente e di provocare effetti sulla salute sia acuti (a breve termine) che cronici (a lungo termine), tra cui le più note sono gli idrocarburi (benzene e derivati, toluene, o-xilene, stirene, cloroformio, diclorometano, clorobenzeni, ecc…), i terpeni, gli alcoli (etanolo, propanolo, butanolo e derivati), i chetoni, le aldeidi (in cui rientra la formaldeide, indicata come la principale causa di una scadente o cattiva qualità dell’aria e classificata dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro nel gruppo 1 dei cancerogeni, cioè nei cancerogeni certi per l’uomo per inalazione).
Le principali fonti di emissione dei COV sono:

– materiali da costruzione (es. pitture, impregnanti, cere, colle e adesivi, tessuti e tappezzerie, ecc…);
– prodotti per la pulizia della casa e l’igiene personale (es. profumatori per ambiente, detergenti per stoviglie, anti-tarme, alcuni deodoranti e cosmetici, ecc…);

– emissioni industriali e da automobili;

– eccetera.

Limitare l’esposizione ai COV in casa si può:

> controllando le fonti: è bene limitare i prodotti o i materiali che li contengono, scegliendo alternative più sostenibili, sia per l’uomo che per l’ambiente;

> ventilando i locali sia durante sia dopo l’uso di prodotti che li contengono;

> rimuovendo dalla casa i prodotti non utilizzati e riponendo quelli ancora utilizzabili in un luogo ben areato e lontano dalla portata di bambini;

> evitando l’uso di deodoranti e/o profumatori per la casa;

> riducendo l’uso dei pesticidi;

> acquistando solo i prodotti strettamente necessari e limitando al minimo l’uso di prodotti con benzene e cloruro di metilene (prodotti per la verniciatura e lo stoccaggio di prodotti combustibili, sverniciatori, prodotti per la rimozioni di adesivi e vernici spray) e percloroetilene (utilizzata nel lavaggio a secco, si raccomanda di ventilare gli abiti prima di riporli negli armadi).

Per chi volesse approfondire, buona ulteriore lettura!inail1

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Fonte: ilcambiamento.it

Casa realizzata con stampanti 3D. Alla Svizzera il primato

La novità di DFAB House è che unirà diverse tecniche digitali, fra cui robot e stampanti 3d, per un processo integrato dalla progettazione alla costruzione

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Robot e stampanti 3D hanno, da qualche anno a questa parte, fatto il loro ingresso in molti settori industriali, rivoluzionandoli con risultati strabilianti. Se c’è un comparto dove le potenzialità dell’automazione potrebbero essere enormi ma in cui ci si scontra con dei limiti evidenti è sicuramente quello dell’edilizia. I cantieri sono infatti ambienti complessi e in costante evoluzione e per agirvi le macchine robotiche dovrebbero essere sufficientemente forti per poter gestire materiali pesanti ma al contempo piccole e leggere da riuscire ad entrare negli edifici e flessibili per potervici muovere agevolmente.
Robot e stampanti 3D, tanti vantaggi in edilizia
Nonostante queste difficoltà i vantaggi dell’utilizzo di robot e stampanti 3D nell’industria delle costruzioni potrebbero essere tanti, primo fra tutti la possibilità di assemblare strutture complesse in sito, ottimizzando il lavoro e riducendo i costi di trasporto. Motivo per cui la ricerca tecnico-scientifica è costantemente impegnata nel miglioramento dei progetti attualmente in corso.sv1

In Situ Fabricator 1, il robot costruttore più efficiente del mondo
Una delle ricerche più interessanti è sicuramente quella dell’ETH di Zurigo in Svizzera, capitanata dal ricercatore Markus Giftthaler, che ha sviluppato una nuova classe di robot particolarmente performante. Il prototipo di chiama In Situ Fabricator 1 ed è stato progettato con un approccio ‘bottom up’ al fine di ottenere una maggiore praticità.
I primi test sono stati positivi
Per testarne le performance, i ricercatori hanno utilizzato il robot per costruire un paio di strutture in un cantiere sperimentale in Svizzera chiamato NEST. La prima è un muro di mattoni ondulato lungo quasi 7 metri e alto due e la seconda è una complessa maglia di acciaio curvo riempita in un secondo momento di calcestruzzo. In entrambe i casi In Situ Fabricator 1 si è dimostrato all’altezza dei compiti.
Nel 2018 la prima ‘vera’ casa
Ora sembra arrivato il momento di fare sul serio. Il team dell’ETH ha infatti annunciato che, entro l’estate del 2018, verrà costruita nel campus universitario la prima casa realizzata esclusivamente grazie a robot e stampanti 3D. La DFAB House, questo il nome del progetto, avrà una superficie di 200 mq e sarà il primo prototipo che unirà l’utilizzo di diverse tecnologie all’avanguardia applicate all’edilizia.
Se ultimamente abbiamo assistito allo sviluppo di diversi manufatti realizzati da robot e stampanti 3D, la novità della DFAB House sarà quella di essere progettata e costruita grazie a diversi processi digitali.
Fonte: green.it

