Pure Air Zone, a Torino la prima zona d’aria pura urbana

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Si chiama Pure Air Zone la prima sperimentazione avviata da Torino Living Lab per creare la prima “zona d’aria pura” nel capoluogo piemontese. Il progetto, ideato da U-earth, prevede la creazione di una zona d’aria pura urbana nel “Giardino Dispersi sul fronte Russo” di corso Svizzera angolo via Medici a Torino: uno spazio pubblico, aperto a tutti, rivoluzionato da un sistema totalmente biologico potente e innovativo, capace di migliorare concretamente la vita a molti e mostrarci come gli spazi comuni potrebbero e dovrebbero essere. U-earth, azienda biotech con base europea dedicata alla purificazione dell’aria, ha sviluppato una biotecnologia completamente naturale che riproduce in forma miniaturizzata ciò che il pianeta normalmente fa per ripulirsi dagli agenti inquinanti: i contaminanti sono attratti dai depuratori AIRcel per carica elettrica molecolare e vengono catturati e distrutti da microrganismi che si nutrono di inquinamento senza produrre scorie dannose. U-earth è presente da 8 anni durante i quali i depuratori AIRcel sono stati installati presso numerosi contesti industriali e ospedalieri, affrontando con successo problematiche emerse nel mondo professionale e non risolvibili con le tecnologie attualmente riservate al mercato consumer. Oggi la sfida si sposta in ambito urbano. Il 15 giugno è partita la sperimentazione: nei giardinetti di corso Svizzera angolo via Medici a Torino sono state installate le centraline U-monitor, un innovativo sistema per il monitoraggio della qualità dell’aria che ogni 5 minuti rileva diversi parametri e i dati raccolti possono essere analizzati sia dall’utente che dagli specialisti U-earth.

Fonte: U-earth

 

Supermercati USA non venderanno il salmone OGM

Il salmone OGM Aquabounty dovrebbe crescere in metà tempo, ma diverse catene di supermercati non lo vogliono

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La compagnia biotecnologica Aquabounty sostiene di avere ingegnerizzato un super salmone OGM in grado di crescere nella metà del tempo. L’affermazione è contraddetta da un grafico della stessa azienda che mostra le curve di crescita: per giungere al peso commerciale minimo di 4 kg, il salmone naturale impiega 850 giorni e quello artificiale 600 (1). In omaggio alla globalizzazione, il pesce dall’inquietante nome di AquAdvantage®Salmon (ibrido di salmone, trota e tilapia), viene fatto nascere in Canada e poi portato a maturità lungo le coste di Panama. Sembra che i salmoni allevati siano tutte femmine, in modo che non possano riprodursi. (2) Diverse catene di supermercati negli USA ( Trader Joe’s, Aldi,Whole Foods, PCC natural markets) hanno comunque già dichiarato che boicotteranno il salmone OGM. “Crediamo che non sia sostenibile, né salutare” ha detto un loro portavoce. Dovrebbe essere chiaro a tutti che quando un pesce cresce in metà tempo, allora consuma risorse e inquina l’ambiente con il doppio della velocità. Gli Amici della Terra stanno facendo una campagna perché anche le catene maggiori come Wallmart rinuncino a vendere il salmone biotech. Questa mossa potrebbe avere un peso nella decisione della FDA di dare o meno il nulla osta al progetto. (1) Forse quelli di Aquabounty pensano che la maggior parte delle persone non sappiano leggere un grafico… (2) America Centrale? Solo femmine? Non vi ricorda qualcosa?…

Fonte: ecoblog

 

Gli OGM fanno registrare +6% di superficie coltivata nel mondo nel 2012

Aumentano le superfici coltivate a OGM nel mondo e nel 2012 sono cresciute del 6%

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Secondo il rapporto pubblicato dall’ISAAA International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications nel mondo dal 1996 al 2012 si è passati da 1,7 milioni di ettari coltivati con OGM a 170 milioni di ettari nel 2012. Una crescita di 100 volte. Sono 28 i paesi in cui si coltivano piante geneticamente modificate e 20 tra quelli in via di sviluppo mentre sono 8 i paesi industrializzati.

Nel 2012 si sono aggiunti due nuovi Paesi che hanno iniziato a coltivare OGM e sono il Sudan (cotone Bt) e Cuba (mais Bt). Il Sudan è diventato il quarto paese in Africa, dopo il Sud Africa, Burkina Faso ed Egitto, per la commercializzazione di una coltura biotech per un totale di 20.000 ettari. A Cuba invece sono stati seminati 3000 ettari di mais Bt ibrido con una “commercializzazione regolamentata” e l’ iniziativa fa parte di un programma per le colture eco-sostenibili con ibridi di mais biotech e additivi micorrizici. Il mais Bt è stato sviluppato dall’Istituto per Ingegneria Genetica e Biotecnologia (CIGB) de l’Avana. Il mais NK603, MON810, MON1445 et Bt11 e la soia GTS sono i più coltivati e il paese che ha più colture OGM sono gli Stati Uniti seguito dal Brasile, mentre in Canada cresce la superficie coltiva a canola mentre in Europa si coltiva in Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania.
Fonte: Actu-Environment, ISAAA, Business daily Africa