Comieco, quattro consigli su come usare carta e cartone per riporre le scarpe al cambio stagione

Con l’autunno arriva il momento di riorganizzare l’armadio per il cambio di stagione. Comieco ricorda che è possibile riporre al meglio le scarpe e assicurare loro un tranquillo letargo ricorrendo al prezioso aiuto di carta e cartone380459

Il cambio d’armadio è un appuntamento da cui nessuno può fuggire: come essere sicuri che il guardaroba riposto resti come nuovo anche dopo un intero anno? Comieco, Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli imballaggi a base cellulosica, svela alcuni utili accorgimenti per il cambio di stagione, pensando in particolare ad un accessorio fondamentale: le scarpe. Che le si abbia da una vita o da una sola stagione, si desidera sempre ritrovarle in ottime condizioni e pronte ad essere indossate nuovamente. Ricorrendo a vecchi giornali e semplici scatole in cartone, conservare con cura le proprie calzature diventa un gioco da ragazzi! Basta seguire i consigli che Comieco suggerisce:

1. Per evitare sgradite muffe, è sempre meglio riporre le calzature nelle loro scatole in cartone, meglio se avvolte nella carta velina o nella stoffa;

  1. Riporre le scatole in modo ordinato, scrivendo all’esterno quali scarpe contengono (o mettendo una foto) e organizzandole secondo la stagione d’uso (inverno ed estate);
  2. Riempire le scarpe con carta da giornale per mantenere la forma;
  3. Quando si ripongono gli stivali, ricordare di utilizzare l’apposito cilindro in cartone fornito al momento dell’acquisto, che serve per non far deformare la gamba. In mancanza dell’originale, è possibile fabbricarne una versione “fai da te” utilizzando il cilindro del rotolo della carta assorbente per la cucina.

Ma non finisce qui. Lunga vita non solo alle scarpe ma anche a carta e cartone grazie alla raccolta differenziata! Quando la scatola o la carta che hai usato avranno finito la loro funzione di ‘salvascarpe’, mettili nell’apposito contenitore per la raccolta differenziata di carta e cartone. E il riciclo lo garantisce Comieco che con le sue 3.300 aziende consorziate rappresenta l’intera filiera del riciclo di carta e cartone in Italia: da chi produce (cartiere e importatori di carte e cartoni per imballaggio) a chi trasforma (cartotecniche, fabbricanti, trasformatori ed importatori di imballaggi vuoti a base di fibre di cellulosa) per passare attraverso i recuperatori che con le loro piattaforme selezionano la carta e il cartone provenienti dalle raccolte differenziate.

 

Fonte: ecodallecitta.it

Idee per il riciclo creativo di collant rotti e calze spaiate

Il cambio di stagione sta facendo emergere dagli armadi e dai cassetti decine di collant rotti o calze spaiate. Piuttosto che buttarli via sappiate che possono essere davvero preziosi se riciclati nella maniera giusta.calzini-620x350

Siamo nel pieno del cambio di stagione e ecco emergere da cassetti e armadi collant e calze smagliate o rotte (o quelle dei figli divenute oramai troppo piccole e consumate) che sono praticamente inutilizzabili. In realtà i collant e le calze seppure rotti o bucati tornano utili se riciclati per la giusta destinazione d’uso. Riempire cuscini. I collant sono perfetti per rimpolpare i cuscini o per imbottirne di nuovi. Per evitare che si arrotolino su se stessi possono essere tagliati a pezzi grandi di 10-15 cm e usati per riempire i cuscini del divano o delle poltrone o quelli nuovi che andremo a fare. Mocio e piumino toglipolvere. Prendete 5 o 6 paia di collant rotti o smagliati e uniteli a fascia, poi li piegate in due e poi in quattro. Legateli alla sommità e ecco uno splendido mocio toglipolvere da attaccare ad un bastone per pulire i pavimenti; se invece desiderate uno spolverino usate i calzini che andrete a tagliare a frangia con le forbici. Paracolpi. I collant sono perfetti se usati come paracolpi per quei pericolosissimi angoli altezza bambino di tavoli, sedie, scrivanie, librerie ecc. Ringrazierete l’elasticità dei collant quando li andrete a avvolgere sugli angoli incriminati aderendo perfettamente e restando fissi così come ci serve. Spugnette per pulire. Cucite a strati i calzini e tagliate le parti in eccesso dando la caratteristica forma rettangolare. Sono ottime per pulire tutte le superfici delicate. Salsicciotto contro gli spifferi. Che soddisfazione riempire una gamba di un collant, magari fantasia e coprente con tutte le calze rotte e ricavarne così un bel salsicciotto anti spifferi da decorare con stoffa e bottoni.

Fonte: ecoblog

Mal di primavera: stanchezza, sonnolenza e irritabilità possono essere causati dal cambio di stagione

Gli esperti consigliano di fare sport all’aria aperta per abituare l’organismo al ritmo della natura

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Stanchi e assonnati, ma non è “aprile dolce dormire”. Il cambio di stagione porta con sé sonnolenza, mancanza di concentrazione e, nei casi più estremi, una facile irritabilità. Le principali “vittime” del “mal di primavera” sarebbero – secondo il presidente della Società Italiana di psichiatria, Claudio Mencacci – le donne, maggiormente esposte al fenomeno rispetto agli uomini. A contribuire al fenomeno sarebbe anche il passaggio dall’ora solare all’ora legale. Non tutti, insomma, sembrano accogliere la stagione della rinascita con spirito positivo. In queste ultime settimane, in molte zone d’Italia, anche la persistenza del maltempo ha influito sull’umore e sullo stato psico-fisico dei soggetti particolarmente meteoropatici. I soggetti meteoropatici sono predisposti, specialmente nelle situazioni di intenso stress, a mutamenti dell’umore connessi alla variabilità delle condizioni meteo. Solitamente il fisico agisce come un “barometro” e i soggetti meteoropatici accusano maggiore irritabilità, nervosismo e insonnia. Ma coerentemente con quello che è il proprio metabolismo gli effetti possono anche essere speculari. Fra i consigli degli esperti c’è soprattutto quello di fare sport all’aria aperta, per far “sentire” al proprio organismo il cambiamento climatico: una bella camminata, anche soltanto di 30-40 minuti, o un giro in bicicletta si rivelano un vero toccasana. Per quanto riguarda l’alimentazione seguire ciò che la terra e la natura in generale hanno da offrirci, senza andare a caccia di cibi che vengono dall’altra parte del mondo. Consiglio che, peraltro, è valido in tutte le stagioni dell’anno.

Fonte: Centro Meteo Italiano