La Calcina: la nuova vita in montagna di una famiglia tra erbe aromatiche e officinali

Un’azienda agricola a conduzione familiare che punta sulla produzione di erbe biologiche: questa è la storia di Chiara e Simone e del loro sogno diventato realtà, La Calcina. Un racconto di amore per la montagna e di rispetto per la natura.

Torino – In una piccola borgata nella montagna di Condove, a 650 metri di altitudine, in Val di Susa, nasce nella primavera del 2016 l’azienda agricola La Calcina, un sogno a occhi aperti a cui Chiara e il marito Simone sono riusciti a dare vita. «Coltiviamo circa seimila metri quadri di terreno – ci racconta Chiara – ubicati sia nelle terre intorno a questa borgata, Borgata Calcina, sia in un’altra, dello stesso paese ma in una zona più elevata, a 1000 metri. Produciamo erbe aromatiche e officinali, delle quali abbiamo circa una quindicina di varietà. Disponiamo di un laboratorio, dove le trasformiamo, essicchiamo, setacciamo, trituriamo e infine confezioniamo a mano, in barattolo o in bustina».

La zona che circonda La Calcina è costellata di campi di melissa, lavanda, echinacea, calendula, escolzia, malva, piante che vengono essiccate a bassa temperatura per poi produrre varie tipologie di tisane. Vengono inoltre piantate erbe aromatiche come ad esempio la santoreggia, il rosmarino, il timo, l’origano e la salvia, per dare come frutto sali aromatici, con il sale proveniente dalle saline di Mothia, e diversi altri condimenti. È presente anche la coltivazione di aglio, cipolle e peperoncino per offrire un dado vegetale naturale. Infine, viene distillata la menta piperita, da cui si ottiene l’olio essenziale che permette la produzione dello sciroppo di menta.

Foto di Giuliano Berti

«Abbiamo comprato casa nella Borgata Calcina nel 2015 – ci svela Chiara – e ci siamo venuti a vivere nell’estate dell’anno successivo, quando il figlio più piccolo aveva un anno. Prima di trasferirci io facevo un altro lavoro, mentre mio marito ha mantenuto il suo. Vivevamo in un altro paese a nord di Torino ma avevamo il forte desiderio di trovare un’abitazione in montagna, in un ambiente totalmente naturale, dove poter mettere in piedi un progetto agricolo di lavoro con la terra, a cui da tempo ci stavamo pensando».

Dopo aver cercato più zone papabili dove poter iniziare una nuova vita, Chiara e Simone, insieme al figlio minore, Teo, e alla figlia maggiore, Arianna, sono approdati nel comune di Condove, in una borgata costituita da sole sei abitazioni. Nella zona, circondata da boschi e pascoli, tra le valli dei torrenti Sessi e Gravio, si è stabilito anche il fratello di Chiara, poco dopo il loro arrivo, diventando una risorsa importante nella vita di tutti i giorni, per le attività di presidio del territorio, di sistemazione e di raccolta di legna per scaldarsi.

Foto di Giuliano Berti

«Abbiamo scelto come settore quello delle erbe officinali per via del territorio in cui ci troviamo – riprende Chiara –, è una coltura che viene bene ed è anche molta richiesta. Inoltre vari turisti che passano per le nostre zone ci vengono a trovare incuriositi e vanno a vedere il nostro laboratorio e i campi». Il modo di coltivare presso La Calcina è in stretta armonia con la natura. Vengono seguiti i principi dell’agricoltura biologica e non vengono utilizzati né antiparassitari né fertilizzanti chimici. Per aiutare le piante a lottare contro i parassiti e a rafforzare le loro difese, usiamo macerati di nostra produzione e prodotti fitoterapici naturali.

Tutto questo amore per la montagna e tutta la dedizione spesa per dar vita e portare avanti La Calcina, si scontrano purtroppo con un grosso problema, ovvero quello dell’assenza di una strada. Quella più vicina dista ben 500 metri ed è collegata alla borgata attraverso un sentiero. Questo viene percorso da Chiara e Simone per portare i figli a scuola, per andare a fare la spesa, per lavoro e per spostare i prodotti, che necessariamente vengono trasportati sulle spalle o sulla motocarriola. Per percorrerlo servono intorno ai dieci minuti, che possono duplicarsi se ci si ferma ad ammirare le bellezze che la Val di Susa propone giorno per giorno.