Batterie Renault: dall’auto elettrica alla casa

Le Batterie Renault pronte a diventare batterie per l’accumulo casalingo col riciclo degli accumulatori della Renault Zoe.http _media.ecoblog.it_4_41e_renault_batterie

Le batterie Renault diventeranno batterie per l’accumulo casalingo. Arriveranno dalla Renault Zoe e avranno le dimensioni di un elettrodomestico da incasso. E’ questo, in sintesi, il progetto sperimentale che la casa francese ha recentemente presentato in collaborazione con l’azienda Powervault. L’idea nasce dall’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale dello smaltimento dei vecchi accumulatori e che punta a ridurre fino al 30% l’impiego di componenti nuovi.

A lanciare un prodotto per l’accumulo di energia casalingo era stata in primis Tesla che ha fatto debuttare il Powerwall nel 2015. Altri costruttori, già presenti nel mercato della mobilità elettrica come Nissan, Mercedes e BMW, hanno successivamente lanciato i propri sistemi. Ora tocca a Renault che, al contrario di Tesla, ha deciso di non utilizzare batterie nuove da utilizzare in ambito domestico ma di servirsi di quelle già usate provenienti dalla Zoe, non più adatte al trasporto ma adeguate in ambito domestico. Un progetto all’insegna della sostenibilità ma anche di sicuro interesse commerciale: la Renault Zoe è infatti in vendita anche con la vecchia batteria da 22 kWh a noleggio, e si stimano circa 100.000 esemplari in tutto il mondo con l’accumulatore in leasing. Molti proprietari potrebbero presto passare alla nuova batteria da 41 kWh e a Renault tornerebbero a disposizione numerose batterie da trasformare in Powervault. Secondo la casa francese, utilizzare batterie usate provenienti dalle Zoe farà risparmiare agli utenti del Powervault circa il 30%. Il progetto prevede l’installazioni di 50 unità di prova, utilizzate in abitazioni e scuole del Regno Unito, già dotate di pannelli fotovoltaici.

Fonte: ecoblog.it

16 Modi per Riempire la tua Casa di Energia Positiva ed Alzare le sue Vibrazioni

Probabilmente avrai già sentito il termine Qi. Si tratta essenzialmente dell’energia che genera la vita.modi-riempire-casa-energia-positiva

Questa energia scorre attraverso il tuo corpo e regola l’universo che ti circonda. Diverse cose possono influenzare tale energia, facendola aumentare o diminuire. Ecco perché in casa è così importante essere circondati da energia positiva. Quando i livelli della tua energia sono bassi, ti senti “male”, mentre quando sono alti ti senti “bene”. Anche se sei una persona che non fa praticamente attenzione alla propria energia, ci sono state probabilmente delle volte in cui hai avvertito che qualcosa, qualcuno o un luogo avessero un’”energia negativa”. Sai, quella strana sensazione di disagio che si avverte quando ti trovi intorno ad essi. Allo stesso modo, ti sarai probabilmente trovato ad avere a che fare con persone, luoghi o cose che ti hanno fatto sentire semplicemente bene. Da un punto di vista prettamente scientifico, ogni cosa al mondo, incluso te, non è altro che una grande sfera di energia che vibra a diverse frequenze, determinando così quello che vedi o percepisci in forma fisica.

La scienza delle Vibrazioni Positive

Molti fisici quantistici inoltre determinato che le tue emozioni sono “energia in movimento” e che esse circondano il tuo corpo. Queste, insieme alla tua composizione energetica fondamentale, può essere presumibilmente vista tramite tecnologie specifiche. Il dr. Bradly Nelson, autore e fondatore di The Emotional Code, sostiene che le emozioni, e l’energia che ne risulta, sono effettivamente così potenti, da poter letteralmente determinare le esperienze che viviamo.

Un documentario, vincitore di alcuni premi, E-Motion, ha inoltre illustrato dettagliatamente come queste energie influenzano anche la nostra salute, causando un mucchio di malattie. Persino la American Medical Association (AMA) sostiene che fino al 95% delle visite mediche sono legate allo stress, che è direttamente collegato al nostro stato emotivo.

