Senti chi parla?!

Comunicare con gli animali

Chi l’ha detto che gli animali non parlano? Lo fanno eccome! Siamo noi che abbiamo perso la capacità di sintonizzarci sui loro pensieri, sulle immagini. Come funziona? Lo abbiamo chiesto ad Amelia Kinkade, la più famosa comunicatrice con gli animali. senti chi parla

Amelia, la tua è una capacità che hai sempre avuto?

Non più di qualsiasi altro essere umano. Tutti i miei studenti fanno delle scoperte sorprendenti quando sono incoraggiati a calmare la loro mente, a riconnettersi con le loro capacità psichiche innate e imparano ad ascoltare gli altri esseri viventi con il loro cuore e non con la testa. Ho la sensazione che gli studenti italiani saranno naturalmente più bravi nella comunicazione animale rispetto ad altri, perché sono molto in contatto con l’arte, la musica e la terra, e perché hanno un tale straordinario rapporto con la bellezza. Tutti i bambini nascono con acute capacità intuitive ed è solo quando la nostra cultura scoraggia il nostro sesto senso che queste capacità preziose si atrofizzano.

Gli animali pensano e sentono come noi?

È proprio così! Si innamorano, soffrono, ragionano, ridono, sperano, sognano, pianificano, ci influenzano, ci guidano e dirigono le nostre vite più di quanto noi possiamo immaginare. Gli animali hanno una sorprendente consapevolezza del clima emotivo in famiglia, sono in grado di spiegare il tipo di lavoro svolto dagli esseri umani con cui vivono, chi hanno sposato o da chi hanno divorziato, dove stanno pianificando le vacanze, chi è deceduto recentemente o se ci sono delle nascite in vista in famiglia. Si innamorano profondamente e anche gli animali che sono conosciuti per non vivere in coppia per tutta la vita (come gatti, cani e cavalli), soffrono per anni la perdita di coloro che hanno scelto come partner. Gli animali provano tutte le emozioni umane.

Puoi parlare con ogni tipo di animale? Anche con gli insetti?

Sì. Gli insetti sono psichicamente su una differente lunghezza d’onda rispetto ai mammiferi, ma sono comunque esseri intelligenti che si cimentano in complesse relazioni. Solo perché il corpo di un altro essere è fatto di un diverso progetto organico, non vuol dire che la sua vita abbia meno significato o meno importanza del nostro.

Lavori anche con gli umani o solo con gli animali?

Io lavoro con gli umani e con altri animali. Comunicare telepaticamente con gli umani non è diverso dal comunicare telepaticamente con altre specie di animali, tranne che alcuni uomini costruiscono degli schermi di fumo, di illusione che per essere penetrate richiedono energia psichica. Gli animali non mentono. Possono scherzare, ma non mentono mai. Quando chiedi a un cane perché è agitato lui ti risponderà istantaneamente. Se chiedi a un gatto, ti risponderà sfacciatamente e senza scuse. Se chiedi a un umano, potrebbe non saperlo.

Come posso imparare ad ascoltare gli animali?

Imparare a quietare la propria mente ed entrare nel silenzio sono le basi di ciascuna delle abilità che vi sto presentando. Solo una tazza vuota può essere riempita. Comincia sedendo in completo silenzio per alcuni minuti al giorno. Impara a spegnere il cervello come se ci fosse una stazione radio che trasmette perennemente nell’etere. Manda il deejay a farsi una pausa caffè. Invece che permettere alla tua mente di riempirsi di pensieri e paure, prodotti del passato, e preoccupazioni del futuro, concentra la tua mente sul presente. Ora concentrati sul cuore. Fa che il respiro sia la tua unica canzone. Ora siediti con il tuo animale, nel momento, in amore e ascolta.senti chi parla2

Chi è Amelia Kinkade

Amelia Kinkade è una star del cinema americano che ha dedicato la sua vita al benessere degli animali. Poco dopo il suo ruolo da protagonista ne La notte dei demoni, Amelia ha scoperto la sua sorprendente capacità di entrare nelle menti degli animali. Rinomata a livello internazionale come comunicatrice con gli animali, autrice e speaker, ha pubblicato tre libri attraverso i quali spiega alle persone come imparare a comunicare con gli animali.  I clienti di Amelia sono star del rock come Pink, Duffy e Sophie B. Hawkins; star del cinema come Demi Moore, Ashton Kutcher, Shirley MacLaine e Amy Smart; star della televisione come Barbara Walters, Leeza Gibbons, Kelsey Grammer; superstar letterarie come il dottor Bernie Siegel, Arielle Ford, Lynn Andrews e Alan Cohen, la Regina Elisabetta e il Principe Carlo, e persino astronauti come il Dr. Edgar Mitchell. Collabora con diverse associazioni e organizzazioni per i diritti degli animali in tutto il mondo, tra cui Dame Daphne Sheldrick e i suoi elefanti orfani a Nairobi; Linda Tucker e i suoi leoni bianchi in Africa; Lesley Rochat e i grandi squali bianchi a Cape Town, e SANCOOB in Africa che salva pinguini orfani.

Hanno parlato di lei New York Times, Chicago Tribune, London Sunday News. Ha partecipato a decine di programmi televisivi.

Fonte: viviconsapevole.it

Cani, perché intuiscono quello che stiamo per fare

L’intelligenza canina e la capacità di comprendere il comportamento umano sono il frutto di una selezione naturale, ma anche di un lungo cammino fatto insieme109948517-586x390

L’uomo indaga da millenni il comportamento dei cani ed è da essi a sua volta indagato, scrutato e compreso. Il legame fra uomo e cane è antico ed è stato favorito dalla capacità di questi ultimi di digerire gli amidi che ha dato loro la possibilità di essere addomesticati. Ora, una ricerca condotta dall’Abertay University di Dundee, ha gettato una nuova luce sui legami emotivi e di affetto che si creano fra l’uomo e il cane. La ricerca è durata 18 mesi su 24 cani divisi in tre gruppi: 1) addestrati, 2) addestrati domesticamente, 3) randagi. Il team di lavoro coordinato dalla docente Clare Cunningham ha scoperto che la capacità di prevedere i nostri comportamenti non è solamente innata, ma si accresce di generazione in generazione. Il comportamento dei cani si fa, dunque, più raffinato. I cani hanno accettato gli uomini come loro partner sociali, grazie al processo di addomesticazione e, per questa ragione, hanno affinato, sempre di più, la capacità di interpretare il loro comportamento. Ma l’aspetto più sorprendente e meno indagato è che queste abilità possono essere trasmesse da una generazione a quella successiva, con un progressivo miglioramento delle capacità di comprensione. Lo studio mostra come la risposta agli ordini sia svincolata dall’addestramento, ma connessa al grado di familiarità che il cane ha con il proprio padrone. Come si è giunti a questo “patto” fra uomo e animale? Da una parte con una selezione naturale che ha provocato un’evoluzione genetica, dall’altra con un percorso comune che ha permesso ai cani di perfezionare queste abilità con l’esperienza. Se un cane ci riporta un bastone non è una questione di addestramento, ma una questione di affetto, un legame emotivo su cui la scienza non potrà, comunque, mai dirci abbastanza.

Fonte:  The Telegraph