Foto di Giuliano Berti

«Far partire e crescere un’azienda non è facile, soprattutto in un contesto del genere, dove manca la strada. Non avevamo un’entrata da questo lavoro accettabile inizialmente, dunque abbiamo dovuto un po’ crederci e basarci su un solo stipendio, quello di mio marito, per poter mettere in piedi questo progetto di famiglia». Chiara ci racconta così le difficoltà che La Calcina all’inizio ha dovuto affrontare. Difficoltà che si sono ripresentate durante il lockdown, nel periodo in cui vari negozi, attraverso i quali venivano venduti una buona parte dei loro prodotti, sono stati chiusi. Fortunatamente questo momento è durato solamente pochi mesi. «Con la riapertura nella primavera dello scorso anno, la situazione è migliorata. Di anno in anno stiamo aumentando la nostra clientela e stiamo piano piano crescendo».

Più che a un lavoro, il tempo dedicato quotidianamente da Chiara e Simone alla loro azienda agricola è legato a una passione, un progetto di vita che ha preso forma, al quale dedicare anima e corpo. Il rispetto per l’ambiente e l’amore per la natura sono elementi fondanti dell’agricoltura biologica su cui si fonda La Calcina, testimoniato anche dalla certificazione bio ottenuta nel 2018. Un esempio di come si può vivere in armonia con la bellezza che ci circonda, senza danneggiarla, coltivando e trasformando erbe da cui produrre utili e preziosi beni.

Fonte: https://www.italiachecambia.org/2021/10/la-calcina-nuova-vita/?utm_source=newsletter&utm_medium=email

Tutto sulle coccinelle, le alleate della lotta biologica

Come attirare nel nostro orto e giardino le coccinelle e come nutrirle e accudirle. I consigli pratici per prendersi cura dei preziosi alleati per la lotta biologica

Si pensa, sbagliando, che l’unico modo per proteggere quindi le fioriture dei nostri giardini e balconi sia utilizzare agenti chimici che combattono i parassiti. Non è così la natura è magica e ci offre soluzioni biologiche come le coccinelle.
Le coccinelle sono la soluzione naturale per combattere i parassiti e soprattutto gli afidi. Pensate che alle nostre latitudini ben ottocento sono le specie di afidi che possono mettere a rischio la salute delle nostre piante succhiandone la linfa e se non volete usare la chimica per eliminarli è necessario rivolgersi agli “insetti ausiliari” che si dividono in predatori e parassiti. Fra i predatori sono appunto le coccinelle (sia adulte che larve) che peraltro aiutano anche gli altri insetti a tenere sotto controllo gli afidi.

COSA MANGIANO LE COCCINELLE

Ma cosa mangiano le coccinelle, chiamate anche coleotteri? La maggior parte sia gli adulti che le larve, mangiano insetti più piccoli di loro e il nettare dei fiori; mentre alcune specie come la Illeis Galbula mangiano vegetali e radici dei funghi. Ecco che, data la sua alimentazione, l’animaletto è perfetto per ripulire balconi e giardini. La coccinella septempunctata per il suo appetito è stata addirittura esportata nel Nord America apposta per mangiare afidi e acari. Altre coccinelle si alimentano invece con le uova dei lepidotteri, delle cocciniglie, delle mosche bianche e degli afidi. Fra tutte quelle che mangiano gli insetti, il National Geographic a seguito di uno studio ha dichiarato che possono arrivare a mangiarne, nell’arco della loro vita, qualcosa come 5000!Calendula_Fiori_Erbe_Prato_Estate_900x1600-300x169

PIANTE PER ATTIRARE COCCINELLE

Esistono alcune piante necessarie alla lotta biologica contro gli afidi che favoriscono la vita delle coccinelle nel vostro giardino e balcone.