I centri per il controllo e la prevenzione di malattie (CCM) ha inoltre affermato che l’85% di tutte le malattie possiede una componente emotiva. Uno studio condotto dall’Institute of Heartmath, intitolato “Effetti locali e non locali delle frequenze cardiache coerenti sui cambiamenti di struttura del DNA”, ha rivelato che quando facciamo pensieri rabbiosi, ansiosi e frustranti, la conseguenza è un’effettiva alterazione della struttura del DNA. Fondamentalmente, quando è stato esposto a tali pensieri negativi (energia negativa) “…il DNA ha risposto restringendosi. È diventato più corto e molti dei nostri codici del DNA si sono interrotti. Lo “spegnimento” di tali codici erano reversibili, e sono stati “riattivati” quando i ricercatori hanno provato sensazioni di gioia, amore, gratitudine ed apprezzamento. Quando hanno provato queste sensazioni, i filamenti di DNA hanno risposto distendendosi. La lunghezza del DNA è aumentata.”

Incrementa i Livelli di Energia Positiva a Casa Tua

Ciò significa che emozioni negative o a bassa frequenza (e quindi la relativa energia) possono avere un effetto dannoso sul tuo organismo. Come una tossina, l’energia negativa può anche colpirti dal punto di vista cellulare, danneggiando il tuo DNA e dando vita a malattie. Alcuni studi hanno inoltre evidenziato che il cambiamento di frequenza di una cellula malata, incluse quelle cancerogene, può impedire ad essa crescere o di diffondersi.

Oltre a tenere alti i livelli della tua personale energia per mantenerti di buon umore e in salute, le vibrazioni della tua casa – il luogo che scegli come rifugio e in cui trascorri la maggior parte del tempo – è allo stesso modo molto importante. Come qualsiasi altra cosa, la tua casa possiede una specifica energia, il che significa che puoi incrementarla per creare uno spazio più accogliente per te e la tua famiglia, o chiunque entri al suo interno.

Ecco alcune semplicissime cose che puoi fare per portare dell’energia positiva in casa tua.

  1. Smudging (Incensi Sciamanici)

Stando al Centro Chopra, “Se ti senti bloccato, negativo, fiacco, o addirittura depresso, la causa potrebbe essere dell’energia statica presente nella tua sfera.”

E con “sfera”, si intende qualsiasi cosa dal tuo stato emotivo, energetico, mentale, spirituale, fisico, al tuo ambiente, che, ovviamente, include la tua casa, ufficio, o qualsiasi altro spazio. Come mostrano gli studi, essere circondati da energia negativa può essere estremamente logorante per la tua salute, mentale e fisica. Un modo per rimuovere questa energia statica è “affumicare”. Questa pratica risale ai tempi antichi, e prevede il dare alle fiamme delle piante sacre per ripulire e benedire un ambiente. Il fumo che risulta dal rogo di piante come tabacco, cedro, erba dolce, ginepro, aghi di pino, cipresso, lavanda, franchincenso, rosmarino, e salvia, sembra davvero ripulire l’aria dalle impurità, inclusi batteri e virus. Puoi “affumicare” il tuo ambiente in qualsiasi momento tu ne senta la necessità. Un momento ideale per attuare questa pratica è quando ti trasferisci in una nuova casa, quando inizi un nuovo lavoro, dopo che un ospite è andato via, prima di meditare o dopo che c’è stata una discussione o qualcuno si è ammalato. Puoi acquistare delle erbe pre-essiccate sotto forma di bastoncino da bruciare, oppure essiccarle da solo.

Posizionale in una ciotola di alluminio e tienile sotto costante illuminazione. Soffia delicatamente sulle fiamme, come faresti con i carboni di un falò. Bruciando, rilasceranno un fumo che ripulirà l’aria. Spostati con attenzione tra una stanza e l’altra, lasciando che il fumo si diffonda nell’ambiente. Quando hai finito, assicurati che i carboni si siano spenti del tutto. Tutto ciò contribuirà ad attirare energia positiva nel tuo ambiente.

  1. Diffusori di Olio Essenziale

Un po’ come lo smudging , gli oli riscaldati rilasciano le loro proprietà purificanti nell’aria, ripulendo l’ambiente dall’energia negativa, inclusi virus e batteri. Gli oli essenziali sono stati utilizzati per migliaia di anni per aumentare la propria frequenza vibrazionale.

