Abbiamo chiesto al direttore generale di Comieco, Carlo Montalbetti, un commento sull’attuale situazione della filiera del riciclo della carta alla luce del mutato quadro internazionale dovuto alla stretta cinese sulle importazioni. Ecco quanto ha dichiarato Montalbetti in esclusiva ad Eco dalle Città: “L’Italia è uno dei principali paesi utilizzatrici di carta da riciclo, nel 2017 oltre 5 milioni di tonnellate (di cui 3,2 milioni derivanti dalla racconta differenziata comunale) sono state impiegate per realizzare altra carta. Inoltre si prevede a breve una crescita con l’apertura di due nuove cartiere, a Mantova e Avezzano: la prima avrà una capacità produttiva di 500 mila tonnellate all’anno di carta riciclata, la seconda di 200 mila. L’esportazione verso i paesi asiatici, e la Cina in particolare, permette di valorizzare la carta riciclata non utilizzata in Italia (ricordiamo che la raccolta è attualmente superiore al bisogno interno). La stretta qualitativa cinese nasce da problemi legati alla carta riciclata proveniente dal Regno Unito che ha una raccolta multimateriale della carta (assente in Italia). Le nuove norme di importazione in Cina impongono a tutti i Paesi un miglioramento della qualità: le ripercussioni principali sono però di ordine economico, con valori della carta riciclata che scendono e incidono sull’attività degli operatori privati. Comieco – ha concluso il direttore generale – è organizzato per garantire ritiri e remunerazioni indipendenti dal mercato, sulla base dell’accordo Anci Conai quinquennale ma è altresì importante che si attivino azioni per aiutare il settore del riciclo a superare questo periodo”.
Fonte: ecodallecitta.it