Il Tarassaco (Taraxacum officinalis) è la prima dell’elenco. Più nota come “dente di leone” o “soffione”, il tarassaco è un’asteracea dalle molte proprietà medicamentose. Dalle sue foglie si preparano infusi e decotti.
La Calendula (Calendula officinalis) è un’asteracea conosciuta fin dall’antichità per le proprietà emollienti e lenitive. Dai colori caldi è pianta facile da coltivare anche in vaso. Eccellente repellente anche contro le zanzare.
Potentilla (Potentilla erecta) e la pianta perenne tipica dei prati sfalciati. Poco esigente, richiede solo un po’ di fresco nei mesi più caldi dell’anno.

Il Fiordaliso (Centayurea cyanus) coi suoi splendidi fiori blu-azzurri attira le coccinelle sia per il colore che per il polline.
Il geranio (Pelargonium sp.) uno dei più amati e diffusi fiori da balcone oltre che a compiacere l’insetto rosso a pois è ottimo anche per tenere lontane le zanzare.

Anche la Menta (Mentha officinalis) facilissima da coltivare e ampiamente usata oltre che per il mojito in tisane e bevande fresche è una pianta rustica dall’aroma inconfondibile e compiacente per le coccinelle.
Il profumatissimo gelso (Morus L), l’aglio il prezzemolo e l’aneto completano quello che è solo un breve elenco delle piante che non devono mancare nel vostro balcone o giardino. Scegliete quindi cosa piantare se volete proteggere biologicamente il vostro verde e ospitare le simpatiche coccinelle.

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COCCINELLE BUONE E COCCINELLE CATTIVE

Non tutte le coccinelle però oltre ad essere belle sono anche buone. L’Harmonia axyridis originaria dell’Asia e da poco in Italia sta diventando un problema per le “nostrali” coccinelle come Adalia bipunctata e Propylea quatuordecimpunctata, dato che l’asiatica vive più a lungo, ha meno perdite durante l’inverno, è più feconda e non subisce l’ attacco di funghi e vespe parassitoidi che attaccano invece le specie nostrane. Il problema è grande dato che a questa coccinella asiatica piacciono molto i famosi vitigni italiani; ma siamo certi che poco potrebbe piacere ai consumatori Chianti e Barbera al succo di coccinella asiatica.

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La globalizzazione che ci ha portato queste coccinelle asiatiche non ci ha portato però al momento la soluzione per frenarle. Pare che l’unico rimedio possibile al momento sia nell’estratto di Nepeta cataria, la pianta che piace ai gatti, ma spruzzare erba gatta sulle vigne non pare certo un beneficio per il futuro vino. Al momento non c’è soluzione e questo è un grosso problema perché la coccinella asiatica sta di fatto soppiantando l’autoctona. Il fatto più curioso è poi che queste coccinelle sono state volutamente introdotte a scopo di lotta biologica in Francia, Belgio e Olanda e poi ha preso il sopravvento. Della serie era meglio il male del rimedio perché le coccinelle asiatiche si mangiano anche le altre coccinelle!

Fonte: stilenaturale.com

Tutti i fiori utili annuali da seminare nell’orto

Ipomee, fiordalisi, calendule, zinnie, piselli odorosi e salvia sono solo alcuni dei fiori da giardino che sono perfetti anche per l’orto. Vediamo come seminarli e come curarli per avere un orto e un giardino sano e produttivo.

Circondarsi di piante e fiori utili non solo fa bene alla vista ma anche al proprio animo. Che ne dite di cominciare ad occuparvi della semina dei fiori da inserire nel vostro orto? Basta scegliere i fiori giusti e il gioco è fatto! Ecco allora quali solo gli undici fiori utili da piantare nel mese di aprile.

FIORI UTILI PER L’ORTO E GIARDINO

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Questi fiori sono più comunemente conosciuti come “Campanelle” o “Glorie del mattino” grazie alla loro particolare caratteristica di alcune specie di ipomee: si aprono la notte e appassiscono appena sorge il giorno. Sono belle, colorate e di un profumo molto gradevole. Ma come fare per piantare le ipomee? Il periodo ideale è la primavera, ed in particolare nei mesi iniziali tra fine marzo e il mese di aprile, dove il clima è caratterizzato da un inverno rigido. Nel caso invece di un inverno più temperato, allora è necessario seminare le ipomee durante l’estate. Una volta che vi siete procurati i semi potete metterli in vaso con il terriccio universale senza dimenticare anche la torba. Meglio un concime organico e sempre con bassi livelli di azoto. Per quanto riguarda l’irrigazione è importante tenere il terreno sempre umido quindi deve essere costante evitando però i ristagni. Una volta che la pianta di ipomee arrivi ad un’altezza di circa venti centimetri, è necessario effettuare il trapianto in un vaso più grande. Per quanto riguarda l’esposizione alla luce non è importante la luce diretta o meno, ma conta molto posizionarla al riparo del vento.