Oli notoriamente curativi:

Menta piperita – Un efficace astringente che allontana la tensione e le energie negative. Ottimo anche per curare il mal di testa.

Franchincenso – Un olio biblico noto per purificare da ogni influenza negativa.

Mirra – Un altro olio antico, ideale per purificare l’ambiente. Se combinato con altri oli, quello di mirra può incrementare la propria potenza.

Rosa – Uno degli oli dalle frequenze vibrazionali più elevate.

Cipresso – Ottimo per purificare ed incrementare le tue vibrazioni, proteggendo contemporaneamente la tua casa.

Basilico – Un olio sacro noto in tutto il mondo per le sue proprietà protettive.

Ginepro – Allontana le energie negative che possono influenzare la tua salute, trasformando ogni emozione negativa in una positiva.

Lavanda – Ideale per rimuovere energie ostinate e neutralizzare frequenze negative. È un noto agente calmante.

Salvia – Un olio famoso per neutralizzare l’energia negativa esistente.

  1. Metti in Ordine

Il disordine può riempire non solo la tua casa, ma anche la tua mente e la tua sfera energetica. L’atto di rimuovere gli oggetti superflui contribuirà ad allontanare qualsiasi energia negativa legata a tali oggetti, così come a purificare l’energia generale della tua casa. Non c’è modo migliore per dare alla casa un’energia più positiva!

Mettere in ordine può ripulire sia la tua casa che il tuo corpo. Inizia sbarazzandoti di tutto ciò che non hai utilizzato negli ultimi 6 mesi. Dai un’occhiata al tuo guardaroba e togli di mezzo tutto quello che non indossi più. Resisti a quel pensiero che ti suggerisce che “potresti” indossarlo di nuovo. Abbandonare il legame con questi oggetti può risultare estremamente liberatorio ed allontanare la caotica energia ad esso relativa. Quando si mette in ordine, è importante non stressarsi troppo – lo stress causa ulteriore energia negativa! Basta farlo anche solo una volta a settimana, o quando ti risulta più comodo.

  1. Usa Lampade di Sale dell’Himalaya

Le lampade di sale himalayano non solo emettono un rassicurante bagliore arancione, rosso, rosa o biancastro, ma anche ioni negativi curativi che rinfrescano e purificano l’aria. Il sale dell’Himalaya è noto per incrementare i tuoi livelli energetici, rimuovere l’elettricità statica nell’aria, e neutralizzare qualsiasi allergene e radiazione elettromagnetica. Contribuisce inoltre ad un buon sonno e migliora l’umore generale. Queste lampade costituiscono un’ottima aggiunta a qualsiasi stanza e possono contribuire ad incrementare i livelli di energia positiva.

  1. Riproduci della Musica Rassicurante

I benefici della musica sono infiniti. La musica è esistita sotto diverse forme, da quando l’uomo ha imparato a battere bastoncini e pietre. Anche se si è evoluta grazie alla tecnologia, ha sempre rappresentato una forma culturale di intrattenimento e avuto moltissimi effetti curativi sul nostro corpo. La musica può inoltre alterare le nostre vibrazioni o quelle dello spazio che attraversa, ed è per questo che concerti ed eventi simili possono essere tanto energici e memorabili. Numerosi studi mostrano che la musica può fornire benefici al cuore, alla pressione sanguigna, al sistema immunitario, all’energia, all’apprendimento e alla memoria, al sonno e persino alla tolleranza del dolore. Per riempire la tua casa con vibrazioni positive, riproduci della musica che sia edificante e rallegrante. È anche dimostrato che certi tipi di musica incrementano l’energia positiva, come la musica classica, il jazz, folk, orchestrale, soul e la lirica.

  1. Adotta un Animale Domestico

Gli animali domestici possono portare tanta gioia e amore in una casa. Solo amandoci, ci insegnano come amare incondizionatamente e possono incrementare le tue vibrazioni e quelle della tua casa. Studi mostrano che essi sono in grado di tenerci in salute in vari modi, sia fisicamente che emotivamente.

  1. Aggiungi Piante e Fiori Freschi

La natura incrementa automaticamente le tue vibrazioni, dunque portane un po’ in casa quando puoi. Piante e fiori freschi creano una fantastica energia positiva in ogni casa.

È stato dimostrato che il solo fatto di trovarsi nella natura curi la depressione, migliori la salute mentale ed il benessere generale.

Uno studio recente della NASA ha inoltre evidenziato che avere delle piante all’interno della propria casa può contribuire a rimuovere dei gas potenzialmente nocivi, come formaldeide, Composti Organici Volatili (benzene e tricloroetilene, o TCE), inquinanti atmosferici biologici, monossido di carbonio ed ossidi di azoto, pesticidi e disinfettanti (fenoli), così come il radon.

  1. Dona alle tue Stanze un Restyling Colorato

Tutti abbiamo un colore preferito, ma sapevi che alcuni studi mostrano che certi colori hanno delle vibrazioni più elevate di altri?

Arancione – Crea eccitazione ed incrementa i livelli di energia

Rosso – Il rosso aumenta drasticamente l’energia in una stanza ed è noto per incrementare l’adrenalina e la circolazione. Per questo motivo, può risultare fin troppo stimolante per determinati ambienti o addirittura persone, dato che può rievocare sentimenti di odio e ostilità. Non è decisamente una buona scelta per una camera da letto, dove si desidera avere pace e tranquillità.

Verde – Il verde è il colore più gradevole agli occhi ed incoraggia sentimenti di benessere, calma e crescita.

Giallo – Questo vivace colore è energizzante e sollevante, ed infonde gioia (è come trovarsi in un raggio di sole). Esso inoltre stimola la felicità, ma come tutti gli eccessi, il troppo giallo può causare frustrazione e rabbia in determinate persone.

Blu – Anche se il blu può risultare calmante, rilassante e sereno come l’oceano o l’acqua in generale, esso può anche causare tristezza in alcune persone – i cosiddetti “blu”.

Viola – Le tonalità profonde trasmettono un senso di lusso, creatività e drammaticità, mentre toni più chiari come la lavanda, risultano più rilassanti.

  1. Utilizza Cristalli Curativi

I cristalli sono stati utilizzati come cura e per incrementare livelli di energia e vibrazioni per migliaia di anni. Infatti, alcuni amuleti realizzati in ambra risalgono a 30000 anni fa. I sumeri usavano i cristalli in pozioni curative, e gli egizi utilizzavano pietre come protezione per la salute. Allo stesso modo, i greci facevano uso di numerosi cristalli per le loro proprietà curative e protettive. Molti dei nomi delle varie pietre oggi derivano da parole greche. Ad esempio, la parola “cristallo” viene dalla parola greca che significa “ghiaccio”, dato che gli antichi greci credevano che il quarzo trasparente fosse acqua perennemente ghiacciata. Anche i cinesi sono molto noti per il loro uso della giada in medicina.

Ecco alcuni dei cristalli più popolari per l’incremento dei livelli di vibrazioni ed energia positiva in casa tua:

Cristallo di quarzo trasparente – Cristallo Maestro dall’elevata vibrazione che porta chiarezza nella tua mente e nella tua anima, e purifica, protegge ed espande il campo aureo che ti circonda e l’energia della tua casa.

Quarzo fumé – Rimuove energia negativa.

Quarzo rosa – Cura l’energia cardiaca.

Turchese – Cristallo maestro curativo noto per le sue proprietà protettive e “fortunate”.

Diaspro Sanguigno – Stimola, incrementa l’entusiasmo ed il benessere emotivo.

Corniola – Attira la buona sorte e stimola la creatività e la motivazione.

Celestina – Riduce lo stress e stimola la felicità.

Avventurina – Porta nuove opportunità.

Ametista – Cristallo dall’elevata vibrazione che stimola una più elevata consapevolezza, calma, serenità, oltre ad avere proprietà curative.

  1. Rimuovi Tossine Nocive

Le sostanze chimiche tossiche come quelle che si trovano nei detersivi o nelle vernici, possono avere un impatto significativo sulla tua salute. Possono inoltre abbassare i livelli di vibrazione nella tua casa, secondo i guaritori olistici. Ci sono una moltitudine di detergenti naturali efficaci che puoi sia acquistare che produrre autonomamente, e che possono aiutarti ad eliminare la maggior parte delle sostanze chimiche nocive dalla tua casa. I prodotti per la tua salute, bellezza e cura personale costituiscono un’altra fonte di sostanze chimiche tossiche. Alcuni studi dimostrano che queste sostanze causano innumerevoli malattie, incluso il cancro. L’Environmental Working Group (EWG) ha condotto una serie di studi sull’impatto che queste sostanze chimiche hanno sulla nostra salute e sull’ambiente. Comincia con il cercare alternative migliori ed eliminare il maggior numero possibile di tali sostanze dalla tua routine quotidiana.