FIORDALISO (Cyanus segetum)

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Il fiordaliso è un fiore colorato e profumato e diversamente da quanto si crede è molto facile da seminare. Nell’orto è fondamentale in quanto attira sirfidi e coccinelle insetti utili per eccellenza. Vediamo perché. Innanzitutto è necessario procurarsi dei piccoli vasetti o semplici contenitori di plastica poco profondi ma con dei fori alla base. Distribuire uno strato di terriccio universale morbido sul fondo e bagnatelo con dell’acqua. Seminate poi ad un centimetro dalla base i semini e ricoprite con ancora uno strato di terreno. Nel caso però di semini piccoli è necessario aggiungere della sabbia al terriccio facendo bene attenzione a premere sui semini cercando di interrarli un pochino. I vostri fiordalisi spunteranno fin dalle prime settimane dalla semina e arricchiranno di colori l’orto e il giardino.

PAPAVERO DELLA CALIFORNIA (Eschscholzia)

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I papaveri non posso mancare nell’orto perchè sono il primo alimento di sirfidi che si nutrono degli afidi. Il papaverio della California è una pianta conosciuta più comunemente come Escolzia, la pianta officinale nota per le sue proprietà contro insonnia e stress. I fiori del papavero californiano sono di differenti tonalità di colore che variano dal rosso all’arancione, dal giallo al bianco. La semina è da fare in primavera e i fiori si hanno fino all’autunno. Il terriccio da utilizzare deve essere fresco, drenato e con l’aggiunta di sabbia e torba. L’irrigazione deve essere costante specie se la pianta si trova in vaso e meglio se viene fatta con un innaffiatoio con rosetta forata. L’importante è che almeno una volta al mese venga aggiunto del concime per piante fiorite.

ZINNIA

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Le zinnie sono dei fiori colorati e profumati che non possono di certo mancare sul vostro terrazzo o balcone. Sono belle da guardare con le loro numerose sfumature e molto facili da seminare in quanto non ha bisogno di cure particolari ma soffre molto il freddo. Procuratevi dei semini di zinnia e del terriccio universale o semplicemente del terreno fertile e drenato. Il primo passaggio è far germogliare i semi di zinnie durante i mesi tra febbraio ed aprile. Arrivato maggio procedete con la semina e almeno una volta al mese durante la crescita è necessario effettuare la concimazione. Le zinnie hanno bisogno di essere esposte al sole e di stare in un luogo dove ci sia una costante e corretta ventilazione. Infatti è proprio questa che evita la formazione di ristagni di aria che può causare funghi e muffe molto pericolose. Per quanto riguarda l’irrigazione deve essere eseguita in modo costante e regolare, quando il terriccio è secco.

TAGETE (Tagetes L)

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Si tratta di una pianta messicana la cui varietà più diffusa è la Tagete patula. Molto facile da seminare, è una pianta che si adatta molto sia che viene piantata nel vaso che nell’aiuola. In serra la semina deve avvenire tra marzo e aprile. Il terreno da utilizzare può essere sia compatto che soffice. Le tagete non hanno molto bisogno di acqua infatti possono resistere anche a periodi di terreno secco. Ciò di cui veramente hanno bisogno è la luce. L’esposizione infatti deve essere diretta al sole. Inoltre un piccolo segreto è concimare il terreno almeno ogni settimana con del concime liquido universale.