  1. Apri le Finestre

Non è una novità che una casa alla quale manca aria fresca e pulita possa risultare soffocante e sgradevole, per il semplice motivo che manca una fresca fonte di ossigeno. Aprendo semplicemente le finestre una volta al giorno (anche solo per pochi minuti durante i mesi invernali) puoi contribuire ad allontanare le tossine accumulate ed attirare energia positiva in casa.

Incrementare i livelli di ossigeno in casa tua può inoltre aumentare l’efficienza di quasi tutte le reazioni del tuo organismo. Presto noterai che tutti i membri della tua famiglia saranno più felici ed in salute. Noterai inoltre che svolgendo questa azione tutti i giorni, dormirai meglio e ti sentirai rinato al tuo risveglio.

  1. Medita

Porta energia positiva nella tua vita, allontanando i tuoi pensieri negativi e concentrando nuovamente la tua mente. La meditazione ti libererà dallo stress e dalla paura, stimolando allo stesso tempo il rilassamento ed il buon umore.

Incrementare le tue vibrazioni, avrà anche un impatto sul ambiente che ti circonda. Migliorerà persino la tua concentrazione, sensibilità, e la tua auto-accettazione, promuovendo una migliore salute cardiaca, funzioni immunitarie e longevità.

  1. Riempi la tua Casa di Ricordi Felici

Invita spesso amici e familiari a casa tua, e crea delle opportunità per immortalare nuovi ricordi. Lascia che la tua casa diventi un luogo in cui l’energia positiva si moltiplichi e venga condivisa da tutti! Stampa le foto dei tuoi viaggi o momenti preferiti. La stessa cosa vale per gli oggetti in casa: se ti danno felicità, allora tienili e mettili in mostra!

Una volta ogni 2-3 mesi passa in rassegna le tue cose, e sbarazzati di tutto ciò che ha una connotazione neutra o negativa.

  1. Riduci il Consumo di Apparecchi Elettronici

Il televisore ed altri schermi possono facilmente diventare delle distrazioni che ti rendono poco produttivo. La maggior parte dei programmi televisivi sono inoltre saturi di negatività. Guardare troppa TV è inoltre collegato a stati di depressione, ansia, disturbi del sonno e solitudine. Trascorrere del tempo davanti allo schermo è anche una forma di evasione che ci allontana ulteriormente da noi stessi e dai nostri obiettivi.

  1. Candele Luminose

Niente detta l’umore come l’accensione di qualche candela. Esse possono trasformare una scialba camera da letto in un’oasi di relax, o uno sterile bagno in una lussuosa spa. Accendere una candela è un modo affidabile di incrementare le vibrazioni positive nella tua casa. Assicurati soltanto di non perderla di vista. La maggior parte delle candele profumate contiene sostanze chimiche tossiche come formaldeide e “profumo”. Se desideri una piacevole fragranza mentre la tua candela è accesa, opta per una candela in cera d’api infusa in oli essenziali. Anche i diffusori di olii a candela sono utili a tale scopo.

  1. Organizza uno Spazio per Rilassarti

La tua casa dovrebbe rappresentare il tuo rifugio. Riempila con le cose che ti rendono felice e non aver timore di decorarla. Trova un angolo da riservare solo a te stesso ed in cui trascorrere pochi minuti al giorno, solo per goderti l’ambiente.

Il consiglio più importante di tutti: ogni volta che oltrepassi la soglia, lasciati alle spalle tutte le preoccupazioni.

Disclaimer: Questo articolo non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o trattamento.

Fonte: http://www.panecirco.com/come-riempire-casa-energia-positiva/

 

Fughe delle piastrelle annerite? Ecco come pulirle naturalmente

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La cura della casa? Meglio se fatta utilizzando prodotti naturali. Adoperare ingredienti naturali per la pulizia della nostra casa non è solo una scelta sostenibile, fatta per l’ambiente, ma è anche una scelta intelligente, che mette al sicuro noi, e chi vive con noi, dal rischio di inalare sostanze chimiche presenti nei detersivi di uso comune.
A tal proposito, abbiamo visto una serie di alternative naturali alla candeggina, soluzioni sicure per eliminare i cattivi odori in casa e anche come realizzare dei tabs per lavatrice e lavastoviglie. Oggi, vedremo invece come pulire le fughe delle piastrelle con ingredienti naturali, a basso costo e presenti in ciascuna delle nostre case.
Anche se laviamo casa tutti i giorni, può capitare che nelle fughe delle piastrelle si accumuli la polvere, che le annerisce dando un senso di sporco. È una condizione molto comune, visto che le piastrelle stesse sono realizzate con materiali porosi, che “assorbono” impurità. Ma basta chiacchiere! Passiamo ai nostri consigli su come pulire le fughe delle piastrelle.
Bicarbonato
Tra gli ingredienti numeri uno per la pulizia della casa, ma anche per l’igiene personale, c’è lui, il bicarbonato. Il bicarbonato non solo è un ottimo anticalcare e disinfettante, ma aiuta a sbiancare le superfici, anche contro lo sporco più ostinato. Potete realizzare una sorta di crema pulente, unendo 50 grammi di bicarbonato con un cucchiaio di sapone liquido. Impastate aggiungendo lentamente dell’acqua, non troppa, fino a quando il vostro composto diventerà omogeneo. Applicatelo sulle fughe delle piastrelle, lasciate agire per almeno un’ora. Poi, spazzolate e risciacquate.
Aceto bianco
Può essere adoperato per eliminare i cattivi odori, per disinfettare o anche come ammorbidente. Stiamo parlando dell’aceto bianco, uno dei prodotti più versatili ed economici presenti nelle nostre case. Ha un alto potere sgrassante, adatto per liberare le fessure tra le piastrelle della cucina, dove è più probabile che si accumuli il grasso. È ottimo anche nelle zone della casa dove c’è un alto tasso di umidità, come ad esempio il bagno. Diluitelo nell’acqua tiepida, in parti uguali, e con l’aiuto di uno spruzzino spruzzatelo sulla superficie da trattare. Lasciate agire e risciacquate.
Fecola di patate
Sembra assurdo, ma la fecola di patate è un altro ingrediente naturale in grado di far tornare bianche le fughe delle piastrelle di casa. Mescolatela con dell’acqua per creare una pasta omogenea, passatela sulle fessure e strofinate, anche con un vecchio spazzolino da denti. Poi risciacquate.
Succo di limone
Se parliamo di sbiancanti naturali non possiamo non nominare il succo di limone. Non è solo un ingrediente che igienizza in profondità, è anche un’ottima soluzione per smacchiare le piastrelle e le fughe, eliminando anche le impurità più ostili.
Vapore
Tra i rimedi più indicati e veloci per eliminare lo sporco dalle fessure delle piastrelle c’è anche il vapore. Igienizzante, veloce, sicuro, ha però l’inconveniente di dover essere utilizzato con un apparecchio per la pulizia a vapore, che tutti non hanno in casa.
Per i pavimenti più delicati
Per le superfici più delicate, potete realizzare una soluzione composta da 3 litri di acqua, 4 cucchiai di aceto bianco e 4 di alcol. Lavate il pavimento normalmente, utilizzando un panno morbido e insistendo particolarmente dove lo sporco è più nero e resistente.
(Foto)
Fonte: http://ambientebio.it/fughe-delle-piastrelle-annerite-ecco-come-pulirle-naturalmente/

Tesla, tegole solari per ricaricare le auto elettriche a casa

Le tegole fotovoltaiche completano il progetto di autosufficienza insieme alle auto elettriche e all’accumulatore Powerwall 2tegole-tesla

Sono state presentate a Wisteria Lane le tegole fotovoltaiche che promettono di completare il progetto di autosufficienza elettrica di Tesla che comprende il sistema di accumulo Powerwall e le auto elettriche dell’azienda di Elon Musk. Realizzate da Tesla in collaborazione con Solar City le tegole – di cui non sono stati rivelati prezzi e prestazioni – integrano i pannelli solari armonizzandosi con le esigenze estetiche delle abitazioni e, secondo quanto riferito da Musk, avrebbero un rendimento inferiore del 2% rispetto ai pannelli della SolarCity attualmente in commercio. Sempre secondo Musk, le tegole sarebbero in grado di assicurare un ciclo di vita fino a tre volte superiore alle tradizionali coperture non smart. Non mancano gli scettici che ritengono che le tegole solari si riscalderanno più dei tradizionali pannelli riducendo l’efficienza produttiva, problema che potrebbe essere aggravato dalla difficoltà nella ventilazione. Disponibili in quattro diversi design (Textured Glass, Slate Glass, Tuscan Glass, Smooth Glass), resistenti agli urti e ai pesi, secondo quanto affermato da Musk, non dovrebbero costare più di un pannello solare della stessa superficie. L’idea è quella di consentire agli utenti delle auto elettriche di utilizzare l’energia prodotta dal sole: l’anello di congiunzione è la nuova batteria Powerwall 2 che per un costo di 6mila euro sarebbe in grado di assicurare energia pulita anche in assenza delle fonti solari. La prima versione (già disponibile in Italia) ha una capacità di 6,4kWh, la seconda da 14 kWh è in grado di soddisfare le esigenze di una casa con quattro camere da letto. L’ultimo trimestre ha fatto segnare un ritorno all’utile di Tesla dopo tre anni di segni negativi e c’è grande attesa per l’arrivo della Model 3 che è già stata prenotata da 400mila clienti. Quanti di loro decideranno di alimentarla con l’energia prodotta sul proprio tetto?