PISELLO ODOROSO (Lathyrus odoratus)

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Si tratta di una pianta erbacea con il nome botanico di Lathyrus odoratus che si presenta con fiori a grappolo e molto colorati. Piantare i piselli odorosi non risulta essere molto complicato basta seguire alcune regole essenziali. Prima di tutto è necessario procurarvi un terriccio drenante e molto ricco di humus, concime di origine organica specifico per piante fiorite. Prima di procedere con la semina, potete favorire la germinazione mettendo i semi in acqua per una giornata intera. Le piantine possono essere disposte in due modi: a filari o a cespugli.

GODEZIA

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Piante ornamentali che presentano dei fiori dal caldo colore tra rosa e viola. Facile da piantare assicura una fioritura durante la primavera. Il terriccio da utilizzare deve essere un misto tra terreno e sabbia in vasi di terracotta per assicurare il drenaggio dell’acqua. L’esposizione deve essere soleggiata anche se le godezie tollerano molto bene la penombra. L’irrigazione invece deve essere regolare di almeno un paio di volte alla settimana tranne in estate, periodo in cui la pianta necessita di maggiore quantità di acqua. La concimazione inoltre deve avvenire con del concime liquido almeno una volta al mese. Basta provvedere una volta al mese sciogliendo il concime all’interno dell’acqua di irrigazione. Attenzione è sensibile alla Peronosporae e alla ruggine.

NIGELLA (Nigella sativa)

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Volete sapere come coltivare la nigella e avere nel vostro orto i suoi bellissimi fiori appariscenti? Bhé, questo è proprio il periodo ideale per cominciare a piantarla. La nigella è una pianta che ha bisogno di essere piantata in un vaso con del terriccio ricco di materia organica o direttamente nel terreno, ma che sia esposta alla luce per almeno 6 ore. Infatti la nigella necessita di un contatto diretto con il sole. L’irrigazione deve essere regolare di almeno due volte a settimana anche se viene ben tollerato un piccolo periodo di secca. La concimazione deve avvenire durante la bella stagione e con del concime liquido mescolato con l’acqua di irrigazione, almeno ogni 15 giorni circa.

SALVIA (Salvia_officinalis) 

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La salvia oltre ad essere una pianta aromatica ed utilizzata in cucina, presenta anche delle fioriture che variano molto sulla base delle varietà: dai fiori rossi fino ad arrivare ai fiori bianchi. La salvia ha bisogno di luce, tanto sole e luce diretta. Necessita invece di un terreno calcareo o con della sabbia. In ogni caso deve essere garantito un buon drenaggio dell’acqua.

CALENDULA (Calendula officinalis)

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Per piantare la calendula avrete bisogno di semi e terriccio fertilizzato misto a sabbia. Procedete con mettere in un vaso tre parti di terriccio ed uno di sabbia, e sopra i semi di calendula per poi procedere a ricoprire il tutto con un ultimo strato di terriccio. Inumidite il terreno e tenete il vaso in una zona ad ombra ricoperto con un foglio di plastica. Nel momento in cui cominciano a nascere i primi germogli dovete provvedere a cambiare il vaso, mettendo la piantina in uno più grande. In questo caso è necessario poi utilizzare del terriccio più leggero.

Fonte: stilenaturale.com

Piante antizanzare: quali sono e come prendersene cura

Hai mai sentito parlare di piante antizanzare? Alla fine di questo articolo ne saprai sicuramente di più sull’argomento.

L’estate è una delle stagioni preferite da molti. Si va in vacanza, le giornate sono lunghe e si può godere di parchi e giardini, si sguazza nell’acqua ma soprattutto si stacca la mente dal solito logorìo legato alla quotidianità riprendendosi i propri spazi. Non tutto ciò che luccica è oro però, e anche l’estate nasconde le sue magagne. Una delle più antipatiche? Le zanzare. Le troviamo ovunque e ci bucherellano a loro piacimento senza chiederci il permesso. In commercio esistono molti prodotti antizanzare, dagli spray più famosi ai fornellini per le classiche piastrine. La natura però, come sempre, viene a darci una mano e, senza bisogno di ricorrere all’ultimo ritrovato chimico (che fa male all’ambiente e anche al portafogli) possiamo avvalerci dell’aiuto di una nutrita varietá di piante antizanzare, facili da curare direttamente sul nostro balcone di casa.

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QUALI SONO LE PIÙ COMUNI PIANTE ANTIZANZARE?

CITRONELLA:

La pianta antizanzare più conosciuta è certamente la citronella. Spesso ci serviamo delle sue proprietà mediante candele e olii, ma il potere della pianta è molto più elevato di qualsiasi altro prodotto. Perchè? Perchè la concentrazione dei princìpi attivi contenuti nelle foglie non è lontanamente paragonabile alla (spesso misera e falsata) quantità contenuta in un qualsiasi prodotto “a basa di…”. Come coltivarla in casa? Basta tenerla al riparo d’inverno e d’estate si può tenere tranquillamente in vaso annaffiandola moderatamente evitando i ristagni.

ERBA GATTA :

Non lo immaginavate vero? Ebbene si, l’erba gatta è una delle più potenti piante antizanzare. Da alcuni studi è emerso addirittura che la sua efficacia è di circa 10 volte superiore a quella del migliore spray chimico. Facile da coltivare, necessita solo di non essere esposta ai venti per evitare che il suo odore si disperda e non allontani più le zanzare.

CALENDULA:

Anche la calendula è un’eccezionale pianta antizanzare, nonostante molti la conoscano solo per le sue proprietà lenitive o la utilizzino esclusivamente a scopo ornamentale. Beh, da oggi avete un nuovo valido alleato. Abbiate solo cura di tenerla ben esposta al sole, magari sul davanzale o all’ingresso del balcone.

Fonte:  curarsialnaturale.it/

Sprout, la matita che si pianta

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La matita, strumento essenziale e semplicissimo, rivisitato da designer e case produttrici in mille forme, si trasforma in chiave green e diventa generatrice di vita. Sprout è una matita da usare finché non diventa così corta da non poterci più scrivere e non resta altro da fare se non piantarla nella terra. Una matita dalle due vite e dalla doppia utilità, ispirata dall’idea di alcuni scienziati e colta da originali designer.

COME È NATA L’IDEA DI SPROUT

Forse l’ispirazione è sorta guardando schizzi degli scienziati del passato, come Darwin, che illustrò l’attecchimento di una massa di polline sulla punta di una matita, a testimoniare la consistenza naturale dei materiali che compongono questi storici strumenti di scrittura.sprout-matita-b_300x155

In alto: G.B. Sowerby, “A. Massa di polline di O. mascula, appena attaccatasi alla matita / B. Massa di polline di O. mascula, dopo l’azione di abbassamento”. Fig. 2 di C. Darwin, The various contrivances by which Orchids are Fertilized by Insects, 1862

Sono stati dei creativi di un team specializzato in  product design and development, chiamato  Democratech ad avere la geniale idea. Dovevano “creare  un prodotto per l’eco-ufficio del futuro” e così hanno pensato ad un prodotto 100% eco che servisse non solo durante il suo periodo di uso  per quello che appariva ma che avesse una seconda vita!
Il team della Democratech pensa che sicuramente questo prodotto sarà in grado di sensibilizzare gli utenti e soprattutto i bambini, che oggi sono coloro che maggiormente usano le matite. Per realizzare il progetto è stato stanziato un importo di 25mila dollari, ma le vendite già hanno largamente superato le premesse.
 COME FUNZIONA SPROUT

Innaffiatela e dopo appena una settimana vedrete spuntare i primi germogli di una varietà diversa a seconda del seme che scelto. L’acqua con cui si innaffia la matita scioglie l’involucro biodegradabile che la riveste e nutre il seme in essa contenuto.
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QUALI SONO LE VARIETÀ DI PIANTA CHE POSSO TROVARE IN COMMERCIO

Al momento sono tantissime le varietà all’interno della matita, ma le più richieste pare che siano: basilico,calendula,pomodoro ciliegino, melanzana, pepe verde, jalapeño, menta, prezzemolo, rosmarino, salvia, timo.sprout-matita-d_300x155

Gli stessi ideatori parlano di un risultato inatteso che dimostra come anche le idee più semplici e realizzabili con poco possano diventare dei grandi progetti.  L’importante è crederci! Si spera che idee come quella di Sprout stimolino la creatività e spingano ad utilizzare nuovamente strumenti tradizionali per il disegno a mano libera.

fonte: architettura ecosostenibile