5 Guarda la Galleria “Tegole solari Tesla”

Fonte: ecoblog.it

Come progettare una casa ecosostenibile

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La bio-edilizia è senza dubbio una gran cosa, soprattutto perché permette di immergersi nel verde, senza danneggiare l’ambiente con la costruzione di case composte da materiali ad alto tasso inquinante, oppure orientate verso lo spreco delle risorse energetiche del pianeta. Inoltre, progettare una casa eco-sostenibile è anche un motivo di stile: le abitazioni rispettose della natura possono risultare meravigliose da ammirare e da abitare. Per non parlare poi del risparmio economico che si potrà avere sulle bollette e sulla costruzione della casa stessa. Vediamo insieme tutti i consigli per progettare una casa eco-sostenibile.

Scegliere il luogo adatto

Costruire una casa eco-sostenibile significa innanzitutto scegliere il luogo adatto in cui collocarla. Stando ai trend americani, il luogo più indicato è senza dubbio uno che sia immerso nella natura, e che possa creare un’atmosfera di grande benessere e relax. In ogni caso, bisogna sempre controllare una serie di elementi per comprendere se il terreno è realmente edificabile, e per evitare un crollo delle fondamenta: elementi come l’assenza di falde acquifere, di vulcani sotterranei, di crepacci e faglie, e di eventuali sbocchi per gas letali per l’uomo.

Fare i conti con il budget

Costruire una casa eco-sostenibile ha un suo costo che, pur non essendo elevato come quello di una classica costruzione, impone comunque di fissare un budget preciso e di non superarlo per non trovarsi in condizioni economiche difficoltose. In questo senso, il web può diventare una risorsa importantissima, sia per reperire i materiali più adatti ad un costo decisamente inferiore, sia per ponderare l’eventualità di accendere un mutuo, qualora dovesse servire. Ad esempio, sul sito di Hellobank potrete trovare tutte le informazioni su come fare il calcolo della rata del mutuo online, usufruendo di diverse opzioni quali la scelta fra tasso fisso o variabile, e altre opzioni accessorie ideali per il vostro profilo.

L’importanza dei materiali ecologici

Quando si costruisce una casa eco-sostenibile, è fondamentale utilizzare solo materiali ecologici quali il legno proveniente da foreste certificate. Inoltre, è sempre il caso di evitare di utilizzare vernici tossiche e materiali difficili da smaltire come la plastica.

Un’abitazione non può essere considerata ecologica se non viene alimentata da energia pulita e rinnovabile. In questo senso, montare i pannelli solari è un obbligo se si vuole abbattere nel tempo il costo delle bollette e sfruttare una fonte di energia pulita come il sole.

Fonte: L.P.

Fukushima: gli abitanti di Naraha tornano a casa

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Dopo quattro anni e mezzo gli abitanti di Narah, cittadina giapponese situata nei pressi della centrale nucleare di Fukushima, teatro dell’incidente dell’11 marzo 2011, possono tornare a casa. In seguito all’incidente, la cittadina giapponese di Naraha aveva invitato i suoi 7400 residenti ad abbandonare il territorio, primo fra i sette comuni costretti a evacuare integralmente abitazioni ed edifici pubblici. Il governo giapponese sostiene che i livelli di radiazione siano scesi a quote ritenute sicuro e sabato hanno revocato l’obbligo di evacuazione deciso nel 2011. Il sindaco di Naraha, Yukiei Mastumoto, ha detto sabato scorso che l’orologio della città ha ricominciato a mettersi in moto e che la revoca del provvedimento di evacuazione è soltanto il primo passo di un nuovo corso. La paura delle radiazioni, infatti, non è sparita e, fino al prossimo ottobre non sarà attiva la clinica locale, mentre l’ospedale sarà pronto solamente nel febbraio 2016. Ai residenti viene consegnato un dosimetro per controllare i livelli di radiazione e anche le acque vengono costantemente monitorate per verificare l’eventuale presenza di materiali radioattivi.

Fonte:  The Guardian